ITS_mangia viaggia & furria

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ITS_mangia viaggia & furria " Gira vota e furria "
Questa pagina è un progetto accademico "Laboratorio di tecnica e grafica" realizzato da Claudia, Denise, Valentina e Carolina
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In Sicilia i CIARAULI (o ciurmatori) sono coloro che nascono nella notte tra il 24 e il 25 Gennaio, giorno in cui la chi...
24/01/2022

In Sicilia i CIARAULI (o ciurmatori) sono coloro che nascono nella notte tra il 24 e il 25 Gennaio, giorno in cui la chiesa festeggia la “Conversione di San Paolo“.

Hanno la capacità taumaturgica di guarire dai morsi di vipere e insetti velenosi, praticando incantesimi o scongiuri (ciarmi).

Secondo la tradizione, il Ciaràulo nasce con un’escrescenza chiamata dai siciliani “tarantula sutta la linguedda” (tarantola sotto l’ugula), che dà potere alla loro saliva di guarire qualsiasi morso o puntura di animali.

"Lasciatemi qui e dimenticatevi della mia esistenza che di civiltà ne ho vissuta troppa e la natura selvaggia è l'unica ...
31/12/2021

"Lasciatemi qui e dimenticatevi della mia esistenza che di civiltà ne ho vissuta troppa e la natura selvaggia è l'unica cura..... 😍"
Buon ultimo dell'anno bella gente di mondo, oggi la provincia di Ragusa ci ha accolto col mare meraviglioso dalla Baia di Ulisse a Punta Ciriga, il verde spettacolare del parco, viale del Maccone Bianco, in c.da Marina Marza e parte della riserva protetta del Pantano Longarini, tra Pachino e Ispica.
Photo credits: Denise Cultrera
**aturaviva

E cosa dire dei lolli che a Pachino sono pasta fatta in casa, condita con sugo di carne di maiale, salsiccia e broccoli ...
24/12/2021

E cosa dire dei lolli che a Pachino sono pasta fatta in casa, condita con sugo di carne di maiale, salsiccia e broccoli e custoditi dentro 'mapanate pronte a dorarsi in forno, solo per deliziare il palato e stuzzicare i ricordi di quando eravamo bambini 🥰

Puoi chiamarlo gira gira, ma in italiano non esiste 😝... potresti fare "l'international" e chiamarlo around around ma se...
24/12/2021

Puoi chiamarlo gira gira, ma in italiano non esiste 😝... potresti fare "l'international" e chiamarlo around around ma sempri votavota è e senza caiccu e 'mapanata c'ancidda (per questa, invece, in italiano esiste una parola "anguilla" 😅) non si apparecchiano le tavole per la Vigilia di Natale, almeno a casa mia... 🥰

Airone in sosta presso Pantano Longarini, riserva naturale, zona Pachino-Ispica, in questo momento 😍                 Pho...
23/12/2021

Airone in sosta presso Pantano Longarini, riserva naturale, zona Pachino-Ispica, in questo momento 😍



Photo Credit: Denise Cultrera

22/12/2021

Traduzione di questo detto molto usato in Sicilia potrebbe essere "Chi mangia fa briciole”. Ci ricorda che, quando si fa...
20/12/2021

Traduzione di questo detto molto usato in Sicilia potrebbe essere "Chi mangia fa briciole”.

Ci ricorda che, quando si fa qualcosa, inevitabilmente si commette qualche errore.

Come quando mangiamo è normalissimo lasciare qualche briciola, così anche quando compiamo delle azioni, queste producono delle reazioni.

Incredibile come tutto in Sicilia si ricolleghi al "mangiunizzo"

Risvegli                                                             Photo credit: Denise Cultrera
20/12/2021

Risvegli



Photo credit: Denise Cultrera

19/12/2021
Chi vive in un posto di mare sa quanto bello e incredibile possa essere il rumore delle onde, accompagnato soltanto dal ...
19/12/2021

Chi vive in un posto di mare sa quanto bello e incredibile possa essere il rumore delle onde, accompagnato soltanto dal cinguettio degli uccelli rimasti per la stagione.... Ma se hai ancora bisogno di un consiglio, per scegliere la spiaggia più adatta alle tue prossime vacanze, tramite questo link https://izi.travel/it/24ba-alla-scoperta-del-litorale-sud-orientale-della-sicilia/it è possibile fare il tour che stuzzicherà la tua voglia di mare, attraverso la scoperta delle più belle spiagge del litorale sud-orientale siciliano!

Photo credit: Denise Cultrera

San Nicola, nato a Myra (Turchia) e vissuto fra gli anni 270 e 337 dopo Cristo, fu un vescovo.Già nel Medioevo era uno d...
19/12/2021

San Nicola, nato a Myra (Turchia) e vissuto fra gli anni 270 e 337 dopo Cristo, fu un vescovo.
Già nel Medioevo era uno dei santi più popolari del cristianesimo.
Tanto che anche la Chiesa madre di Noto, la Cattedrale di San Nicolò, è a lui dedicata.

Per spiegare il motivo alla base di questa scelta, dobbiamo tornare un po’ indietro nel tempo… nel 1100 circa.
Anno in cui avvenne la “ricristianizzazione” della Sicilia da parte dei Normanni.
Questi ultimi erano talmente devoti al Santo, da dedicargli ogni Cattedrale di ogni città.
Il perché di tanta devozione è molto semplice da spiegare.

San Nicola fu un vescovo particolarmente noto per la sua bontà d’animo ed è tutt’oggi protagonista di molte leggende riguardanti miracoli a favore di poveri, defraudati e persino bambini.
A tal proposito, si narra che usasse gettare nella strada sacchi pieni di monete d'oro e che regalasse cibo alle famiglie meno fortunate calandoglielo anonimamente attraverso i camini.
Egli era solito portare una lunga barba bianca e una lunga veste rossa.

Tutto ciò vi ricorda qualcosa o meglio... qualcuno?
Ebbene sì, San Nicolò è colui che ispira una figura tanto amata dai bambini: Babbo Natale.

Durante lo scisma fra Chiesa Cattolica e Ortodossa, San Nicola p***e l'aspetto del vescovo cattolico ma mantenne il ruolo benefico col nome di Samiklaus, Sinterclaus o Santa Claus.

Conoscevate questa storia?
Fateci sapere !

I dolci natalizi siciliani sono tra i dolci tradizionali quelli più golosi e amati. Molti dei dolci dell’isola sono cono...
19/12/2021

I dolci natalizi siciliani sono tra i dolci tradizionali quelli più golosi e amati. Molti dei dolci dell’isola sono conosciuti in tutta Italia per la loro bontà.
Durante le festività natalizie vengono preparati solitamente dalle famiglie secondo le antiche tradizioni.
Sono dolci ricchi e generosi, che presentano spesso gli stessi ingredienti, quelli legati alla terra di Sicilia, come il miele, le mandorle e gli agrumi.

BUCCELLATO
Il dolce natalizio siciliano per eccellenza è il Buccellato ed è stato inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani. È una grossa ciambella di pasta frolla ricoperta di miele e decorata con frutta candita e zucchero. La farcia è fatta di fichi, mandorle, uvapassa, noci, pinoli, nocciole, pistacchi, scorza d’arancia, zuccata e spezie, con l’aggiunta di cioccolato.

TORRONE
Immancabile il torrone, dolce natalizio siciliano per eccellenza e particolarmente croccante. Gli ingredienti di questa prelibatezza sono miele, mandorle e zucchero, fatti cuocere finché non si amalgamano bene tra di loro.

NUCATOLI
I Nucatoli sono biscotti ripieni inseriti nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, e sono fatti con farina, zucchero, mandorle, cacao amaro, cannella e limone, decorati alla fine con glassa bianca o colorata.

E voi?
Quale provereste?

Ecco a voi le protagoniste indiscusse delle nostre feste: le Carte Siciliane!Non è ancora del tutto chiara la loro origi...
18/12/2021

Ecco a voi le protagoniste indiscusse delle nostre feste: le Carte Siciliane!

Non è ancora del tutto chiara la loro origine, ma sembrerebbero essere state introdotte in Spagna dagli Arabi, più in particolare dai Mamelucchi Egiziani, intorno al XIV secolo.

Il mazzo siciliano è composto da 40 carte, dieci per ogni seme (oro, spade, coppe e bastoni)
Altro elemento arabo sono le carte che rappresentano le figure a cavallo di un asino, che in siciliano chiamiamo Sceccu, o Sciccareddu (da shaykh, termine arabo dato a chi gode di grande rispetto, dagli anziani fino alle figure importanti, o reggenti).

Altro aspetto di non poco conto è il forte simbolismo che le caratterizza:
Su alcune di esse per esempio è possibile trovare la Trinacria, simbolo della Sicilia.
O ancora una b**a, che rimanda alla figura di Garibaldi.

Possedere tra le mani un mazzo di carte siciliane significa dunque rapportarsi con una tradizione che affonda le sue radici in un pezzo di storia della Sicilia stessa.

Briscola… Sette e mezzo… Cucù… Scopa…
Sono solo alcuni dei tanti giochi che da tempo rallegrano le nostre giornate.

Insomma...
Mettete da parte gli "spicci" e preparatevi ad una sfida all'ultima moneta!

Tipico detto siciliano che trae le sue origini da un'altra tradizione natalizia molto diffusa nella nostra isola.Parliam...
18/12/2021

Tipico detto siciliano che trae le sue origini da un'altra tradizione natalizia molto diffusa nella nostra isola.

Parliamo della “cunzata della c**a”, cioè l’addobbo delle edicole votive.

Come spiegavamo nel post precedente, nella tradizione del Natale in Sicilia ci sono le Novene.
Canti narrativi che, eseguiti per le 9 sere che precedono il Natale, narrano le vicende della natività.

Musicanti erano soliti suonare davanti a icone sacre decorate con frutta, alloro, asparago e dolci.

La frase “ti mangiasti na c**a” deriva dal fatto che i bambini di nascosto mangiavano i frutti e i dolci in cui la c**a (l’ic**a) era addobbata.

Chi sono i Ciaramiddari?I Ciaramiddari altro non sono che gli zampognari e devono il loro nome a quella che in dialetto ...
17/12/2021

Chi sono i Ciaramiddari?
I Ciaramiddari altro non sono che gli zampognari e devono il loro nome a quella che in dialetto siciliano viene chiamata "Ciaramedda".
La Ciaramedda, o zampogna, è uno strumento musicale della famiglia degli aerofoni a sacco, dotato di quattro o cinque canne inserite in un ceppo, dove viene legato l’otre.
Delle cinque canne, solo due sono strumento di canto, mentre le altre servono ad emettere una nota fissa.
Con le loro melodie, i Ciaramiddari tornano ogni anno a celebrare la Natività, deliziando chi li ascolta nei giorni della "novena".

Ma... cos'è la novena?
È un' usanza ancora fortemente sentita in Sicilia e si celebra nei nove giorni precedenti il Natale, dal 16 al 24 Dicembre.
Consiste in preghiere popolari suddivise in nove parti che raccontano proprio le vicende della Natività.
Scopo della novena, è la preparazione spirituale all'arrivo di Gesù sulla terra.

Il presepe è di certo il simbolo che più si rifà alla dimensione religiosa del Natale e noi siciliani vi siamo particola...
17/12/2021

Il presepe è di certo il simbolo che più si rifà alla dimensione religiosa del Natale e noi siciliani vi siamo particolarmente affezionati.

Molte città ne hanno fatto una vera e propria forma d’arte.
Caltagirone è di certo un esempio perfetto.
Qui la creazione del presepe impegna gli artigiani durante tutto l’anno e in ogni singolo angolo della cittadina viene proposta una versione totalmente diversa e originale della natività.

In molti borghi siciliani, sono invece i presepi viventi a rappresentare un modo per coinvolgere la comunità e festeggiare insieme il Natale.
Tra i più belli ricordiamo il presepe vivente di Custonaci, in provincia di Trapani, probabilmente il più antico dell’isola, che si svolge attorno ad una grotta naturale di fronte al mare; il presepe vivente di Gangi, in provincia di Palermo, che cerca invece di ricostruire l’atmosfera dell’antica Palestina ai tempi della nascita di Cristo; il presepe vivente di Ispica, in provincia di Ragusa, che si avvale delle suggestive atmosfere delle cave rocciose con abitazioni preistoriche; il presepe vivente Verghiano, che si svolge a Vizzini, in provincia di Catania.

Insomma, non vi resta che immergervi in questa magia!

(In foto gli splendidi presepi esposti all'interno della Chiesa di Santa Caterina a Noto)

Natale si avvicina.... I cuddureddi cini sono dei biscotti tipici delle feste natalizie in Sicilia. A Pachino il ripieno...
17/12/2021

Natale si avvicina.... I cuddureddi cini sono dei biscotti tipici delle feste natalizie in Sicilia. A Pachino il ripieno è fatto di fichi secchi, noci e mustata, tutto macinato ma ci sono tante varianti. Quale è la vostra? 😄

Proiezione del docufilm di Nello Correale " Il Signore delle Nevi"                                                      ...
15/12/2021

Proiezione del docufilm di Nello Correale
" Il Signore delle Nevi"

14/12/2021

Curiosità meteorologiche - Le Kalendae sicilianefondazionearchimedeconsulente

"Gira, vota e furría...." Cosa c'è di più bello che omaggiare una giornata di sole "spassiannu arti arti" 😄             ...
14/12/2021

"Gira, vota e furría...." Cosa c'è di più bello che omaggiare una giornata di sole "spassiannu arti arti" 😄

“Il seppellimento di Santa Lucia” è il più antico quadro realizzato da Caravaggio in Sicilia, datato 1608, anno in cui l...
14/12/2021

“Il seppellimento di Santa Lucia” è il più antico quadro realizzato da Caravaggio in Sicilia, datato 1608, anno in cui l’artista evaso dal carcere di Malta approdò a Siracusa .
Caravaggio non rappresenta, come da tradizione, l'episodio del martirio di Lucia: raffigura, invece, il suo seppellimento, osservato da punto di vista al livello del suolo, dove è disteso esanime il corpo della martire. In un'atmosfera di statica sospensione un gruppo di personaggi sulla destra della scena assiste al doloroso avvenimento, ma il cuore della composizione si trova sulla sinistra, dove le due enormi figure dei seppellitori, stanno scavando la fossa. L'azione quindi si concentra nella parte bassa del dipinto e i protagonisti sono sormontati da un enorme vuoto, probabile riferimento agli spazi immensi delle catacombe o alla più famosa latomia della città, chiamata proprio da Caravaggio l'Orecchio di Dioniso.

PS. vi consiglio due link dove poter acquistare un paio di libri
https://www.lefate.net/product-page/caravaggio-il-seppellimento-di-santa-lucia-a-siracusa -AUTORE: Michele Romano
https://www.ilraggioverdesrl.it/negozio/santa-lucia-nella-pittura-aretusea/ - AUTORE: Dario Bottaro

Il 13 Dicembre Siracusa festeggia la sua patrona: Santa Lucia. Cadendo nella stagione dell'Avvento, il giorno di Santa L...
13/12/2021

Il 13 Dicembre Siracusa festeggia la sua patrona: Santa Lucia.

Cadendo nella stagione dell'Avvento, il giorno di Santa Lucia è visto come un evento che segna l'arrivo del Tempo di Natale.
Oggi è considerata la protettrice degli occhi e della vista.
I motivi sono vari e distinti:
Secondo una leggenda per esempio, fu ella stessa a donarli come pegno d’amore ad un ragazzo perdutamente innamorato di lei;
Un’altra storia, invece, narra che durante il suo martirio le furono strappati gli occhi o che forse fosse stata lei stessa a strapparseli per non cedere al peccato;
O forse il motivo è da ricollegarsi al significato che si cela dietro il suo nome: in fin dei conti “Lucia” in latino vuol dire “luce” (da Lux)

Lucia fu una giovane donna di una buona famiglia, fidanzata ad un concittadino e destinata ad un buon futuro di moglie e madre. La mamma si ammala e Lucia si reca sulla tomba di Sant'Agata per invocarne la guarigione. Qui la Santa le appare chiedendole di dedicare la sua giovane vita all'aiuto dei più poveri e deboli, predicendole il martirio.
Dopo la guarigione della madre, Lucia rompe il fidanzamento, e decide di andare tra i poveretti che stanno nelle catacombe, con una lampada alla testa, e di donare loro tutta la sua dote.
Il fidanzato decide allora di vendicarsi, denunciandola pubblicamente con l'accusa di essere cristiana.
Lucia viene così condannata a morte.
In Sicilia, la Festa di Santa Lucia viene celebrata in particolare a Siracusa, fra celebrazioni in suo onore
Il 13 Dicembre, per le vie di Ortigia, vengono portate in processione le reliquie della Martire, incastonate nel petto dell’attuale Simulacro di Santa Lucia.
Quest’ultimo, scortato da dodici cilii (grossi candelabri lignei addobbati con fiori) percorrerà le vie di Ortigia e sosterà alla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro in attesa della seconda processione sette giorni dopo (l’Ottava)con il rientro finale nel Duomo di Siracusa.
La lunga processione è un pellegrinaggio solenne e devoto.
Il popolo accompagna la Santa Patrona per le vie della città al grido di “Sarausana jè! (Siracusana è)” e moltissime persone recano ceri accesi e fanno il viaggio a piedi scalzi in segno di ringraziamento.
In questi giorni di festa è usanza preparare piatti tipici, come la cuccìa.
Piatto a base di grano bollito, consumato anche nella sua variante dolce.
A Palermo, per esempio, la cuccia siciliana è dolce con ricotta o cioccolato.
Dalle parti di Catania, invece, la cuccia è una minestra di grano e ceci.
E voi? La provereste? Siete più team dolce o salato?

I vasi in ceramica a forma di testa di moro sono così diffusi in Sicilia da essere divenuti uno dei simboli rappresentat...
12/12/2021

I vasi in ceramica a forma di testa di moro sono così diffusi in Sicilia da essere divenuti uno dei simboli rappresentativi dell’isola.

Vi siete mai chiesti come mai abbiano proprio questa forma?

Si narra che durante la dominazione araba nel 1100, a Palermo vivesse una bellissima fanciulla molto dedita alla cura delle piante del suo balcone. Un giorno sotto casa sua passò un moro (un arabo) e vedendola se ne innamorò perdutamente, tanto che decide di dichiarare il suo amore alla fanciulla.

Lei rimase molto colpita e ricambiò subito il sentimento. Un giorno però la fanciulla venne a sapere che il moro sarebbe presto tornato in Oriente dove lo attendevano moglie e figli, così sentendosi tradita, durante la notte tagliò la testa al moro e con questa fece un vaso nel quale piantò una pianta di basilico. Infine lo mise in bella mostra fuori nel balcone e tutti gli abitanti del quartiere, presi dall’invidia, si fecero costruire dei vasi di terracotta a forma di testa di moro.

Per iniziare vorremmo farmi vedere questo video che mostra le unicità e le bellezze della nostra amata terra: la Sicilia...
12/12/2021

Per iniziare vorremmo farmi vedere questo video che mostra le unicità e le bellezze della nostra amata terra: la Sicilia.
Un viaggio che riesce ad emozionare e commuovere.

Sulle note di Ryan Taubert, Becoming Human, un video mostra le unicità e le bellezze della nostra amata terra: la Sicilia. Un viaggio di 3 minuti che riesce ...

12/12/2021

" Gira vota e furria ", i solite quattro su ca' pi tia!

Benvenuti, cari amici, sulla nostra pagina.
Siamo quattro ragazze tanto diverse ma accomunate da un unico amore...la nostra terra.
Proprio quest'ultima vogliamo raccontarvela a modo "nostro".
Gusterete la nostra bella isola a 360°.
Non solo perché in Sicilia si sa .. è tutto un "magna magna" , ma soprattutto perché c'è tanto da scoprire.

Tradizioni, detti siciliani, legende, proverbi...

Insomma, vi rimpinzeremo di queste chicche per conoscerla a fondo.

Ci siete ? Bene!
AMUNÌ
(Andiamo!)

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