
27/01/2025
In questa giornata condivido con voi una storia che ho appreso anni fa, preparando un tour.
È la storia di una bergamasca che con impegno e a rischio della vita, ha fatto di tutto per salvare molte persone dalla deportazione.
Lidia Gelmi, nativa di Presezzo, era una donna moderna e avventurosa, la prima a Bergamo ad avere la patente di guida.
Appassionata di archeologia visitò luoghi remoti del mondo ancora prima della seconda guerra mondiale: durante il viaggio in Sudan, ad esempio, era l'unica donna sul treno.
Lidia, non appena furono introdotte le leggi razziali, decise di aiutare quelle famiglie di amici conosciute durante i viaggi ma anche tutti quelli che ne avessero bisogno.
Con l' aiuto di alcuni sindaci della Valle Imagna, si procurava documenti falsi, partiva in treno (con i documenti in borsa!!) e raggiungeva Bagnacavallo (Ravenna), dove le famiglie Tambini e Della Valle nascondevano ebrei in fuga.
Consegnava i documenti e li riportava con sè a Ponte San Pietro dove venivano ospitati qualche giorno, il tempo necessario per prendere contatti con gli spalloni che, durante la notte, li avrebbero condotti in Svizzera.
Lidia salvò tantissime vite!!
Nel 1974 sarà la prima (e unica!) bergamasca a ricevere il riconoscimento di Giusto tra le Nazioni!!!