17/02/2021
Festa N**ionale del Gatto
Ricorre oggi, 17 febbraio, la festa nata nel 1990 in onore dei nostri amici felini.
Anticamente i gatti erano universalmente amati, quando non venerati, perché simbolo di fertilità e di intelligenza, oltre che utilissimi animali che tenevano lontano i roditori. E' un gatto quello che svetta sul copricapo della Dea Cretese dei Serpenti ed è un gatto quello in cui si trasforma Diana; infine c'è l'egizia Bastet: dea della fecondità dal corpo umano e con il capo di gatta. Naturalmente l'elenco è molto più lungo di così, ma rende l'idea.
Fu con il Medio Evo che il gatto smise bruscamente di essere ben visto, perché nella superstizione del tempo, fu associato alle streghe e al maligno.
La sistematica uccisione di questi felini, però, fu irrimediabilmente dannosa, perché i gatti tenevano bassa la popolazione di topi e ratti, che rovinavano i cereali stoccati e portavano le malattie. La conseguenza fu che tra il 1346 e il 1353 un terzo della popolazione europea fu falciata via dalla peste nera, come indiretta conseguenza dello sterminio.
Le superstizioni che perseguitavano i gatti, in special modo quelli neri, sono tristemente vive ancora oggi: rettaggio di un'ignoranza radicata nella società moderna.
Fortunatamente si tratta di pochissimi casi: la maggior parte delle persone ama i gatti o, perlomeno, non li ritiene portatori di sventura.
E così, nel 1990, la giornalista gattofila Claudia Angeletti propose un referendum tra i lettori della rivista "Tuttogatto" per stabilire il giorno da dedicare a questi animali. La proposta vincitrice fu quella della signora Oriella Del Col che così motivò la sua idea nel proporre questa data che racchiude molteplici significati:
«Febbraio è il mese del segno zodiacale dell'Acquario, ossia degli spiriti liberi ed anticonformisti come quelli dei gatti che non amano sentirsi oppressi da troppe regole. (E poi come dice il detto "Febbraio gattaio" ndr)
Tra i detti popolari febbraio veniva definito il mese dei gatti e delle streghe collegando in tal modo gatti e magia, il numero 17, nella nostra tradizione è sempre stato ritenuto un numero portatore di sventura, stessa fama che, in tempi passati, è stata riservata al gatto e la la sinistra fama del 17 è determinata dall'anagramma del numero romano che da XVII si trasforma in “VIXI” ovvero “sono vissuto”, di conseguenza “sono morto”. Non così per il gatto che, per leggenda, può affermare di essere vissuto vantando la possibilità di altre vite.
Il 17 diventa quindi “1 vita per 7 volte”»
In varie città d'Italia si festeggia questa giornata con iniziative artistiche o di solidarietà a favore di questi affascinanti animali.
I nostri famigli felini sicuramente saranno felici di ricevere una dose di extra coccole oggi...
E voi cosa ne pensate? Postate qui sotto nei commenti il vostro bel micio! (No messaggi privati!)
Immagine: mosaico di epoca romana conservato al Museo Archeologico N**ionale di Napoli.