14/05/2021
La Confapi Calabria, “fortemente preoccupata per l’ acuirsi delle tante emergenze che caratterizzano il lavoro delle aziende del settore”, lancia, attraverso un comunicato, un messaggio per richiamare l’attenzione della politica regionale “affinché si orienti lo sviluppo economico, che da sempre manca in Calabria, verso un nuovo e moderno modello di sviluppo regionale che parta da uno dei settori più strategici rappresentato proprio dal turismo. Riteniamo perciò – si legge – di poter essere protagonisti del nostro futuro e partecipare attivamente alla promozione di un progetto di sviluppo della Calabria che faccia del settore turistico uno dei principali protagonisti di una crescita economica insieme a infrastrutture come il Porto di Gioia Tauro, il sistema aeroportuale, la rete ferroviaria per l’alta velocità e il sistema stradale interno”.
Manca piano strategico
“Oggi la Calabria – si sottolinea – è senza un piano strategico regionale del turismo, uno strumento fondamentale che indirizzi gli obiettivi e le strategie, che raccolga in se tutti gli elementi di proposte d’investimento economico da individuare, spendibili per il rilancio del settore turistico della Calabria al pari delle altre Regioni Italiane, che promuova e valorizzi – scrive la Confapi – le peculiarità regionali e locali, integrandoli alle diversità che la Terra di Calabria ricca di elementi storici, ambientali e culturali può offrire al turista/viaggiatore. Basta guardare i suoi grandi ambiti naturalistici unici in Italia, la sua posizione geografica che offre scenari paesaggistici di estrema meraviglia, che partendo dal suo immenso litorale marino, si inserisce nelle grandi aree boschive, che dall’Aspromonte si collegano tramite la fascia centrale montuosa delle Serre alla Sila e per finire al Massiccio del Pollino, in un’unica cornice, accarezzata dal suo clima stagionale. In questo stupendo scenario che la natura ci ha regalato, auspichiamo – è scritto – che una politica costruttiva, metta mano ad una moderna programmazione turistica. Perciò chiediamo – continua la Confapi -che si dia avvio ai lavori per la realizzazione del piano strategico regionale per il turismo calabrese (PSRTC), dove tutti gli operatori del settore nelle loro espressioni associative lavorino in forma coesa e coordinata unitamente alla rappresentanza politica regionale, per dare luogo ad una vera riforma del settore turistico, che guardi ad una nuova forma di cultura partecipativa della pianificazione turistica regionale”.
Migliorare produttività e competitività
Inoltre, si fa rilevare, “attraverso forme di sostegno finanziario e fiscale occorre migliorare la produttività e la competitività incentivando la messa in rete delle imprese del settore che possano affrontare le mutazioni del mercato e nel contempo disincentivare ogni forma di abusivismo. Occorre anche iniziare a guardare in Calabria a grandi eventi di promozione e a un piano di marketing digitale turistico facendo rete con le agenzie di viaggio”.La Calabria , continua l’associazione delle imprese, “si conferma da anni meta di eccellenza, ma purtroppo la sua capacità ricettiva è fortemente limitata, per mancanza di strutture e di risorse economiche che il settore non ha mai avuto il privilegio di avere destinate. Alla Regione Calabria, chiediamo una politica regionale di innovazione per ampliare l’offerta , con una visione che favorisca il settore turistico e accresca la cultura dell’ospitalità, già conosciuta e apprezza nel mondo. Alla politica – è infine scritto – chiediamo di attivarsi promuovendo l’offerta made in Calabria, favorendo e incentivando le categorie economiche e professionali connesse al turismo, attraverso la formazione e l’aggiornamento tecnico – professionale del settore”.