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Liberi era precedentemente denominata Schiavi, e ancora prima Sclavia, Villa Sclavia o Villa degli Schiavi. Poiché tale nome turbava la sensibilità locale per il riferimento a un’ipotetica origine demografica legata alla condizione servile dei propri abitanti, il toponimo fu cambiato grazie al Regio Decreto del 24 agosto 1862 dopo che il Consiglio Comunale, il 27 aprile dello stesso anno, approvò e inoltrò al Governo la mozione presentata dal Sindaco Bonaventura Campagnano.
Ma il concorrente della trasmissione “L’eredità” non ne era al corrente
Il Decameron di Pasolini
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"Il Decameron" è un film del 1971 scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini, liberamente ispirato all'omonima raccolta di novelle di Giovanni Boccaccio. Il regista ne trae sette e le trasporta dal mondo borghese fiorentino del Trecento a quello plebeo napoletano, privilegiando i temi dell'erotismo, della morte e dell'inganno.
Farà lo stesso nei due successivi film della “trilogia della vita”: "I racconti di Canterbury" e "Il fiore delle mille e una notte", ma "Il Decameron" è il più affascinante e ilare, tanto da essere premiato con l’Orso d’oro al Festival di Berlino del 1972.
In Italia, fu fonte di roventi polemiche sia a destra, per le offese al comune senso del pudore, sia a sinistra, per il disimpegno ideologico. La censura sequestrò e dissequestrò il film e aprì anche un processo, che alla fine vide giudicati non colpevoli gli imputati (tra cui il regista stesso).
Dal 2000, il film è vietato ai minori di 14 anni.
Il clip che segue è un estratto del film che riguarda la novella di comare Gemmata, girato a Savignano di Pontelatone.
"Il Decameron" è un film del 1971 scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini, liberamente ispirato all'omonima raccolta di novelle di Giovanni Boccaccio. Il regista ne trae sette e le trasporta dal mondo borghese fiorentino del Trecento a quello plebeo napoletano, privilegiando i temi dell'erotismo, della morte e dell'inganno.
Farà lo stesso nei due successivi film della “trilogia della vita”: "I racconti di Canterbury" e "Il fiore delle mille e una notte", ma "Il Decameron" è il più affascinante e ilare, tanto da essere premiato con l’Orso d’oro al Festival di Berlino nel 1972.
In Italia, fu fonte di roventi polemiche sia a destra, per le offese al comune senso del pudore, sia a sinistra, per il disimpegno ideologico. La censura sequestrò e dissequestrò il film e aprì anche un processo, che alla fine vide giudicati non colpevoli gli imputati (tra cui il regista stesso).
Dal 2000, il film è vietato ai minori di 14 anni.