Citybreak

Citybreak La capitale europee a modo mio

Abbiamo concluso la visita alle capitali Balcaniche... dalla prossima settimana ci dedicheremo ad altre capitali, che si...
15/05/2020

Abbiamo concluso la visita alle capitali Balcaniche... dalla prossima settimana ci dedicheremo ad altre capitali, che si trovano in tutt'altra parte d' Europa...
Siete curiosi di sapere quali ? Allora state connessi :-)



Piccolo indizio.... chi indovina lo stato ?

Day 7   SkopjeSkopje,  è  la capitale e la città più densamente popolata della Macedonia.La città di Skopje è  costituit...
03/05/2020

Day 7


Skopje
Skopje, è la capitale e la città più densamente popolata della Macedonia.
La città di Skopje è costituita da dieci comuni, ed è il centro politico, culturale, economico ed accademico della nazione. Conosciuta al tempo dei romani sotto il nome di Scupi, la città si è sviluppata rapidamente dopo la seconda guerra mondiale
Skopje si trova lungo il corso superiore del fiume Vardar (Assio) e su una delle strade principali dei Balcani tra l'Europa centrale ed Atene.
Molti monumenti di rilievo sono stati distrutti dal terremoto del 1963 ma alcuni siti culturalmente interessanti sono ancora visibili, la città è ancora in fase di costruzione e molto ha perso della sua originaria identità.
La nostra visita parte dal nuovo centro città, ovvero Makedonia Square, dove si trova la statua equestre di Alessandro il Grande, e attorno ad essa c’è un grande parco adorno di tantissime statue, rappresentanti differenti tipi di persone.
Proseguiamo lungo il parco fino al Palazzo del Parlamento e proseguendo dietro di esso, arriviamo alla vecchia stazione ferroviaria oggi adibita a museo.
Andando verso la lunga via pedonale nota come Corso Macedonia, troviamo la chiesa dedicata a Madre Teresa di Calcutta, alla quale è dedicato sempre a Skopje un memoriale ed un museo.
Attraversiamo l’ antico Ponte di Pietra, uno dei monumenti più antichi della città e arriviamo al vecchio Bazar e poi ad una delle più belle chiese ortodosse della città, quella di San Demetrio.
Non dimentichiamo di visitare la Fortezza di Kale e la Chiesa dell’ Ascensione di Gesù.
EVENTI:
Le principali festività sono legate alla sfera ortodossa ed in parte anche a quella musulmana.
Le festività laiche sono la Festa dell'Indipendenza che si tiene l’ 8 settembre, la Festa Nazionale, l'11 ottobre e l'Ilinden, o Giorno della Ribellione del 1903, il 2 agosto.
Ogni anno poi si svolgono, durante l’ estate mostre d’arte, eventi e spettacoli chiamati Skopsko Leto , ad ottobre invece abbiamo lo Skopje Jazz Festival e infine a dicembre il Tacirat Festival, festival di musica Rock e i mercatini natalizi durante il periodo dell’ avvento.
COSA MANGIARE:
La cucina macedone è molto ricca e varia, risultato di un mix di influenze gastronomiche che accomuna quasi tutti gli stati dell’ area balcanica. Qui possiamo assaggiare il Tavce Gravce : fagioli al forno, a volte si fanno anche con la salsiccia da accompagnare con pane e insalata; Sarma: Involtini di foglie di vite, ripieni di carne e riso ( prende spunto dalla cucina greca) ; Polneti piperki : Peperoni ripieni di carne e riso; Musaka: un piatto con patate e carne macinata al forno; Kompir mandza : Brodo con patate; Kebapcinja : Carne grigliata, tipico piatto dei Balcani.
Queste sono alcune delle loro specialità.
CURIOSITA’:
Una leggenda narra l’ enorme monolito su cui sorge Skopje fosse attraversato da sette strade.
Questo monolito rappresentava un cranio e si pensava fosse la testa di un gigante, vittima di un malefico che gli sigillava gli orifizi della sua testa.
Un giorno un prode cavaliere, che passava di lì, usò la sua lancia per riaprire occhi, orecchie, narici e bocca del gigante…
La città riprese così a vedere, ascoltare, respirare e parlare da quei sette punti ovvero le sette porte di Skopje.
Libro
Qui consiglio la lettura del libro Sogno di Skopje di Biljana Petrova.
Una scrittrice autoctona si lascia catturare dalla bellezza, dalla storia e dalla tradizione della sua città: Skopje, una città nuova, ai più sconosciuta, tutta da esplorare e assaporare, con gli occhi e l’aiuto di chi ci è nato e vissuto.

Day 6  Tirana/ TiraneTirana, o Tirane nella loro lingua,  è  la capitale dell’ Albania, nazione nota per i suo tristi av...
22/04/2020

Day 6



Tirana/ Tirane
Tirana, o Tirane nella loro lingua, è la capitale dell’ Albania, nazione nota per i suo tristi avvenimenti storici che hanno lasciato il segno .
Ed è proprio Tirana, il simbolo della rinascita, della capacità del popolo di ripartire e rinnovarsi; la capitale infatti non è solo ricca di attrazioni turistiche ma anche di quartieri con ristoranti e locali alla modo dove divertirsi.
Iniziamo la nostra visita da Piazza Scanderbeg, dove si affacciano alcuni palazzi istituzionali e dove sorge il minareto di una delle moschee più antiche della città.
Dalla Piazza scorgiamo la Torre dell’ Orologio, conosciuta come Kulla e Sahatit, dove salendo in cima possiamo godere di una bellissima vista panoramica della città.
Accanto alla Torre si trova la Moschea Et'hem Bey, considerata la più bella di tutta l’Albania.
Possiamo anche perderci nel Quartiere trendy Blloku, che più rappresenta la rinascita e il rinnovamento della città.
Godiamoci la città passeggiando per Bulevardi Deshmoret e Kombit, una delle vie più importanti della città.
E per finire andiamo ad immergerci nella vera anima di Tirana: Il Mercato centrale, colorato e tipico,dove è possibile acquistare i prodotti tipici ed avere un assaggio di odori e sapori tradizionali.
EVENTI:
Il 14 marzo è una data importante per gli Albanesi: si festeggia il Giorno di Primavera, scandito dall'immancabile assaggio dei ballokume, biscotti tipici
Durante tutto l’anno si svolgono eventi per giovani e non solo, tra concerti e manifestazioni culturali.
Ma il periodo migliore è sempre quello tra Natale e Capodanno … con mercatini, luci e simboli natalizi che rendono l’atmosfera ancora più calda.
Il Capodanno poi è la festa più importante dell'anno e l'intera nazione si ferma per festeggiare al meglio il nuovo inizio.
COSA MANGIARE:
La gastronomia di Tirana, come tutte quelle dell’ area balcanica, parla diverse lingue, dalla greca a quella delle aree del Mediterraneo, fino ad arrivare a richiami islamici ed ottomani.
Possiamo iniziare il nostro pasto con il meze, antipasto di origine greca e turca, la cui variante albanese comprende ingredienti quali olive, formaggio, una particolare salsa a base di yogurt e vari purè di verdure.
Il tave dheu , letteralmente carne in terracotta", è un vero e proprio must della cucina albanese, una portata a base di carne e verdure, arricchito dalla gjizë, tipica ricotta albanese.
Ricorda la nostra torta salata: byrek , realizzato con una sottilissima pasta sfoglia - chiamata yufka - stratificata ed alternata a carne macinata e verdure, come porro e spinaci.
E non possiamo terminare il pasto senza assaggiare uno dei loro dolci tipici come il kadaif composto da particolari spaghettini imbevuti di attar, un composto molto denso a base di miele e zucchero o la baklava composto con pasta fillo, mielee frutta secca.
CURIOSITA’:
Non tutti sanno che anche Tirana ha la sua coppia di Romeo e Giulietta ovvero Bukuria e Faqebardhi, che hanno avuto analoga tragedia.
Sulla strada da Tirana a Ndroq, sotto un antico ed altissimo platano è situata una grande tomba, che viene riconosciuta dalla popolazione autoctona tiranese come : “Varri i ashikut – la tomba dell’ amante”

E per concludere vi consiglio la lettura del libro Il tuo nome è una promessa di Anilda Ibrahimi …. Ambientato nella Tirana degli anni ’90, anni in cui paese stà ancora cercando di tirarsi su dai cambiamenti epocali vissuti, anni ripresi dalle televisioni mondiali per gli sbarchi nella vicina Italia e dove la nostra protagonista scoprirà un mondo fatto di religiosità e superstizioni, di tradizioni ancestrali ma anche di aperture verso la modernità.

Tanners bridge

Day 5  Podgorizza/Podgorica Podgorizza, o Podgorica, è  la capitale del Montenegro.Soggiornare a Podgorica rende agevole...
19/04/2020

Day 5



Podgorizza/Podgorica
Podgorizza, o Podgorica, è la capitale del Montenegro.
Soggiornare a Podgorica rende agevole, grazie alla sua posizione “centrale”, la visita ai siti di interesse storico-culturale del Montenegro ma anche la visita delle spiagge, delle montagne montenegrine e del Lago di Scutari ( parte del Montenegro )
Dedichiamo però almeno una o due giornate per scoprire questa capitale, visitando la Cattedrale della Risurrezione (Saborni Hram Hristovog Vaskrsenja), principale edificio religioso della città, il Museo cittadino di Podgorica (Muzej grada Podgorice), diviso in quattro sezioni: archeologica, etnografica, storica, storico-culturale ed infine il Museo di storia naturale (Prirodnjački muzej), che raccoglie flora e fauna del Montenegro.
Perdiamoci nella città vecchia (Stara varoš), con alcune costruzioni che risalgono al periodo ottomano, tra cui la torre dell'orologio (XVIII secolo), il vecchio ponte sulla Ribnica (XV secolo) e gli scarsi resti della fortezza sita alla confluenza tra Ribnica e Morača (XV secolo).
Ed infine il Ponte del Millennio (Most Milenijum), ponte sul fiume Morača, aperto nel 2005.
EVENTI:
Il più rilevante è la Festa Nazionale che si tiene ogni anno il 13 luglio.
E durante il periodo natalizio la città si anima di manifestazioni e le colorate bancarelle dei mercatini rappresentano un’opportunità per un viaggio nelle tradizioni e nel folclore montenegrini,.
COSA MANGIARE:
La cucina montenegrina, così come tutte quelle balcaniche, nasce da un mix di culture e popoli diversi; nei ristoranti è possibile degustare della buona carne d'agnello, il tradizionale pivski kajmak, panna di latte del Piva, la carpa fritta e zuppe di pesce molto rinomate.
Delizioso è il prosciutto affumicato, e il formaggio di capra. Molto spesso in Montenegro la carne è servita con panna e formaggio; anche a colazione si mangia carne, con il tradizionale burek balcanico.I dolci sono a base di formaggio, pesche o melone; per i vini si consiglia di assaggiare il Vranac e il Krstac.
CURIOSITA’:
La città è particolarmente nota dal punto di vista sportivo: Podgorica infatti ha dato i natali al calciatore Dejan Savicevic, al calciatore Stevan Jovetic e al cestista Velibor Radovic

E per concludere vi consiglio la lettura del libro L’eterno viaggiare. The Balkan Express Journey di Roberto Sallustio. Un viaggio alla scoperta della pen*sola balcanica ma anche un viaggio alla scoperta di se stessi perché nel passato si fanno scelte che a volte si ripresentano nel futuro e ti costringono a percorrere un sentiero che avevi a suo tempo abbandonato perché non ancora pronto a percorrere.

Ponte del millennio

Day 4  Sarajevo/Saraj Sarajevo, o Saraj, è  la capitale e la più grande città della Bosnia-Erzegovina.Sarajevo è tristem...
18/04/2020

Day 4



Sarajevo/Saraj
Sarajevo, o Saraj, è la capitale e la più grande città della Bosnia-Erzegovina.
Sarajevo è tristemente nota perché fu la città dove l’ arciduca Francesco Ferdinando venne assassinato nel 1914, evento che innescò la prima guerra mondiale.
Tra il 1992 e il 1995 fu posta sotto assedio durante la guerra del Balcani,che incrinò anche i rapporti tra le varie fedi religiose che fino a quel momento convivevano pacificamente a Sarajevo, che era infatti conosciuta nel passato come città multi-etnica e multi-religiosa, in cui il grande clima di tolleranza e rispetto tra queste confessioni l’aveva soprannominata la Gerusalemme d'Europa.
La visita di questa città quindi suscita emozioni forti e al tempo stesso contrastanti, ha tante bellezze da offrire rese ancora più interessanti dai sui volti e le ferite ancora aperte di un passato non così lontano.
Prima di passeggiare tra le sue strade vale la pena vedere Sarajevo anche dall’alto, sia salendo sulle mura del Bastione Giallo, sia dalla Torre Avaz.
Colorate di rosso, le “Rose di Sarajevo”, le cavità causate dai colpi di mortaio durante gli anni dell’assedio, ricordano un periodo atroce che non deve essere dimenticato.
Bašcaršija: il centro storico di Sarajevo che in turco significa mercato principale con la sua via pedonale chiamata Ferhadija, e la fontana Sebilj
Una visita particolare meritano la Galerija 11/07/95 – Museo del Massacro di Srebrenica, il Ponte Latino di Sarajevo, che ha avuto un ruolo cruciale nella storia europea e mondiale e il Tunnel Spasa, detto anche tunnel della salvezza il cui scopo era di permettere ai civili di salvarsi e di far passare cibo e aiuti umanitari.
Ed infine, la “Vijesnica“, la Biblioteca Nazionale ed Universitaria di Bosnia ed Erzegovina, primo bersaglio durante la guerra degli anni novanta.
EVENTI:
Moltissimi gli eventi culturali e musicali che si svolgono in città durante tutto l’anno tra cui, ad agosto le notti della Bašcaršija, dove la vita notturna per le vie del centro animano Sarajevo.
COSA MANGIARE:
Nella cucina balcanica, la carne fa da padrona in primis con i cevapčići di derivazione turca: un trito di carne dalla forma di polpetta allungata spesso condita con sugo e cipolla e poi anche la pljeskávica, un hamburger composto da due tipi di carne, aglio, peperoncino, cipolla e paprika dolce, accompagnato dalla pita di origine greca.
Per un pasto veloce e durante la visita della città, ottimo è il burek, pasta fillo imbottita con carne e/o formaggio
E concludiamo il pasto con un dessert di pasta fillo con frutta secca e sciroppo di mele : la bakláva, accompagnato dal caffè bosniaco rigorosamente in boccale di bronzo da versare nella tazza chiamata filzan.
CURIOSITA’:
Dal 1995 ogni anno ad agosto si svolge il Sarajevo Film Festival, il principale punto di riferimento per il cinema di tutta l'area dell'Europa sud-orientale.

E per concludere vi consiglio la lettura, o anche la visione del film, Venuto al Mondo di Margaret Mazzantini.
Dove passato e presente si intrecciano in una Sarajevo che ancora ricorda gli orrori della guerra e dove le verità, anche le più difficili da accettare, vengono alla luce.

Baščaršija by night

Day 3  Belgrado/BeogradBelgrado, o Beograd, nella loro lingua, è la capitale della Serbia e fu capitale della Ex Jugosla...
17/04/2020

Day 3



Belgrado/Beograd
Belgrado, o Beograd, nella loro lingua, è la capitale della Serbia e fu capitale della Ex Jugoslavia.
E’ una tra le più antiche città d’ Europa, e ad un primo sguardo può sembrare decadente ma se non ci fermiamo all’ apparenza ma la visitiamo troveremo tracce di un popolo che è si è sempre rialzato.
Iniziamo la scoperta di questa città dalla sua Fortezza , che si erge alla confluenza del fiume Sava e del Danubio, poi ci dirigiamo verso il centro dove si erge maestoso il Tempio di San Sava, la chiesa ortodossa più grande al mondo.
Quel che resta degli edifici antichi di Belgrado, dopo le varie guerre, invece è tutto gelosamente custodito nel suo centro storico, il quartiere Stari Grad da dove ebbe inizio lo sviluppo urbanistico della città e dove si trovano il Palazzo vecchio sede del municipio, il Parlamento Serbo e il Museo di Belgrado.
Famose le sue Piazze : Terazije da dove parte la numerazione civica della città e Piazza della Repubblica, in pieno centro a Belgrado dove si trova il teatro Nazionale e il Museo nazionale della Serbia.
E poi possiamo perderci nei suoi tipici quartieri dove storia e modernità si fondono.
EVENTI:
Durante tutto l’anno Belgrado ospita numerosi e i più svariati eventi e festival, alcuni dei quali hanno fama internazione! Tra i più conosciuti: il Music Festival, il Film Festivals ed il Beer Festival.
Il Festival della Birra di Belgrado è senza dubbio un evento da non perdere se visitate la città d’estate (metà agosto)
Il Festival internazionale del cinema di Belgrado si tiene ogni anno dall’ultimo venerdì di febbraio alla fine della prima settimana di marzo. Il FEST ospita centinaia di diverse proiezioni, volte a presentare ad appassionati e critici le novità del settore cinematografico.
Il Festival della Musica di Belgrado è il secondo festival musicale più popolare in Serbia. Si svolge solitamente a ottobre, all’interno del Centro Sava, della Fondazione M. Kolarac e di altri teatri cittadini. La manifestazione dura in media 15 giorni.
COSA MANGIARE:
Anche in Serbia i piatti hanno influenze che provengono dai paesi Europei come Italia, Austria e anche Grecia. Ecco alcuni piatti da provare:
čorba, un tipo di minestra con carne e interiora di vitello
gibanica, una torta salata a base di pasta sfoglia, farcita di abbondante formaggio, panna e uova.
Sarma, un involtino a base di foglie di verza con un ripieno di carne macinata, riso ed altre spezie.
podvarak, a base di cavolo acido, che viene tagliato a pezzi e cotto con la cipolla, a cui si aggiungono pezzi di pancetta.
deliziosi palacinke, un dolce di derivazione ungherese molto diffuso nell'area balcanica. Si tratta di una specie di crepes che viene servita arrotolata, farcita con cioccolato, panna o confettura
CURIOSITA’:
Anche Belgrado ha la sua SILICON VALLEY che però non ha nulla a che fare quella americana. La Silicon Valley è una strada di Belgrado con bar e discoteche, chiamata così per via delle numerose ragazze dal seno rifatto, che passeggiano nelle ore serali.
Concludo consigliando la lettura del libro Millennio a Belgrado di Vladimir Pištalo…
Questa è la storia di un gruppi di giovani amici, ambientata nel difficile decennio degli anni Novanta in Jugoslavia.
E’ una storia di amore, scontri, speranze e disillusioni ma anche la storia di una città, Belgrado, che diventa un “personaggio” al pari di quelli in carne ed ossa.

Piazza Terazije

Day 2  Zagabria/ZagrebZagabria, o Zabreb, nella loro lingua, è la capitale e la maggiore città della Croazia. Grazie all...
16/04/2020

Day 2



Zagabria/Zagreb
Zagabria, o Zabreb, nella loro lingua, è la capitale e la maggiore città della Croazia.
Grazie alla sua posizione favorevole, è un punto importante di scambio per il traffico tra l'Europa centrale e l'Adriatico.
Ha il medesimo fascino da vecchia Europa che generalmente associamo a città come Budapest e Vienna, ma Zagabria è al tempo stesso una città giovane e moderna, con una incredibile varietà di musei , venti culturali, club e locali di musica live.
Zagabria è stata abitata da popolazioni provenienti da ogni parte d’ Europa, la cui integrazione è certezza di vita culturale ricca e differente ma è anche sinonimo di un passato storico difficile e al tempo stesso appassionante che ritroviamo nell’ architettura della città nell’ atmosfera che si respira in essa.
La città è divisa in due zone ben distinte, collegate tra loro da una funicolare: la Città Alta che sorge su una collina ed è la parte più antica della capitale croata, con edifici storici ed importanti chiese. La Città Bassa zona più recente, dove sono concentrati i principali musei della città.
La nostra visita inizia dal cuore pulsante della città, ovvero la sua piazza principale dal , Trg bana Jelačića, dove viene allestito il mercatino dell’ avvento, procediamo per la strada Tkalčićeva, una vivace via pedonale e via Illica, la più estesa, con un’ampia scelta di negozi, bar, pub e ristoranti, ed infine e un’altra piazza molto bella, Piazza Preradovića, famosa per le colorate esibizioni degli artisti di strada e per un incantevole mercato dei fiori. Da non perdere il Parco Maksimir, uno dei più antichi d’ Europa e tra i monumenti della città il Teatro Nazionale Croato e Sabor ( parlamento). Da vedere anche la chiesa più importante di Zagabria ovvero la Cattedrale dell’Assunzione della Beata Vergine Maria.
EVENTI:
Durante il corso dell’ anno la città offre ai proprio abitanti e ai turisti, una serie di eventi culturali, musicali, storici etc tra cui :
La Macchina del tempo ( tra aprile e ottobre) tra le strade e le piazze della Città Alta di Zagabria vengono ospitati una serie di eventi organizzati dal Consiglio del Turismo mirati a far rivivere le tradizioni passate e i tempi antichi.
Festival di San Marco ( da metà aprile a inizio maggio) che propone diversi appuntamenti musicali che spaziano dalla musica del primo Rinascimento fino alle performance di compositori contemporanei sia croati che internazionali.
Festival del Folklore che con quasi mezzo secolo di vita, è uno degli appuntamenti più rappresentativo di Zagabria.
Festival Estivo che si svolge dall’inizio di luglio fino a metà agosto ed è uno degli appuntamenti più attesi di Zagabria. Numerosi concerti si svolgono in tutta la città: nelle piazze della Città Alta, nella MGC Klovicevi divori, nella Chiesa di Santa Caterina, nella Chiesa di San Marco e nella Cattedrale.
Fiera Internazionale d’Autunno , che si svolge a settembre, ed è dedicata alla scienza, alla tecnologia, all’artigianato e all’agricoltura
Durante il periodo dell’ avvento, quindi dicembre, i mercatini di natale, che per due anni consecutivi, hanno vinto il premio come Miglior Mercatino di Natale di European Best Destinations, superando i più famosi e conosciuti di Austria e Germania.
COSA MANGIARE:
Girovagando per la città, fermatevi in una delle tante “Konoba” – Trattorie/Taverne dal sapore rustico – e assaggiate la famosa Zagrabacki odreazak, due cotolette impanate e fritte con nel mezzo prosciutto e formaggio, una variante tutta croata della cotoletta alla milanese o della wienerschitzel
Se invece siate amanti dei primi piatti, provate lo Strukle, un timballo fatto con rotoli di pasta farciti con formaggio e panna acida.
Tante sono anche le varietà di dolci ma io vi suggerisco le Fritule, palline di sfoglia lievitate e fritte.
Birre locali e vini rossi anche in Croazia, ma tipico è il liquore maraschino ( originario della Dalmazia ) .
CURIOSITA’:
Una leggenda narra che, nel luogo dove Zagabria è sorta, un tempo c’era solo deserto. Un grande condottiero passando di là con il suo esercito, stanco e assetato, conficcò la spada nel suolo e in quell’ istante iniziò a sgorgare l’acqua. In quel momento passò una fanciulla di nome Magdalena ( abbreviato in Manda) e il condottieri le disse: Manda, anima mia, attingi un po’ d’acqua”. Dalla combinazione delle parole Manda e anima (duša), quella miracolosa fonte fu chiamata Manduševac, mentre la città che presto sorgerà sarà chiamata Zagreb (Zagabria) dal verbo zagrabiti che significa attingere.
La fontana Manduševac è oggi uno dei simboli di Zagabria e fa bella mostra di sè in piazza Jelačić.
E ‘ da sempre luogo d’incontro, a quanto pare secoli fa persino per le streghe! Una leggenda diceva che, se si beveva la sua acqua, non sarebbe stato più possibile lasciare Zagabria.

Concludo consigliando la lettura del libro RITORNO A ZAGABRIA di Sergio Marzorati.
Ritorno di un anziano scienziato ebreo nella natia Zagabria dopo la fine della guerra e a seguito della caduta del regime di Tito ….. per non dimenticare

Visuale di Zagabria dalla parte alta della città

Day 1  Lubiana/LjubljanaLubiana o Ljubljana, nella loro lingua, è la capitale della Slovenia e viene considerata il cuor...
15/04/2020

Day 1



Lubiana/Ljubljana
Lubiana o Ljubljana, nella loro lingua, è la capitale della Slovenia e viene considerata il cuore culturale, scientifico, economico, politico e amministrativo della Slovenia stessa.
Nel 2016 le è stato confererito il Premio Capitale verde europea
Arrivando in città possiamo vedere come la sua posizione geografica, all’incrocio tra la cultura, tedesca, slava e latina, ne abbia influenzato la storia, infatti pur essendo composta da architetture prevalentemente moderne conserva nel centro storico alcuni edifici che si rifanno allo stile barocco e all'art nouveau.
La nostra visita inizia dalla città vecchia, costituita da due quartieri: quello del municipio, che ospita le principali opere architettoniche, e l’ area dei Cavalieri della Croce dove si trova la chiesa delle Orsoline.
Proseguiamo poi contemplando il suo stile barocco, vicino al municipio dove si trova la fontana dei Tre Fiumi Carniolani.
L’ art nouveau lo si trovate dalle facciate in Piazza Preseren fino al ponte dei Draghi.
Raggiungibile con la funicolare è il Castello di Lubiana, posto in cima alla collina che sovrasta il fiume Ljubljanica.
Altre opere di rilievo sono: la cattedrale di San Nicola, la chiesa di San Pietro, la chiesa francescana dell’ annunciazione e il Triplo Ponte.
EVENTI:
Lubiana ha una serie di tradizionali eventi all’ aperto che iniziano a febbraio con il Carnevale del drago, proseguono un mese dopo, dove nel mercato centrale viene ospitata la famosa Cucina aperta che si svolge fino a fine ottobre e terminano con la stagione dei mercatini all’ aperto. Il più famoso è la Biblioteca sotto le chiome, l’ unica biblioteca 100% naturale al mondo.
Durante l’ estate si svolgono, nel cuore della città eventi diurni e serali gratuiti ( Giugno a Lubiana, festival del teatro di strada Ana Desetnica, concerti jazz e serate di ballo, proiezioni di film presso il Castello di Lubiana e in Piazza del Congresso, festival Notte nella città vecchia e le Giornate medievali).
Il sentiero del vino di Lubiana, porta sulle vie della città, produttori di vino provenienti da tutta la Slovenia.
L’evento più importante e conosciuto, durante il periodo dell’ avvento sono i famosi mercatini di Natale e la
serie di eventi intitolata dicembre a Lubiana.
COSA MANGIARE:
La Slovenia vanta una ricca cultura culinaria fatta di piatti tipici ma anche di ricette con “contaminazioni” di cucina italiana, austro-ungarica e balcanica.
Quindi i ristoranti e le famose gostilna ( trattorie) di Lubiana propongono specialità slovene ma anche pietanze dei paese che hanno dominato la città e lasciato il loro segno anche nelle cucina,
Zuppe, carne e selvaggina sono i protagonisti della cucina tradizionale che non nasconde le sue origini contadine. Assolutamente da provare: la zuppa con fagioli e crauti (jota), la polenta solitamente preparata con il semolino (Žganci), i raviolini di Idrija ripieni di patate e pancetta, conditi con il sugo di carne di montone o coniglio, la Kranjska klobasa (salsiccia carniolana), il Kraški pršut (prosciutto crudo del Carso), il divjačinska salama (insaccato di selvaggina). Tra le “contaminazioni” invece, la zuppa all’orzo di origine austriaca (ricet), i njoki (gnocchi di patate) o il riota (risotto) italiani, o il gola (gulasch) ungherese, sono i piatti più diffusi. Una menzione anche ai dolci come la potica, il famoso dolce arrotolato con ripieno di noci o la Prekmurska gibanica, fatto da una serie di strati di pasta sfoglia intervallati da una farcitura di noci, semi di papavero, uvetta, miele, ricotta e panna.
Ottimi i vini sloveni da accompagnare a pietanze dai sapori così forti e decisi, come il Teran e il Cviček
CURIOSITA:
Una divertente leggenda è riservata al famoso ponte vigilato dai quattro draghi di lamiera di rame, la prima costruzione in cemento armato della città e uno dei primi ponti del genere in Europa. Col tempo i quattro mitici mostri verdi si sono conquistati la simpatia dei lubianesi. In epoca antica però, le donne non attraversavano volentieri questo ponte, in quanto si narrava che i draghi muovessero le loro code solo al passaggio di ragazze vergini.

Concludo consigliando la lettura del libro VERONIKA DECIDE DI MORIRE di Paulo Coelho
Uno dei suoi libri più celebri ambientato proprio a Lubiana, dove questa ragazza slovena è la protagonista di un viaggio che attraverso la morte riscopre quanto meravigliosa sia la vita.

Ponte dei draghi

15/04/2020

Address


Website

Alerts

Be the first to know and let us send you an email when Citybreak posts news and promotions. Your email address will not be used for any other purpose, and you can unsubscribe at any time.

Contact The Business

Send a message to Citybreak:

Shortcuts

  • Address
  • Alerts
  • Contact The Business
  • Claim ownership or report listing
  • Want your business to be the top-listed Travel Agency?

Share