23/03/2023
Ci sono momenti in cui il cielo si copre di una coltre di nuvole e ciò che sembrava chiaro un istante prima, scompare alla vista. Mi sento persa come su una strada buia e intorno a me il nulla che annaspa. Vivere così non è vivere mi dico.
Ma vivere cos'è mi chiedo: avere risposte a tutte le domande , viaggiare attraverso mille mondi e fare o non fare ritorno , scivolare nel buio dell'arrendeesi o volare sulle ali della decisione ?
Io esisto.
Questa mi pare essere l' unica verità che vale la pena di essere vissuta .
Alzo gli occhi al cielo in questa giornata buia e vedo una sterminata trapunta di nuvole: sono loro che danno forma e dimensione al cielo .. se vedessi solo una distesa azzurra forse non sarei in grado di percepirne l' immensità ... le nuvole danno dare spessore e profondità al cielo e ne rivelano l' immensità.
E se fosse davvero così? E se fosse davvero che il dolore e le nostre nuvole abbiamo lo scopo di ampliare il nostro sguardo e di farci vedere l'immensità, la bellezza che le trapassa come un raggio di sole?
Il dolore è dunque guardare attraverso la toppa di una porta chiusa , senza accorgersi che la porta può essere aperta e io libera di uscire o di restare , ma libera di scegliere.
Non ricordo quello che ho detto.
Non sono io a parlare, quando cerco di separarmi dalla volontà del controllo e del possesso e dell'interesse personale e lascio sia l'anima a farlo.
Sento in me due anime , una in pace e l' altra in pena, l'una continua a camminare e trae la sua forza dal fare , l'altra è tenuta per mano dalla prima , ha paura di perdere, di non ritrovare, di soffrire. Vorrei essere io in grado di prenderti per mano e dirti che sei speciale, che ti amo e vorrei potessi nutrirtene come se fosse chi ami a dirtelo ... piccola anima mia spaventata e bisognosa d'amore , vaghi in cerca di affetto disperatamente, come un animale ferito vorresti rintanarti al buio , hai paura di essere abbandonata un'altra volta , di non essere amata un'altra volta, di essere dimenticata.
Supera questo limite, abbi cura e amore per te.
Così ancora vago nell' immensità del cielo, senza domande cercando in me la forza che muove il mondo , che spacca le rocce, che travolge i ghiacciai, che solleva la terra e brucia.
Devo affidarmi, non c'è altro da fare, avere fede in ciò che accade e continuare a lottare fino a quando le mie mani saranno piene e il cuore ricolmo.
Null'altro serve nell'attesa, non chiamarla ritorno o perdita, chiamala vita, chiamala anima.