19/11/2024
giorni sembrano sempre più faticosi quando gli impegni si
succedono incessantemente.
Passare da un’attività all’altra senza staccare un attimo, eseguire compiti su compiti a un ritmo frenetico ci dà l’impressione che l’urgenza abbia il sopravvento. Destreggiarci tra mille impegni come un acrobata può essere molto pericoloso, perché rischiamo in ogni momento di perdere l’equilibrio.
È vero, agire è sempre apprezzato, ma non per forza è apprezzabi-le. Essere continuamente impegnati è diventata un’ossessione, perfino durante le vacanze. Con il pretesto che il tempo è denaro, cerchiamo di farlo fruttare al massimo, come se si trattasse di un’azienda. Eppure a volte fermarsi, interrompere la propria corsa per rilassarsi, prendersi un momento per respirare, non fare niente, svuotare la mente, è il miglior modo per relativizzare l’ur-genza. Come dicono i maestri zen, le pause ci consentono di riposare nei nostri luoghi interiori, dove il tempo è sospeso e le distanze scompaiono.