22/07/2020
Un passo avanti verso la legalità. Ora tocca al MIT farsi carico del contrasto agli abusivi. È inaccettabile che siano gli operatori onesti a doversi tutelare.
ApprofondimentoTrasporti
"Autisti abusivi in aeroporto", la rabbia degli Ncc contro i partner Alitalia
21 LUGLIO 2020
Dopo le battaglie contro Uber Pop esplode il caso Gettransfer. I noleggiatori: "Ci siamo iscritti sulla piattaforma con dati falsi, senza licenza né assicurazione, e ci hanno assegnato una corsa". La ex compagnia di bandiera: "Disdettato l'accordo"
DI PAOLO G. BRERA
ROMA - Ricordate quando i tassisti scesero in piazza inferociti contro gli autisti Ncc, colpevoli di spezzare il loro monopolio territoriale lavorando al di fuori delle zone in cui avevano ottenuto la licenza? La ruota gira, e oggi a essere infuriati sono gli Ncc, vittime a loro dire di concorrenza sleale fatta da società pirata che usando e sfruttando autisti abusivi praticano prezzi irresistibili.
L'ultimo caso, dopo le storiche battaglie (vinte) contro Uber Pop, è esploso nei giorni scorsi quando l'associazione Azione Ncc - specializzata nel "tutelare i diritti delle aziende che operano nel settore del trasporto pubblico, e i consumatori viaggiatori" - ha deciso che fosse ora di ricorrere a un avvocato per diffidare Alitalia da continuare a sponsorizzare la società Gettransfer "come partner per i trasferimenti con conducente perché utilizza autisti abusivi".
"Un driver Ncc - spiega l'Associazione Azione Ncc - si è iscritto al servizio di Gettransfer fornendo nome e cognome falso e dando una partita Iva ormai cancellata da tempo. Non ha fornito alcun documento societario che certificasse la sua abilitazione, quindi niente patente, libretto né assicurazione. Nonostante queste mancanze il profilo è stato attivato dopo due giorni e per un mese ha partecipato alle aste al ribasso con cui gli autisti si accaparrano i clienti".
Ha partecipato fino a quando "ha vinto con una tariffa da 75 euro per il tragitto Pescara-Roma, assolutamente fuori mercato".
Ha vinto, ma poi non si è presentato alla corsa: ha raccolto le prove di quanto fosse facile diventare un autista abusivo per una multinazionale partner della ex compagnia di bandiera, e le ha messe sul tavolo del presidente di Azione Ncc, Giorgio dell'Artino.
"Sui nostri canali interni - spiega - si vedevano continuamente casi di autisti abusivi che prelevavano clienti per conto di quella società. Abbiamo fatto un'indagine, un collega si è prestato a fare da gancio e alla fine abbiamo scoperto che oltretutto Gettransfer è partner di Alitalia".
A differenza di Uber, "che ha tariffe predeterminate e anche buone, e prende una commissione modesta, Gettransfer usa un sistema completamente diverso: ha migliaia di servizi in asta e ogni autista può fare la sua proposta, alla fine ti dicono chi ha vinto e a quale cifra. Poi trattiene il 30 per cento di commissione, che è una quota mostruosa".
Un sistema al ribasso che diventa pericoloso se non si controlla con attenzione lo standard di qualità degli autisti e dei mezzi che partecipano alle aste, perché è evidente che un autista professionista con una lussuosa auto blu e tutte le assicurazioni in regola ha costi alti rispetto a un eventuale abusivo.
Ed è per questo che l'Associazione Azione Ncc ha deciso di andare dritto da un'avvocata, Rosaria Zucconi, che venerdì ha scritto una Pec all'amministrazione di Alitalia chiedendo che "voglia immediatamente sospendere Gettransfer come fornitore di servizi per Alitalia fino a quando non venga fornita certezza del rispetto di tutte le prescrizioni previste dalla legge", e che "effettui tutte le verifiche necessarie all'indicazione di noleggiatori in possesso di tutti i requisiti al fine di tutelare la sicurezza dei clienti e di evitare distorsioni della concorrenza".
L'avvocata ha dato una settimana di tempo per rispondere, avvertendo che in caso contrario la partita si sposterà in tribunale.
Venuta a conoscenza della situazione, la ex compagnia di bandiera fa sapere di
avere subito inviato a Gettransfer disdetta dell'accordo commerciale. Alitalia ha
una lunga serie di partner commerciali pubblicizzati sul suo sito: è un servizio che
consente per esempio di ottenere "miglia" gratis. Una collaborazione utile per
tutti.
Ma il sistema della multinazionale Gettransfer, che ha sede a Hong Kong e a
Cipro, secondo gli Ncc professionisti era "perdente sia per l'immagine di Alitalia
che per la sicurezza dei viaggiatori".
"Buona parte degli Ncc italiani lavora con il turismo - spiega dell'Artino - in
collaborazione con agenzie a cui mandano un listino con i servizi principali. Le
agenzie di solito lavorano con i loro Ncc di fiducia.
Ma Gettransfer ha una filosofia
totalmente diversa, simile a quella di Uber Pop: anche se formalmente bisogna
essere autisti per iscriversi al servizio, di fatto abbiamo dimostrato che il nostro
gancio ha omesso di fornirle ma è stato accettato lo stesso come autista, e ha
potuto vincere una corsa a prezzo stracciato".
Il sito italiano di Gettransfer, che non ha replicato alla nostra richiesta di
chiarimenti, assicura altro: "Lavoriamo solo con fornitori di fiducia: studiamo i
loro certificati, monitoriamo il periodo di validità delle loro patenti di guida e
delle polizze assicurative. Tra le altre cose, i clienti del nostro servizio valutano
sempre le prestazioni degli autisti. Analizziamo il feedback degli utenti e
continuiamo a lavorare solo con quei fornitori la cui cronologia degli ordini è
impeccabile".