03/11/2020
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Quasi tutta l'Europa è attualmente considerata un'area a rischio coronavirus, tante capitali sconsigliano di viaggiare e voilà gli aeroporti e i porti sono sempre più deserti.
C'è però un'eccezione, un arcipelago che va in controtendenza e che negli ultimi giorni ha iniziato ad accogliere diversi turisti: le Canarie.
Circa una settimana fa, il tedesco Robert Koch Institut (RKI) ha rimosso l'arcipelago dall'elenco delle aree a rischio coronavirus dunque via libera, ai tedeschi nonostante il consiglio di evitare i viaggi superflui resti. Inoltre vi sono approdati diversi britannici in fuga anche loro dall'autunno grigio e dal contagio.
D'altronde perché no, avendo disponibilità di tempo e denaro?
Le Isole Canarie sono l'unica regione della Spagna con un indice di contagio relativamente basso tant'è che non c'è nemmeno il coprifuoco notturno, a differenza delle altre regioni spagnole.
Sabato scorso, il governo delle Canarie ha approvato un decreto legge per gestire la crisi sanitaria ed economica causata dalla pandemia e favorire test diagnostici da parte dei turisti.
Il testo di legge stabilisce che i turisti di età superiore ai sei anni devono presentare un tampone effettuato entro un massimo di 72 ore prima dell'arrivo. Il test deve certificare che la persona è risultata negativa per poter accedere alle strutture ricettive turistiche.
In particolare, prima di prenotare l'alloggio, il turista deve verificare di essere stato informato sulle nuove disposizioni.
Questo nuovo decreto legge, che entra in vigore dal 14 novembre, fa delle Isole Canarie la prima comunità autonoma sp****la a richiedere ai turisti di effettuare un esame diagnostico nel loro luogo di origine, o negli spazi messi a loro disposizione, prima di entrare nelle strutture ricettive turistiche.i
Fonte: euronews.com