10/06/2020
“Prima di tutto però, dobbiamo goderci il momento, assaporare con gli occhi la cornice splendida di queste lacrime e rifarci delle tante amarezze della vita” così diceva di questi luoghi lo scrittore bergamasco Giovanni Maironi.
Cinque volte l’anno, da 50 anni, nella stagione estiva la diga sul fiume Serio viene aperta, lo spettacolo della natura la fa da padrone, vengono gettati a valle circa 10 mila metri cubi d’acqua, lo spettacolare triplice salto delle cascate con i suoi 315 metri è il più alto d’Italia e il secondo d’Europa.
Purtroppo la prima data per l’anno 2020 è stata annullata ma vogliamo comunque invitarvi a rimanere aggiornati per non perdervi uno degli spettacoli più mozzafiato della Val Seriana.
LA LEGGENDA
“ C’era una volta una nobildonna perdutamente innamorata di un giovane pastore. Il ragazzo respinse la corte della dama poiché già innamorato di una ragazza di umili origini. Dominata dalla frustrazione e dalla gelosia, la nobildonna fece rinchiudere la rivale in amore nelle buie carceri del suo castello, che sorgeva su una rupe tra le alture del Barbellino.
La povera prigioniera, disperata, pianse e pianse; le lacrime formarono un ruscello, le cui diramazioni divennero impetuosi torrenti che travolsero ogni cosa, facendo franare il castello della perfida dama e modificando per sempre l’ambiente circostante. Il fiume di lacrime precipitò dalla cima del monte, formando il triplice salto delle cascate del Serio, oggi gioia per gli occhi di migliaia di escursionisti”
LA STORIA
Fino al 1931 le Cascate del Serio erano visibili tutto l'anno, in quanto scendevano naturalmente dal soprastante Piano del Barbellino in cui confluivano le acque provenienti da monti come il Recastello e il Monte Gleno, mentre d'estate erano alimentate dal ghiacciaio del Trobio, a quel tempo ancora imponente (negli ultimi anni lo spessore del ghiaccio si sta assottigliando, anche se il ghiacciaio rimane comunque uno dei più importanti di tutto l'arco orobico).
Dal 1932, anno di realizzazione della diga del Barbellino, esse non furono più visibili perché il bacino della diga tratteneva le acque che le alimentavano. Solo dal 1969 fu possibile ammirare nuovamente le cascate, grazie a un accordo tra Enel, proprietaria della diga, e l'amministrazione di Valbondione, nel cui territorio sono situate.
Le cascate tornarono a essere permanentemente visibili tra il 1975 e il 1977, quando a causa di alcuni lavori di restauro della diga si svuotò completamente il bacino.
Oggi è possibile ammirare la cascata per cinque volte all'anno, solitamente una domenica al mese tra giugno e ottobre.
In queste cinque date, viene aperto l'invaso del Barbellino per mezz'ora, lasciando defluire tra gli 8.000 e i 10.000 m3 di acqua. Queste acque, una volta percorso il salto, vanno ad aumentare la portata del Serio di 4,5 - 6 m3 di acqua al secondo.
COME ARRIVARE:
Dall’autostrada A4 prendere l’uscita Bergamo e percorrere la strada provinciale della Val Seriana. Valbondione è l’ultimo comune della valle. In occasione delle giornate di apertura delle Cascate del Serio bisogna pagare un ticket per il parcheggio che si può acquistare anche online: www.valseriana.eu/cascate-del-serio
Parcheggiata finalmente l’auto, indossati gli scarponi possiamo scegliere tra due itinerari.
Itinerario 1 – cai 305
Lasciato l'abitato la mulattiera si snoda sul lato destro della Valle, attraversando boschi di faggi e conifere con una pendenza costante ma non faticosa; superato un punto di ristoro e la successiva stazione di partenza della teleferica che porta i materiali al Rifugio Curò, si attraversa su un ponticello di cemento un piccolo torrente affluente del Serio e si arriva ad un grande prato che costituisce la tribuna naturale per l'osservazione delle Cascate. Durata media del percorso dall'inizio della mulattiera circa 50 minuti.
Itinerario 2 – cai 332
Partendo da Valbondione si Prende in direzione Pianlivere/Piano Inclinato da dove parte il sentiero per il Borgo di Maslana. Il sentiero non è faticoso e in circa 30 minuti porta a Maslana.
Arrivati nella contrada Polli si prosegue in direzione Contrada Picinella. Il precorso da Maslana è praticamente tutto in piano fino all'antico ponte romano. Dopo averlo attraversato e girato a sinistra si arriva nella Piana del Serio. Da qui si prosegue fino ad arrivare all'Osservatorio floro-faunistico di Maslana, nella zona dei grandi massi da dove si può ammirare lo splendido spettacolo delle Cascate del Serio.
Il tempo trascorso dall'arrivo in Maslana ai grandi massi per chi vuole godersi a pieno della tranquillità della natura è di circa 30 minuti.
Il percorso complessivo da Pianlivere/Piano Inclinato fino ai grandi massi è di circa 50 - 60 minuti.
NEI DINTORNI:
Ricco di attrazioni naturalistiche, Valbondione e le sue frazioni permettono di immergersi nel silenzio e di scoprire la natura che caratterizza il Parco delle Orobie bergamasche. Circondato dalle maggiori vette della provincia, è un ottimo punto di partenza per diverse escursioni alla scoperta della natura, tra dei vecchi siti minerari e di riserve florofaunistiche.
Tante sono le esperienze da non perdere a Valbondione, agli amanti degli animali, suggeriamo una passeggiata al pittoresco borgo di Maslana dove, in primavera, si possono incontrare numerosi stambecchi. A chi non può rinunciare all’adrenalina, il canyoning a Fiume Nero regalerà discese mozzafiato e tanto divertimento. Anche in inverno, Valbondione ci regala esperienze a contatto con la natura. I 20 km di piste a Lizzola sono ideali per grandi e bambini, mentre ottime vie sono praticate dagli amanti dello sci alpinismo per raggiungere il Rifugio Campel, dove concedersi una rilassate e gustosa pausa.
Per maggiori informazioni sulle attività che ti aspettano a Valbondione visita www.turismovalbondione.it