Racconti di viaggio di una bicicletta

  • Home
  • Racconti di viaggio di una bicicletta

Racconti di viaggio di una bicicletta Questa pagina FB è nata dalla mia passione per i viaggi slow e l'avventura. Lo scopo è condividere con tutti voi foto,pensieri,riflessioni sui miei viaggi

12/04/2024
31/08/2023

Cicloviaggio 2023 km 1030
CONCLUSIONI FINALI
Ed eccomi qui a scrivere questo breve post in attesa del treno di domani che mi riporterà a casa.Quest'anno ho avuto la possibilità di attraversare 4 stati ognuno con le sue caratteristiche.Riuscire a superare il Maloja per poi seguire il corso del fiume Inn mi ha regalato una grande soddisfazione.I momenti di avventura non sono mancati e spesso mi sono anche ritrovato a vivermi in stato di estasi quando affrontavo svariati km nella natura.I miei occhi hanno scrutato molti orizzonti e ogni piccolo dettaglio ha contribuito a creare il viaggio.Ci sono stati dei momenti in cui la solitudine sedeva al mio fianco come una regale dama e altri in cui mi ha mostrato il suo lato più ombroso, sia in un caso che nell'altro ho sempre cercato di accoglierla come grande maestra di vita.Gli incontri sono stati sporadici ma quest'anno più che mai ho avuto la possibilità di incontrare diversi italiani che vivevano all'estero per ragioni professionali è stato interessante ascoltare le loro storie di vita e le scelte che hanno intrapreso.In fine la signorile Vienna mi ha ammaliato con la sua bellezza tenendomi compagnia nella parte finale del viaggio.Con l'occasione ringrazio tutte le persone che hanno deciso di seguirmi e leggermi nei piccoli racconti serali quotidiani.Concludo questo scritto con una breve citazione e vi do appuntamento alla prossima avventura.Thanks so much

" Il mondo per come lo conosciamo è ormai totalmente esplorato questa dunque una buona ragione per fare un passo indietro e compiere un viaggio dentro se stessi, gli infiniti spazi che abbiamo dentro non riusciremo mai a percorrerli interamente.Questo è quello che io chiamo avventura "
Walter Bonatti

TAPPA 18 Luogo ignoto - Vienna km 35 Ancora una volta si scatena un forte temporale, fortunatamente il piccolo bivacco i...
29/08/2023

TAPPA 18 Luogo ignoto - Vienna km 35
Ancora una volta si scatena un forte temporale, fortunatamente il piccolo bivacco in legno è ben coibentato e non penetra nemmeno una goccia, se avessi scelto la tenda sarebbe stato molto problematica la situazione.Al risveglio il cielo è grigio e la temperatura si è abbassata notevolmente mezzo addormentato mi rimetto a pedalare per raggiungere la meta finale, la ciclabile scorre via dritta a un tratto attraversa l'interno di un grande polo industriale, dopo alcuni km inizio a scorgere in lontananza i grattacieli e ritrovo anche il Danubio.Giungo nella zona periferica dove devo attraversare il sottostante viadotto autostradale sembra di essere in un video games, l'impatto iniziale con la grande metropoli mi disorienta faccio fatica a comprendere la giusta direzione da seguire inoltre le corsie ciclabili sono numerose e percorrerle senza sbagliare direzione è snervante.Giungo più o meno nella zona centrale e mi fermo al Mc donald per fare colazione nel frattempo riprende a piovigginare e la temperatura è abbastanza bassa ( sembra ottobre).Arrivo in piazza duomo dove una folla di turisti concitati si muovono come palline di un flipper, il viaggio è giunto al termine e con esso la sua avventura anche questa volta la bicicletta e riuscita a vivere un'altra bella esperienza che con onore e piacere ho potuto raccontarvi.

29/08/2023
TAPPA 17 Breclav - Luogo ignoto km 127Il buon riposo rimette sempre a posto psiche e fisico e anche il buon mangiare, il...
28/08/2023

TAPPA 17 Breclav - Luogo ignoto km 127
Il buon riposo rimette sempre a posto psiche e fisico e anche il buon mangiare, il piatto di pasta è stata una mano santa.Mi sento pronto per riprendere il viaggio.Percorro per qualche tratto la solita provinciale che però ha un fondo stradale sconnesso e poco lineare, dopo qualche km riesco a imboccare la ciclabile che mi conduce a svalicare un'altro stato la Slovacchia.Appena superato il confine imbocco l'eurovelo 15 che fa parte della cortina di ferro, infatti il percorso è disseminato di bunker.La lunga pista sterrata progredisce per svariati km in una selva verde dove non incontro anima viva ( tanto per cambiare).Dopo vari km mi stufo e riprendo la strada normale per rientrare nel confine Austriaco,riesco a incrociare l'eurovelo 6 che attraversa vari paesini semi deserti, mi accorgo di procedere con un'inerzia robotica, non faccio altro che macinare km su km in quella che a tutti gli effetti è una steppa.Sopraggiunge il tardo pomeriggio e non so bene dove fermarmi in quanto questi piccoli villaggi sono sprovvisti di strutture ( le poche sono tutte full).Credo che dovrò fare del campeggio libero ma non trovo un luogo idoneo, nel mentre riesco a rintracciare l'eurovelo 5 in direzione Vienna, una lunga lingua asfaltata che taglia in mezzo la campagna,sono le 19:00 e il sole inizia a calare, fortunatamente trovo una sorta di bivacco ( credo ad uso caccia) che potrebbe essere il mio rifugio notturno.Apro la porta e vedo che è pure fornito di materasso, un luogo perfetto.Non ho più tempo devo per forza sostare qui nel nulla per questa notte.Domani si va a Vienna destinazione finale del viaggio.

TAPPA 16 Dolni vestovice - Breclav km 28 Non faccio in tempo a entrare in tenda che si innalzano delle violente raffiche...
27/08/2023

TAPPA 16 Dolni vestovice - Breclav km 28
Non faccio in tempo a entrare in tenda che si innalzano delle violente raffiche di vento, sta per sopraggiungere una forte perturbazione.Le folate fanno oscillare la struttura della tenda e un forte acquazzone irrompe sul campeggio.Riposo male e con la paura che la tenda si allaghi, al mattino sono un po offuscato e non mi sento in gran forma la voglia di pedalare è poca, impiego molto tempo a recuperare tutto l'equipaggiamento e con svogliatezza riparto.Il cielo è nuvoloso e un paesaggio piatto scorre blando d'innanzi ai miei occhi, mi rendo conto di essere poco lucido e ciò può risultare pericoloso quando si pedala su strade provinciali.Avanzo km dopo km con un po di affanno e percepisco di essere attraversato da sensazioni contrastanti, per la prima volta inizio a patire un po la solitudine e mi interrogo sul fatto che forse sarebbe stato opportuno trovare un gregario per condividere l'esperienza di viaggio, ma con chi ? un ipotetico compagno/a avrebbe avuto la mia stessa inclinazione per l'avventura? si sarebbe creato un buon feeling ? .Forse sono soltanto un po demotivato e la mente crea questi dubbi,quante contraddizioni ha dentro di sé l'essere umano.Giungo a Breclav con una forte necessità di riposare, inizialmente provo a trovare conforto all'ombra di un parchetto ma ben presto mi rendo conto che è il ritrovo di gente che spaccia, meglio sloggiare.Trovo un'occasione su booking, piccola stanza con cucina e nel giro di 1 ora mi butto nel letto, ho bisogno di dormire.Al risveglio ho la percezione di sentire provenire dal corridoio delle persone parlare italiano esco dalla stanza e incontro una famiglia italo/polacca, mi fa piacere conversare con loro iniziano a incuriosirsi sul mio viaggio e farmi domande oltretutto mi raccontano di varie aree naturalistiche polacche da poter attraversare in bicicletta.Questo piccolo contatto umano mi rimette di buon umore, cucino anche un buon piatto di pasta ( non la mangiavo da Passau) che rinvigorisce corpo e mente.La tappa di oggi è stata difficile dal punto di vista psicologico ma anche questa è un'esperienza.

TAPPA 15 Brno - Dolni vestovice km 65Dormire in un'ostello in centro ha i suoi pro e contro, di contro ti devi sopportar...
26/08/2023

TAPPA 15 Brno - Dolni vestovice km 65
Dormire in un'ostello in centro ha i suoi pro e contro, di contro ti devi sopportare tutta notte gli schiamazzi degli ubriachi che girano nelle vie centrali.Mi alzo verso le 8 perché voglio visitare ancora la città, appena esco il tempo inizia a guastarsi, una copiosa pioggia bagna la capitale morava riesco a trovare ricovero nella cattedrale che con quel tempo lugubre appare ancora più austera.All'interno sono solo non c'è anima viva mi siedo su una panca e ci resto circa mezz'ora.Fortunatamente cessa di piovere e ho modo di visitare meglio il centro storico.La ripartenza è difficoltosa uscire dalle grandi città in bicicletta risulta quasi sempre complicato, ad ogni modo riesco a trovare I cartelli dell'euro velo 8 e li seguo, una lungua pista di asfalto nera mi conduce in periferia, attraverso alcuni paesini dove si percepisce una certa povertà e poi mi ritrovo sulla provinciale.La giornata scorre un po noiosa e monotono, anche il paesaggio piatto non aiuta a distrarsi.Non so bene dove fermarmi e continuo a pedalare fin tanto che attraverso un'area geografica a forte vocazione vitivinicola, le piccole botteghe ( enoteche ) dei vari paesini basano la loro economia sul vino e sul turismo estivo dato dal lago.Arrivo in un piccolo campeggio spartano dove decido di fermarmi.Giunta sera percepisco un po la stanchezza del viaggio, mi sembra di essere via da casa da tantissimo tempo accuso anche i tanti giorni trascorsi in totale solitudine.Una leggera brezza increspa il velo d'acqua del lago sul quale cala il buoi della sera.

TAPPA 14 Trebon- jhiuridc haradec km 46 Dopo aver preso una tachipirina 1000 fortunatamente mi alzo al mattino che mi se...
25/08/2023

TAPPA 14 Trebon- jhiuridc haradec km 46
Dopo aver preso una tachipirina 1000 fortunatamente mi alzo al mattino che mi sento bene, lo stomaco è regolare e la febbre è passata, una bella sensazione sentirsi in salute.Sono indeciso se ripartire oppure fare un'ulteriore giorno di riposo ma delle volte l'istinto prevale la ragione e decido di provarci.Parto con un ritmo molto blando devo ottimizzare le energie, fortunatamente di notte a piovuto e il clima mattutino è fresco.Trovare il percorso non è semplice, non c'è una vera ciclovia, bensì dei circuiti ciclistici da concatenare per cercare di raggiungere la meta, a volte mi riesce di seguirli altre volte no.Attraverso delle aree protette di interesse naturalistico fino a attraversare un'area boschiva che è un vero labirinto.Arrivo al paese di jhiuridc haradec verso le 12:00 la temperatura è in aumento e io decido di sdraiarmi sull'erba di un parchetto pubblico per cercare un po di relax.Dopo circa 1 ora mi alzo e valuto l'opzione treno per raggiungere Brno, in questo modo avrò più tempo per arrivare a Vienna il 1 settembre ( meta finale).Acquistato il biglietto mi fermo in una Bettola per pranzare, un luogo fuori dal tempo dove i protocolli haccp non sono minimamente contemplati, la situazione è divertente, sono questi piccoli aspetti che regalano originalità al viaggio.Giungo in stazione ma mi rendo conto che le varie linee non sono contrassegnate da tabelle numeriche, quale sarà il treno per Brno ? Provo a chiedere a qualche persona che gentilmente mi indica il binario.Appena arriva il treno inizia l'avventura, non ci sono pedane ad altezza banchina per caricare la bici e la devo alzare di peso per circa un metro di altezza al fine di collocarla nell'apposita carrozza, il treno è un ferro vecchio, mi ricorda i treni italiani anni 80 però fa il suo dovere; il controllore mi informa che c'è stato un guasto sulla linea e di conseguenza alla fermata di Trebec bisogna prendere il pulman.Il tragitto ferroviario scorre lento dal finestrino scorrono tante immagini di paesaggi e abitazioni ( alcune credo risalenti al periodo del comunismo) Giunti al punto di prendere il pulman inizia un'altra avventura, il portabici è un carrello attaccato alla parte posteriore del pulman, sono costretto a smo***re borse e tenda per poter caricare la bici inoltre il pulmann è strapieno e come se non bastasse appena parte ci troviamo a viaggiare a 50 km/h a causa di un trattore davanti a noi.Arrivo a Brno verso le 19:00 e trovo un'ostello last minute, un'edificio originale è un mix tra loft e vecchia fabbrica, chiaramente sprovvisto di ascensore, ciò comporta fare 2 piani di scale con bici appresso.Decido di fare un giro di perlustrazione della città, mi colpisce subito la sua cattedrale così affascinante quanto austera, fortunatamente è aperta e riesco a visitarla con le luci del crepuscolo, la luce delle candele che illuminano i mosaici sulle vetrate la rendono un luogo mistico, mi siedo qualche minuto per un momento di raccoglimento personale.All'uscita percorro il centro storico pieno di vita e eventi culturali è sicuramente una città molto attiva ma i vari rumori la rendono un po fuoriluogo rispetto al mio viaggio d'avventura.Rientro in ostello per scrivere il consueto racconto giornaliero.Buona notte a tutti

24/08/2023

STOP FORZATO
Causa virus intestinale sono fermo in repubblica ceca

TAPPA 13 Cesky krumlov - Trebon km 75Mi sveglio con una umidità da foresta equatoriale, la tenda è completamente fradici...
23/08/2023

TAPPA 13 Cesky krumlov - Trebon km 75
Mi sveglio con una umidità da foresta equatoriale, la tenda è completamente fradicia, le operazioni per riporre il tutto nelle borse mi richiede molto tempo.Riparto con una piccola salita e al primo super marker faccio sosta per fare colazione ( yogurt + croissant).Tento invano di cercare la ciclabile della Moldava ma non vi è traccia sono costretto a transitare lungo la provinciale e quando posso in strade secondarie.Per evitare un tratto di autostrada cerco di raccapezzarmi lungo delle stradine di campagna che lambiscono delle piccole frazioni di paesini, quando a un tratto incrocio 3 cicloviaggiatori (credo austriaci) lì chiedo se hanno info in merito alla ciclovia ? E mi dicono che ci sono sopra, in pratica capisco che non è una vera propria pista in sede propria ma bensì un percorso su strade secondarie.Decido di seguirli per un pezzo fin tanto che scorgo qua e là alcuni cartelli gialli numerati che altro non sono che la segnaletica della Moldava radwag.Giungo nella pittoresca Ceskye budovije dove una piazza ottagonale è il centro vitale della cittadina, subito mi colpisce l'architettura dei palazzi antichi e i colori delle loro facciate.Faccio pausa caffè e riprendo un po di energie, la ripartenza è sotto un sole cocente oltretutto inizio ad avere un certo appetito dopo alcuni sali scendi belli tosti scorgo una specie di trattoria al di là dell'ultimo promontori, l'occasione è propizia per fermarsi, vengo accolto da una signora gentile che con pazienza mi elenca i vari piatti, mi vedrò servire una bella bistecca di maiale con patate , il palato ringrazierà.Riprendo a pedalare sempre lungo il provinciale, fortunatamente anche qui gli automobilisti sono persone attente e non fanno mai manovre pericolose nei confronti dei ciclisti.Giungo al paese di Trebon dove riesco a trovare una stanza a bassissimo costo, mi si palesa una stanza minimale con bagno condiviso, il giusto alloggio per chi si cimenta in questi viaggi ( magari averne trovate in Austria, Germania).Dopo una doccia rilassante vado a visitare il centro del paese e bevo la meritata birra di fine giornata, mi rendo conto che in repubblica ceca l'acqua non è contemplata e la gradazione alcolica delle loro Pivo non è mai sotto i 10°.La luce di fine giornata accarezza le facciate colorate degli antichi palazzi del centro storico donandogli un'aspetto regale.

TAPPA 12 Aigen - Ceskye Krumlov km 55Al risveglio un tavolo imbandito nei minimi dettagli mi da il buongiorno, la propri...
22/08/2023

TAPPA 12 Aigen - Ceskye Krumlov km 55
Al risveglio un tavolo imbandito nei minimi dettagli mi da il buongiorno, la proprietaria della gasthouse a curato tutto nei minimi dettagli, le marmellate di sua produzione sono squisite.Si riparte subito con una salita al 14% sono quelle situazioni in cui ti domandi ma chi me lo fa fare ? In un lampo la memoria corre al viaggio in Slovenia in cui le salite furono devastanti.Svalico la collina che sono una maschera di sudore e consumo voracemente una barretta energetica, prima di ripartire mi aquieto per alcuni minuti.Il percorso è un continuo saliscendi lungo la strada veicolare ( pochissime auto) ad un tratto il territorio cambia completamente, al termine di una lunga gara discesa mi trovo immerso in un ambiente magico, ai lati della strada una f***a selva di conifere rendono il mio errare magico.E' un lembo di terra magnifico dove regna una quiete assoluta, in alcune porzioni il bosco risulta impenetrabile alla mia vista; sono nuovamente attraversato da una sensazione di libera esistenza, volutamente rallento il ritmo della pedalata e respiro a pieni polmoni quella miscela di natura/libertà.Dopo qualche km iniziano ad apparirmi le sponde del lago Lipno, la sua superficie mantata è placida e quasi surreale, in quel lembo di terra mi ritrovo a essere l'unico essere umano, fermo la bicicletta e in contemplazione mistica osservo il lago.In alcuni istanti sono attraversato da una sensazione che per me stesso definisco "stato di grazia" lo sforzo delle salite è stato ripagato da questo piccolo Eden.La stada lambisce le sponde del lago fino a farmi giungere all'attracco del traghetto che mi porterà sul lato opposto in Repubblica ceca.Appena riprendo a pedalare mi rendo subito conto di essere in un'Europa un po differente rispetta a quella dei giorni scorsi, le moderne ville e fattorie Austro germaniche lasciano posto a degli edifici più umili e spartani e le colline che attraverso sono più rurali.Giungo in un piccolo villaggio dove trovo un'osteria per rinfocillarmi anche qui mi appare un ristoro molto umile e all'antica, ordino una birra e un piatto di gnocchi con una specie di pesto casereccio ( buonissimo) fortunatamente anche i prezzi si sono notevolmente ridimensionati.Fa molto caldo e prima di ripartire cerco un po di fresco all'interno della chiesa di paese.Riparto con un sole cocente e i vari sali scendi che mi conducono alla cittadina di Ceske Krumlov ( patrimonio UNESCO) la vusito con calma è piena di vicoletti e pertugi, chiaramente i turisti sono molti e per quanto bella sia mi risulta un luogo abbastanza artificiale.Non so dove sostare per la notte, butto un'occhiata a qualche campeggio ma si trovano nei pressi della strada statale, casualmente imbocco una stradina che mi conduce di nuovo in collina, la segue senza una meta per poi provare a seguire uno strano cartello con scritte celtice.Dopo qualche metro mi ritrovo in una selva a lato del fiume con tanto di caravan street food è una specie di camping per canoisti, il luogo mi piace moltissimo spartano e completamente immerso nella natura più autentica, monto la tenda e mi ristoro con una birra.Primo giorno in Repubblica ceca fantastico

TAPPA 11 Passau - Aigen Il risveglio è subito caratterizzato da un'abbondante colazione proteica ho bisogno di benzina p...
21/08/2023

TAPPA 11 Passau - Aigen
Il risveglio è subito caratterizzato da un'abbondante colazione proteica ho bisogno di benzina per affrontare le salite che mi permetteranno di avvicinarmi al confine.Prima di partire faccio una sosta all'ufficio del turismo per reperire qualche mappa inerente ai percorsi in repubblica ceca.Salutato l'Inn mi trovo in compagnia del Danubio per qualche km poi lo saluto e inizio a affrontare le prime salite, non esistendo una vera e propria ciclovia mi tocca stare sulla strada veicolare, metro dopo metro mi faccio forza ripensando al fatto che sono riuscito a superare il Maloja; le gambe girano bene e io mi concentro per non sprecare inutili energie.Il panorama torna a essere collinare e variegato e il buon profumo di erba tagliata mi porta ai ricordi dell'infanzia trascorsi in Valsassina.Lasciata la Germania rientro in Austria e giungo in un piccolo paesino dove mi imbatto in una gelateria di un ragazzo Siciliano , decido di provare il suo prodotto, nel mentre mi racconta che lui vive lì per 8 mesi l'anno e gli altri li usa per girare il mondo ( un grande),il gelato è molto buono e molto caro, mi dice che da due anni a questa parte è aumentato tutto, sinceramente pure io me ne sono accorto.Continuano i vari sali scendi fino a giungere nel paesino di Aigen, riesco a trovare un'alloggio a casa di una signora che aff***a camere, è una donna dai modi un po rigorosi ma gentili.Per la cena mi da la possibilità di cucinare un piatto di pasta con le sue verdure dell'orto e con un inglese molto fluente ( beata lei ) mi consiglia il percorso da seguire per domani.

TAPPA 10 Ering - Passau km 54Un bel sole mi da il buongiorno e così anche una buona colazione a base di marmellate local...
20/08/2023

TAPPA 10 Ering - Passau km 54
Un bel sole mi da il buongiorno e così anche una buona colazione a base di marmellate locali mi permettono di fare il pieno di energie, ammetto che la gasthof dove ho alloggiato è stata molto confortevole.Riparto in direzione Passau dove si concluderà la ciclovia dell'Inn, i primi tratti sono molto monotoni e cerco di distrarre la mente pensando ad altro, mi fermo per una breve sosta su una panchina, marito e moglie austriaci mi domandano da dove sono partito, gli rispondo dall'italia e loro si animano, il signore ci tiene a leggermi dei piccoli versi di una poesia di Leopardi menzionando il dioma italico melodioso, la situazione mi fa sorridere.Pochi km prima di Passau mi imbatto in una sagra di paese dove un'orchestra festante anima la location, decido di fare uno spuntino e birra ( 1 litro),la ripartenza è traumatica le gambe sono rallentate e l'effetto della birra mi rende un po distratto, arrivo a Passau abbastanza provato complice anche il gran caldo.Riesco a trovare un'ostello che sfiga vuole resta nella parte alta della città ( altra sfaticata) oltretutto è privo di ascensore e mi tocca fare 3 piani di scale a piedi per giungere alla camerata.Sfrutto il pomeriggio per visitare Passau e cercare un po di refrigerio nei vicoletti ombrosi.Per cena perlustro l'area del centro e mi imbatto in ristorante italiano dove mangio in maniera vorace un'abbondante piatto di pasta ( serve il carboidrato) all'imbrunire rincaso passeggiando lungo il Danubio, le luci dei lampioni lo vestono di un'aspetto romantico, giungo in camerata dove inaspettatamente incontro un'anziano signore ( cicloviaggiatore) il quale mi racconta del suo viaggio durato quasi 2cmesi con partenza da Istanbul, storie e avvenimenti interessanti.Domani proverò a avvicinarmi al confine con la repubblica ceca, vedremo quali nuove avventure mi attendono.

TAPPA Waldkraiburg- Ering km 77Quando sei avvolto dal comfort di una camera in hotel è un po difficile alzarsi, la pigri...
19/08/2023

TAPPA Waldkraiburg- Ering km 77
Quando sei avvolto dal comfort di una camera in hotel è un po difficile alzarsi, la pigrizia fa un po da padrona.Rimango ancora un po nelle coperte salvo poi darmi l'ultimatum da solo.In sala la colazione è ricca di vari cibi che spaziano dal dolce al salato e io ne approfitto per fare il pieno di energie.Le giornate qui in Germania sono molto calde e ho notato che nei vari paesini che attraverso c'è carenza di fontane d'acqua. La pista anche oggi scorre un po monotona nelle varie stradine di campagna costituite per lo più da campi di pannocchie e fattorie, giunto al paese di Muhlodorf a Inn scopro che è pieno di locali italiani ( originali) e con piacere mi bevo un vero espresso fatto da connazionali veneti; il paese è grazioso e ben curato con una forte vocazione al commercio.Riprendo il mio tragitto ,ma dopo pochi km percepisco un guasto alla bicicletta appena smonto mi rendo conto che la ruota posteriore è molto sgonfia, ne deduco che si sia bucata anche se la cosa mi appare strana in quanto ho installato i pneumatici antiforatura.Mi accingo a smontarla e constato la presenza di un piccolo foro nella camera d'aria, anche questi piccoli inconvenienti sono un'aspetto del viaggio; le operazioni meccaniche procedono lente anche perché la mano incriminata dalla puntura di vespa si è gonfiata e non mi agevola nelle operazioni di manutenzione.Dopo aver risolto la questione riprendo il mio vagare, giunto in unaltro paesino ( non ricordo il nome) faccio una sosta per pranzare e mi dirigo in una pizzeria calabrese dove ordino pizza + birra, in un frangente successivo assisto a un piccolo diverbio tra il proprietario del locale e il cameriere ( italianissimi ) dalle questioni che affrontano mi sembra per un attimo di essere in Italia, 2 cose mi colpiscono, la prima è data dal fatto che questi emigrati italiani anche dopo 40 anni in terra straniera abbiano mantenuto lo stesso accento e modi di fare Italiani e l'altra che il modo di ragionare è rimasto sempre lo stesso nonostante vivino in Germania, la cosa mi da da pensare.E' giunto ormai il pomeriggio il sole picchia duro e come sempre non ho una meta predefinita, inoltre ho la percezione di essere in viaggio da moltissimo tempo ( sensazioni che lo slow travell regala) vago in balia dell'avventura e non riesco a capire su dove potrei fermarmi, inoltre si sono fatte le 18:00 ed è bene prendere una decisione, spingo sui pedali con ritmo sostenuto, mi sono già trovato altre volte in ste situazioni, so bene che posso solo contare su me stesso è una capacità che ho sviluppato nel tempo.Arrivo in un piccolo paesino bucolico dove fortunatamente trovo una piccola locanda con aff***acamere, la proprietaria è molto gentile e mi accoglie con un fare amichevole e benevolo.Dopo essermi sistemato vado nell'unico bar del paese a bere una birra fresca e mi accorgo che la radio trasmette una serie di canzoni italiane anni 80/90, sorrido e capisco che la giornata odierna è stata all'insegna dell'italianita.In teoria domani arriverò a Passau dove concluderò la ciclovia dell'Inn per poi tentare di sconfinare in Repubblica ceca.See you tomorrow

TAPPA Destinazione ignota - Waldkraiburg km ( non pervenuti) Mi accompagnano nelle prime ore della notte le cicale e il ...
18/08/2023

TAPPA Destinazione ignota - Waldkraiburg km ( non pervenuti)
Mi accompagnano nelle prime ore della notte le cicale e il gracchiare delle rane, quando verso le due sento in lontananza degli schiamazzi, sono un gruppo di ragazzi che hanno deciso di dar vita a un mini raveparty, per fortuna io sono nascosto nella vegetazione, faranno casino per un'ora abbondante tra musica e urli vichinghi, nel mentre io non riesco a chiudere occhio.Al mattino il risveglio è un po umido, con molta calma e mezzo assonnato raccolgo il mio equipaggiamento, mi muovo stile bradipo e con un po di malavoglia.Il bar del chiosco aprirà alle 10:00 e io lo attendo con fremito in quanto necessito un caffè; mentre sto per impugnare la manopola del manubrio della bicicletta per posizionarla sul cavalletto vengo punto da una vespa sul mignolo della mano sinistra; questo è vero guaio.Corro a immergere la mano sotto l'acqua fredda della fontana e mo faccio dare del ghiaccio dal barista.Dopo circa 2 ore il gonfiore si attenua e fortunatamente non mi compromette il fatto di guidare.Un po preoccupato riprendo la marcia tenendo monitorata la mano, la ciclabile scorre abbastanza in monotonia, lambisce campi di pannocchie e aree rurali represse.Verso le 11:00 decido di fare una sosta in una piccola osteria, con grande sorpresa scopro che l'ostelliere è calabrese, mi racconta che vive lì da 50 anni ma si sente italiano al 100% ( parla con accento calabrese ahahah) dopo aver consumato Wuster e birra riparto, ora la pista segue l'andamento orografico, si alternano forti salite con adrenaliniche discese attraverso aree estese in campagna e bei fitti boschi, in alcuni tratti mi ricorda la Brianza.Il sole oggi è intenso e non lascia scampo, mi fermo in una microfrazione dove c'è un solo bar e degli anziani che lo popolano, scorgo anche un gruppetto di cicloviaggiatori ( 2 donne 1 uomo ) che appena mi notano si animano e mi invitano al loro tavolo, sono dei tedeschi in viaggio, iniziamo a conversare sorseggiando birra, gli racconto un po del mio viaggio catalizzando la loro attenzione, il tipo è bello brillo, smosso da uno slancio di entusiasmo misto a simpatia nei miei confronti mi offre 2 belle birre medie, non posso che esserne entusiasta.Ci alziamo dal tavolo dopo 1 ora e riprendiamo la pedalata.La stanchezza e gli effetti collaterali dell'alcol iniziano a palesarsi.Giungo al paese di Walkraiburg verso le 18:00 sono molto stanco e decido di cercare un hotel visto che camping non esistono, ne trovo uno abbastanza abbordabile e mi ci fiondo dentro.Una bella stanza piena di comfort mi da il benvenuto.Passare dai bivacchi improvvisati all'hotel fa un certo effetto.Srivo queste ultime righe per poi crollare nel letto.

TAPPA 7 Reddler - destinazione ignota km 110 Prima di coricarmi nel piccolo eremo a dormire decido di uscire a guardare ...
17/08/2023

TAPPA 7 Reddler - destinazione ignota km 110
Prima di coricarmi nel piccolo eremo a dormire decido di uscire a guardare il cielo stellato, sono attraversato da una sensazione di benessere assoluto e per tanto mi sdraio nel prato per cercare un contatto ancora più intenso con la natura.Prima di addormentarmi ho tutti i sensi in allertati riesco a percepire il minimo fruscio, il rumore delle auto in lontananza che attraversano l'autostrada mi terra' compagnia per la nottata.Il risveglio è un po stropicciato accompagnato dalla rugiada delle prime ore mattutine, raccolgo il mio equipaggiamento e mi rimetto in marcia in cerca di un bar dove consumare una buona colazione ( il caffè acqua sporca a meno di € 2.30 introvabile) L'Inn procede calmo nel suo color marrone/ grigiastro, il suo fascino selvaggio è ormai un lontano ricordo, la pista lambisce cambi di pannocchie e la provinciale, in molti tratti risulta noiosa e ripetitiva, prevalentemente si attraversano zone rurali agricole dove i bovino la fanno da padrone.Verso le 12:00 giungo nel grazioso paesino di Kufner ( una mini Innsbruck) dove mi fermo per un secondo caffè e mi sorprendo delle numerose insegne di locali Italia ( saranno originali? ).Poi riparto, la pista non e' altro che una interminabile highway che sfreccia a lato del fiume, per molti versi mi ricorda l'argine del Po emiliano.Giungo a Rosenhaim nel primo pomeriggio, il trambusto di auto mi da il benvenuto e inizio a vagare senza una meta, come fossi una trottola provo a cercare la via di uscita da quel luogo caotico.Dopo circa 40 minuti ritrovo l'Inn che mi da la retta via, si sta facendo tardi e io ancora non so dove passare la notte ( camping non pervenuti) faccio una breve ricerca su internet e trovo un campeggio a circa 5 km fuori dell'itinerario, provo a raggiungerlo, attraverso aree boschive deserte con abitazioni abbandonate e mezzi agricoli in disuso ( un set da film horror) quando raggiungo questo pseudo campeggio il proprietario mi dice che è a uso esclusivo dei tesserati boyscout.Con un po di sconforto ritorno sui miei passi e cerco di rintracciare la ciclabile,la ritrovo e con essa il fiume mi mostra un suo lato statico ma al contempo affascinante ha un non so che di mistico, continuo imperterrito a pedalare senza una meta fin tanto che mi sorprendo a parlare ad alta voce con me stesso ( i giorni in solitaria iniziano farsi sentire) a un certo punto a lato della pista sterrata mi appare un piccolo laghetto artificiale con tanto di ciringhito, decido di fermarmi per una sosta ristoratrice a base di birra.Noto molte famiglie intente a cercare refrigerio in questa grande pozza d'acqua, sono folgorato e intuisco che è un luogo perfetto dove trascorrere la notte, per senso civico domando al proprietario del locale se è un problema campeggiare e lui con fare amichevole mi dice che posso mettermi dove voglio.Con grande entusiasmo mi siedo su una panchina e mi rilasso con una buona e birra accompagnata da Western e crauti ( la mia cena ).Verso le 20:00 mi accingo a mo***re la tenda, attendo le luci della sera a lato del laghetto in mood contemplativo.Chissa' domani quale nuova avventura mi attende....

Address


Website

Alerts

Be the first to know and let us send you an email when Racconti di viaggio di una bicicletta posts news and promotions. Your email address will not be used for any other purpose, and you can unsubscribe at any time.

Contact The Business

Send a message to Racconti di viaggio di una bicicletta:

Videos

Shortcuts

  • Address
  • Alerts
  • Contact The Business
  • Videos
  • Claim ownership or report listing
  • Want your business to be the top-listed Travel Agency?

Share