Aegolius funereus
"Ma che cosa ci vai a fare nei boschi di notte da solo?"
(AUDIO ON)
All'inizio è stato un vocalizzo singolo, poi è tornato il silenzio totale. Il verso però era troppo vicino e troppo caratteristico per continuare a camminare come se niente fosse.
Dopo aver atteso alcuni minuti il suono è ricominciato. Le fonti sono diventate due, poi tre...
Di quale animale si tratta? Soluzione nel prossimo post 😉
Clamator glandarius
04.08.2024 - Even for the Great Spotted Cuckoo (Clamator glandarius), a bird inhabiting arid lands, the day was super hot. But the wait under the sun paid off.
Civetta capogrosso (Aegolius funereus). Gita con Wild Wanderers.
Stiamo tornando verso l'auto, già molto soddisfatti per aver scoperto un gioiello di foresta che, dopo essere stata colpita da Vaia, inizia a mostrare bei segnali di rinnovazione tra le nuove aperture ed alcuni tronchi a terra, sapientemente non rimossi.
La giornata ci ha già regalato incontri molto ravvicinati con un picchio nero e due galli cedroni (con il maschio, in particolare, che ci ha fatto prendere un bell'infarto quando si è involato a pochi metri dalla nostra testa). Salendo il versante ci siamo imbattuti in una pista di lupo freschissima e più volte nel canto del picchio cenerino. Il bottino era già decisamente buono.
Ma il bello arriva intorno alle tre, ancora in piena luce, quando improvvisamente si ode quel canto meraviglioso e inconfondibile che mai avremmo sperato di sentire lì, in quel momento della giornata. Ci immobilizziamo tutti e tre, increduli. Non è stata un'allucinazione. Ci avviciniamo verso la fonte del suono, sprofondando un po' nella neve ma tentando di essere il più silenziosi possibile. Niente, il fantasma dei boschi è tornato ad essere, appunto, un fantasma. Silenzio assoluto. Poi Francesca indica uno dei rami più bassi dell'abete vicino a noi. La civetta è lì, silenziosissima, ci sta guardando con i caratteristici occhioni gialli. Scattiamo video, foto, mentre lei tranquillissima non sembra curarsi della nostra presenza. Rimaniamo insieme per quasi tre ore. Alla fine, con i piedi ormai fradici e congelati, decidiamo di allontanarci noi.
🇬🇧 Those magnetic yellow eyes and the innocent-look of the smallest species among European strigids should not be deceived. The pygmy owl is a formidable predator, the source of terror for many passerines and rodents reaching almost its size.
🇮🇹 Quei magnetici occhioni gialli e l'aspetto innocente del più piccolo tra gli strigiformi europei non devono trarre in inganno. La civetta nana è una formidabile predatrice, fonte di terrore per tanti passeriformi e roditori che hanno quasi le sue stesse dimensioni.
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Il ritorno della lontra nel Delta del Po mi ha riportato alla mente i bei tempi in cui le lontre le avevo davanti a casa. Quasi ogni giorno, appena finito il lavoro, iniziavano gli appostamenti al fiume per osservare questa elusiva famigliola di tre individui.
Nel frattempo, alcune fototrappole che avevo posizionato davanti ai siti di marcatura hanno registrato centinaia di video in pochi giorni. Qui una selezione di alcuni di questi, in cui appaiono molte delle specie che con la lontra condividevano questo affollato tratto di fiume.
Particolarmente interessante è notare la quantità di mustelidi che qui condividevano lo stesso spazio. Oltre alla lontra: faina, donnola e tasso (non presenti in questo video) e l'alloctono visone americano. La presenza massiccia di un altro alloctono, il gambero della Louisiana, ha sicuramente contribuito a fornire una solida base trofica per tutte le specie, forse mitigando la competizione tra le stesse. Del resto, in quello stesso sito non mancavano neppure gli ardeidi, il cormorano e la cicogna nera.
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