29/06/2022
Al termine del nostro Cammino, vorremmo ringraziare (e consigliare) le seguenti strutture per averci permesso di rigenerarci tra una tappa e l’altra:
Agriturismo San Fantino (Torraca)
Bed and Breakfast Rio Casaletto (Casaletto Spartano)
Casa da Zia Gina (Morigerati)
Hotel Cavaliere (Caselle in Pittari)
Agriturismo Ai Monaci (Montano Antilia)
La Casa degli Angeli - Cilento (San Nazario)
Il Sogno di Vincenzo e Maria - Palinuro (Palinuro)
Chi più chi meno, avete reso il nostro Cammino meno faticoso e più piacevole. Al di là delle ovvie differenze, ciò che vi accomuna tutte è il grande senso di ospitalità di cui abbiamo goduto e che abbiamo imparato essere il marchio di fabbrica della gente del Cilento.
A parte le strutture, abbiamo trovato tantissimo aiuto, amicizia, supporto e disponibilità da parte delle persone chiave di questo Cammino (in ordine casuale): Settimio Rienzo, Arnaldo Iudici, Carlo Palumbo, Giuseppe Jepis Rivello, Renato Palumbo, Giovanni Franco Castello, Marzia Sansone, Silvano Cerulli (per qualche strano motivo, non riusciamo a taggarvi tutti!). Grazie mille!
Infine, abbiamo trovato degli eccezionali compagni di viaggio e amici in Valentina Visaggi, Lele, Kira e Moro. E’ stata una vera fortuna incontrarvi e condividere questa esperienza. Insieme all’acquisita consapevolezza di essere in grado di affrontare un Cammino impegnativo quale quello di San Nilo, aver conosciuto voi e tutte le persone menzionate prima è la ricchezza più grande che ci porteremo nel cuore dopo questi giorni di sudore e felci.
Il Cammino è bellissimo ma non è perfetto, resta ancora molto da fare e i suoi promotori non possono farcela da soli. Hanno bisogno del supporto delle amministrazioni comunali, delle pro-loco, di chi gestisce gli alloggi e i ristoranti, finanche dei semplici cittadini che comunque beneficiano dell’indotto del Cammino.
Il Cammino non arricchisce le comunità solo in termini economici, ma anche e soprattutto umani e culturali. È interesse di tutti che possa crescere e attrarre sempre più pellegrini. Le tappe attraversano uno scenario di incomparabile bellezza: è un vantaggio per tutta la comunità richiamare sempre più un turismo slow, sostenibile e responsabile come quello dei pellegrini.
Sussistono delle criticità rispetto ad alcuni sentieri (uscita da Bosco Farneto, prima di Laurito) ove la vegetazione è sin troppo rigogliosa e andrebbe rimossa più frequentemente, e/o il sentiero è dissestato. Inoltre, in alcuni punti (es. prima di arrivare all’Abbazia di Santa Cecilia) sarebbero utili dei punti acqua. Infine, alcune tappe (es. la seconda) potrebbero anche essere divise(-ibili) in due qualora fossero disponibili delle ulteriori opportunità di alloggio sul territorio.
Buon Cammino a tutt*!