04/04/2020
Amato o meno.
Tra gli ortaggi più utilizzati nel mondo.
Storia, origine del P O M O D O R O
Cari amici e clienti.
In questi giorni di quarantena, vogliamo farvi un po di compagnia.
Di ricette sui social siamo ben forniti!
A tutti piace cucinare, chi più, chi meno.
Potrebbe essere interessante non solo conoscere una ricetta tradizionale o moderna, ma conoscere anche la storia, l'origine, degli ingredienti, al meno di quelli che usiami di più.
Oggi vi parleremo del pomodoro. Diffuso, amato e utilizzato in tutto il mondo.
P O M O D O R O :
Il pomodoro è una bacca nativa della zona del Sudamerica, dell'America centrale, e della parte meridionale dell'America Settentrionale, zona compresa oggi tra i paesi del Perù e Messico. Gli Incas lo chimarono chuiltu e gli Aztechi xitomatl, mentre il termine tomatl indicava vari frutti simili fra loro, in genere sugosi. La salsa di pomodoro era parte integrante della cucina Inca e azteca. Si dice inoltre che dopo la sua introduzione in Europa, sir Walter Raleigh avrebbe donato questa piantina carica dei suoi frutti alla regina Elisabetta, battezzandola con il nome di apples of love ("pomi d'amore").
La data del suo arrivo in Europa è il 1540, introdotto da lo spagnolo Hernán Cortés
Inizialmente si pensò che fosse una pianta velenosa in quanto somigliava all'erba morella. Difatti, di fronte al dubbio, venne adottata assieme alla patata, come pianta decorativa. I più ricchi situavano questi vegetali stranieri in bei vasi che ornavano le finestre e i cortili. I primi pomodori che arrivarono in Spagna furono piantati nell'orto del medico e botanico Nicolàs Monardes Alfaro, autore del libro Delle cose che vengono portate dall'Indie Occidentali pertinenti all'uso della medicina (1565-1574): per la prima volta il pomodoro viene inteso come coltura con proprietà curative. Gradualmente si comprese che poteva avere un utilizzo farmacologico e gastronomico.
Il frutto della pianta di pomodoro in Perù veniva mangiato in diversi modi, zuppe, salse e preparazioni di stufati insieme a vari tipi di peperoncini, mentre in Europa all'inizio della sua introduzione aveva valore ornamentale viste le bacche color oro. Nel 1640 la nobiltà di Tolone regalò al cardinale Richelieu, come atto di ossequio, quattro piante di pomodoro, e sempre in Francia era usanza per gli uomini offrire piantine di pomodoro alle dame, come atto d'amor gentile. Così la coltivazione del pomodoro, come pianta ornamentale, dalla Spagna, forse attraverso il Marocco o più probabilmente attraverso il Regno di Napoli, allora di monarchia sp****la, si diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo, trovando il clima adatto per il suo sviluppo, soprattutto in Italia.
Scarsissima è, inoltre, la documentazione relativa all'uso alimentare: le prime sporadiche segnalazioni di impiego del suo frutto come alimento commestibile simile alla melanzana, fresco o spremuto e bollito per farne un sugo, si registrano in varie regioni dell'Europa meridionale del XVII secolo. Antonio Latini, nel suo Lo scalco alla moderna del 1692, descrive la ricetta della «salsa di pomodoro alla spagnuola» diffusa nella cucina napoletana. Soltanto alla fine del Settecento la coltivazione a scopo alimentare del pomodoro conobbe un forte impulso in Europa. In Francia veniva consumato soltanto alla corte dei re. Nel 1762 ne furono definite le tecniche di conservazione in seguito agli studi di Lazzaro Spallanzani che, per primo, notò come gli estratti fatti bollire e posti in contenitori chiusi non si alterassero. In seguito, nel 1809, un cuoco parigino, Nicolas Appert, pubblicò l'opera L'art de conserver les substances alimentaires d'origine animale et végétale pour pleusieurs années, dove fra gli altri alimenti era citato anche il pomodoro.
Ora cucinare può essere più divertente, raccontando parte della storia di questo ortaggio anche ai più piccoli!
Buon divertimento!
Fonti:
14,000 anni di alimentazione in Perù
500 anni di fusione
Wikipedia