27/01/2015
Ho dormito 4 ore a notte. Ho mangiato talmente tanto per sostenermi che sono ingrassata 10 chili in 5 mesi. Mi sono fratturata il quinto metatarso che fino ad allora credevo avesse solo Totti e nonostante ciò ho continuato a lavorare. Ho spostato tavoli. Guidato furgoni. Ho ballato. Mi sono travestita con abiti imbarazzanti. Ho imparato a stare sul palco, sotto al sole quando faceva caldo e in acqua quando faceva freddo. Ad accettare le critiche, i consigli, a mettermi in gioco ed in discussione. Ho imparato ad ascoltare. Ho anche imparato a fare finta di ascoltare. Che non è poco. Ho imparato a lavorare. Ad avere degli orari. Delle regole. Della responsabilità.
Ho imparato che se le cose non le fai con l’anima, si vede. E che se le fai con l’anima, si sente.
I legami che si creano in quei mesi sono inspiegabili. Diventiamo fratelli, genitori, mogli, madri. Si condivide tutto, dal letto, alla doccia, all’ultima bottiglia d’acqua, alla felicità. Si si proprio quella. Non un sinonimo. Quella.
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Cominciamo dalla fine. Una volta una persona mi disse “ Certo di tutte le esperienze che hai fatto, me ne sfugge una: perché hai lavorato in Valtur? Questa proprio non la capisco. Cosa c’entri tu con i villaggi?”. In un secondo mi fu chiaro che quella persona non aveva capito nulla di me. E …