Viaggiatori Di Montagna

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14/11/2023

C’è un piccolo paradiso naturale che divide la Valle d’Aosta. Si chiama Vallone di Cime Bianche, si trova in alta Val d’Ayas, ed è una distesa incontaminata di brughiere e cime innevate, alpeggi e laghi alpini. La sola traccia dell’uomo sono sentieri e cartelli escursionistici. Un’area p...

14/11/2023

La prima neve in quota con l’anticipo della stagione sulle Tre Cime. L’avvio vero e proprio ci sarà dal weekend prossimo con le piste aperte di Madonna di Camp…

13/11/2023
02/11/2023

Bravissime anche questo è lo sci delle nostre ragazze

31/10/2023

Le prime reazioni all'annuncio del 23enne norvegese, in conflitto con la federazione come altri atleti tra cui lo stesso AAK. Al portale 'VG', il vice campione mondiale di super-g...

28/10/2023

Sotto la lente gli interventi sul versante italiano dopo lo stop a quelli sul ghiacciaio in territorio svizzero

28/10/2023

Appuntamento sabato alle 14 con Torquato Testa come ospite speciale

28/10/2023

La scelta anticonformista del talento dello sci: “Mi ritiro, questo sistema non funziona più”

27/10/2023

Normale, come in tutte le piste da Discesa ormai da Anni . Bravi comunque

27/10/2023

Castelluccio di Norcia paese fiabesco il più alto dell'Umbria nel Parco nazionale dei Sibillini 1456 slm.

24/10/2023

Marcia indietro dopo le dichiarazioni di Malagò del 16 ottobre scorso da Mumbai. Si decide entro fine anno

24/10/2023

Ci riprovano. Dopo la disfatta dell’anno scorso per le temperature troppo elevate, quest’anno gli organizzatori stanno facendo di tutto – neve o non neve dal cielo – per inaugurare con il botto la nuova stagione di Coppa del Mondo di sci, il prossimo 11 novembre. È l’evento iper mediatizzato “Matterhorn Cervino Speed Opening”, sulla nuova pista più alta del mondo: dai 3800 metri della Gobba di Rollin fino ai 2865 metri dei Laghi di Cime Bianche. E sarà anche la prima gara di sci ad avere un profilo transfrontaliero.

Ruspe da cantiere stanno scavando nel Ghiacciaio del Teodulo da più di un mese dall’evento per modellare il percorso, creando salti, curve, sezioni tecniche, cambi di pendenza, rettilinei. È una vera e propria aggressione a un ghiacciaio già in grande sofferenza, che viene triturato come una granita e poi levigato per far scorrere le solette degli sci a una velocità stimata di 135 km/h.

La pista dei record si chiamerà “Gran Becca” ed è stata pensata anche per promuovere la nuova funivia extra lusso Matterhorn Glacier Ride II (inaugurata lo scorso luglio), che mette in collegamento Zermatt a Cervinia: costo per la traversata 240 Euro.

Diversi atleti non vorrebbero partecipare. Tra loro Johan Clarey e Alexis Pinturault: «Questa prova non ha alcun senso», dicono alludendo allo sfregio ambientale. Oltre alle ruspe, sul ghiacciaio si susseguiranno centinaia di rotazioni in elicottero al servizio di atleti e personale, e poi tonnellate di materiali per le dirette TV e attrezzature per i tifosi (posti vip fino a 1.800 Franchi!).

Al vincitore verrà staccato un assegno di 60mila Franchi. Però, attenzione, sceso dal podio, il campione dovrà pagare doppie tasse, visto che il percorso corre a cavallo tra Svizzera e Italia
La battuta che passa di bocca in bocca è: «Ciò che la funivia e la gara sciistica hanno unito ci pensa il fisco a dividere».

E anche nell’opinione pubblica si sta aprendo un solco non da poco, tra chi spensierato plaude all’evento, e chi proprio non può accettare di vedere martoriato il ghiacciaio sotto il Cervino, preda di uno tra i più arroganti circhi mediatico-sportivi.
Oltre confine, la Commissione cantonale ha imposto alcune verifiche. Mentre WWF, Pro Natura, Mountain Wilderness Svizzera facevano sentire la propria voce. Facciamolo anche noi.

20/10/2023

I dubbi in Valtellina: la contromossa potrebbe essere cedere scialpinismo e hockey

Quante finiranno in questo modo ?
20/10/2023

Quante finiranno in questo modo ?

La causa sarebbe da ricercare in un’istanza del comune di San Massimo che vanterebbe crediti nei confronti di Funivie Molise per centinaia di migliaia di euro. Base d'asta 2 milioni e 642mila euro

20/10/2023

Qualche settimana fa la speranza era bassa, poi con il grande lavoro e l'abbassamento delle temperature, il Rettenbach è pronto e la fiducia era alta già da

18/10/2023

Quanto vale una montagna senza attrezzature turistiche? Niente, perché non genera reddito. Questa è la risposta che darebbero molti amministratori, ma non tutti.

Eppure è proprio negli spazi vuoti che si trovano i cosiddetti valori intangibili, ovvero quelle virtù non quantificabili attraverso parametri economici: il silenzio, la solitudine, la spazio, il buio, la salubrità… che sono altrettanti generatori di stati d’animo positivi a cui si può attingere senza pagare biglietto.

Prendiamo il silenzio, per esempio. Il silenzio – come il buio profondo e la solitudine – non è un’esperienza facile: non piace a tutti. Il silenzio indica un’assenza. È come il vuoto che mette le vertigini, perciò attira tanto chi conosce a fondo la montagna.

Il silenzio ci mette di fonte a noi stessi: è il grande spartiacque di chi riesce ad apprezzare le montagne per quello che sono. E il silenzio è la cosa più fragile che esista: per questo è sempre più prezioso. Andare in montagna significa dunque in ultima analisi giungere a quel poco di silenzio che ci è rimasto disponibile.

Da "Assalto alle Alpi", Einaudi, 2023

Foto: autunno all'Alpe Devero (Alessandro Franzini

18/10/2023

Se perfino Armin Zöggeler, l’atleta italiano più vincente degli sport invernali e uno dei migliori direttori tecnici, alza la voce e i toni come non ha mai fatto in tutta la sua vita…

“Il 16 ottobre resterà per sempre la giornata più nera dello slittino, del bob e dello skeleton azzurri”.

“…Abbiamo perso una grande opportunità e forse abbiamo decretato la morte del bob, dello slittino e dello skeleton in Italia”.

cit. Gazzetta

18/10/2023

Sui giornali: «Saranno contenti gli ambientalisti»… «Ora che la decisione è presa, saranno gli ambientalisti a godersela», suonano così i commenti relativi alla questione del nuovo impianto per il bob a Cortina, ormai nei sogni infranti.

“Ambientalista”, termine buttato lì quasi come uno stigma sociale. Etichetta dispregiativa che allude più o meno a gruppi un po’ eccentrici, sempre pronti a dire di no, che se ne stanno lontani dai problemi e, seduti nei loro salotti, si oppongono per posa. Gli ambientalisti, fanatici per definizione.

Ci saranno anche quelle posizioni, ma non è giusto farle diventare un paradigma, una parte per il tutto. Proviamo invece a sostituire il termine “ambientalista” con “attento all’ambiente”. Proviamo. «Ora che la pista non si fa più, saranno contente le persone attente all’ambiente», suona diverso, no?

L’impianto avrebbe compromesso un antico lariceto di 450 piante, ma c’erano anche altri aspetti che non potevano convincere. Il problema dello sperpero di denaro pubblico (ricordiamo che in provincia di Belluno si tagliano presidi medici e scuolabus), c’era il profilarsi dell’ennesima infrastruttura destinata a rimanere inutilizzata (tipo Cesana), oppure destinata a far divertire un pubblico disposto a pagare biglietti di 170 Euro per una discesa turistica di 40 secondi. Il turismo del lusso porta denaro, certo, ma fa anche schizzare i prezzi. E così oggi vivere nella cittadina ampezzana per molti è diventato impossibile: il bilancio demografico è di meno 3,6 % all’anno.

Chi è “attento all’ambiente” pensa anche alle condizioni di vita, agli aspetti sociali. Ascoltare le analisi tecniche, valutare i risvolti strategici di un’infrastruttura (VAS) non significa essere dei “fanatici ambientalisti”. Significa, appunto, avere “attenzione all’ambiante”. Come tutti i politici, anche quelli a favore della pista, direbbero con orgoglio di se stessi.

14/10/2023

- Raccontare o tacere?

In più di un’occasione, andando in montagna, mi sono sentito una processionaria.

In particolar modo nei fine settimana estivi quando lunghe code di escursionisti e alpinisti si trascinano sui tracciati più noti, spinte dal desiderio di vivere per qualche ora paesaggi già ammirati migliaia di volte sui social network.

È un circolo vizioso: più un luogo viene fotografato e condiviso, più cresce la sua carica attrattiva, ma soprattutto la nostra voglia di dimostrare di averlo visitato. Si vengono così a creare dei paesaggi iconici che, come le figurine di un album, si ambiscono ad aggiungere alla propria collezione.

In questo modo si sviluppa una montagna balbuziente, perché i rilievi situati al di fuori della strada maestra risultano invisibili agli occhi dell’escursionista e di chi promuove il territorio.
A montagne di “serie A”, spesso afflitte da forme di turismo incompatibili con l’ambiente, si alternano montagne di “serie B”, ignorate da tutto e da tutti, abbandonate assieme ai loro (ormai rari) abitanti.

Il sovraffollamento di alcune località è una dinamica che ha abbracciato l’intera catena alpina, ma anche diversi siti distribuiti lungo la dorsale appenninica.
Oltre a un impatto ambientale non trascurabile, l’assalto di massa riduce notevolmente il valore dell’esperienza, tant’è che molti turisti tornano a casa accompagnati da un profondo senso di delusione.

Per sfuggire a questa logica e, quindi, è necessario uscire dalle rotte più battute.

Ma quanto è corretto raccontarle sui social, sulle riviste o sui libri?

È una domanda a cui non sono ancora riuscito a darmi risposta perché, se da un lato attraverso il racconto è facile innescare la pericolosa miccia del sovraffollamento, dall'altro il turismo, quando ben gestito, può integrarsi all'economia locale offrendo un surplus qualitativo alla vita degli abitanti e spegnendo, magari solo parzialmente, un'altra pericolosa miccia: quella dello spopolamento.

Bocca aperta o bocca chiusa? Parole o silenzio?

🖋️ di Pietro Lacasella

👉🏼 questa sera nella rassegna "Un'ora per acclimatarsi" parleremo di questi temi. Vi aspettiamo a Oltre Le Vette, ore 19:00, Piazza dei Martiri, Belluno.

13/10/2023
13/10/2023
13/10/2023

Le classiche cromie dell'autunno colorano magicamente la Val Belviso 🍂

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Valtellina Tirano - Media Valtellina inLOMBARDIA Pro Loco Corteno Golgi

13/10/2023

Ospiti molto speciali oggi sulla nostra panchina a forma di drago… vista Cima 11 e Cima 12 🤩
📸: Silvano Lorenz

Vediamo se dura ..
10/10/2023

Vediamo se dura ..

10/10/2023
10/10/2023

Lo snowfarming ha una storia molto più recente rispetto ai classici cannoni da neve che mescolando aria e acqua in pressione riescono a ricoprire i pendii di un manto candido sempre che vi siano le giuste condizioni "bulbo umido", ovvero temperatura sotto zero e bassa umidità dell'aria. Per snowfa...

10/10/2023

Atleti consapevoli ..bene..

10/10/2023

La mano calda dell'estate si è allungata fino ad afferrare con prepotenza la prima decade di ottobre.

Un sole spavaldo si posa su creste, valli e pianure, scottandoli; scottandoci come per avvertire, un'altra volta, di prestare attenzione al clima che cambia.

È un singolo episodio, diranno in tanti, ed è vero: se osservato con il paraocchi è ovviamente singolo. Tuttavia come si è usi dire "un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova."
Nel nostro caso la comunità scientifica di indizi incomincia a collezionarne a centinaia.

Eppure il clima è sempre cambiato, sostengono in molti, e nel farlo non dicono una falsità. Anche in questo caso è vero: il clima avanza come un veliero, oscillando tra ere glaciali, periodi di optimum climatico, e fasi più calde.
Ce lo ricorda un recente libro di Alex Cittadella, intitolato "Il cielo delle Alpi", che si appoggia a vicende che hanno segnato la storia per accompagnarci in questa costante oscillazione.

Oggi le temperature salgono, ormai è consapevolezza diffusa, ma questa volta la storia è diversa, ed è lo stesso Cittadella, nell'introduzione del libro, a spiegarci il perché:

«L'azione dell'uomo, checché se ne dica e se ne pensi ancora da parte di qualcuno, sta infatti determinando il più repentino mutamento climatico che il nostro pianeta abbia conosciuto da centinaia di migliaia di anni. Con l'aggravante che, rispetto ai cambiamenti precedenti che si sono potuti individuare e quantificare, nel caso delle modificazioni attuali il ruolo dell'uomo è assolutamente accertato e determinante».

🖋️di Pietro Lacasella

👉🏼 Questa sera alle 18:00, nell'ambito del festival Oltre Le Vette, Alex Cittadella presenterà "Il cielo delle Alpi" (Palazzo Bembo, Sala dell'Affresco, Belluno)

09/10/2023
09/10/2023

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