I Castelli della Lunigiana storica che si estendeva alle attuali province di La Spezia e Massa Carrara, e sconfinava in quelle di Parma, Genova e Lucca. Ma i castelli dei Malaspina, che formano l'80% del patrimonio descritto in queste riproduzioni, erano dislocati anche nelle province di Parma (1), Genova (2), Piacenza (2), Pavia (5) e Alessandria (4). La Repubblica di Genova, contrariamente al Gr
anducato di Toscana, radeva al suolo i castelli per "evitare", sostenevano i Genovesi, possibili rigurgiti insurrezionali, come a Carpena, castello che dominava il Golfo della Spezia e che fu distrutto dai Genovesi dietro istigazione degli Spezzini, che erano soggetti alla Podesteria di Carpena. Quel tragico episodio meritò agli Spezzini l'epiteto di "Ladri e Assassini", per aver fatto trucidare i difensori superstiti del castello e avere dato l'ostracismo agli abitanti. Anche i Malaspina ebbero delle gatte da pelare, dovendosi misurare con i potenti Comuni limitrofi: Genova, Lucca, Parma, Piacenza e il Ducato di Milano. Il loro maggior torto fu quello di aver saputo aggregare la regione in cui possedevano il maggior numero di feudi. Tra i dinasti più attivi della Famiglia furono i marchesi di Villafranca Lunigiana, anche se purtroppo oggi il castello di Malnido, uno dei più antichi della casata, è ridotto oggi ad un cumulo di rovine.
