Itineritaly

Itineritaly Guida alla scoperta dei tesori d'Italia, Arte, Architettura, Monumenti, Località

20/04/2020

Mantova.

20/04/2020
19/04/2020

Il Castello di Monteriggioni fu costruito dai senesi, per ordinanza del podestà Guelfo da Porcari, in un periodo compreso tra il 1214 e il 1219. Il terreno, acquistato dalla famiglia nobile Da Staggia, era la sede di un'antica fattoria Longobarda.

19/04/2020

Paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato – Patrimonio UNESCO in Piemonte “eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino” ...

19/04/2020

In questa puntata Alberto Angela ci accompagna tra gli straordinari scenari di Castel del Monte e dei Trulli di Alberobello in Puglia. Esploreremo il mondo dimenticato degli etruschi scoprendo i tesori del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia - ori, gioielli, il commovente sarcofago degli sposi.....

19/04/2020

San Gimignano è un comune in provincia di Siena in Toscana. Per la caratteristica architettura medievale del suo centro storico è stato dichiarato dall'UNESCO Patrimonio dell'umanità. Il sito di San Gimignano, nonostante alcuni ripristini otto-novecenteschi, è per lo più intatto nell'aspetto due-trecentesco ed è uno dei migliori esempi in Europa di organizzazione urbana dell'età comunale.

16/08/2018
08/07/2018

Rocca Imperiale - Cosenza.

24/12/2017

Grazie all'impegno e alla collaborazione dei Volontari Touring per il Patrimonio Culturale, l'iniziativa "Aperti per Voi" favorisce l'apertura di luoghi d'arte e di cultura - musei, chiese, aree archeologiche, palazzi storici - altrimenti inaccessibili al pubblico .
www.touringclub.it/i-luoghi-aperti-per-voi

Il Sacro Monte di Varese fa parte del gruppo dei nove Sacri Monti prealpini del Piemonte e della Lombardia inseriti nel ...
22/12/2017

Il Sacro Monte di Varese fa parte del gruppo dei nove Sacri Monti prealpini del Piemonte e della Lombardia inseriti nel 2003 dall'UNESCO nella lista del Patrimonio dell'Umanità.

È costituito da quattordici cappelle, dedicate ai misteri del Rosario, che conducono al santuario di Santa Maria del Monte, luogo di pellegrinaggio sin dal Medioevo, che funge da quindicesima ca****la che tra l'altro conserva un organo neoclassico del 1831, opera di Luigi Maroni Biroldi, restaurato da Pietro Talamona nel 1871 e da Vincenzo Mascioni nel 1989. I lavori iniziarono nel 1604, lungo i due chilometri di un ampio percorso acciottolato.

Grazie a munifiche donazioni, la costruzione fu assai più rapida di quella di altri sacri monti e tredici delle cappelle furono terminate entro il 1623. Nel 1698 i lavori risultavano completati nella loro forma attuale. Come avviene nel Rosario, le cappelle sono divise a gruppi di cinque. Lo stile architettonico delle cappelle, degli archi trionfali e delle fontane è variegato, ispirato ai modi stilistici del manierismo. Le statue e gli affreschi che ornano le cappelle costituiscono nel loro complesso un'elevata testimonianza dell'arte sacra seicentesca in area milanese.

Il borgo di Santa Maria del Monte, dove si trova il santuario (quota 844 m s.l.m.), è collegato al resto della città, oltre che attraverso una linea automobilistica urbana (linea C), anche attraverso una storica funicolare recentemente rimessa in funzione. La sommità del monte (denominata Sacro Monte) si erge sino alla massima quota di 883 metri s.l.m.

19/12/2017

Museo della Lanterna (Genova)

Lo scopo principale del Museo della Lanterna è quello di restituire il nuovo spirito che anima Genova dopo i massicci interventi di restauro a cui è stata sottoposta negli anni novanta, fornendo testimonianze sulla trasformazione della città e sulla sua scelta di mantenere vivi i più significativi legami con il proprio storico passato.

In questo senso essenziali sono i materiali video di repertorio e d'archivio, i filmati di attualità (frutto di circa 250 ore di riprese per oltre otto ore complessive di documentazione video) e le fotografie restituite con effetto olografico in grado di fissare le fasi della trasformazione urbanistica e del vissuto cittadino, trasformazione esplicata anche attraverso una grafica didascalica multilingue. L'indagine visiva approfondisce e mette in stretta connessione, nella sostanza, temi e situazioni che solo apparentemente sono slegati tra di loro.

Una parte del museo - ovvero le Sale dei cannoni - è riservata specificatamente all'uso ed alla funzione dei fari navali e ai sistemi di segnalamento in mare. Un tipo particolare di lente - la lente di Fresnel, simile a quella adottata dal faro genovese - riproduce per il visitatore, con il proprio fascio di luce in rotazione, la visione in soggettiva dall'interno dell'ottica di un faro vero e proprio.

09/12/2017

Il Duomo di Ancona è dedicato a San Ciriaco ed è la cattedrale metropolitana dell'arcidiocesi di Ancona-Osimo. È una chiesa medioevale in cui lo stile romanico si fonde con quello bizantino, evidente nella pianta e in molte decorazioni. Sorge in scenografica posizione alla sommità del colle Guasco, già occupata dall'Acropoli della città greco-dorica, da dove domina tutta la città di Ancona e il suo Golfo.

21/10/2017
20/10/2017

Siena, via dei Rossi.

07/10/2017

Il programma si propone di raccontare le città fornendo una sorta di visita guidata, dando indicazioni, suggerimenti, cenni storici ed estetici, elaborando u...

19/09/2017

S. Giovanni Eremiti
(IT) “S. Giovanni Eremiti conta tra i luoghi dove il visibile è solo parte della verità. La tradizione orale giunta fino a noi indica questo sito quale l’ombelico di Palermo, l’assoluto scrigno della sua fondazione a mano della Sibilla Cumana, la medesima alla quale gli antichi attribuiscono la fondazione di Lillibetum (Marsala). L'abbazia benedettina sembra aver coperto un antico tempio alla gloria di Hermes Trimegistos, da cui il nome attuale di "eremiti", che tratti in inganno. La sua caratteristica è anche il meno visibile della sua architettura: San Giovanni si basa su una complessa rete di cisterne alimentate dal fiume Kemonia, nel più ampio contesto del bacino Garofala, oggi territorio dell'Università di Palermo . Della ex abbazia ben poco è pervenuto fino a noi, se non la chiesa e il suo piccolo chiostro. Qua e là si possono indovinare il tracciato di alcuni dei vecchi edifici, ai quali solo un refettorio è sopravvissuto. La chiesa conta tra gli edifici più singolari del patrimonio arabo-bizantino Normanno (non adoperiamo il vocabolo recente “Siculo Normanno” che tenta di eliminare la natura ibrida del patrimonio di questa grandiosa ed unica pagina della storia medioevale in Europa). Navata unica scandita in due cubi ed un stranissimo transetto, con absidi laterali non corrisposti da alcuna navata. I catini di queste abside sono ricavati nel pieno del muro, a differenza dell’abside centrale, la quale è l’unica a sporgere all’esteriore. Ogni unità architettonica è coronata da una cupola di tradizione islamica. Il loro colore rosso è un'invenzione recente contrariamente alla opinione comune che questo sarebbe lo stile d’origine. Queste cupole provano le commistioni tra culture monoteiste nella Sicilia normanna.” (Jean Paul Barreaud/Sicilia svelata)

(FR) “St Jean des Ermites compte parmi les endroits où le visible est seulement partie de la vérité. La tradition orale parvenue jusqu'à nous indique ce site comme le nombril de Palerme, l’écrin absolu de sa fondation par la Sibille de Cuma, la même à laquelle les anciens attribuent la fondation de Lillibetum (Marsala). L’abbaye bénédictine semble avoir recouvert un ancien temple à la gloire de Hermes Trimegistos, d’où le nom actuel de « Ermites » qui induit en erreur. Sa caractéristique est également la moins visible de ses architectures : St Jean repose sur un réseau complexe de citernes, alimentées par le torrent Kemonia, dans le contexte plus large du bassin hydrique de la Garofala, aujourd’hui au sein de l’Université de Palermo. De l’ancienne abbaye subsiste bien peu sinon l’essentiel, l’église et son petit cloitre. On devine ici et là le tracé d’une partie des anciens bâtiments dont seul un réfectoire a survécu. L'église compte parmi les bâtiments remarquables du patrimoine arabo- byzantin normand (nous n’utilisons pas le vocable récent "Siculo Normand" qui tente de supprimer la nature hybride de cette grande page de l'histoire médiévale en Europe). La nef unique est scandée en deux cubes et un étrange transept, avec absides latérales sans aucune nef latérale en correspondance. Les cuvettes de ces abside sont creusées dans la paroi, à la différence de l'abside centrale, qui est la seule visible en saillie à l'extérieur. Chaque unité architecturale est couronnée par une coupole de tradition islamique. Leur couleur rouge est une invention récente contrairement à l’idée communément répandue qu’il s’agirait là de la façon d’origine. Ces coupoles sont une preuve des influences réciproques dans la culture monothéiste de la Sicile normande” (Jean Paul Barreaud/Sicile dévoilée)

Per informazioni su visite guidate su Palermo con Jean Paul Barreaud: [email protected]

“Palermo svelata" - serie di video-documentari per Web & TV e visite guidate, dalla collana "Sicilia svelata" a cura di Jean Paul Barreaud (www.sicile.net) & Gabriele Gismondi (www.gabrielegismondi.com) in collaborazione con Alessio Algeri (www.sicilylapse.com). Con il patrocinio del Comune di Palermo.
© Tutti i diritti riservati.

Youtube: https://www.youtube.com/user/LaSiciliaSvelata

15/09/2017

Il castello di Malpaga si trova nel territorio di Cavernago, piccolo comune alle porte di Bergamo.

Ha un aspetto imponente e minaccioso, una volta centro del Principato di fatto che Bartolomeo Colleoni, capitano generale di Venezia, si era costruito.

Bartolomeo Colleoni acquistò nel 1456, dal Comune di Bergamo, il castello diroccato di Malpaga con l'intenzione di farne la propria residenza ed il centro del suo dominio.

Ristrutturò e trasformò il castello rendendolo una inespugnabile fortezza, campo di alloggiamento per i suoi soldati e magnifica residenza: corte principesca, testimonianza di un successo socio-militare, oltre che centro politico nello scenario spesso confuso della geopolitica italiana dell'epoca, e allo tempo stesso buen ritiro per gli anni del tramonto. Come tutti i principi rinascimentali il Colleoni voleva affermare e manifestare il prestigio raggiunto ed il potere conquistato attraverso opere visibili che dessero memoria della grandezza raggiunta, attraverso un mecenatismo che ne certificasse la sensibilità alla cultura, al bello, all'arte.

www.castellomalpaga.it

12/09/2017

Nel 1789 il tetto crollò e da allora tutto è rimasto com'era.

Quella nella foto è l'Abbazia di San Galgano. In molti ne parlano e tantissimi sostengono che l'emozione che si prova al cospetto di un edificio tanto imponente senza il tetto sia indescrivibile a parole.

La magia raggiunge anche l'Eremo di Monte Siepi, poco distante dall'abbazia a cielo aperto. Le sue mura ospitano una vera e propria spada nella roccia su cui furono condotte delle ricerche scientifiche che lasciarono tutti a bocca aperta. Queste rivelarono che l'arma non è stata infilata in un buco preesistente. Pare sia stata proprio la sua lama a fendere la pietra. 🗡️

11/09/2017

Castello Di Capua - Gambatesa (CB)

Il Castello, posto sull'altura del colle Serrone, al centro del quartiere storico, ha subìto lungo i secoli varie trasformazioni. Da Castello-fortilizio a Castello-residenza feudale in epoca medioevale, fu trasformato, nel sec. XVI, in Castello-palazzo rinascimentale dalla famiglia feudataria dei Di Capua. Divenne poi proprietà baronale-marchesale e quindi proprietà privata (oggi rientra nei beni appartenenti allo Stato).

È ben visibile l'originaria massiccia struttura medioevale di forma quadrata con la merlatura guelfa sul lato Sud-Ovest e le torri angolari in direzione nord-est, mentre sono di stile rinascimentale il portale bugnato, le finestre e la loggetta con tre archi a tutto sesto che si aprono sulla facciata nord-ovest, aggiunta nel XV-XVI secolo. L'interno si presenta oggi, dopo i recenti restauri, come una pregevole pinacoteca per l'abbondanza di affreschi, eseguiti da Donato da Copertino (Decumbertino) e discepoli nel 1550 su commissione di Vincenzo I Di Capua, duca di Termoli e conte di Gambatesa. Espressione del manierismo cinquecentesco, il ciclo dei dipinti, raffigurante paesaggi, grottesche, tendaggi, pergolati, scene mitologiche e allegoriche, costituisce nel suo insieme una testimonianza di arte di notevole livello artistico. Di particolare interesse sono le figure allegoriche delle virtù cardinali.

10/09/2017
09/09/2017

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07/09/2017

Il sito ufficiale della Via Francigena contiene gli aggiornamenti sulle attività dell'Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e tutte le informazioni necessarie per organizzare il trekking: le mappe e la guida con la descrizione del percorso, le tracce GPS per ogni tappa, le ultime notizie,...

04/09/2017

L'abbazia di San Leonardo in Lama Volara è un'abbazia situata a Siponto, a dieci chilometri a Manfredonia, in provincia di Foggia, dedicata a San Leonardo di Noblac. Fondata all'inizio del XII secolo, entrò in declino già nella seconda metà del Duecento, passando sotto l'amministrazione di diversi ordini religiosi fino alla definitiva chiusura dell'ospedale nel 1809, che decretò il suo abbandono.

www.sanleonardodisiponto.it

30/08/2017

Un mausoleo è una tomba di eccezionale monumentalità, generalmente costruito per conservare il corpo di un grande leader o un personaggio importante. Tale monumento comprende al suo interno una stanza in cui si conservano sarcofagi o urne funerarie. Il termine deriva dal re Mausolo di Caria, satrapo persiano, la cui moglie Artemisia fece costruire il famoso Mausoleo di Alicarnasso, una delle sette meraviglie del mondo antico. Esempi posteriori sono diffusissimi in tutto il mondo.

26/08/2017

La Rocchetta Mattei è una rocca situata sull'Appennino settentrionale, su di un'altura posta a 407 metri sul livello del mare, in località Savignano nel comune di Grizzana Morandi, sulla strada statale nº 64 Porrettana, nella città metropolitana di Bologna. Costruita nella seconda metà del XIX secolo, mescola in modo eclettico stili diversi, dal medievale al moresco.

23/08/2017
22/08/2017

Il Museo archeologico nazionale di Aquileia (UD) inaugurato nel 1882, è uno dei maggiori musei archeologici del nord Italia. La sede espositiva si trova presso la Villa Cassis Faraone e si sviluppa su 3 piani con 12 sale.

Si trovano solo reperti di epoca romana, dalle statue alle suppellettili domestiche e ornamentali, in particolare la collezione di gemme e ambre. Di una certa rilevanza è anche la galleria lapidaria e la notevole quantità e qualità dei mosaici pavimentali. Il museo è aperto tutta la settimana escluso il lunedì pomeriggio con orario 8.30-19.30.

15/08/2017

Rocca di Montefiore Conca (Rimini)

14/08/2017

Palazzo Barozzi a Vignola. Questo edificio custodisce uno dei più preziosi tesori del '500 di tutto il territorio modenese: la scala a chiocciola o ellittica progettata da Jacopo Barozzi.

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