27/08/2024
Con la scusa dello studentato cementificano un'oasi naturale.
«Perché Roma diventi la città verde che abbiamo in mente, metteremo in atto da subito azioni per portare a zero il consumo di suolo, tuteleremo il territorio e la biodiversità». Questo si leggeva nel programma con cui l’ex ministro dell’economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, è diventato nel 2021 il sindaco della Capitale. Alla prova dei fatti, però, l’impalcatura “green” dell’amministrazione capitolina di centrosinistra sembra essere crollata su sé stessa, e su un caso concreto...
Il progetto originario del costruttore Pulcini, abituato in passato a dare del tu a Massimo Carminati, come raccontano gli atti giudiziari, era di mettere a valore quei ruderi centenari acquistati 30 anni fa per trasformarli in depositi e magazzini dedicati alla logistica.
Ma l’idea fu bocciata nel 2018 dall’amministrazione di Virginia Raggi. Poi però la giunta Gualtieri ha rilasciato il permesso di costruire, scatenando una mobilitazione popolare che ha avuto l'effetto, nei mesi scorsi, di bloccare i lavori. Ma adesso il piano di edificazione dell’area riprende forma sotto un’altra veste, suggerita dallo stesso Pulcini...
«Che diventi un polo logistico o di servizi universitari, 280mila metri cubi di cemento a Largo Preneste rappresentano una minaccia insostenibile, che respingeremo con tutte le nostre forze, vogliamo un bosco intorno al lago». Infine, Corirossi si appella a Gualtieri e al cda della Sapienza: «Il sindaco dovrebbe stanziare i 5 milioni per l’esproprio e poi utilizzare i fondi Ue per l’ambiente per realizzare un parco naturalistico di archeologia industriale sul modello di altre capitali europee, mentre l’Università parta dagli studi accademici per determinare un futuro ecologico all’ex Snia, invece di prestarsi ad un operazione di finanza immobiliare privata»
Articolo di sul quotidiano
https://www.editorialedomani.it/fatti/con-la-scusa-dello-studentato-cementificano-unoasi-naturale-xkvqyhig