31/05/2020
I titoli di alcuni dei giornali italiani.
"La Grecia non ci vuole".
"Frontiere chiuse per gli Italiani".
"Muro sulle ferie degli Italiani".
Titoli sensazionali, acchiappa like, che speculano sullo stato d'animo già provato ed incattivito di chi -sfortunatamente- si è ritrovato in un Paese ad alto contagio e alta mortalità.
Ma sapete qual è la verità?
Che nessuno di questi titoli centra la questione a pieno.
Ma non la sfiora neanche, direi.
È da circa un mese che la Grecia annuncia una possibile riapertura dei confini e un ripristino dei voli internazionali sulle isole a partire dal primo di Luglio.
Con la conseguente riapertura delle strutture turistiche e ricettive.
Ma dal momento che, nelle ultime settimane, il livello di contagio e lo sviluppo della pandemia in alcuni Paesi del mondo sembrano essersi ridotti notevolmente, la Grecia ha pensato semplicemente di ANTICIPARE l'apertura dei suoi confini a tutti quei Paesi che fossero in una situazione epidemiologica simile alla sua.
Ecco il perché della famosa lista dei 29 Paesi ammessi ufficialmente al transito in Grecia a partire dal 15 Giugno (sulla "discutibilità" di tale lista potremmo anche aprire un capitolo a parte, ma si tratta di un'altra questione).
Siamo di fronte, dunque, ad una semplice anticipazione temporale.
Niente di più.
Il che, dunque, non vuol dire che l'Italia resti in panchina soltanto ad osservare.
Ma che all'Italia spetti solo il suo turno originario di ingresso in gioco, previsto -appunto- dal primo Luglio in poi.
Se, ad esempio, prenotaste la cena in un ristorante al primo turno.. facciamo alle 20... e, una volta arrivati lì, scopriste che prima di voi quel tavolo sia stato occupato da qualcun altro per un aperitivo... vi sentireste, per caso, esclusi ed estromessi dalla vostra prenotazione originale?
Forse la cosa vi impedirebbe di godere regolarmente della vostra cena?
E non è nemmeno una novità che l'Italia non facesse parte di questa prima lista di Paesi: su qualsiasi pagina/gruppo dedicato alla Grecia, erano già state pubblicate settimane fa le anticipazioni del Ministro del Turismo greco circa le probabili assenze di alcuni Paesi (tra cui l'Italia) nel primo girone, ancor prima che l'elenco venisse ufficializzato nella giornata di Venerdì.
Dunque, si tratta di stupore relativamente a cosa?
Ad una notizia già preannunciata?
Lo scandalo è quello della stampa... della carta straccia... che fa leva sui sentimenti di frustrazione di chi ha un'insicurezza ancora totale nei confronti delle proprie possibilità di vacanza per l'estate 2020.
Amici, non è vero che la Grecia non ci voglia.
Non ha mai detto di NO!
Auguriamoci solo che la situazione migliori anche da noi (e che non peggiori lì), per poter mantenere l'opportunità di ingresso prevista a partire dal primo Luglio.
Ad oggi, dunque, non cambia davvero niente... se non il modo di titolare un articolo.