Buonasera carissimi.
Continuiamo a tenervi compagnia con la nostra rubrica "CONTAGIATI D'ARTE", per regalarvi qualche minuto di pausa dal difficile periodo che stiamo attraversando.
Nella speranza di potervi portare di nuovo e ben presto ad ammirare le bellezze e le ricchezze della nostra terra, questa mattina vi raccontiamo la storia di un oggetto che può essere considerato un piccolo, ma preziosissimo tesoro: la cd. CASSETTA FARNESE, conservata nel Museo di Capodimonte a Napoli. Buona lettura!
"Uno scrigno è per sempre"
La cassetta Farnese è un magnifico Scrigno d'argento dorato realizzato da tale Manno di Sebastiano Sbarri e Giovanni Bernardi che si occupò dell'intaglio delle complesse scene di battaglia sulle placchette di cristallo di rocca che decorano i quattro lati.
25 statuette a tuttotondo, realizzate in una particolare lega metallica composta da argento, rame e oro utilizzando la tecnica della fusione a "cera persa", abbelliscono la cassetta.
Lapislazzuli, smalti e le scene mitologiche del coperchio in argento puro al 90% completano la ricchissima decorazione. Il tutto è sormontato da un Ercole pensoso al bivio che deve scegliere tra fama e virtù, uno dei temi ricorrenti nell'apparato decorativo della famiglia Farnese.
Era un oggetto destinato ad essere ammirato da una ristretta cerchia di persone. In pochi potevano avvicinarsi così tanto da poterne apprezzare la bellezza della decorazione dietro la quale vi era un preciso programma iconografico che, secondo la volontà del committente il cardinale Alessandro Farnese, doveva essere il manifesto della politica e azione del fatto della famiglia.
Sappiamo che ci vollero ben 16 anni per realizzarlo dal 1545 al 1561 in cui è registrato l'ultimo pagamento ad opera completata.
L'oggetto di per sé non doveva avere una funzione pratica. Si è pensato che servisse a custodire il celebre "Libro d'ore", il manoscritto Miniato da Giulio Clovio per il cardinale appartenuto ai Farnese ed ora alla Morgan Li
Buon Sabato amici di Dip in Tour.
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Buon Lunedì amici di Dip in Tour! Un saluto per voi insieme ai ragazzi del Liceo Classico e Scientifico in gita al parco archeologico di Pompei da San Severo (Foggia)
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Buona Domenica!
Dip in Tour questa mattina vi porta nella Chiesa di San Giorgio Maggiore a Napoli, nota per una particolarità molto interessante.
Nella zona absidale della chiesa, ai lati di un crocifisso settecentesco, sono esposte due grandi tele di Alessio D'Elia, dove a destra è San Severo che resuscita un morto, mentre a sinistra è San Giorgio che uccide il drago. Dietro quest'ultima tela si cela, attraverso un pannello movibile, un precedente affresco databile alla prima metà del Seicento di Aniello Falcone a medesimo soggetto.
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Dip in Tour questa mattina è stato al Parco Archeologico di Ercolano.
Sopralluoghi e aggiornamenti continui, ci permettono di offrire sempre qualità e professionalità per i nostri tour.
Seguici per scoprire i tanti luoghi da poter visitare con noi.
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