Anna Vacca

17/12/2024

13/11/2024

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Sul ponte piu’ famoso di Puglia, c’è stato un tempo in cui i bambini potevano giocare solo con i gusci di noci.
Erano ingegnosi, però. Le riempivano di cera e con vele fatte di carta da pepe, aspettavano che con la pioggia quell’enorme canale scavato da secoli di erosione al di sotto del ponte, tornasse gonfio d’acqua dopo qualche giorno di pioggia.
Il bello era veder andare giù a mare i gusci di noce. Che diventavano barche immaginarie. Piccole caravelle nei sogni di chi per giocare, doveva aspettare la pioggia, o cercare gusci di noce perfettamente divisi nel mezzo e rubare gli scarti di carta leggera.
tra tutta la gente del jet-set del turismo, arrivata da ogni angolo del mondo.
Mi piace pensare alla generazione dei nonni ancora bambini, a giocare, letteralmente, coi gusci di noci.

12/11/2024

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05/11/2024

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Spieglein, Spieglein an der Wand…
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31/10/2024

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24/10/2024

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22/10/2024

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Chissà se avesse saputo che sarebbe diventato Mr. Volare, cosa ne avrebbe pensato.
Chissà se la generazione dei nostri nonni avesse saputo che quella voglia di cantare parole leggere leggere, sarebbe diventata una delle melodie italiane più famose.
Chissà se averlo ospitato nel piccolo teatro di paese subito dopo la vittoria a Sanremo, avrà fatto la differenza per quel gruppo di ragazzetti di provincia: erano i nostri genitori.
“Ma lo sai che Modugno è stato qui?” con quell’entusiasmo che è rimasto nelle voci di chi ti racconta il boom degli anni 60 ancora con l’argento vivo dei 20 anni.
Chissà se riesco a spiegarlo, quanto la Puglia, quella vera, sia fatta di storie di provincia.
Chissà se questo amore per le piccole cose rimarrà nella testa e nel cuore di chi arriva qui da lontano.

13/10/2024

〰️〰️〰️〰️〰️〰️〰️〰️〰️〰️〰️〰️〰️〰️Questa foto l’ho scatta nella bottega di un mio amico, ceramista di grande talento, nato e cresciuto nella città pugliese più conosciuta, proprio per le ceramiche di pregio. No, non sto parlando del tizio più famoso… anzi.
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Sorrido mentre mi accorgo che negli ultimi tempi, il passo del mio amico diventa più lento tanto che arrampicarsi nella stradina che porta al suo laboratorio, gli costa più fatica, e mi fa grande tenerezza.
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Sarà anche perché il paragone con gli altri ceramisti (sopratutto quelli famosi oltreoceano, che sfoggiano montature aggressive che solo la nostra grande Lina del cinema portava con classe) mentre accolgono clienti nella bottega grande, patinata, con mille luci ad effetto comunque non sta in piedi?
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Certo che fare il piacione appiccicoso con le donne, mentre moglie e figlia incartano incessantemente la tanta merce venduta farà parte di una abilità commerciale che al mio amico manca.
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Mi sembra quasi di paragonare il piccolo salumiere utilizzare l’affettatrice a manovella mentre nell’ipermercato e’ già tutto preincartato in comode confezioni di plastica, ma tra gli scaffali l’unica cosa appiccicosa sarà per fortuna solo quel prosciutto impacchettato.
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Ma torniamo nella piccola bottega in cima a quelle scale scomode, dove si nascondono tanti prototipi impolverati. Nel bel mezzo di tutto quel caos, ecco che fa capolino questa scatola. Capisco subito che, quanto specificato all’esterno, non ha mai destato nessuno stupore ne nell’autore del testo, ne in nessuno dei visitatori.
Tant’è che solo ora, mentre il mio amico mi guarda fotografare le sue parole sorride sotto la falda del suo cappello bianco e mi confessa: “non ci avevo pensato”.
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A me piacciono le persone più lente, le botteghe polverose abbarbicate nelle stradine buie, perché trovo in queste perfette imperfezioni il sale di questa mia terra arida, petrosa e rossa d’argilla.

Sopratutto quelle dei santi.
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03/08/2024

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Ormai celebre per aver ospitato l’ultimo G7, marina del celeberrimo “borgo” ormai citato come città o località riconosciuta quasi come capoluogo di provincia, in molti notiziari.
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Ma abbiamo davvero barattato la Puglia come il brand che stiamo vendendo fuori confine con la radice degli ulivi veri con quello stilizzato oggi trasformato in logo?
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Spenti i riflettori della politica internazionale, lontano dai ristoranti stellati e non, sorti per soddisfare le esigenze di viaggiatori facoltosi, chioschetti che fanno da sfondo ad influencer incartate in abiti lunghi e colorati di cui davvero non se ne può più, cosa rimane di quel porticciolo?
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Rimane il baretto dove a primissima ora fanno colazione le signore che si occupano delle pulizie del borgo dorato, dove gli autisti di auto di lusso prendono il caffè prima di infilare giacca e cravatta d’ordinanza nonostante i 40 gradi d’agosto, dove si può prendere fiato e respirare la Puglia vera prima che si svegli quella patinata che (per fortuna) in tanti vogliono vedere.
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Ma sopratutto ci sono loro, sempre e comunque. I pescatori. Non a tutte le ore, solo al mattino presto. Ecco perché questo murales, per chi avrà voglia di guardare oltre e di leggere con più attenzione, è la pagina più bella di questa costa. Così amata secoli fa dai romani e dai greci. Si, perché Egnatia, non è un brand creato per atti**re turismo, ma è molto, molto altro.
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Menomale che noi pugliesi alla fine siamo molto simili agli ulivi millenari per cui siamo diventati celebri: siamo grossi, “torciuti” (come avrebbe detto mio padre) ma con le radici profondamente radicate in questa terra rossa, secca e pietrosa.
a tutti

25/06/2024

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A volte, mentre sono in giro con i miei ospiti, mi capita di vedere cose che apparentemente non sono nulla di speciale, ma che catturano la mia attenzione al punto tale da zittirmi (fatto piuttosto raro) interrompere quindi il mio racconto e ti**re fuori il cellulare per scattare una foto.
Ecco che, come oggi, gli ospiti incuriositi mi chiedano perché ho fotografato un balcone con i panni stesi.
Ebbene, in alcuni casi, nella banalità delle piccole cose c’è tutta la pugliesita’ che tanto mi affanno a voler spiegare a chi viene a trovarci da lontano.
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17/06/2024

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Vivere in una masseria significa svegliarsi alle 5,30 anche ad 87 anni. E lavorare tra casa, vitelli e giardino, tutti santi giorni. Gli animali non lo sanno quando è domenica, Natale o se si ha bisogno di riposare un po’ di più. Ma lei è sempre lì pronta, e sorride sempre. E poi, guardatela qui: mi abbraccia quando racconto cosa combina durante il giorno, sempre presa da mille faccende. La tenerezza!
Semplicemente adorabile.

17/06/2024

Arte inChiostro della Pro Loco Giovinazzo ha messo insieme gli appassionati della matita (e non solo) grandi e piccini con laboratori, talk e una colorata mostra mercato incorniciata dall’atri della Cittadella della Cultura.
Io mi sono divertita! ✨Bravi tutti ✨

11/06/2024

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E se fosse solo perché a volte mi basta girare lo sguardo per caso, per sentirmi sul set di un film degli anni 50? Sarà per questo che a volte, la felicità è una cosa semplice?
Felice di stare qui. A due passi da casa, circondata da tanta bellezza. A raccontare cosa è successo in queste campagne, circondati da terra rossa e dalla Murgia “petrosa”, come diceva mio padre.
Dove vivere non è stato mai facile: poco lavoro, sottostare al padrone, spaccarsi la schiena e crescere figli mettendo a tavola solo cicoria selvatica e cicerchia.
Se penso che adesso serviamo questi piatti nei resort stellati e che difficilmente i miei nonni avrebbero pagato il conto del ristorante per mangiare quei piatti poveri, sorrido.
Ma oggi anche grazie a questo, riesco a raccontare la Puglia, ma quella vera, a chi arriva da lontano, viaggiatori davvero curios di sapere perché questa terra è così bella. E così dura.
E mi sento molto, molto fortunata per questo. E, a volte, felice. Come adesso.

09/06/2024

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01/06/2024

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I’m so glad to find something older than me!

17/05/2024

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12/05/2024

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11/05/2024

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