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06/11/2023

Taxi Napoli 🚕info🚕

10/10/2023

𝑳'𝒆𝒑𝒊𝒈𝒓𝒂𝒇𝒆 𝒅𝒊 𝑷𝒂𝒍𝒂𝒛𝒛𝒐 𝑷𝒂𝒍𝒎𝒆𝒓𝒊𝒄𝒊

Nella seconda metà del XVIII Banchi Nuovi era probabilmente una via abbastanza caotica, gente che occupava la strada, che imbrattava le pareti dei palazzi o semplicemente si fermava a chiacchierare e mercanteggiare, al punto da obbligare Ferdinando IV a porre fine a tali consuetudini attraverso un banno, un editto promulgato dal locus sigilli Marcello Fero, proclamato ad alta voce e dopo il suono di tromba da parte dell'ordinario trombetta Domenico Zito e riportato a imperitura memoria su una enorme lapide da Gaetano e Giacinto Bova. Probabilmente su richiesta dell'illustrissimo Principe di Palmerici che presiedeva nell'omonimo palazzo di fondazione medioevale, appunto rifatto completamente dalla famiglia Palmerici su progetto di Ferdinando Sanfelice che realizzò un'ennesima meraviglia architettonica, oppure su richiesta dei monaci della congrega di San Demetrio.
Chiunque avesse avuto intenzione di contravvenire alle indicazioni date dal bando sull'ordine pubblico sarebbe finito in galera.
E' uno stralcio di vita di fine XVIII secolo che è giunta fino a noi attraverso le scritte scurite dal tempo riportate sull'epigrafe su quello che un tempo era il palazzo di un principe potente, proprio di fronte al celebre Palazzo Penne.

Ecco il testo del banno così come incisa sull'epigrafe:

"Banno, ordine e comandamento da parte della G.C. della Vicaria e del suo Gran Maestro Giustiziero, signori regente e giudici di quella, per il quale si fa ordine e mandato a tutte e qualsivogliano persone di qualunque grado o condizione si siano, che dal giorno della pubblicazione del presente banno non ardiscano, nè presumano di occupare, nè impedire, nè tampoco imbrattare nè alli sediari tenervi le sedie avanti il largo della Casa Palaziata dell'illustre principe di Palmerici, sito in questa città di Napoli, per essere comune detto largo tra esso illustre principe ed il venerabile collegio di S. Demetrio della congregazione sommasca, come consta dagli atti, sotto pena della di loro carcerazione nel caso di controvenzione al presente banno.
Uerum se qualche persona si sente gravata comparisca in questa G.C. e nella sottoscritta banca fra lo spazio di giorni sei decorrendi dal giorno della pubblicazione in avanti, che se li farà complimento di giustizia, altrimenti si procederà in contumacia, Napoli, lo di 19 luglio 1773.
Locus Sigilli Marcellus Ferro

A Di ventiquattro luglio 1773 Napoli. Io sottoscritto Domenico Zito ordinario trombetta della G.C. della Vicaria refero di aver pubblicato il sopraddetto banno nel largo di S. Demetrio e avanti il palazzo dell'illustre principe di Palmerici a suono tromba ad alta ed intelligibile voce more praeconis ut moris est.
Domenico Zito ho pubblicato ut supra

Cajetanus Bova actorum magister
Hyacintus Bova scriba

22/09/2023

"𝑉𝑒𝑑𝑖 𝑁𝑎𝑝𝑜𝑙𝑖 𝑒 𝑝𝑜𝑖 𝑚𝑢𝑜𝑟𝑖"

𝑱𝒐𝒉𝒂𝒏𝒏 𝑾𝒐𝒍𝒇𝒈𝒂𝒏𝒈 𝑽𝒐𝒏 𝑮𝒐𝒆𝒕𝒉𝒆 famous German poet, scientist, statesman, theatre director, writer and playwright. It's what he wrote in the letter of 2 March 1787, of his work 'Italian Journey':

Of the situation of the city, and of its glories, which have been so often described and commended, not a word from me. "Vedi Napoli e poi muori", is the cry here. "See Naples, and die."

04/06/2023

Napoli Campione 🏆🏆🏆

25/09/2022

The ashlar Enigma of Gesú Nuovo Church.

The construction of the church began in 1584. The new church faced with rustic ashlar diamond projections, originally built in 1470 for Roberto Sanseverino, Prince of Salerno. Then, sold to Jesuits after political intrigues for 40.000 Ducats. The construction was also helped by local support including that of Roberta Carafa, Countess of Maddaloni.
Before Jesuits were expelled in 1767, they left symbols engraved on the ashlar of the façade of the beautiful church, which are letters of the Aramaic alphabet, the language spoken by Jesus, which can also be played.

NAPOLI (28 dicembre) - La chiesa del Gesù Nuovo non è solo un capolavoro dell'arte barocca che nei secoli ha sedotto studiosi e viaggiatori. È anche un penta...

06/08/2022

Festa delle Lucerne - Una magia di luci e storia, tra sacro e profano…

Il 3, 4 e 5 agosto 2018. Ogni 4 anni il borgo Casamale resta al buio. L'unica luce quella di migliaia di piccole lucerne ad olio: è la Festa delle Lucerne.

10/07/2022

Napoli ➖ Metro - Circumvesuviana map...🚂🚃.