23/04/2024
King Cove, Alaska
Passaggio a Nord Ovest 2012 - Best Explorer – Dal Mar di Bering a King Cove – fino a sabato 13 ottobre
Il tempo si mantiene sereno e noi filiamo veloci. In tre giorni copriamo circa 500 miglia. La superficie del mare non è favorevole alle osservazioni, ma qualche cetaceo si fa scorgere. Di notte alcuni pescherecci sfavillano carichi di fari anche dietro l’orizzonte. Quando arriviamo all’Unimak Pass tra le prime due isole Aleutine il vento per qualche ora cessa e noi assaggiamo in calma le prime potenti ondulazioni del Pacifico rese dolci dalla corrente di due nodi verso nord. Condizioni quasi ideali per il difficile e pericoloso passaggio. Ce ne sarebbe stato un altro più breve, l’Isanotski Strait, tortuoso e molto stretto. A Nome un giovane della guardia costiera ci aveva fortemente sconsigliato di usarlo: è lì dove recuperano la maggior parte degli annegati! I vulcani di Unimak Island coperti di neve ci accolgono indifferenti, ma ci tendono una trappola: ventiquattr’ore di lotta contro trentacinque nodi e mare corrispondente. Filippo e Salvatore mi spediscono in cuccetta: sono molto stanco. Si sorbiscono loro tutta la fatica con l’assistenza di Heike e Paola. King Cove, con i suoi pontili nuovi, comodi e riparati ci accoglie verso le 11 di sabato 13 ottobre. Due ore dopo il vento soffia a 80 nodi, 100 subito all’ingresso della baia. L’abbiamo scampata bella! Sono passati 140 giorni e abbiamo percorso 8.181 miglia. Non male!
Nanni (Giovanni Acquarone, Comandante spedizione Passaggio a Nord Ovest)
Ci avevamo creduto!
Dai canali tra le isole Aleutine, a poche miglia davanti a noi, ci giungeva un onda lunga e morbida che lasciava presagire un ingresso "pacifico" nel Pacifico.
Anche le previsioni erano confortanti.
Superato l'Unimak Pass avremmo avuto solo un centinaio di miglia per King Cove ... il termine della nostra straordinaria impresa.
Ci avevamo creduto, forse sperato, ma non è andata così!
Girato l'angolo, per così dire, prua verso est-nord-est, c'è stato giusto il tempo di ammirare tra le nuvole le due vette vulcaniche dell'Unimak Island per trovarsi in una centrifuga di vento, mare e onde che rimbalzando l'ungo la costa dell'isola ci tornavano addosso da ogni direzione.
Non è il caso di stare da soli al governo della barca e Filippo e io decidiamo di alternarci ogni mezzora stando al timone o di supporto e mandando Nanni , Paola e Heike a riposare.
In alcuni momenti avanzavamo appena a 2 nodi contro mare e, probabilmente, corrente ...
Sembrava che la distanza dalla nostra meta crescesse invece di diminuire e solo all'imbocco del breve fiordo che ci introduceva a King Cove riprendiamo fiato.
Anche per noi è il momento di rilassarsi e rimettere il comando nelle mani di Nanni per l'ormeggio.
Intanto, il vento sale!
Salvatore Magri, Environmental and Climate Change Observer presso Arctic Sail Expeditions - Italia - Crew
E poco dopo il nostro arrivo... il delirio! La tempesta si scatena. Uno spettacolo fantastico e selvaggio che dal pontile possiamo finalmente godere in tranquillità.
Il giorno dopo i pescatori di granchi del Mare di Bering partivano per la nuova stagione di pesca. 😏
Filippo Mennuni - Crew
PhotoCredit: Salvatore Magri