Le Dolomiti cicloArrampicando

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Le Dolomiti cicloArrampicando Comincia domani 16 luglio il tour delle Dolomiti cicloarrampicando! che convivono in questo ambiente, lo abitano o lo visitano solo per pochi giorni.

Il progetto che proponiamo viene da un’idea, che nasce dalla nostra passione per l’avventura e la volontà di conoscere nuove genti e nuove realtà. L’idea è partire in bicicletta e girare per i passi Dolomitici, arrampicando le vie di roccia più significative di ogni gruppo! Inoltre girare un video di quest’avventura, per poi creare un film/documentario, nel quale includere, oltre all’arrampicata e

d alle pedalate, anche incontri con le persone che abitano all’interno di questo “grande parco”, dagli scultori del legno, ai malgari che fanno i formaggi in alpeggio, ai nostri amici ladini del Plan Folk Festival! In questo modo incontreremo un grande ventaglio di storie sul nostro percorso, alpinisti, albergatori, rifugisti, turisti da ogni dove, ragazzi del posto, ecc. Vogliamo creare una testimonianza di tutto questo. Staremo in giro per quella che è la stagione di maggiore afflusso verso questi monti, documentando anche come il turismo si sviluppa e influisce su questo ambiente. Perché in bicicletta? Per me la montagna, la bicicletta, la fatica in generale sono una misura. Mi spiego meglio: ho scelto di viaggiare in bicicletta perché questo mezzo, oltre ad essere essenziale, rappresenta “l’ingegno onesto” dell’uomo, quell’intuizione che ci mantiene padroni e artefici delle nostre azioni, visto che solo con la forza delle gambe possiamo muoverci, ma è anche un passo in avanti, una geniale idea per velocizzare il nostro “andare a piedi”. E’ una sintesi di quello che per me significa vivere la vita: ideare, inventare, ingegnarsi ma con etica ed educazione e rispetto. Questa certo potrà apparire una riflessione filosofica, però la si può ritrovare anche nell’arrampicata e nell’alpinismo, dove il Come diventa la chiave per interpretare le avventure. Così anche altri hanno fatto, mi viene in mente per esempio il progetto di Patrick Berhault e la sua traversata; beh, qui noi vogliamo fare qualcosa di ancora diverso: visto il perimetro circoscritto (ma con grandi pendenze) nel quale ci troveremo a viaggiare, vogliamo esplorarne non solo i confini alpinistici e ciclistici, ma umani, culturali e delle tradizioni. Il nostro non sarà solo un tour delle vie classiche difficili più belle delle Dolomiti, ma soprattutto un arricchimento personale e per gli altri della storia di un territorio per noi da poco scoperto e molto amato. Grazie alle biciclette entreremo in questa terra senza disturbare, dalla “porta di servizio”; vogliamo entrare a far parte di questo paesaggio umano… e poi raccontarlo. Ci muoveremo esclusivamente a piedi e in bicicletta, trasportando con noi tutto il materiale per le nostre arrampicate, per dormire e mangiare. Vogliamo fare questo viaggio in completa autonomia e partendo da casa, senza usare mezzi a motore o mezzi pubblici, per essere coerenti con noi stessi, visto che ci siamo riproposti di fare quest’esperienza in maniera completa, pura al 100 per 100. Portando con noi tutto l’indispensabile sarà come rendere questo viaggio vicino a casa un’avventura più remota, anche se ci avvarremmo dei market per i rifornimenti e di qualche rifugio in quota. Inoltre in questo modo vogliamo ricordare gli alpinisti degli anni ‘30 e oltre, che partivano da casa con le loro biciclette per aprire nuovi itinerari: quelli sì che amavano scalare! Ci proponiamo inoltre di sensibilizzare i numerosi turisti verso quello che secondo noi è un modo sostenibile di viaggiare, cioè sulle due ruote senza motore! Infatti vogliamo dimostrare che viaggiare (anche solo per pochi giorni o portandosi la bici in macchina) in questo modo, oltre ad essere possibile, è anche molto remunerativo a livello fisico e morale, perché permette di “vivere” la vacanza ad un altro ritmo e apprezzare meglio il paesaggio che ci circonda, oltre a regalarci più tempo per conoscere le genti e apprezzare i luoghi che visitiamo. Visto che saremmo in giro in nei mesi di Luglio e Agosto, saranno moltissimi a vederci sui passi, con le nostre bici cariche; cercheremo di percorrere anche vecchie strade di collegamento e piste ciclabili, anche se molti passi li dovremmo fare in compagnia di moto e macchine.

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