La mia Genova

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La mia Genova Un viaggio tra le strade e la storia di Genova sconfinando anche nelle riviere Grazie.

Genova: le sue strade e la loro storia
Io ho scritto parecchie volte che non posseggo un'azienda, sono una semplice cittadina quindi posto sulla mia pagina le ricerche che faccio per puro spirito di curiosità e perchè vedo che ai vari amici e amiche piacciono. Mi dispiace che questo equivoco si sia protratto per così tanto tempo, spero che alla fine si riesca ad uscirne fuori.

14/02/2024

Care amiche e amici, credo avrete notato la mia assenza che purtroppo sì protrarrà ancora a causa di una rovinosa caduta. Cercherò di seguirvi il più possibile e con il pensiero sarò sempre con voi. Un abbraccio ad ognuna/o di voi e spero di ritornare il più presto possibile. Ciao!!!

Museo etnografico per Favale di MàlvaroPresso la frazione di Monteghirfo, divisa amministrativamente con il comune di Lo...
05/02/2024

Museo etnografico per Favale di Màlvaro

Presso la frazione di Monteghirfo, divisa amministrativamente con il comune di Lorsica, è stato istituito nel 1975 un museo etnografico all'interno della casa natale di Maria Ferretti. Il museo descrive nel suo complesso la rappresentazione scenica, la vita quotidiana, di una tipica famiglia contadina di fine Ottocento con la presenza di oggetti, mobili e attrezzi da lavoro dell'epoca. (tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Favale_di_Malvaro)

Nella foto: Wikimedia Commons- File:Lorsica-panorama.jpg -L’abitato di Lorsica unito amministrativamente con la frazione di Monteghirfo di Favale di Malvaro dove si trova il museo etnografico – Davide Papalini – CC-BY-SA-3.0 Unported Licenseper

Museo di Casa Giannini per Favale di MàlvaroIl museo "Casa Giannini" è ubicato presso la località Acereto in un edificio...
02/02/2024

Museo di Casa Giannini per Favale di Màlvaro

Il museo "Casa Giannini" è ubicato presso la località Acereto in un edificio del XVIII secolo, casa paterna di Amadeo Peter Giannini (San Jose, 6 maggio 1870 – San Mateo, 3 giugno 1949) fondatore nel 1904 della Bank of Italy divenuta poi Bank of America. Le sale museali sono state allestite nel 1983 e da allora conservano gli arredi originali documentanti la vita nel XIX secolo. Inoltre sono conservati documenti e fotografie che ripercorrono la storia dell'emigrazione locale dalla fine dell'Ottocento ai primi del Novecento. (tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Favale_di_Malvaro)

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Amadeo Giannini-1922.jpg – Descrizione Fotografia del 1922 di Amadeo Giannini e sua moglie – Davide Papalini - PD-old-auto-

Desidero ringraziare tutte le amiche/i che nel mese di Gennaio hanno iniziato a seguirmi e si sono quindi uniti a tutte ...
01/02/2024

Desidero ringraziare tutte le amiche/i che nel mese di Gennaio hanno iniziato a seguirmi e si sono quindi uniti a tutte le amiche e amici di vecchia data che ringrazio in egual misura e auguro a tutte/i un buon proseguimento. Grazie di cuore!

Chiesa di San BernardoLa chiesa di San Bernardo è un luogo di culto cattolico situato nella frazione di Monteghirfo, in ...
31/01/2024

Chiesa di San Bernardo

La chiesa di San Bernardo è un luogo di culto cattolico situato nella frazione di Monteghirfo, in via Ballo, nel comune di Favale di Malvaro nella città metropolitana di Genova. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato della Val Fontanabuona della diocesi di Chiavari. Originariamente sul luogo dell'attuale edificio sorgeva una ca****la di origine medievale e fu solo nel corso del XIX secolo che la struttura subì un progressivo ampliamento.
La facciata è risalente al 1880 e presenta robuste colonne con fini capitelli. La comunità parrocchiale originariamente era assoggetta, in parte, alla parrocchiale di San Vincenzo di Favale di Malvaro e alla comunità di Sant’Andrea di Verzi di Lorsica. Fu il cardinale e arcivescovo di Genova Placido Maria Tadini a istituire l'indipendente rettoria il 28 gennaio 1837. ( tratto da Chiesa di San Bernardo (Favale di Malvaro)
Nella foto: Wikimedia Commons - File:Monteghirfo (Favale di Malvaro)-chiesa san bernardo-complesso.jpg – Dapa 19 – CC-BY-SA-4.0 International License

Verso il Santuario della Madonna del Rosario a Favale di MalvaroScorcio di Favale di Malvaro e della stradina che conduc...
29/01/2024

Verso il Santuario della Madonna del Rosario a Favale di Malvaro

Scorcio di Favale di Malvaro e della stradina che conduce al Santuario della Madonna del Rosario -

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Favale di Malvaro-IMG 0715.JPG – Davide Papalini – CC-BY-2,5 Generic License

Santuario di Nostra Signora del RosarioE’ un luogo di culto cattolico situato nel comune di Favale di Malvaro, in via Ac...
26/01/2024

Santuario di Nostra Signora del Rosario
E’ un luogo di culto cattolico situato nel comune di Favale di Malvaro, in via Aceretto, nella città metropolitana di Genova. La chiesa è sede della parrocchia di San Vincenzo del vicariato della Val Fontanabuona della diocesi di Chiavari. Le principali festività si celebrano il 19 gennaio (festa di san Vincenzo) e ad ottobre nella festa patronale della Madonna del Rosario. La chiesa è ubicata sopra un poggio dominante il paese di Favale ed è possibile raggiungerla attraverso una scalinata in mattoni. Secondo alcune fonti l'edificio fu costruito nei primi anni del XVII secolo sui resti di un'antica ca****la risalente alla fine del XII secolo; inaugurata ed aperta al culto religioso nel 1607 l'intitolazione a santuario è stata ufficializzata in tempi moderni, nel 2003, dal vescovo emerito della diocesi di Chiavari Alberto Maria Careggio. Una leggenda locale, raffigurata tra l'altro in uno degli affreschi presenti nella volta, racconta che sulla nascita della nuova chiesa si verificò una sorta di disputa tra gli abitanti del paese; alcuni di essi vedevano nella località di Priagna la sede ideale per l'edificazione dell'edificio, tanto che si accumulò sul luogo la sabbia necessaria per dare inizio ai lavori. Secondo il racconto popolare fu uno stormo di rondini che, portando i granelli di sabbia presso la locale ca****la millenaria, fece cambiare idea alla popolazione che vide nell'evento come un segno divino. L'interno dell'edificio è diviso in tre navate a pianta basilicale, mentre l'esterno presenta una facciata in stile barocco. Nei tre medaglioni della volta sono presenti diversi cicli di affreschi del pittore Luigi Agretti databili al 1915: la Riconciliazione fra i verdi e i turchini, il Miracolo delle rondini e il Trionfo della Madonna del Rosario. Altri affreschi sono presenti nella volta dell'abside, il Trionfo di san Vincenzo, e nel presbiterio con vicende della Vita di san Vincenzo. (tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_di_Nostra_Signora_del_Rosario )

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Favale di Malvaro-santuario ns del Rosario-complesso (2020).jpg – Dapa 19 – CC-BY-SA-4.0 International License

Storia  di Favale di Màlvaro– seconda parte Nella prima metà del XIX secolo qui nacque una piccola comunità convertita a...
24/01/2024

Storia di Favale di Màlvaro– seconda parte

Nella prima metà del XIX secolo qui nacque una piccola comunità convertita al valdismo per opera della famiglia Cereghino (Scialin nel dialetto locale), nota famiglia di cantastorie dialettale nativi di Favale. La conversione scaturì a seguito di un dissidio tra la famiglia e il clero cattolico locale, facendo ben presto numerosi proseliti fra i compaesani; poco dopo venne infatti fondata, nel 1849, una chiesa evangelica valdese- unica nel comprensorio - che sopravvisse con regolare culto religioso fino al 1919. Il fenomeno dell'emigrazione verso il continente americano in quegli anni - soprattutto in California e in Perù- spopolò di fatto la popolazione di Favale che vide, tra gli altri, la partenza degli ultimi valdesi praticanti. Della testimonianza religiosa a Favale rimane ancora oggi visibile il piccolo cimitero valdese sopra la frazione di Castello, mentre la chiesa è stata in seguito trasformata in abitazione privata. L'appartenenza a questa minoranza religiosa - minoritaria se confrontata con la maggioranza dei fedeli cattolici sul territorio - portò ad una vera e propria "guerra di religione" tra i Cereghino e la comunità parrocchiale di Favale e che negli anni a seguire culminò con atti di p***ecuzioni, processi, condanne e reclusioni presso il carcere di Chiavari con l'accusa ai valdesi di "offendere la religione di Stato del Regno di Sardegna". Tesi contro "l'eresia del valdismo" che furono inoltre pubblicamente scritte e riportate a mo' di monito in una lapide del 1853 affissa all'interno del santuario di Nostra Signora del Rosario, già chiesa parrocchiale intitolata al santo patrono Vincenzo.
La "ferita" tra le due comunità religiose è stata definitivamente sanata il 20 gennaio 2013 - a 160 anni esatti dal posizionamento di quella targa del 1853 - con l'incontro a Favale di Malvaro tra il vescovo di Chiavari monsignor Alberto Tanasini e il delegato della comunità valdese di Chiavari Carlo Lucarini. Nell'occasione è stata posta una nuova lapide - sempre all'interno del santuario e sotto la targa ottocentesca - richiamanti parole di riconciliazione e in qualche modo di scuse verso la comunità religiosa fondata dai Cereghino. Dal 1973 al 30 aprile 2011 ha fatto parte della Comunità montana Fontanabuona. (tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Favale_di_Malvaro)

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Favale di Malvaro-fotografia XIX secolo Cereghino.jpg – Descrizione Alcuni componenti della famiglia Cereghino, cantastorie di Favale. - Dapa 19 – CC-BY-SA-3.0 Unported License

Storia di Favale di Màlvaro– prima parte   Il primitivo insediamento di Favale di Malvaro nacque grazie alla confluenza ...
22/01/2024

Storia di Favale di Màlvaro– prima parte

Il primitivo insediamento di Favale di Malvaro nacque grazie alla confluenza di strade provenienti dall’alta val Trebbia e dall'alta Val d’Aveto, attraverso i valichi di Arena, dei Pozzarelli e della Volta, che nei secoli svilupparono il commercio e l'attività militare di difesa di questa parte del territorio della valle del Malvaro e val Fontanabuona. Il paese, come molti nella zona, fu assoggettato dall'XI al XII secolo alla famiglia Fieschi, conti di Lavagna, fino al passaggio nel 1229 nei territori della podesteria di Rapallo e, dal 1608, nel successivo capitaneato rapallese facente parte della Repubblica di Genova. Fra il Cinquecento e il Seicento fu sfondo di lotte tra fazioni interne per il predominio sul territorio, denominati i "verdi" e i "turchini" dal colore del distintivo. Nel 1797 con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrò dal 2 dicembre nel dipartimento del Golfo del Tigullio, con capoluogo Rapallo, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Favale rientrò nel VI cantone, con capoluogo Lorsica, della giurisdizione del Tigullio e dal 1803 centro principale del III cantone dell'Appennino nella giurisdizione dell'Entella; è in questo contesto storico che viene citato con l'antico nome di San Vincenzo e ancora, nel 1804, come municipalità di San Vincenzo del Favale. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel dipartimento degli Appennini. Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del congreso di Vienna del 1814, che sottopose la municipalità di Favale nella provincia di Chiavari sotto la divisione di Genova. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel VI mandamento di Cicagna del circondario di Chiavari dell'allora provincia di Genova, nel Regno d’Italia. Nel 1863 assunse l'odierna denominazione di Favale di Malvaro. (tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Favale_di_Malvaro

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Favale di Malvaro-panorama dal passo della Scoglina1.jpg – Davide Papalini – CC-BY-SA-3.0 Unported License

Favale di Màlvaro Comune della città metropolitana di GenovaGeografiaFavale di Màlvaro è un comune italiano della città ...
19/01/2024

Favale di Màlvaro Comune della città metropolitana di Genova

Geografia

Favale di Màlvaro è un comune italiano della città metropolitana di Genova in Liguria. Il territorio comunale è situato nella valle del torrente Malvaro, valle laterale della val Fontanabuona, e ubicato alle pendici del monte Pagliaro (1180 m) laddove il torrente Castello e il torrente Arena si incontrano per formare il torrente Malvaro, a est d Genova.
Tra le vette del territorio il monte Caucaso (1250 m), il monte Pagliaro (1180 m), il Bric della Scavizzola (1125 m), il monte Roncazi (1085 m), il Bric dell'Arietta (1067 m), il poggio Grosso (1054 m), il monte Rondanara (1048 m).(tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Favale_di_Malvaro
Nella foto: Wikimedia Commons - File:Favale di Malvaro-panorama 2016.jpg – Davide Papalini – CC-BY-SA-3.0 Unported License

Il Municipio di Gorreto   Bella palazzina con installati pannelli fotovoltaici-Nella foto: Wikimedia Commons - File:Gorr...
17/01/2024

Il Municipio di Gorreto

Bella palazzina con installati pannelli fotovoltaici-

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Gorreto-municipio.jpg – Davide Papalini – CC-BY-SA-3.0 Unported License

Cultura a Gorreto  Questo paese fa parte del territorio culturalmente omogeneo delle Quattro province (Alessandria Genov...
15/01/2024

Cultura a Gorreto

Questo paese fa parte del territorio culturalmente omogeneo delle Quattro province (Alessandria Genova Pavia, Piacenza),), caratterizzato da usi e costumi comuni e da un importante repertorio di musiche e balli molto antichi. Strumento principe di questa zona è il piffero appenninico che accompagnato dalla fisarmonica, e un tempo dalla musa (cornamusa) appenninica), guida le danze e anima le feste.(tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Gorreto

Nella foto: Wikimedia Commons - File:I Müsetta di Bobbio con Bani, Marion e Davide.jpg- Descrizione - il gruppo I Müsetta di Bobbio con Ettore Losini detto "Bani" liutaio e musicista (piffero e voce), Marion Reinhard (fagotto e piffero) e Davide Balletti (fisarmonica) -Autore Trebbia – CC-BY-SA-4.0 International License

Lavatoio pubblico e lapide di S.FontanarossaNella foto:Wikimedia Commons - File:Fontanarossa - Lapide di S Fontanarossa....
12/01/2024

Lavatoio pubblico e lapide di S.Fontanarossa

Nella foto:Wikimedia Commons - File:Fontanarossa - Lapide di S Fontanarossa.jpg – Descrizione -Lapide a memoria di Susanna Fontanarossa, Gorreto, frazione Fontanarossa, posta sul muretto vicino al lavatoio pubblico. Sidvics – CC-BY-SA-3.0 Unported License

Architetture civili a Gorreto Palazzo Centurione Tornelli nel capoluogo, edificato nel corso del XVII secolo dalla famig...
10/01/2024

Architetture civili a Gorreto

Palazzo Centurione Tornelli nel capoluogo, edificato nel corso del XVII secolo dalla famiglia Centurione di Genova. Dopo essere stato un importante centro giudiziario, prima, e commerciale dopo, l'edificio si presenta oggi in forte stato di degrado.(tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Gorreto)

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Gorreto-IMG 0548.JPG Palazzo Centurione – Davide Papalini – CC-BY-2.5 Generic License

Chiesa di Santo Stefano (Gorreto)E’ un luogo di culto cattolico situato nella frazione di Fontanarossa nel comune di Gor...
08/01/2024

Chiesa di Santo Stefano (Gorreto)

E’ un luogo di culto cattolico situato nella frazione di Fontanarossa nel comune di Gorreto, nella città metropolitana di Genova.. Conosciuta come "la saracena" sorse, secondo alcuni studi, nel periodo medievale durante l'infeudamento della famiglia Malaspina. Già sede parrocchiale, assoggetta alla più antica pieve diSan Giovanni Evangelista di Rovegno, un registro della diocesi di Tortona attesta che nel 1523 la Eccl. S. Stephani de Fontana Rubea era condotta dal curato Stephanum Campis. Con la costruzione della nuova chiesa parrocchiale dell’Addolorataa, verso l'odierno centro abitato di Fontanarossa, p***e la storica importanza. (tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santo_Stefano_(Gorreto)

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Fontanarossa (Gorreto)-chiesa di santo stefano7.jpg – Davide Papalini – CC.BY.SA.3.0 Unported License

Tra Sacro e Profano.Oggi con la visita dei Re Magi (sacro) e i doni della Befana (profano), terminano le feste natalizie...
06/01/2024

Tra Sacro e Profano.

Oggi con la visita dei Re Magi (sacro) e i doni della Befana (profano), terminano le feste natalizie. Domani, domenica ancora un po' di riposo, poi da lunedì riprenderò la mia normale pubblicazione di post. Sperando che tutte/i abbiate passato un bel periodo durante queste feste, vi auguro ancora un buon inizio d'anno e proseguimento da trascorrere (spero) insieme. Cari saluti a voi tutte/i.

Care amiche e amici, il tempo vola via inesorabilmente, mi sembra ieri che ho fatto gli auguri per quest'anno che sta pe...
31/12/2023

Care amiche e amici, il tempo vola via inesorabilmente, mi sembra ieri che ho fatto gli auguri per quest'anno che sta per finire, ed eccomi nuovamente a dare il benvenuto al nuovo anno bisestile 2024 che spero metta un po' di giudizio nella mente dei grandi della terra e un po' di bontà nei cittadini di questa nostra bella e tormentata terra. Auguri a tutti!! Buon Anno!

A tutte le amiche e amici che con il tempo sono cresciuti in maniera notevole e che quindi ringrazio di vero cuore, invi...
23/12/2023

A tutte le amiche e amici che con il tempo sono cresciuti in maniera notevole e che quindi ringrazio di vero cuore, invio i miei migliori auguri per un Felice Natale che spero sereno per tutti. AUGURI!

Nella foto: Genova - Piazza De Ferrari con luminarie per le feste-

Chiesa dell'Addolorata (Gorreto)E’ un luogo di culto cattolico situato nella frazione di Fontanarossa nel comune di Gorr...
22/12/2023

Chiesa dell'Addolorata (Gorreto)

E’ un luogo di culto cattolico situato nella frazione di Fontanarossa nel comune di Gorreto nella città metropolitana di Genova. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato di Bobbio, Alta Val Trebbia, Aveto e Oltre Penice della docesi di Péiacenza-Bobbio. Dalla parrocchia di Fontanarossa dipendono la chiesa romanica di Santo Stefano,ubicata presso il cimitero sempre nella frazione di Fontanarossa, l'oratorio di Nostra Signora della Guardia nella frazione di Borgo e l'oratorio di Nostra Signora dei Miracoli nella frazione di Bosco. L'edificazione della chiesa avvenne tra la fine del XVII secolo e l'inizio del XVIII secolo e molto probabilmente per volere della famiglia Doria, quest'ultima feudataria di Fontanarossa dal XVI secolo. L'interno presenta un pregevole pavimento a mosaico, risalente alla metà del XIX secolo, raffigurante in ventinove riquadri i simboli della passione di Gesù e della santa Messa. Sempre con la stessa tecnica del mosaico è la raffigurazione, nel pavimento, al centro, dello stemma nobiliare della famiglia Doria.(tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_dell%27Addolorata_(Gorreto)

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Gorreto - Chiesa della Beata Vergine Addolorata.jpg- Sidvics – CC-BY-SA- 3.0 Unported, 2.5 Generico, 2.0 Generico e 1.0 Generico

Chiesa di Santa Caterina (Gorreto)E’ un luogo di culto cattolico situato nel comune di Gorreto, in via Capoluogo, nella ...
20/12/2023

Chiesa di Santa Caterina (Gorreto)

E’ un luogo di culto cattolico situato nel comune di Gorreto, in via Capoluogo, nella città metropolitana di Genova. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato di Bobbio, Alta Val Trebbia, Aveto e Oltre Penice della diocesi di Piacenza-Bobbio. Dalla parrocchia di Gorreto dipendono l'oratorio di Santa Maria Assunta di Pissino e l'oratorio di Nostra Signora Ausiliatrice nella frazione di Campomolino. L'edificio è situato a Gorreto ed intitolato alla santa Caterina da Siena che, secondo alcune fonti, fu ospite nel 1376 a Genova della nobile Orietta Centurione Scotto durante il viaggio di ritorno da Avignone. Considerata dalla famiglia Centurione la loro "santa protettrice", i due principi Luigi e Carlo Centurione vollero dedicare a santa Caterina nel 1641 la nuova chiesa e parrocchia di Gorreto facente parte della diocesi di Piacenza-Bobbio. L'interno della struttura è ad unica navata con quattro nicchie ai lati. Tra le opere pittoriche e scultoree conservate vi è l'altorilievo sull'altare maggiore ritraente Santa Caterina che riceve la confessione dal beato Raimondo da Capua; nell'abside è presente una tela del XVIII secolo raffigurante la Madonna della Misericordia. I confessionali, in legno intarsiato, sono databili al XV secolo. La chiesa fu consacrata dall'arcivescovo di Genova Giovanni Lercari nel 1786.( tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Caterina_(Gorreto)

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Gorreto-IMG 0547.JPG - Chiesa di santa Caterina a Gorreto – Davide Papalini – CC-BY-2.5 Generic License

Storia di Gorreto– seconda parteCon la nuova dominazione francese napoleonica Gorreto dal 2 dicembre 1797 rientrò nel di...
18/12/2023

Storia di Gorreto– seconda parte

Con la nuova dominazione francese napoleonica Gorreto dal 2 dicembre 1797 rientrò nel dipartimento dei Monti Liguri Orientali, con capoluogo Ottone, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, divenne capoluogo del III cantone della giurisdizione dei Monti Liguri Orientali e dal 1803 centro principale del IV cantone della Trebbia nella giurisdizione dell'Entella. Nel 1804 alla municipalità di Gorreto furono aggregate le municipalità di Alpe e Fontanarossa, entrambe costituite nel 1797. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel dipartimento di Genova. Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814. Il 7 febbraio del 1819 passò sotto il controllo del mandamento di Ottone nell'allora provincia di Bobbio (oggi entrambi i comuni sono in provincia di Piacenza), e dal 1859 nel circondario di Bobbio della provincia di Pavia. Il 17 luglio del 1908 si verificò un violento nubifragio con una piena straordinaria della Trebbia che devastò case e campagne soprattutto nel territorio del mandamento bobbiese di Ottone e fra i confini delle provincie di Genova e Pavia, con gravi danni nell'abitato di Gorreto, dove la violenza del temporale e la piena distrussero la strada nazionale ed il ponte creando una diga contro il ponte in pietra a monte dell'abitato che causò un'ondata di piena che si riverso nel paese inondando case, negozi, cantine e stalle, distruggendo e asportando masserizie, merci, botti ed uccidendo alcuni capi di bestiame che non si riuscì a portare in salvo; ampie distruzioni nelle campagne con la perdita di gran parte dei raccolti e piante divelte e sradicate dalla corrente. La piena distrusse cinque ponti lungo la statale 45 interrompendo le comunicazioni stradali fra Ottone e Torriglia, e la linea telegrafica fra Bobbio e Genova; danni ed allagamenti vi furono anche nel piacentino a Rivergaro e a Sant’Antonio a Trebbia nei pressi di Piacenza. Distruzioni imponenti e danni più ingenti si verificarono, invece, con l'alluvione che colpì la val Trebbia il 19 settembre 1953: l'onda di piena della Trebbia distrusse la strada e sommerse i piani bassi del paese, in alcuni punti l'acqua arrivò ad un'altezza di cinque metri. Successivamente il Decreto Reale n° 1726 datato 8 luglio 1923, firmato dal re Vittorio Emanuele III di Savoia, stabilì il passaggio all'allora provincia di Genova. Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Alta Val Trebbia e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008, ha fatto parte fino al 2011 della Comunità montana delle Alte Valli Trebbia e Bisagno. (tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Gorreto)

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Gorreto-fiume Trebbia2.jpg – Davide Papalini – CC-BY-SA-3.0 Unported License

Storia di Gorreto  – prima parte  Le origini del comune risalgono al XIII secolo quando il paese fu posto sotto il contr...
15/12/2023

Storia di Gorreto – prima parte

Le origini del comune risalgono al XIII secolo quando il paese fu posto sotto il controllo del feudo di Ottone, appartenente fin dall'epoca longobarda all’abbazia di San Colombano di Bobbio, oggi in provincia di Piacenza. In seguito divenne dominio della famiglia Malaspina che qui vi costruì un castello e le relative fortificazioni nella zona di confluenza dei torrenti Dorbera e Terenzone. Dal 1640 fu dal signore locale di Ottone, Morello Malaspina, ceduto alla famiglia genovese Centurione, nella persona di Luigi Centurione, che vi edificò il loro palazzo nella piazza principale di Gorreto. Come le altre grandi famiglie genovesi (Fieschi e Doria), anche i Centurione Scotto investirono parte dei loro immensi patrimoni nell'acquisto di alcuni feudi malaspiniani in val Trebbia. Questo gli permise di assurgere allo status di feudatari dell’Impero e di investire i loro capitali in terre. Barnaba Centurione Scotto nel 1589 acquistò alcune parti delle signorie di Fontanarossa e di Bertassi tramite un acquisto dai fratelli Marrana che a loro volta l’avevano acquistate dai Malaspina di Alpe e Artana. Nel 1592 Barnaba ricevette l'investitura imperiale da Rodolfo II su tali feudi. Di seguito, il successore Luigi (1597-59) acquistò da Claudio Malaspina le sue quote sulle terre in Bertassi, Bertone, Bottolaria, Barchi e Roccavanna ed anch'egli ricevette l'investitura imperiale nel 1621; nel 1619 completò l'acquisto del feudo di Alpe, fino ad acquistare vaste terre da altri membri dei Malaspina, almeno fino al 1638 con i feudi di Campi (1634) e di Gorreto, ricevendone l'investitura imperiale nel 1639 come marchese di Campi e signore di Gorreto. Con la sua morte nel 1653, i figli Barnaba e Carlo si suddivisero i possedimenti paterni col patto che il primogenito Barnaba ripartisse l'eredità in due parti e il minore Carlo avesse la facoltà di scegliere una delle parti. A Barnaba perciò spettò il marchesato di Morbello nel Monferrato, Fontanarossa, Bertassi e Campo Molino che lascerà in dote alla figlia Giovanna (1657) andata sposa a Gerolamo IV Spinola Pallavicino, marchese di Cremonte e Cabella, seguendone le sorti familiari fino alla vendita del 1784 ai Doria. Il fratello minore Carlo ereditò invece i possessi e titoli di marchese di Torre e Campi, consignore del marchesato di Zerba e Cerreto, signore del Gorreto, marchese di Morsasco, Visone, Campi e della signoria del Gorreto. Il 21 aprile 1654 Carlo fu elevato a conte palatino e principe del Sacro Romano Impero con diritto di aprire una zecca a Campi. Il feudo venne amministrato da un suo commissario. Alla sua morte successe il figlio Giovan Battista che proseguì l'opera edificatoria del padre del borgo del Gorreto, finendo il bel palazzo marchionale, la chiesa di Santa Caterina da Siena, case ed opifici per i sudditi, recinzione del borgo con un muro difensivo. Ben presto acquistò i diritti per aprire nuove zecche nel feudo come quella a Carmagnola nel 1680 ed aprì magazzini e depositi per il commercio della via del sale che da Genova risaliva la vallata del Trebbia per portarlo nel Piacentino ed in Lombardia, in concorrenza con quello di Bobbio e del delta del Po di Volano. Ricevette infine le investiture imperiali dei suoi feudi nel 1710 e nel 1714. A lui successero il figlio Giovan Battista II (1706-85) e Giovan Battista III (-1797) che eresse a Gorreto la nuova chiesa (1786). (tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Gorreto)

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Gorreto-resti delle mura.jpg- Resti delle antiche mura, menzionate dal cartografo Matteo Vinzoni nel Settecento. - Davide Papalini – CC-BY-SA -3.0 Unported License

Gorreto – Comune della città metropolitana di GenovaGeografiaGorreto è un comune italiano della città metropolitana di G...
13/12/2023

Gorreto – Comune della città metropolitana di Genova

Geografia

Gorreto è un comune italiano della città metropolitana di Genova, in Liguria, al confine tra il Piemonte (provincia di Alessandria) e l'Emilia-Eomagna con la provincia di Piacenza.
Il territorio comunale è ubicato alla confluenza del torrente Dorbera e del fiume Trebbia nell'alta valle omonima. La numerosa presenza di arbusti della famiglia dei salici, soprattutto lungo il fiume, pare abbia dato origine al toponimo "Gorre". Il paesaggio della val Trebbia e del territorio comunale è coltivato fino alle altitudini in cui i boschi ricoprono fittamente le pendici dei monti. Il fiume Trebbia scorre attraverso la valle con numerosi meandri. Ad arricchire la acque della Trebbia concorre soprattutto l'affluente Aveto, lungo il suo corso, che attira ogni estate numerosi bagnanti, è possibile praticare canoa, nuoto, pesca e altri sport. Tra le vette del territorio il monte Carmine (1390 m), il monte Pecoraia (1384 m), il monte della Cavalla (1328 m). Il territorio fa parte del Parco naturale regionale dell’Antola. (tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Gorreto)

Nella foto: WikimediaCommons- File:Gorreto-IMG 0545.JPG- Panorama – Davide Papalini – CC-BY-2.5 Generic License

Il Municipio   Ed ecco la bella palazzina che ospita il Municipio di Rezzoaglio.Nella foto- Wikimedia Commons – Dapa19 –...
11/12/2023

Il Municipio

Ed ecco la bella palazzina che ospita il Municipio di Rezzoaglio.

Nella foto- Wikimedia Commons – Dapa19 – CC-BY-SA- 4.0 International License

Economia di RezzoaglioCome in passato, lo sfruttamento boschivo e l'attività agricola rimangono le principali risorse ec...
08/12/2023

Economia di Rezzoaglio

Come in passato, lo sfruttamento boschivo e l'attività agricola rimangono le principali risorse economiche del paese avetano. Vi si coltivano diversi prodotti agricoli qual ortaggi, cereali e frutta e, dall’allevamento del bestiame si ricavano locali produzioni lattieri-caseari. Sono altresì presenti piccole e medie industrie attive nella lavorazione del legno e nel settore alimentare. Recentemente il paese si è dedicato inoltre al settore turistico, specie nel periodo estivo. (tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Rezzoaglio)

Nella foto: Sede del Parco Naturale Regionale dell'Aveto, Rezzoaglio- Wikimedia Commons - File:Rezzoaglio-IMG 0601.JPG – Davide Papalini CC-BY-SA-3.0 Unported License

Eventi per RezzoaglioAnnualmente si svolge, nel mese di luglio presso il lago delle Lame, una rievocazione storica del m...
06/12/2023

Eventi per Rezzoaglio
Annualmente si svolge, nel mese di luglio presso il lago delle Lame, una rievocazione storica del mondo dei celti liguri che qui presso il lago sopravvissero nonostante le temperature e la scarsità di prodotti dovuta agli stretti intervalli tra inverni lunghi e freddi. Questi popoli vivevano principalmente di caccia, un poco di allevamento e ciò che il territorio gli forniva, miele, frutti silvestri etc..In questa manifestazione - denominata "Celtic Festival"- viene riprodotta di anno in anno l'atmosfera che si respirava 2000 anni fa, con campi celti che riproducono la vita del popolo in dettaglio, scene di guerra non cruente, artigianato dell'epoca, balli, cerimonie religiose e tanto altro.(tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Rezzoaglio)

Nella foto: Ricostruzione di costumi celtici del secolo III a.C., presso il Museo archeologico di Cracovia.- Wikimedia Commons - File:0910 Tracht der Kelten in Südpolen im 3. Jh. v. Chr.JPG – Autore Silar – CC-BY-SA- 3.0 Unported License

Lago delle Lame - RezzoaglioIl lago delle Lame è un lago situato nel parco naturale regionale dell’Aveto all'interno del...
04/12/2023

Lago delle Lame - Rezzoaglio

Il lago delle Lame è un lago situato nel parco naturale regionale dell’Aveto all'interno della foresta delle Lame, sulle pendici del monte Aiona. È ubicato nel territorio comunale di Rezzoaglio, nella città metropolitana di Genova. Il lago si trova a 1048 metri di altitudine sul livello del mare, si estende per circa 3600m² ed è profondo al centro circa 8m.(tratto in piccola parte da https://it.wikipedia.org/wiki/Lago_delle_Lame

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Lago delle Lame (Rezzoaglio)-panorama (luglio 2020).jpg – Dapa19 – CC-BY-SA-4.0 International License)

Scorcio del mulino e della chiesa parrocchiale di San Lorenzo presso Villa Cella - RezzoaglioNella foto: Wikimedia Commo...
01/12/2023

Scorcio del mulino e della chiesa parrocchiale di San Lorenzo presso Villa Cella - Rezzoaglio

Nella foto: Wikimedia Commons -File:Villa Cella (Rezzoaglio)-borgo storico7 (2023).jpg- Dapa19 – CC-BY-SA-4.0 International License)

Palazzetto Della Cella nella frazione di Cabanne.- RezzoaglioResidenza nobiliare dei signori locali Della Cella, la cost...
29/11/2023

Palazzetto Della Cella nella frazione di Cabanne.- Rezzoaglio

Residenza nobiliare dei signori locali Della Cella, la costruzione della casa-fortezza è risalente al XVI secolo e, secondo le fonti storiche, fu eretta su preesistenti edifici appartenuti ai signori nobiliari da Antonio Doria. Quest'ultimo divenne infatti signore feudale del feudo di Santo Stefano d’Aveto e la costruzione di tale edificio a Cabanne fu voluta per riscuotere i pedaggi da chi proveniva dalla strada che immetteva in valle Sturla. A lato dell'edificio nobiliare è presente un antico portale risalente al 1791. Qui nacque l'esploratore e scienziato Paolo Della Cella, rampollo dell'omonima casata, nel 1792 il quale esplorò il continente africano ai primi anni del XIX secolo.(tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Rezzoaglio)

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Cabanne (Rezzoaglio)-palazzo Della Cella (2023).jpg – Dapa 19 – CC-BY-SA-4.0 International License

Chiesa di San Bartolomeo (Rezzoaglio)E’ un luogo di culto cattolico situato nella frazione di Magnasco nel comune di Rez...
27/11/2023

Chiesa di San Bartolomeo (Rezzoaglio)

E’ un luogo di culto cattolico situato nella frazione di Magnasco nel comune di Rezzoaglio, nella città metropolitana di Genova. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato di Bobbio, Alta Val Trebbia, Aveto e Oltre Penice della diocesi di Piacenza-Bobbio. L'attuale edificio fu riedificato nel 1925 sull'area della preesistente chiesa, risalente al 1686. Parrocchiale dal 1884, quando si staccò dalla giurisdizione di San Michele Arcangelo di Rezzoaglio. Venne consacrata il 20 giugno del 1938.
La chiesa conserva due statue raffiguranti San Bartolomeo(forse proveniente dall'antica chiesetta di San Bartolomeo delle Lame) e la Vergine Maria, quest'ultima attribuita probabilmente alla mano dello scultore Anton Maria Maragliano. (tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Bartolomeo_(Rezzoaglio)

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Magnasco (Rezzoaglio)-chiesa san bartolomeo-complesso.jpg – Davide Papalini – CC-BY-SA-3.0 Unported License

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