27/08/2019
“Per quanto difficile possa essere la vita, c’è sempre qualcosa che potete fare: guardate le stelle invece dei vostri piedi”
Mi ricorderò il Costa Rica come infinitamente verde, sotto un cielo (per noi), perennemente grigio. Il trionfo del verde in una natura semplicemente esplosiva! Verde smeraldo, verde acqua, verde bottiglia, verde oliva, tutti assieme in un accordo perfetto e in una melodia senza fine.
Abbiamo trascorso gli ultimi 16 gg a spasso tra le due coste, pacifica e caraibica a riempire gli occhi di verde "Costarica" scoprendone, ogni volta, una nuova gradazione.
Abbiamo imparato a camminare, correre, nuotare, navigare, mangiare, esplorare sotto una pioggia incessante e fastidiosa;
Abbiamo osservato da vicino animali guardati solo nei documentari, come i buffi bradipi appallottolati sugli alberi e visto le tartarughe del Tortuguero deporre le uova sulla spiaggia, le scimmie urlatrici, il tucano, il colibrì, iguane obese riposare indisturbate, granchi rossi a passeggio per i parchi, farfalle blu svolazzanti ad annunciarci il bel tempo, la rana dagli occhi rossi e quella piccola a chiazze nere, ipervelenosa, i cavalli in libertà sulla spiaggia di Samara, gli avvoltoi di Uvita specchiarsi in una vetrina, vanitosi come pavoni, i coccodrilli di Tarcoles a poltrire sul bagnasciuga, gli orsetti lavatori a Manuel Antonio infilarsi negli zaini dei turisti x rubare panini, biscotti, e tutto ciò che di commestibile potessero trovare, mamma balena con il suo piccolo all isla del Caño nuotare intorno alla nostra barca, i tapiri del Corcovado attraversarci la strada snobbandoci con indifferenza assoluta...
Abbiam visto anche animali di cui non conoscevamo l esistenza come il basilisco o Gesù cristo, correre sull acqua come un missile .
Abbiamo dormito in mezzo alla foresta, tra insetti di ogni ordine e grado, dove ragni e falene grandi come pipistrelli si infilavano nei nostri bagni senza finestre e dove prima di indossare le scarpe le dovevi scuotere per bene e controllare, se non volevi trovarci sorprese. E dove saltano, cantano e vivono indisturbate le..... innominabili cavallette .
In realtà grazie alla mia fobia, quelle due notti non ho chiuso occhio, ma ho assistito, immobile nel letto ad uno degli spettacoli più belli della mia vita. La tormenta ci aveva seguiti anche lì, in mezzo al nulla. La pioggia continuava a cadere violenta e dal mio letto, su cui anche pioveva, nell' oscurità più totale, avevo gli occhi incollati alla rete della "non finestra" per cercare di guardare il mare in tempesta.
Intanto lo sentivo, sentivo forte e chiaro il suo respiro violento e mi ci perdevo per calmare la mia ansia fobica. Poi, ad un certo punto e per un tempo illimitato i fulmini hanno squarciato il cielo illuminando l oceano con le sue gigantesche onde, gli alberi della foresta, il nostro alloggio improvvisato, i volti delle mie compagne di stanza che dormivano come angioletti .... Sembravano le luci di una festa, montate appositamente x me, x regalarmi quello spettacolo unico, che mai avrei fotografato, bloccata com’ ero dalla paura di scendere dal letto. Ma che avrei portato x sempre dentro, come la foto o meglio il video più bello.... Indimenticabile...
Ho guardato, ammirato e respirato lo skyline dei più famosi vulcani, Arenal, Irazu, Poas restando semplicemente incantata di fronte alla loro maestosità e rapita dal loro magnetismo, pur realizzando, nel profondo, dentro me, che nessun profilo di nessun vulcano può eguagliare quello del "mio gigante".
Abbiamo imparato a riconoscere i versi degli animali e l utilità di alcune piante, così come abbiamo imparato a fare a meno della luce e del’l acqua calda arrivando persino a coccolare la nostra rassegnazione di fronte ai capelli, costumi, vestiti e zaini che non si asciugavano mai....
Il Costa Rica è un paese felice, i ticos sono un popolo sereno, nonostante i problemi. Si salutano e si congedano, iniziano e finiscono qualsiasi discorso con due parole magiche, energizzanti, in cui è racchiusa l essenza della loro filosofia di vita:"Pura Vida"! Che sta per "vita vera", "un sacco di vita", "vivere alla grande"..è un saluto, un ringraziamento, uno stile di vita..ed è strepitosamente contagiosa. Per i ticos, c è sempre una soluzione, e se non c'è, la si improvvisa....
Quanta “pura vida” vissuta in 16 gg improvvisando soluzioni, felicità e gioia! Come il pomeriggio del rituale magico/propiziatorio a Playa linda o come quella volta a Brasilito. Pioveva a dirotto e secondo l itinerario era previsto un pomeriggio di mare a playa conchal. Che si fa??? Si improvvisa un festino sul nostro minibus, ed è subito pura vida! .
A distanza di poco più di 24 ore dal mio ritorno, tra una dormita e l altra, ho ancora la sensazione di essere sul pulmino, con i miei 16 meravigliosi compagni di viaggio, ciascuno dei quali, nella propria unicità ha contribuito a suo modo a rendere quest'avventura semplicemente strepitosa! Ho ancora la sensazione di essere seduta lì, al mio posto, davanti a tutti, con gli occhi che si dividono tra il finestrino, che mi regala paesaggi mozzafiato e il sorriso e i racconti di Alex, il nostro autista.
Alex mi racconta con fierezza che Il Costa Rica non ha un esercito dal 1949. Invece di spendere una parte enorme del suo reddito in materia di difesa, il governo impiega molti fondi in istruzione e assistenza sanitaria. Perché persone istruite e sane hanno più probabilità di essere felici. Mi racconta che i ticos rispettano e proteggono l'ambiente, perché anche vivere a stretto contatto con una natura esplosiva e incontaminata ti genera sentimenti di gioia e che un litigio dovrebbe durare meno di tre gg , perché il rancore, le lamentele e la rabbia sono nocivi per la tua salute e corrompono la tua serenità. I ticos hanno imparato a lasciare andare nei loro ritmi lenti!
Tra un racconto e l altro di tanto in tanto urla, "Lussiaaaaa miraaa".... indicando dal finestrino un bradipo, un tucano, un avvoltoio, un albero di mango o la palma real, con gli occhi pieni di meraviglia e il sorriso smagliante. Alex resterà x me "l uomo sorriso". Tutto in lui sorride, gli occhi,la bocca, le parole, i gesti; è stato il" valore aggiunto" alla nostra avventura, in lui è racchiusa l essenza della filosofia tica!
Quante volte gli ho chiesto scusa x i ritardi e per aver "insudiciato" il bus con i piedi sporchi di sabbia, terra e fango. E lui, sorridendo, mi dava sempre la stessa risposta " no hay problema, tranquila, Pura vida! " ; quante volte ha assecondato le nostre pazze richieste, senza esitare, spesso andando contro i suoi stessi interessi, saltando o ritardando i pasti per esempio e andando ben oltre i suoi "doveri" di autista. Non potevamo essere più fortunati!
È proprio vero che un viaggio lo vivi tre volte, quando lo prepari, quando lo vivi e quando lo ricordi. Ed ora, da quaggiù, da un angolo sperduto della Calabria, con il verde "Costarica" ancora negli occhi, con volti sorridenti dei miei compagni di viaggio nella mente e la voce di Alex ancora nelle orecchie (TUTTIIIIII ), non mi resta che ringraziare ognuno per aver condiviso con me quest'avventura fantastica!
17 +1 è il numero perfetto!!!!!
Pura vida a tuttiiiiii!!!!