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La Provincia di Siracusa Infopoint immagini, luoghi, link utili, notizie, informazioni riguardanti il patrimonio culturale, storico, paesaggistico, naturale della Sicilia

13/02/2024
29/01/2024
13/12/2023
13/12/2023

Euskia l’incensurabile, che visse onestamente e nobilmente anni più o meno 25, morì nella festa della signora mia Lucia, per la quale non è necessario pronunciare encomio. Cristiana fedele (e) perfetta, gradita al proprio marito per le (sue) molte grazie, affabile”.

Proviene dalle catacombe di San Giovanni a Siracusa, questa epigrafe in cui viene ricordato il nome di Lucia, santa patrona di Siracusa.
Buona festa della Luce dal Parco di Siracusa.

13/12/2023

Eventi e Sagre di Sicilia

13/12/2023
14/09/2023

Gli “Scavi Leontinoi 2023” “grazie alla Convenzione tra Assessorato Regionale Beni Culturali e Identità Siciliana e l’Università degli Studi di Tor Vergata” hanno portato alla luce un tempio, prigioni e strutture medievali

12/08/2023

Doveva apparire come una vera fortezza inespugnabile, centro di maggior resistenza del vecchio comune medievale. Siamo nei ruderi di un antico castello

10/08/2023

NEBRODIGUSTO | 9-10 2 16-17 SETTEMBRE
ad Alcara li fusi, la piccola capitale dei Nebrodi...
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17/07/2023

Mercoledì prossimo 19 luglio alle 19,00 al Museo del Costume e della Moda Siciliana di Mirto si inaugura la mostra “La Moda al Tempo dei Florio”, r assegna...

16/07/2023

Anno 1903 Quando si commerciava la neve dell’Etna.

MESTIERI DI SICILIA SCOMPARSI: Il mestiere del Nevaiolo.

Il Mestiere del nevaiolo, cioè il raccoglitore di neve sull’Etna, che provvedeva ai bisogni della città vicine, vendendo neve e ghiaccio nei periodi estivi.

Il resoconto del famoso antropologo delle tradizioni siciliane Giuseppe Pitrè, pubblicato nel 1989 sul quotidiano “La Sicilia”. Cosi lo descrive:

La neve si accumula da sé in grandi insenature, che vengono dette “tacche”, da cui si toglie con una serie di operazioni. La prima di queste si effettua a ottobre e consiste nel far ripulire le tacche, togliendone le pietre che vi fossero cadute dentro o le sudicerie rimaste dopo l’estrazione di neve dell’anno precedente. Dopo che, nel mese di febbraio, la neve s’è accumulata nelle infossature del suolo. una squadra di 50 o 60 operai si reca, in marzo, sulla montagna e con lunghe aste di ferro graduate rileva la profondità dello stato nevoso. Lo scavo si limita ai punti dove lo spessore della neve raggiunge i tre metri; e di queste zone utilizzabili sono indicati i limiti per mezzo di mucchi di cenere eruttata dal vulcano.

Il vero lavoro di preparazione dello scavo si compie di notte soltanto, perché di giorno esso sarebbe troppo faticoso a causa del calore solare che fa fondere la superficie nevosa. Al lume della luna e delle torce, gli operai ricoprono la superficie utilizzabile con uno strato di cenere alto 30 centimetri, avente agli orli uno spessore doppio: lo scopo do siffatta copertura è di difendere la neve dall’azione dei caldi raggi solari. In tal modo, si preparano quattro o cinque tacche, a seconda dell’abbondanza della neve, che vengono aggiudicate ad un imprenditore, il quale è passibile di una fortissima multa nel caso che lasciasse Catania priva di neve. Giunta l’estate, per raccogliere la neve si sbarazza quest’ultima del suo mantello di cenere e poi se ne divide la superficie in una rete di tanti rettangoli per mezzo di strumenti di ferro, che vanno fino a metri 1,50 di profondità. Lungo il giorno un po’ di neve è fusa al sole e l’acqua che penetra nei solchi scavati nella massa, si congela durante la notte seguente; in tal modo, la neve può essere divisa in blocchi parallelepipedi, che hanno le facce congelate. Questi blocchi vengono ricoperti con foglie di felci e di castagni, poi chiusi entro sacchi, di cui un paio per ogni animale è portato a dorso di carri. la neve è distribuita a Catania e alle altre città vicine.

16/07/2023

“Ho letto moltissimi libri, ma ho dimenticato la maggior parte di essi. Ma allora qual è lo scopo della lettura?”
Fu questa la domanda che un allievo una volta fece al suo Maestro.
Il Maestro in quel momento non rispose. Dopo qualche giorno, però, mentre lui e il giovane allievo se ne stavano seduti vicino ad un fiume, egli disse di avere sete e chiese al ragazzo di prendergli dell’acqua usando un vecchio setaccio tutto sporco che era lì in terra.
L’allievo trasalì, poiché sapeva che era una richiesta senza alcuna logica.
Tuttavia, non poteva contraddire il proprio Maestro e, preso il setaccio, iniziò a compiere questo assurdo compito. Ogni volta che immergeva il setaccio nel fiume per tirarne su dell’acqua da portare al suo Maestro, non riusciva a fare nemmeno un passo verso di lui che già nel setaccio non ne rimaneva neanche una goccia.
Provò e riprovò decine di volte ma, per quanto cercasse di correre più veloce dalla riva fino al proprio Maestro, l’acqua continuava a passare in mezzo a tutti i fori del setaccio e si perdeva lungo il tragitto.
Stremato, si sedette accanto al Maestro e disse: “Non riesco a prendere l’acqua con quel setaccio. Perdonatemi Maestro, è impossibile e io ho fallito nel mio compito”
“No – rispose il vecchio sorridendo – tu non hai fallito. Guarda il setaccio, adesso è come nuovo. L’acqua, filtrando dai suoi buchi lo ha ripulito”
“Quando leggi dei libri – continuò il vecchio Maestro – tu sei come il setaccio ed essi sono come l’acqua del fiume”
“Non importa se non riesci a trattenere nella tua memoria tutta l’acqua che essi fanno scorrere in te, poiché i libri comunque, con le loro idee, le emozioni, i sentimenti, la conoscenza, la verità che vi troverai tra le pagine, puliranno la tua mente e il tuo spirito, e ti renderanno una persona migliore e rinnovata. Questo è lo scopo della lettura”.
Buona lettura a tutti... (da Anna Rita Montinaro, ... grazie!)

28/01/2023

Pubblicato il Dal 1 Novembre al 30 Novembre nuovi orari stagione invernale Aperti da mercoledì a domenica: 11:00/19:00 Chiusi lunedì e martedì Dicembre e Gennaio chiusi Riapertura al pubblico Febbraio 2023   PALAZZO CASTELLUCCIO VIA CAVOUR, 10 96017 NOTO (SR) IT +390931838881

26/01/2023

Palazzo Biscari - Tra i saloni e le stanze della principessa

17/01/2023

Palazzo Asmundo di Gisira e veduta dei tetti di Catania

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