I Viaggi di Ro & Co.

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I Viaggi di Ro & Co. Itinerari originali e personalizzati, on the road per gli Stati Uniti.
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Pur avendo una passione sfrenata per deserti e terra rossa, ho amato moltissimo gli Stati che appartengono alla regione ...
11/01/2024

Pur avendo una passione sfrenata per deserti e terra rossa, ho amato moltissimo gli Stati che appartengono alla regione del New England in modo particolare Maine, Vermont e New Hampshire.
Consapevole del fatto che il massimo del romanticismo che questo itinerario può offrire sia da ricercarsi durante l’Indian Summer, io sogno di tornarci in autunno, quando la luce che penetra tra le foglie colorate di rosso e di arancio creerà riflessi e giochi di luci e di ombre incredibili e il contrasto, con il cielo azzurro e intenso, renderà tutto incredibilmente magico: una terra fatata, che io immagino abitata da tanti elfi e piccoli folletti.
Esiste, per ora, soltanto una bozza di quello che sarà l’itinerario completo, con arrivo e partenza da Boston in modo che io possa festeggiare la notte di Halloween insieme alle Steghe di Salem🤭, percorrere la Kancamagus Highway, pernottare sulle White Mountains e dedicare tempo a Bar Harbor e all’Acadia National Park.
Il resto aspetta qualche suggerimento da parte vostra, da chi ha già percorso la Strada e anche da chi, per ora, l’ha soltanto studiata a tavolino, hotel storici e location particolari comprese.
Se poi vogliamo aggiungerci qualche indicazione anche per quanto riguarda i terribili luoghi magici di Stephen King nel Maine, io sono tutta orecchi!!😁😁🇺🇸

Ci sono incontri fortuiti che possono trasformarsi in attimi di vera poesia. Ed è durante una tranquilla corsa in autobu...
26/12/2023

Ci sono incontri fortuiti che possono trasformarsi in attimi di vera poesia.
Ed è durante una tranquilla corsa in autobus che conosco Lorenzo, un dominicano che da tredici anni fa la spola tra Miami Beach e l’aeroporto, guidando il suo mezzo con prudenza e comportandosi sempre bene, come ha voluto subito precisare.
Mi rivolge la parola mentre io traballo vicino a lui, senza nessuna intenzione di mettermi seduta.
Gli do fastidio? Sembra di no, infatti mi chiede di avvicinarmi alla sua cabina.
Chiacchieriamo come vecchi amici.
Lorenzo non beve Coca Cola ed è un grande fan di Giorgia Meloni che segue con il satellitare, così come segue tutto lo scenario politico europeo, perché vuole sempre avere argomenti di conversazione con chiunque.
È molto generoso, quando sente che ho un po’ di tosse mi regala due caramelle senza zucchero e una bottiglietta d’acqua.
Io non voglio portargliela via, lo prego di tenersela.
Ma per lui non è un problema, ne ha altre otto nascoste sotto il sedile, perché, mi spiega, bere tanto per lui è importante.
Ma niente Coca Cola!!
Anzi, la Coca Cola soltanto una volta al mese, insieme alla pizza.
Pizza e Coca Cola, la cosa che preferisce al mondo, subito dopo la cucina siciliana.
Ma solo una volta al mese.
Intuisco che sia un tipo molto salutista.
Lorenzo è molto gentile.
Quando attraversiamo il ponte mi avverte in anticipo di prepararmi a immortalare la skyline di Miami.
Anche lui, come me, crede che non abbia nulla da invidiare a quella di New York.
Mi commuovo un po’, perché ho come la sensazione di guardarmi dal di fuori e mi piace molto ciò che vedo.
Ormai è sera, sull’autobus c’è silenzio e una leggera penombra comincia ad avvolgerci. Credo che si sentano soltanto le nostre voci.
Cosa penserà la gente?
Gli chiedo se gli sia permesso conversare con i passeggeri, si gira verso di me, mi indica le telecamere in funzione, si mette a ridere e mi risponde di no.
“Ma io mi comporto comunque sempre molto bene”, torna a ribadire.
Non vuole convincermi, forse vuole solo farsi conoscere.
Arriviamo così al capolinea.
Come posso salutarlo e fargli capire la bellezza di questo incontro?
Mi accorgo che le parole non servono, i nostri sorrisi parlano da soli.
Accenniamo un saluto con la mano.
Buon Natale Lorenzo.
È stato un vero onore conoscerti.
Che Dio ti benedica.
Scendo.
E una leggera sensazione di malinconia scende dall’autobus insieme a me...

Per tanti anni ho fantasticato sul giovane uomo che saresti diventato, ho sempre desiderato averti "grande" al mio fianc...
15/11/2023

Per tanti anni ho fantasticato sul giovane uomo che saresti diventato, ho sempre desiderato averti "grande" al mio fianco, anche se in questo momento pagherei oro per poter riabbracciare, anche solo per un istante, il mio bambino.
Oggi diventi maggiorenne: i tuoi splendidi 18 anni che mi regalano la nostalgia dei miei.
Sei nato, incredibilmente, lo stesso giorno del mio adorato fratello, e già questo doveva mettermi in guardia sul rapporto speciale che avremmo costruito, io e te.
Ti scruto, cerco di leggere dentro di te le emozioni potenti che vivevo anche io alla tua età.
Ti guardo, ma faccio fatica a riconoscermi.
Forse è perché sono ormai troppo vecchia o forse è perché tu sei immensamente migliore di me alla tua età.
Lo sport e gli amici, che adori, e ai i quali ti dedichi con amore, grinta e leggerezza, spero ti accompagneranno per sempre lungo il cammino della tua vita, perché arriverà il giorno che ne avrai bisogno per salvare te stesso, così come il tuo carattere allegro, solare, divertente (e anche rompipalle), sarà sempre il motivo per cui averti vicino, è la gioia più grande che conosco.
Ti confidi, e questo riesce a farmi sentire importante, come nessun altro è mai riuscito prima.
Cerchi la mia compagnia, non sempre ma ogni tanto, e questo mi ripaga di tutte le volte che mi sono sentita sola al mondo.
Ci scontriamo, ma non sono più sterili capricci ormai, sono le ragioni dell'uno che si confrontano con quelle dell'altro e non esiste interlocutore migliore di te, anche se a volte sei cocciuto e ripetitivo.
Mi hai detto di temere questo giorno, di vivere questo compleanno con un po’ di ansia e tante aspettative, ma io ti rispondo di non preoccuparti, la mamma sarà sempre vicino a te e ti augura di conquistare la libertà che i tuoi 18 anni meritano di assaporare, di mantenere sempre la mente aperta e di andare lontano, in tutti i sensi.
E di trasferirti altrove.
In cambio tu regalami per sempre il tuo cuore buono, il tuo sorriso meraviglioso e la tua gioia di vivere.
Buon compleanno, vita mia.

20/09/2023
Più e più volte, durante questo viaggio breve ma intenso, considerando i tantissimi chilometri percorsi ogni giorno a pi...
22/07/2023

Più e più volte, durante questo viaggio breve ma intenso, considerando i tantissimi chilometri percorsi ogni giorno a piedi, mi sono chiesta dove fosse il Grande Cuore di WashingtonDC.
Ho creduto di poterlo trovare tatuato come un ologramma colorato sulla bianca facciata della Casa più famosa del mondo.
L’ho cercato all’interno di ogni museo Smithsonian, certa che tanta meravigliosa immensità fosse sufficiente per contenerlo tutto.
Ho cercato il Grande Cuore di Washington laddove credevo fosse più possibile trovarlo, nella fantasia onnipotente di poter scalare la grande statua di Lincoln per potermi sedere sulle sue ginocchia, sicura che me lo avrebbe consegnato come fosse un tesoro prezioso.
Il Grande Cuore non si trovava.
Allora ho aspettato l’ultima notte dell’anno per andare a cercarlo nell’affascinante contrasto di una serata gelida, limpida e scura come non mai, con il candore abbagliante dei monumenti che riflettono la luce delle promesse sussurrate al nuovo anno.
Niente, neppure i Memoriali di Guerra e neppure il Cimitero di Arlington, così carico di patriottismo e colline innevate di croci bianche, hanno saputo regalarmi il Grande Cuore di Washington.
Che strano, mi sono detta.
Non è possibile! Trovo il Grande Cuore in ogni città americana che ho la fortuna di visitare!
Possibile che qui non sia riuscita ancora a trovarlo?
E poi, finalmente lo trovo il primo giorno del nuovo anno, in una mattina gelida e soleggiata.
Lo incontro ad .
L’energia di questo quartiere è qualcosa di travolgente, rido, sorrido, e cammino veloce.
Eccola! La mia America, quella che riconosco dal profumo e dai colori, ma soprattutto quella che mi trasmette l’energia necessaria per vivere tanti mesi senza di lei.
Adams Morgan, ricordatelo!!
Qui si nasconde il vero Grande Cuore di Washington.
E io l’ho trovato.

Gli itinerari studiati sulla carta sono quelli che danno più soddisfazione 😊Da Laramie a Cheyenne, in Wyoming, esiste un...
19/07/2023

Gli itinerari studiati sulla carta sono quelli che danno più soddisfazione 😊
Da Laramie a Cheyenne, in Wyoming, esiste una strada secondaria che vi lascerà senza parole. Enormi monoliti si stagliano in mezzo alla prateria dando la sensazione di essere stati letteralmente buttati a caso in mezzo alle sinuosità della terra che li circonda.
È una strada meravigliosa, la .
Leggenda narra che abbia preso il suo nome, che diciamolo, fa molta simpatia 😊, da Jack Hollingsworth, un ragazzo che non smetteva mai di canticchiare sul lavoro.
Arrivo’ per la prima volta attraverso il Wyoming su un carro bestiame, procedendo dal Missouri verso la California.
Nel 1880, si stabilì lungo il Middle Crow Creek nelle Laramie Mountains e costrui’ un ranch che si dedicava principalmente all'attività di disboscamento.
Mentre trasportava legname e fieno da vendere a Fort Russell, ebbe l’idea di deviare il sentiero verso Cheyenne e si guadagnò il soprannome di "Happy Jack" per la sua disposizione amichevole e il suo canticchiare costante.
La Strada divenne, poi, un percorso popolare per i viaggiatori tra Cheyenne e Laramie e fu chiamata Happy Jack Road.
Il sentiero è stato infine asfaltato e questo meraviglioso tratto di 37 miglia ora e’ identificato anche come Wyoming Highway 210 , che collega l'Interstate 25 a Instertate 80.
Spero che questa piccola curiosità possa essere d’ispirazione per .... cambiare strada, una volta che vi troverete da queste parti! 😘🇺🇸

La Brattle Book Shop è una libreria storica che si trova a Boston, nata nel 1825, con una scelta di oltre 250.000 libri,...
16/07/2023

La Brattle Book Shop è una libreria storica che si trova a Boston, nata nel 1825, con una scelta di oltre 250.000 libri, cartoline, mappe e stampe che spaziano in tutti i generi e in tutte le epoche della letteratura mondiale.
I primi due piano sono pieni di libri usati. Il terzo piano, invece, espone libri di antiquariato e numerose prime edizioni.
Fuori dal negozio, incastrato tra due edifici industriali in mattoni, si trova un ampio spazio per la vendita all’aperto. Scaffali e librerie pieni di libri venduti a un minimo di 3 dollari.
Il proprietario della Brattle Book Shop, Ken Gloss, ha affermato che uno dei volumi più impressionanti che è passato tra le sue mani è stata la prima edizione de “Il Grande Gatsby”, firmata da F. Scott Fitzgerald.
Questi sono i vantaggi di essere il proprietario di una delle più antiche librerie del paese.
Emozionata, mi accaparro una copia del libro Furore dì Steinbeck, non è preziosa, ma per me è un tesoro inestimabile aver comprato un libro del mio autore preferito in questa storica libreria che da tanto tempo avevo voglia di visitare❤️🇺🇸

Una notte dormendo di fronte alla Devils Tower credo sia una scelta per pochi: di solito si tende a visitare in fretta q...
13/07/2023

Una notte dormendo di fronte alla Devils Tower credo sia una scelta per pochi: di solito si tende a visitare in fretta questo antichissimo monolite, che ha ispirato Spielberg a girare il suo capolavoro: Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo.
Io invece voglio dormirci proprio davanti, sentirne tutta l'energia, guardarlo dalla finestra, ammirarne l'ombra la notte e vederlo illuminato dai primi raggi del sole la mattina.
La visione è talmente suggestiva da impressionare non solo i cineasti americani, ma anche gli antichi popoli nativi, che lo considerano un luogo sacro, formatosi grazie al dono di un grande spirito che lo eresse per salvare alcune giovani indiane in fuga da un orso gigante (il quale graffiò ripetutamente il monte conferendogli così l’aspetto che tutti oggi possiamo vedere).
Voglio dedicargli tempo.
Lo faccio nel modo migliore, dormendo nell’unico lodge all’interno del parco.
Anche qui l’arrivo è da paura😂😂 siamo sperduti in mezzo al niente, nessuno ci accoglie, l’edificio sembra fatiscente
Finalmente arriva qualcuno che ci consegna le chiavi di quella che sarà la nostra location per la notte!!
Io sono fuori di testa dall’emozione: ho realizzato un altro dei miei sogni!!❤️🇺🇸
https://www.devilstowerlodge.com/

Attimi. Che diventano momenti indimenticabili, per tutta la vita. Posti. Di cui avverti una strana energia non appena ti...
12/07/2023

Attimi.
Che diventano momenti indimenticabili, per tutta la vita.
Posti.
Di cui avverti una strana energia non appena ti avvicini, e ne vieni completamente travolto, quando ti lasci trasportare dalla loro magia.
Clarksdale è uno di questi attimi, uno di questi posti.
La città fantasma del Mississippi racconta un’infinità di leggende, e tramanda, giorno dopo giorno, la storia della sua musica e dei suoi edifici.
Ho gironzolato a lungo attorno a questo palazzo, l’ho guardato, fotografato, amato e ne ho avvertito ogni singola vibrazione.
Tornata a casa, ho studiato la sua storia.
Che vi racconto.
Il Marion Theatre aprì nel 1918 su Yazoo Avenue a Clarksdale.
Fu progettato da John Gaisford e fu uno dei primi teatri adibiti alla proiezione di film nella Contea di Coahoma.
Nel 1931, il Marion Theatre fu acquistato dalla catena Saenger Amusements, che ribattezzò il teatro Paramount Theatre.
Ha continuato a funzionare come una sala cinematografica per oltre trent’anni.
Nel 1986, il Paramount Theatre fu rilevato da un gruppo che usava il teatro per le arti dello spettacolo, e fu ribattezzato Larry Thompson Center for the Performing Arts.
Chiuse definitivamente all’inizio degli anni '90 ed è attualmente chiuso.

Mi piacerebbe che chiunque arrivasse a New York scegliesse come primo appuntamento con la città, una visita al memoriale...
08/07/2023

Mi piacerebbe che chiunque arrivasse a New York scegliesse come primo appuntamento con la città, una visita al memoriale dell’11 settembre.
Un tributo alla libertà, che qui si respira ad ogni angolo.
Un tributo alla solidarietà, che incontri nei sorrisi delle persone pronte ad aiutarti appena ti vedono in difficoltà.
Un tributo alla pace, perché orrori del genere non possano capitare mai più.
Iniziare da qui è il modo migliore per conoscere la città, la sua gente e quanti si adoperano perché questo esemplare ingranaggio cosmopolita funzioni in tutta la sua meravigliosa perfezione.
Iniziare da qui significa instaurare con questa città un rapporto di stima e di fiducia reciproca.
Significa uscirne profondamente turbati, ma proprio per questo, amarla ancora di più.

Il tempo... quando si contrae all’improvviso... e nell’aria profumo di zucchero e cannella!!Le città spalancano le loro ...
05/07/2023

Il tempo... quando si contrae all’improvviso... e nell’aria profumo di zucchero e cannella!!
Le città spalancano le loro porte, mentre la Strada corre infinita, come per cingerle in un abbraccio perduto e avvolgerle nei diamanti trasparenti del suo incedere prezioso.
Guardo a destra... e guardo a sinistra.
La Strada o le città?
La Strada E le città... in un valzer continuo di emozioni ritrovate, accompagnano il mio viaggio e la sua promessa, sempre mantenuta, di farmi sentire parte della Strada, di farmi sentire parte delle città.
Senso di appartenenza.
Soltanto qui... che sia Strada o sia città, io posso dire di sentirmi finalmente a casa.

C’è poesia, in ogni angolo remoto, quando meno te lo aspetti, nei luoghi più impensati. Abbandonati e soli.C’è struggent...
03/07/2023

C’è poesia, in ogni angolo remoto, quando meno te lo aspetti, nei luoghi più impensati.
Abbandonati e soli.
C’è struggente poesia sulle strade d’America: a volte la leggi sui cartelli stradali, sulle insegne di un lodge, nelle vecchie carcasse di macchine abbandonate.
O nel luccichio di una carrozzeria nuova di zecca.
È il bagliore di un passato recente, esaltato e reso poetico dal rispetto con cui gli americani se ne prendono cura.
Lo proteggono. E ne vanno fieri.
Mi incanto.
Sulle strade d’America.
E leggo poesia ovunque, anche dove non c’è.
Ma è la nostra poesia e nessuno mai potrà dire di averla interpretata come facciamo noi.
L’America è poesia.
La mia.

Non scelgo mai una destinazione a caso, ma ogni luogo è pensato, organizzato e amato. A volte il motivo di una scelta sa...
02/07/2023

Non scelgo mai una destinazione a caso, ma ogni luogo è pensato, organizzato e amato.
A volte il motivo di una scelta salta agli occhi immediatamente, altre volte è una questione di sentimento, altre ancora, invece, ti rendi conto del perché sei lì, mentre ci arrivi.
In ogni caso non viaggio mai tanto per fare.
E ogni posto HA il suo motivo.
A Marfa ci si arriva attraversando il deserto del Chihuahua, ed è una piccola cittadina immersa nel nulla di quel grande Stato che è il Texas.
É la città degli artisti, famosa soltanto per la piccola boutique di Prada dispersa nel deserto, le sue misteriose luci fantasma, e l’hotel El Paisano, la residenza storica dove Liz Taylor, James Dean e Rock Hudson alloggiarono durante le riprese del film “ Il Gigante”.
L’itinerario è stato costruito su misura per trascorrere la notte qui.
Chiudo gli occhi e sogno, carica d’emozione.
C’è silenzio qui: è come se il passato che accompagna questo luogo mi sussurrasse dolcemente i fasti che furono.
La storia delle persone che diventarono personaggi, con le loro passioni, i loro dolori, le loro debolezze.... certamente mi sono fatta suggestionare... ma io qui ho sentito, ho visto e ho sognato, tutto quello che fu.
http://hotelpaisano.com/

Altro gateway importante per entrare nella Valle della Morte è attraversare la cittadina di Beatty. … e nel bel mezzo de...
30/06/2023

Altro gateway importante per entrare nella Valle della Morte è attraversare la cittadina di Beatty.
… e nel bel mezzo del nulla ecco qualcosa: sembra che non solo il tempo si sia fermato, ma anche l’aria è completamente immobile, c'è tutto e c’è niente, il silenzio è completo, assordante.
Scendo sola, dall’auto.
Cammino lentamente, il caldo è soffocante e devo dosare le energie per riuscire a raggiungere ogni singola rappresentazione.
Qui, infatti, è possibile fotografare le inquietanti sculture del museo all’aperto nella città fantasma di Rhyolite ma soprattutto si ha una vista fantastica lunga miglia e miglia su una delle fotografie più famose dell’entrata alla Death Valley.
Il museo è stato organizzato in onore di Albert Szukalski, l'artista che ha creato le sculture.
La principale scultura del sito, L'Ultima Cena, rappresenta la versione fantasma del quadro di Leonardo da Vinci, in grandezza naturale.
Singolare anche la scultura Ghost Rider, che raffigura una persona che si prepara a salire in bicicletta.
Negli anni, altri artisti hanno aggiunto nuove opere, come l'albero che rappresenta un assemblaggio di parti di automobili che si trovano nel deserto, La Venere del Nevada, Icara, Desert Flower: sono solo alcune delle opere d'arte che si possono ammirare in questo museo no-profit che incoraggia la sperimentazione artistica.
Da restarne incantati!❤️🇺🇸

Il Garfield Street Historic District è un quartiere storico di Cambridge, a pochi chilometri da Boston, che si estende t...
28/06/2023

Il Garfield Street Historic District è un quartiere storico di Cambridge, a pochi chilometri da Boston, che si estende tra Massachusetts Avenue e Oxford Street e comprende una zona residenziale sviluppatasi tra il 1885 e il 1891.
Ho trascorso la mattinata passeggiando tra queste case, una più deliziosa dell’altra, tutte con un piccolo giardino davanti e tante bay windows che mi guardano curiose, tra le fronde di antichi sicomori.
Se è vero che l’abitazione rispecchia lo stile di vita e l’animo delle persone che la abitano, io mi immagino che qui vivano persone allegre e serene, gentili e realizzate.
Il 22 luglio del 2022 ho ricevuto le chiavi della mia casa, che per un mese mi ha fatto sentire come se vivessi dentro una sorta di “terra promessa”, dove i sogni, the American Dream, possono finalmente diventare realtà.
Durante questo periodo ho camminato da sola, e questo mi ha dato il grande vantaggio di poter attraversare la città, passeggiare per chilometri e chilometri, decidere di fermarmi, oppure di continuare senza dover chiedere il permesso a nessuno, se non a me stessa.
Una sensazione di libertà pazzesca, che mi ha ubriacata e reso un po’ folle!😂 tanto che in più di un’occasione mi sono accorta che stavo camminando con un gran sorriso stampato sulla faccia!!
Di contro, nessuno mi ha fotografata😭😭😭 e questa è stata una gran disdetta!!!😡
A Boston, come in tutte le città americane, si cammina tantissimo, dicevo, e i primi giorni l’ho fatto talmente tanto, camminare intendo, che i miei piedi si sono tagliati.
Poi non ho mai smesso di girovagare, sono semplicemente guarite le ferite, nonostante io continuassi a camminare.
Anche mio figlio con i suoi nuovi amici ha camminato tantissimo, è un buon camminatore, pure lui.
Ma mentre il suo viso si è un pochino smunto perché la vita qui è molto più frenetica rispetto all’Italia, io ho perso tre chili e sono in ottima forma!!!😁
Come diceva un mio vecchio amico: my feet it’s my only carriage e, metropolitana a parte, i miei piedi mi hanno davvero portato dappertutto.

Perfettamente qui, volevo essere questa sera di  , abbracciata ad un deserto californiano che pochi conoscono, sperduta ...
26/06/2023

Perfettamente qui, volevo essere questa sera di , abbracciata ad un deserto californiano che pochi conoscono, sperduta ai confini del mondo.
Un tramonto viola pastello, 32 gradi alle 10 di sera, poca cosa rispetto ai 43 di oggi pomeriggio, e una luna che da domani sarà piena.
Piena, come il mio cuore stasera, che esplode di una gioia appagata, ascoltando i sussurri di una notte che sembra uscita da un’epoca antica, primordiale.
Il deserto di Anza Borrego mi aveva incuriosita sulla mappa, le statue disseminate al tramonto mi avevano fatto sognare.
Oggi sono qui, perfettamente, e mi cullo nella dolcezza di questo vento caldo ma refrigerante, che mi accarezza il viso, e mi promette altre notti così.
L’America lontana, l’America diversa. Questa è la mia America, quella che in pochi conoscono, ma c’è, esiste, basta soltanto lasciare volare la fantasia e decidere che ne vale sempre e comunque la pena. ❤️🇱🇷

Un piccolo brano, di uno dei libri più belli mai scritti, Furore, di John Steinbeck.  Un piccolo brano, da leggere a voc...
19/06/2023

Un piccolo brano, di uno dei libri più belli mai scritti, Furore, di John Steinbeck.
Un piccolo brano, da leggere a voce alta, per apprezzarne il ritmo incalzante, che comincia sommesso e graduale, fino a trascinarci con violenza dentro le pagine del libro, Stato dopo Stato, immagine dopo immagine, Strada dopo Strada.
E poi, l’appagamento finale, che ci restituisce il respiro!!!
Poesia, che consiglio a tutti di leggere per capire cosa significhi davvero viaggiare sulla Mother Road.
Ma soprattutto, cosa abbia significato.

“La è la principale strada migratoria. La 66, lungo sentiero d'asfalto che attraversa la nazione, serpeggiando dolcemente su e giù per la carta, dal Mississipi a Bakersfield, attraverso le terre rosse e le terre grigie, inerpicandosi su per le montagne, superando valichi e planando nel deserto terribile e luminoso, e dopo il deserto di nuovo sulle montagne fino alle ricche valli della California. La 66 è il sentiero di un popolo in fuga, di chi scappa dalla polvere e dal rattrappirsi delle campagne, dal tuono dei trattori e dal rattrappirsi delle proprietà, dalla lenta invasione del deserto verso il Nord, dai turbinosi venti che arrivano ululando dal Texas, dalle inondazioni che non portano ricchezza alla terra e la depredano di ogni ricchezza, residua. Da tutto ciò la gente è in fuga, e si riversa sulla 66 dagli affluenti di campagna. La 66 è la strada madre, la strada della fuga. La 64 da Clarksville, Ozark, Van Buren e Fort Smith, fino all'Arkansas. E tutte le strade che portano a Oklahoma City: la 66 che scende da Tulsa e la 270 che sale da McAlester. La 81: da Wichita Falls a sud e da Enid a Nord. Edmond, McLoud, Purcell. La 66 per uscire da Oklahoma City; El Reno e Clinton sulla 66 andando verso ovest. Hydro, Elk City, Texola...e finisce l'Oklahoma. La 66 attraverso il corridoio del Texas: Shamrock e McLean, Conway e Amarillo la gialla, Wildorado e Boise...e finisce il Texas. Tucumcari e Santa Rosa, poi su per le montagne del New Mexico. E ora le catene montuose. Holbrook, Winslow e Flagstaff tra le vette dell'Arizona. Poi il grande altopiano che scorre come un'onda di terra. Ashfork e Kingma e di nuovo montagne rocciose, dove l'acqua va comprata a caro prezzo. Poi lasciate alle spalle le vette dell'Arizona tormentate dal sole, ecco il Colorado, con gli argini verdi di giunchi...e finisce l'Arizona. La California è proprio al di là del fiume, con una graziosa cittadina per cominciare. Needles, sul fiume. Ma il fiume non è di casa in questa zona. Da Needles si sale e si scavalca una cima riarsa e dall'altra parte c'è il deserto. E la 66 attraversa il deserto terribile, dove la distanza pulsa e il centro dell'orizzonte è tarpato dall'incombere di montagne cupe. Finalmente ecco Barstow, e poi ancora deserto fino al sorgere di altre montagne, stavolta montagne buone, e la 66 vi serpeggia dentro. Poi all'improvviso un valico e sotto c'è la bella vallata, sotto ci sono i vigneti e gli aranceti e le piccole case,e in lontananza una città. E...oh, buon Dio, è finita."
(pag.165-166, FURORE, J. Steinbeck)

𝑩𝑰𝙂 𝙎𝗨𝙍, la costa dei poeti, una regione che inizia da Carmel-By-the Sea, cittadina deliziosa a 200 km a sud di San Fran...
14/06/2023

𝑩𝑰𝙂 𝙎𝗨𝙍, la costa dei poeti, una regione che inizia da Carmel-By-the Sea, cittadina deliziosa a 200 km a sud di San Francisco, e arriva fino alla California meridionale, a San Simeon.
144 km lungo la mitica Highway 1.
𝑩𝑰𝙂 𝙎𝗨𝙍, il romanzo meno conosciuto di Kerouac, intriso di verità filosofiche e spirituali, in una corsa sfuggente e inafferrabile per trovare scampo dagli eccessi di alcol e droghe a cui i giovani scrittori della “beat generation” sono dediti, come naturale conseguenza di anni di vagabondaggio, che culmina con l’ode al Mare♥️, raccolta di suoni provenienti dallo scroscìo e dal rifrangersi delle onde sugli scogli, che Kerouac sente trasformati in voci e trascrive sui fogli come enigmatico epilogo alla sua opera.
𝑩𝑰𝙂 𝙎𝗨𝙍, per me, un altro sogno nel cassetto che si avvera♥️🇺🇸

Quando ci si interroga sul significato della parola “bellezza” il termine “soggettiva” è forse quello più equilibrato pe...
11/06/2023

Quando ci si interroga sul significato della parola “bellezza” il termine “soggettiva” è forse quello più equilibrato per darle un riscontro obiettivo.
Ma questa sera di luglio di un anno fa, tornando a casa dal mio perpetuo girovagare a Boston, mi accorgo che esistono situazioni in cui lo splendore che ti avvolge diventa un incanto universale e la condivisione è l’unica arma in nostro possesso per non essere sopraffatti dal batticuore che si prova di fronte a questa eccezionale normalità.

Quando si vola tante ore per raggiungere gli Stati Uniti, i paesaggi che si susseguono sono tra i più disparati. E quand...
06/06/2023

Quando si vola tante ore per raggiungere gli Stati Uniti, i paesaggi che si susseguono sono tra i più disparati.
E quando la costa est si avvicina, di solito con scalo nel Mid-West, rimango incantata ad osservare da quassù questo immenso lembo di terra, la baia di Hudson, che scorre davanti ai miei occhi come in un documentario, di quelli che mi diverto a guardare in televisione.
Il bagliore è accecante, gioco con i miei pensieri, mi sento piccola e molto fortunata, vorrei riuscire ad abbracciare il mondo intero per ringraziarlo dello spettacolo che mi sta regalando, che pensiero sciocco!
Ma da quassù tutto sembra possibile e commuovermi resta l’unica via d’uscita per non soccombere all’emozione.

Bisogna sempre inseguire i propri sogni e trovare il tempo per andare a salutare gli amici. Per questo motivo decido che...
04/06/2023

Bisogna sempre inseguire i propri sogni e trovare il tempo per andare a salutare gli amici. Per questo motivo decido che il mio primo stop in California sia la città di Salinas, dove è nato il mio amore per gli Stati Uniti e soprattutto la mia passione per gli OTR.
È un omaggio doveroso, ma soprattutto il punto di partenza per la progettazione del mio itinerario .
La casa di John Steinbeck, costruita nel 1897 in stile vittoriano e oggi trasformata in un piccolo ristorante purtroppo è chiusa ma, mentre mi appresto ad avvicinarmi per fotografare da fuori ogni più piccolo dettaglio, un anziano volontariato mi si avvicina e mi chiede se ho voglia di entrare per un veloce tour privato.
Credo che la mia faccia abbia parlato più di mille parole😂 e non posso non pensare, dopo le sue meravigliose spiegazioni e un’emozione infinita, che il mio viaggio sia nato sotto una buona stella e che a dirmelo sia stato niente meno che lui, il mio scrittore preferito, e che in questo modo abbia voluto darmi un segno della sua approvazione.
Per chi avesse voglia di visitare questo edificio, iscritto al Registro Nazionale dei Luoghi Storici nel 1989 e godere di interni perfettamente restaurati e curiosare tra i mille cimeli appartenuti a Steinbeck e alla sua famiglia, non deve fare altro che puntare sul navigatore il 132 di Central Avenue a Salinas, mentre la sua tomba si trova tra l’angolo 768 di Abbott Street e East Romie Lane, nel lotto “Hamilton“.
E se ci si dovesse chiedere perché sono venuta fino a qui per rimanere 10 minuti a guardare dove è sepolto il mio scrittore preferito, posso rispondere che la maggior parte delle persone con cui vorrei uscire a cena per parlare non ci sono più e l’unico modo per incontrarle fisicamente è tornare nei luoghi dove sono vissute o dove sono sepolte.
Di fronte a una tomba, o a una casa, il dialogo è solo immaginario, ma non provarci sarebbe come darla vinta alla morte.
Quindi eccomi qua, davanti alla tomba di Steinbeck a parlare da sola…

La geometria della natura♥️🇺🇸~Herring Cove Beach~ MATra Wood End e Race Point Lighthouses si trova questa splendida spia...
25/04/2023

La geometria della natura♥️🇺🇸
~Herring Cove Beach~ MA
Tra Wood End e Race Point Lighthouses si trova questa splendida spiaggia, la più popolare di Provincetown, dalla quale in certi periodi dell’anno è possibile avvistare il passaggio delle balene oppure le foche che si crogiolano al sole.
Restare fino al tramonto è un must do perché i tramonti a Herring Cove non hanno eguali su tutto il Cap, infatti il sole sembra effettivamente tramontare nell'oceano, cosa insolita per la costa orientale.

Scena: deserto del  , avete bisogno di dormire e trovate un motel a  , un desolato paesino minerario, lontano da tutto e...
11/12/2022

Scena: deserto del , avete bisogno di dormire e trovate un motel a , un desolato paesino minerario, lontano da tutto e da tutti.
Entrate, e dentro ci sono migliaia di clown che vi guardano.
Anche nelle stanze, quadri di pagliacci. La notte sentite le voci.
Quando vi svegliate la mattina, guardate fuori dalla finestra e vi accorgete che davanti a voi c’è un bel cimitero maledetto, di quelli con le lapidi di legno che vengono fuori dalla nuda terra.
Insomma, siate i benvenuti al , l’albergo meno adatto a chi soffre di coulrofobia.
Prenoto una stanza con largo anticipo e l’itinerario si sviluppa tenendo conto di raggiungere questo lembo sperduto di Nevada, proprio per andare a dormire in questo Motel che fa parte del “mito degli hotel più ” d’America.
Ricordo il nostro arrivo al Clown Motel e quella giornata, come una delle più emozionanti del nostro ultimo OTR
Tutto SEMBRA tranquillo, fino a quando visitiamo l’antico cimitero proprio dietro il motel.
La sua storia è inquietante e particolare, in dieci anni, dal 1901 al 1911 sono state seppellite le persone morte per peste e per l’incendio della miniera, ma ci sono anche molti suicidi e molte persone assassinate o uccise dalla polmonite.
La visita al cimitero è davvero inquietante, come mai avrei immaginato. Stiamo per andare a letto, ma non siamo per nulla sereni.
Improvvisamente comincia a soffiare un vento impetuoso e i rumori che si sentono non sono affatto rassicuranti. 🙄
Ci stringiamo nel letto e aspettiamo che l’alba porti via il turbamento che è impossibile non provare quando si decide di trascorrere una notte al Clown Motel.

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I sogni son desideri...

Da quando la nostra piccola famiglia ha cominciato a viaggiare, ha deciso di non smettere più’. E farlo attraverso gli occhi trasognati di un bambino ha acquisito, nel tempo, quel valore aggiunto, al quale non sappiamo rinunciare. Molto spesso i miei viaggi sono stati pensati proprio su misura per lui. Ogni entusiasmo, ogni curiosità’, ogni desiderio di scoperta ci ha coinvolti al tal punto da riuscire a realizzare anche i viaggi più’ improbabili.

E cosi’ siamo volati a Cape Cod a vedere le balene, i coccodrilli nelle Everglades, le tigri in India, i big five in Africa, le renne e le alci a Capo Nord, le orche nel Mare del Nord e tutto ciò’ che in natura e’ libero, selvaggio e distante mille miglia da ogni forma di coercizione e ingabbiamento.

Man mano che il piccolo Giorgio e’ cresciuto i nostri viaggi sono diventati sempre più’ mirati a scoprire il continente che più’ di qualsiasi altro ci attira e ci affascina, l’America, l’unico Paese al mondo che e’ in grado di regalarci, ogni volta, l’emozione squisita della LIBERTA’. In fin dei conti viaggiare significa proprio questo: aprire i propri orizzonti al nuovo, al diverso, e proiettarsi sempre verso l’altro e l’altrove.

Qui, negli Stati Uniti, ci sentiamo noi stessi e ritroviamo sempre noi stessi. Che sia una grande metropoli o le distese sconfinate delle pianure del midwest, o l’immensita’ della natura del west, o le sue strade solitarie, cariche di significati e di storia, l’America ci fa sentire a casa.