14/12/2021
Diciamo sempre che “la diversità è una ricchezza”.
Ed effettivamente è così. La diversità ci insegna a crescere, a valutare diversi punti di vista, a metterci in discussione, ad abbandonare il porto sicuro.
Eppure, inutile negarlo, ci sono dei casi in cui può rappresentare un vero e proprio limite.
Ieri nelle storie ci siamo confrontati sull’impatto di grandi differenze all’interno della coppia e ci siamo chiesti quando, effettivamente, queste siano un problema.
Quando, in una coppia, la differenza è “troppa”?
Una ragazza in poche parole ha riassunto un concetto molto articolato: “quando ci fa soffrire”.
Ecco. Se dovessi spiegare il mio punto di vista, probabilmente prenderei in prestito il suo, perché non è forse questa la discriminante soggettiva tra il troppo e il non troppo?
Io e Diego siamo due comete che si sono incontrate, scontrate e riallineate fino a creare, per qualche strana ragione, un universo imperfetto che però, cavolo, funziona.
Due individui diversi che hanno due personalità diverse dettate da due educazioni diverse e due diversi bagagli di esperienze che si tramutano in due modi totalmente diversi di dimostrare un amore immenso, totalizzante.
Una professionista che stimo molto una volta mi ha detto che esistono coppie che “scoppiano” facilmente seppur formate da componenti simili e coppie felici seppur formate da due tizi che sembrano non c’entrarci nulla l’uno/a con l’altro/a.
Ha sottolineato, poi, che ciò che conta davvero in qualsiasi tipo di relazione sono i valori.
Io aggiungerei anche gli obiettivi di vita. Attenzione: non tempi, obiettivi (c’è una diretta salvata proprio su questo argomento).
Si è liberi di volere una vita a piedi scalzi nella giungla, di non desiderare figli o una base stabile, di cambiare città, paese o mezzo di trasporto da un giorno all’altro.
Ma se quello che sogno io è diventare genitore e camminare sul pavimento di una casa arredata con tanto amore, tanta pazienza e tanto muto, come la mettiamo?
Quindi sì alle differenze caratteriali, ma poi fare i conti con valori e obiettivi è tutta un’altra cosa.
Quando, per voi, le differenze sono troppe?
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