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Gate 309 - Travel Blog “Con un figlio non viaggerete più” 🗺️ Sfatiamo questo mito esplorando il mondo con la nostra bimba
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Gate 309 è il contenitore dei racconti e delle emozioni di Marika e Diego: un travel blog dedicato ai viaggi di coppia intorno al mondo. Blog: www.gate309.com
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Se state puntando la Corea del Sud e vi state chiedendo se sia adatta ad un viaggio con bambini, qui troverete la rispos...
02/04/2024

Se state puntando la Corea del Sud e vi state chiedendo se sia adatta ad un viaggio con bambini, qui troverete la risposta 🇰🇷

Corea del sud con bambini: itinerario, consigli e informazioni su cibo, sanità, spostamenti e servizi pensati per le famiglie

Inizia da qui, dalla nostra amata New York, un viaggio che porterà noi e la nostra bimba alla scoperta della East Coast....
23/02/2023

Inizia da qui, dalla nostra amata New York, un viaggio che porterà noi e la nostra bimba alla scoperta della East Coast.

Felici?
Emozionati?
No, non si può descrivere 🫶🏻

Come sempre racconteremo le nostre avventure nelle storie di Instagram —> www.instagram.com/gate_309

Come scegliere la sistemazione adatta ad un soggiorno con un neonato?In questo articolo abbiamo raccolto i nostri sugger...
01/02/2023

Come scegliere la sistemazione adatta ad un soggiorno con un neonato?
In questo articolo abbiamo raccolto i nostri suggerimenti

Per viaggiare con un neonato è importante scegliere la sistemazione adatta. Ecco i nostri consigli per un soggiorno comodo e senza stress

Tutto, ma proprio tutto, quello che c’è da sapere ✈️
27/01/2023

Tutto, ma proprio tutto, quello che c’è da sapere ✈️

Volare con un neonato: la guida completa. Cosa portare, quali bagagli sono concessi, come fare con latte e pappe...

Siamo in  , in provincia di  .È il 1964 e un signore chiamato Emidio inizia a produrre il suo vino fidandosi unicamente ...
16/05/2022

Siamo in , in provincia di .
È il 1964 e un signore chiamato Emidio inizia a produrre il suo vino fidandosi unicamente del volere della natura, andando contro tutti quelli che gli consigliano di abbandonare l’idea, che tanto il Montepulciano era buono solo come uva di seconda e terza scelta.

Probabilmente quel signore, che adesso ha novant’anni e che ci ha accolti con un grande sorriso e molto orgoglio, mai avrebbe immaginato di creare tutto ciò che attualmente la sua famiglia gestisce.
O forse sì.

Perché in realtà sono stati proprio il suo istinto e la sua tenacia a permettergli di dare vita all’azienda vinicola , una delle più importanti del territorio e non solo, un angolo di Paradiso incastonato tra il mare e il Gran Sasso, in una cornice nella quale c’è verde fino a perdita d’occhio 🌿

Qui la vinificazione mira a qualità e precisione estreme e segue ancora i ritmi dell’uomo, non vengono infatti usate macchine.
Nessun prodotto chimico, nessun lievito, nessun enzima. Solo prodotti naturali come cristalli di rame, zolfo e preparati biodinamici.

Noi abbiamo dedicato la mattinata di domenica alla visita in cantina con degustazione, dopo aver passato la notte in una delle nove camere dell’agriturismo. C’è anche la possibilità di cenare con un menu degustazione e vini in abbinamento 🍷

È stata un’esperienza bellissima e, pur trovandoci solo ad un’ora e mezza da casa, ci è sembrato davvero di chiudere il mondo fuori per lasciarci cullare dai suoni e profumi delle splendide colline teramane.
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Se questa foto potesse parlare, reciterebbe una dietro l’altra tutte le poesie più dolci mai composte. E ne troverebbe d...
06/05/2022

Se questa foto potesse parlare, reciterebbe una dietro l’altra tutte le poesie più dolci mai composte.
E ne troverebbe di nuove.

Se questa foto potesse parlare, racconterebbe una lunga storia fatta di alti davvero alti e bassi davvero bassi.

Se questa foto potesse parlare, descriverebbe il vano e futile tentativo di creare lo scatto perfetto quando nessuna posa, post-produzione o luce studiata sarebbe in grado in alcun modo di ba***re la realtà.

Se questa foto potesse parlare citerebbe senza dubbio una canzone meravigliosa, perché è proprio vero che “sarà difficile diventar grandi, prima che lo diventi anche tu”.

Il fatto è che le foto non possono parlare, ma poco importa.
Tanto ci penseremo noi a ricordartelo ogni giorno, amore immenso, che sei la gioia più grande di mamma e papà.

Amici, abbiamo mantenuto il segreto per un po’, ma siamo tanto tanto felici di condividere con voi questo viaggio speciale: la famiglia si allarga 🌻

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Quella cosa chiamata routine era un tassello che alla nostra relazione mancava.Nel senso: quando passi anni e anni in vi...
22/04/2022

Quella cosa chiamata routine era un tassello che alla nostra relazione mancava.
Nel senso: quando passi anni e anni in viaggio conducendo una vita da freelance è praticamente impossibile avere ritmi o giornate sempre uguali.

Il tempo, il fuso orario, la suddivisione degli impegni sono cose che riesci quasi sempre a scandire tu.
Quante volte abbiamo staccato dal pc tardissimo, anticipando le consegne, in modo da poter poi avere la mattinata libera il giorno successivo? E quando non è stato possibile ci siamo sempre riorganizzati con facilità.

Poi però qualcosa è cambiato.
La vita, è cambiata.
Ci siamo stabilizzati, abbiamo avviato due attività, imparato a fare i conti con orari molto meno flessibili, con il non poter incastrare l’appuntamento dal barbiere o la spesa quando capita “tanto mi organizzo il lavoro”. E abbiamo stretto la mano ad una versione della nostra coppia totalmente nuova, così normale eppure così estranea per noi.

Ma se in principio questi “nuovi noi” ci incuriosivano, inevitabilmente siamo andati incontro alle barriere spazio temporali dettate da parole all’apparenza insignificanti come “stanchezza”, “tran tran”, “pigrizia”, “pazienza”.

Insignificanti solo all’apparenza, appunto. Perché noi non sapevamo cosa volesse dire non avere le energie per chiacchierare la sera, doversi organizzare con largo anticipo per passare un weekend fuori e solo quando il team dei collaboratori è al completo, trovare modi alternativi per creare del tempo di qualità da spendere insieme.

Ecco perché siamo scappati anche solo per una notte ogni volta che abbiamo potuto, esplorando zone nuove della nostra bellissima regione adottiva o di quelle limitrofe. Ecco perché ci siamo sempre dedicati le cene romantiche settimanali, gli aperitivi tête-à-tête, le serate sul divano a divorare serie tv.

E voi cosa fate per condividere del tempo di qualità nella vostra coppia?
Ci riuscite tranquillamente o il tempo/la stanchezza vi mettono i bastoni tra le ruote?

Nel frattempo preparo la valigia per la nostra fuga nelle Marche 🍀
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Quello di cui avevamo bisogno, quello che abbiamo organizzato, quello che abbiamo atteso con impazienza mentre eravamo i...
19/04/2022

Quello di cui avevamo bisogno, quello che abbiamo organizzato, quello che abbiamo atteso con impazienza mentre eravamo isolati causa positività, quello che per noi racchiude il concetto di Pasquetta, insomma, è proprio quello che abbiamo vissuto ieri: un pranzo in agriturismo, la natura, la tappa gelato davanti al mare e le tante chiacchiere inconfondibili con gli amici cari 🌿
E se è vero che il posto quando stai con le persone a cui vuoi bene non conta poi molto, ha senza dubbio contribuito a rendere la giornata ancora più speciale.

Com’è andata la vostra Pasquetta?🐣

Siamo il paese delle formalità.Siamo educati a fare o non fare in base a ciò che gli altri potrebbero dire o non dire, p...
26/02/2022

Siamo il paese delle formalità.
Siamo educati a fare o non fare in base a ciò che gli altri potrebbero dire o non dire, pensare o non pensare di noi.

Quando succede qualcosa, siamo così egocentrici e ambigui da farci problemi nel condividere online un momento di vita normale perché “pare brutto” -come si dice dalle mie parti- però quella cosa la facciamo comunque. E no, non credo assolutamente che scegliere di fare qualcosa sia una mancanza di rispetto verso il dolore.

Ma guai a mostrarlo.
Guai a tradire le aspettative altrui.
Guai a pubblicare la foto di un aperitivo o di un paesaggio o un selfie perché “altrimenti la gente che pensa”. E, se lo pubblichi, guai a non specificare che lo fai solo perché con Instagram ci lavori.

Sia mai che non arrivi chiaro il concetto che le giornate di ognuno di noi siano state messe totalmente in pausa. Nessuno di noi mangia, fa la doccia, vede gli amici, va al lavoro, dorme sotto un tetto caldo, trascorre ore sui social o davanti alla tv e non necessariamente per raccogliere news di attualità.

Come se la partecipazione, l’empatia, la tristezza e l’informazione di ognuno di noi si misurassero attraverso un aperitivo, un paesaggio, un selfie.

C’è chi ha voglia di condivisione, chi proprio non ne ha, chi esce a cena per distrarsi e chi preferisce rimandare, ma in nessuna maniera l’entità dell’empatia altrui si valuta in base al nostro modo di viverla.

Adesso è la guerra, prima è stato l’Afghanistan, prima ancora qualcosa di doloroso capitato a qualcuno a noi caro.

Io da tempo ho imparato a fare caso ad altro. A guardare oltre.
E ci sto facendo caso anche in questi giorni quando, in questo meccanismo malato fatto di apparenza e ipocrisia che riguarda tutti noi nessuno escluso, parlando con qualcuno di quella stessa guerra che ha messo in pausa i nostri social network, c’è una precisa preoccupazione che solitamente apre il discorso e che prevale sulle altre.
“Speriamo solo che non arrivi in Italia”.

In questo periodo così pieno di impegni e scadenze e cose da programmare, avevamo bisogno di una cosa soltanto: prenderc...
14/02/2022

In questo periodo così pieno di impegni e scadenze e cose da programmare, avevamo bisogno di una cosa soltanto: prenderci una pausa dedicata esclusivamente a noi due, nel silenzio totale e a contatto con la natura 🍃

Abbiamo trovato tutto questo a Charme in Perillis, una dimora storica situata in un borgo minuscolo che vanta una posizione strategica per visitare alcune delle zone più belle dell’Abruzzo.

È stato un soggiorno semplicemente perfetto, a partire dalle camere che richiamano lo stile del luogo, passando per la colazione a base di prodotti locali e torte fatte in casa, fino ad arrivare a lui: il panorama.
La bellezza delle montagne viste da lì è indescrivibile, con quelle vette che sembrano non volerti lasciare mai.

In questo post trovate qualche foto che speriamo serva per farvi percepire un pizzico di quell’atmosfera magica che pervade il luogo 🌹

[ DI FESTE E PARITÀ]Io e Diego, qualche giorno fa, abbiamo fatto una riflessione.Secondo noi durante le feste natalizie ...
07/01/2022

[ DI FESTE E PARITÀ]

Io e Diego, qualche giorno fa, abbiamo fatto una riflessione.
Secondo noi durante le feste natalizie il divario tra uomini e donne riguardante le faccende domestiche si evidenzia ancora di più.

Io poi, che della parità di genere cerco di fare un mantra e uno dei pilastri della nostra relazione, a queste cose ci faccio sempre caso.

Ci ho fatto caso durante queste feste quando, una volta terminato di mangiare o anche semplicemente quando si doveva pensare a ritirare i piatti tra una portata e l’altra, sono state sempre le donne delle nostre famiglie a farlo.

Quasi fosse scontato e normale e ovvio che gli uomini potessero restare seduti intorno al tavolo a bere e chiacchierare, inconsciamente consapevoli che quei compiti spettassero di default a qualcun altro.
Qualcun altro che si era magari già occupato di organizzare, fare la spesa, cucinare e apparecchiare.

Ora, io riporto l’esempio delle nostre famiglie perché stiamo parlando di nuclei molto uniti nei quali regna un amore immenso tra tutti i componenti, a prescindere dal genere. Ed è proprio questo che voglio sottolineare: la divisione delle faccende domestiche non ha nulla a che vedere con la cattiveria o con la pigrizia.
È legato ad una cultura che fa una fatica immane ad evolversi.
È un concetto che, semplicemente, non ci viene insegnato e che di conseguenza fatichiamo a riconoscere e fatichiamo ancora di più, sia da un lato che dall’altro, a far entrare nella nostra routine.

Ma è un meccanismo che in qualche modo andrebbe fermato, riprogrammato, riadattato ai tempi attuali.
È con i piccoli passi che si crea il cambiamento. Anche con un semplice “a chi tocca sparecchiare oggi?”.

Prova a pensare ad un pranzo o una cena qualsiasi con i tuoi parenti, vedi la stessa situazione che ho descritto io?
Oppure riesci già a toccare con mano un possibile cambiamento?
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Ieri ho scritto una lettera al mio 2021.⠀L’ho scritta e poi l’ho bruciata.⠀⠀È una pratica di journaling che serve a salu...
30/12/2021

Ieri ho scritto una lettera al mio 2021.⠀
L’ho scritta e poi l’ho bruciata.⠀

È una pratica di journaling che serve a salutare l’anno che sta finendo e ad accogliere quello che sta iniziando.⠀

Se dovessi paragonare a qualcosa il mio 2021, sarebbe senza dubbio un giro sulle montagne russe. E io le montagne russe le odio.⠀

Sono sempre stata una di quelle persone che non sopportano le discese improvvise, che vogliono sapere cosa c’è ad aspettarle alla fine della salita, ancor prima di intraprenderla.⠀

Il fatto è che alcune cose puoi scoprirle solo se vai al Luna Park, prendi coraggio e compri un biglietto per la giostra.⠀

Il 2021 è stato un anno per me turbolento, che mi ha tolto tanto, che mi ha dato tanto.
Che mi ha insegnato che anche dal dolore si può imparare qualcosa.⠀

Il 2021 ha smussato un lato di me spesso utile, ma che quando è in eccesso diventa prepotente e limitante: quello del voler avere sempre tutto sotto controllo.⠀

Sto imparando, piano piano, a concentrarmi sul qui e ora. ⠀
L’unico momento che esiste realmente.⠀

Il 2021 stato un anno di conquiste, paure, impegno.⠀
L’anno delle scelte che hanno cambiato totalmente la nostra vita, le nostre abitudini, le nostre priorità. ⠀
Siamo passati dal mangiare noodles nel nostro “solito posto” a Bangkok, a mangiare un sandwich al volo quando facciamo orario continuato all’ottica.⠀

E se qualche tempo fa mi avessero detto che anche quel sandwich mi avrebbe resa felice, sarei scoppiata a ridere. ⠀
Sia chiaro: i sogni ce li teniamo stretti e l’obiettivo è sempre quello di tornare a viaggiare il più possibile, ma se scegli di seguire un progetto, allora è giusto dedicargli corpo e anima.⠀

Ed io non so come sarà il 2022.⠀
Non so come sarò io, che oggi sono una versione di me diversa da quella di ieri.⠀
Ho tante speranze, tanti desideri.⠀

Ma immaginiamo per un attimo di essere in quella fase lì: siamo appena arrivati al Luna Park, abbiamo comprato il biglietto e l’addetto alle montagne russe sta controllando che le barre di sicurezza siano abbassate.⠀
Parte la giostra.⠀
Parte questo 2022.⠀

Non ci resta che goderci il viaggio.⠀
Buon anno, amici 💫

Diamo i numeri per ciò che ci aspetta:🥂 brindisi: innumerevoli🍝 pranzi e cenoni: infiniti🎄 regali da consegnare e da sca...
24/12/2021

Diamo i numeri per ciò che ci aspetta:

🥂 brindisi: innumerevoli
🍝 pranzi e cenoni: infiniti
🎄 regali da consegnare e da scartare: qualcuno
💆🏼‍♀️ fuga romantica in completo relax: una
🚘 giorni che ci dividono dalla Tuscia: sei

È vero, la nostalgia di quell’attesa speciale che anticipa un lungo volo si fa sentire sempre di più.
Ma, nonostante non manchi la voglia di organizzare un viaggio lontano il prima possibile, se pensiamo a ciò che si prospetta da oggi all’inizio del 2022 ci si riempie davvero il cuore di gioia.

Poter brindare con gli amici più stretti e i familiari è qualcosa che solo fino a qualche mese fa sembrava un lusso.
E noi ce lo godiamo tutto♥️

Buone feste a voi e ai vostri cari. Vi auguriamo un Natale pieno di amore, salute e di “ho mangiato troppo!” 🎅🏻🎄

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Diciamo sempre che “la diversità è una ricchezza”.Ed effettivamente è così. La diversità ci insegna a crescere, a valuta...
14/12/2021

Diciamo sempre che “la diversità è una ricchezza”.
Ed effettivamente è così. La diversità ci insegna a crescere, a valutare diversi punti di vista, a metterci in discussione, ad abbandonare il porto sicuro.

Eppure, inutile negarlo, ci sono dei casi in cui può rappresentare un vero e proprio limite.

Ieri nelle storie ci siamo confrontati sull’impatto di grandi differenze all’interno della coppia e ci siamo chiesti quando, effettivamente, queste siano un problema.
Quando, in una coppia, la differenza è “troppa”?

Una ragazza in poche parole ha riassunto un concetto molto articolato: “quando ci fa soffrire”.

Ecco. Se dovessi spiegare il mio punto di vista, probabilmente prenderei in prestito il suo, perché non è forse questa la discriminante soggettiva tra il troppo e il non troppo?

Io e Diego siamo due comete che si sono incontrate, scontrate e riallineate fino a creare, per qualche strana ragione, un universo imperfetto che però, cavolo, funziona.
Due individui diversi che hanno due personalità diverse dettate da due educazioni diverse e due diversi bagagli di esperienze che si tramutano in due modi totalmente diversi di dimostrare un amore immenso, totalizzante.

Una professionista che stimo molto una volta mi ha detto che esistono coppie che “scoppiano” facilmente seppur formate da componenti simili e coppie felici seppur formate da due tizi che sembrano non c’entrarci nulla l’uno/a con l’altro/a.

Ha sottolineato, poi, che ciò che conta davvero in qualsiasi tipo di relazione sono i valori.
Io aggiungerei anche gli obiettivi di vita. Attenzione: non tempi, obiettivi (c’è una diretta salvata proprio su questo argomento).

Si è liberi di volere una vita a piedi scalzi nella giungla, di non desiderare figli o una base stabile, di cambiare città, paese o mezzo di trasporto da un giorno all’altro.
Ma se quello che sogno io è diventare genitore e camminare sul pavimento di una casa arredata con tanto amore, tanta pazienza e tanto muto, come la mettiamo?

Quindi sì alle differenze caratteriali, ma poi fare i conti con valori e obiettivi è tutta un’altra cosa.

Quando, per voi, le differenze sono troppe?
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06/12/2021

Il nostro non è un albero dai colori selezionati con cura e meticolosità.
Non è per niente fotogenico o instagrammabile.
Non ha decorazioni di design e neanche luci intrecciate secondo schemi precisi.
Alcune zone sembrano uscite dal Paradiso e altre sono buchi neri.
Sul nostro albero c’è davvero di tutto: pupazzi improbabili, palline vinte da mamma con i punti (guardare per credere😂), babbi natale che hanno visto tempi migliori.

Ma per noi l’albero di Natale non è solo, ecco, l’albero di Natale in quanto tale.
È tutto ciò che gravita attorno ad esso: risate, balletti, capocciate date al tavolo e tanto, tanto, immenso amore.

Alla fine del video - da guardare rigorosamente con il volume alzato - vi presentiamo il nostro alberello 🎄

“Non sei adatta a questa società”“Vivi in un mondo tutto tuo”Io preferisco però dare ascolto a Pasolini, che diceva “Ti ...
01/12/2021

“Non sei adatta a questa società”
“Vivi in un mondo tutto tuo”

Io preferisco però dare ascolto a Pasolini, che diceva “Ti diranno di non splendere. E tu splendi, invece.”

Ci insegnano a dover essere sempre più furbi degli altri.
A non farci fregare, che poi facciamo la figura degli stupidi. Dei deboli.

Ci insegnano ad essere pronti ad attaccare per primi e a cercare vendetta, non giustizia, se subiamo un torto.

Vendetta. Ma ci pensate mai a quanto sia inutile questo concetto?

Come se potesse poi risolvere qualche problema, portare qualche beneficio se non quello di colmare l’insaziabile tratto culturale del dover per forza essere l’ultimo a fare una mossa in un’immensa partita a scacchi.

E sapete qual è la cosa più assurda?
Che quando facciamo scacco matto in una battaglia persa in partenza, non abbiamo neanche l’onestà di dire “ho abbattuto la regina perché sono fatto così”. No.

Diciamo che è una conseguenza del comportamento altrui, dimenticandoci che, anche di fronte al gesto più vile e meschino, non c’è nessuno a parte noi in grado di manovrare i fili delle nostre scelte.

E che tutto, tutto, ciò che facciamo parla sempre e soltanto di noi. Compreso il modo in cui rispondiamo ai torti subìti.

Con la scusa di dover stare sul chi va là, contribuiamo ad alimentare una mentalità negativa che, così, non ha speranze di cambiare.

Perché questa riflessione?
Perché mi sento continuamente dire che sono “troppo buona”.
Ma non come pregio, eh.
Pare che io lo sia proprio “troppo” per questa società che prima o poi mi divorerà, masticherà e risputerà.

Siamo così educati e abituati alla negatività da poter essere “troppo” in qualcosa di positivo.
Ma quando ci metteremo in testa che quella società lì di cui tutti si riempiono la bocca, siamo proprio noi?

Che se non rappresenteremo noi il cambiamento, nessuno lo farà al posto nostro?

Per citare , non dobbiamo mai dimenticare che siamo fili d’erba e che il penso del mondo non grava sulle nostre spalle.

Ma possiamo sempre dare il nostro contributo per creare prati bellissimi.

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Male male, Alfonso Signorini.Male male.Vengo da una regione nella quale rivendicare i diritti dettati da una legge è div...
17/11/2021

Male male, Alfonso Signorini.
Male male.

Vengo da una regione nella quale rivendicare i diritti dettati da una legge è diventato difficile.
Non a caso qualche mese fa tutti i giornali hanno parlato “dell’ultimo ginecologo in Molise non obiettore di coscienza.”

Una legge, quella per l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza, per la quale persone hanno dovuto lottare.
Eppure riguarda la libertà che ognuno di noi dovrebbe avere di default sul proprio corpo.

Immaginate di essere nella posizione di una donna che deve compiere questo passo.

Immaginate che quella che dovrebbe essere una decisione tutelata legalmente si riveli un labirinto ad ostacoli.

Immaginate che quel labirinto, quella donna lì, lo giri con un peso enorme sulle spalle fatto di sensi di colpa, incertezze, dolore, paura del giudizio altrui, vergogna.
A volte queste cose attaccano tutte insieme, altre volte invece no e saranno anche fatti suoi, dato che è del corpo suo che si parla.

Immaginate questa donna accendere, ad un certo punto, la tv e ritrovarsi di fronte il conduttore di uno dei programmi più visti in Italia dichiararsi contrario all’ab**to.
Anzi no, “NOI siamo contrari all’ab**to”. Come se fosse una cosa così br**ta e vergognosa che mica puoi solo dare la tua opinione, no, devi prenderne totalmente le distanze.

Quello stesso conduttore, ricordiamolo, che ti caccia senza pensarci due volte se ti scappa una bestemmia a metà.

Però no, guai a non urlare in prima serata lo sdegno verso qualcosa che tocca il corpo femminile.
Guai a non mettere bocca su un diritto sudato, giusto, sacrosanto.

Non sia mai qualcuno possa pensare che magari anche noi, a volte, sorprendentemente, potremmo essere nella posizione di ponderare e fare una scelta.
Senza chiedere il permesso a nessuno, tra l’altro.
E menomale che non si poteva più dire niente.
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**to #194 **tovolontario

« Che dici, prenotiamo? » avevo proposto a Diego ricordandogli il voucher per un soggiorno a  , in  , regalo delle mie a...
02/11/2021

« Che dici, prenotiamo? » avevo proposto a Diego ricordandogli il voucher per un soggiorno a , in , regalo delle mie amiche per il mio trentesimo compleanno.
« Prenotiamo ».

Scheggino è un piccolissimo e affascinante agglomerato di case e vicoli nel cuore della splendida , in una posizione davvero strategica per visitare i dintorni.
Le sistemazioni di sono sparse qui e lì nel borgo, seguendo lo schema dell’albergo diffuso 💫

Che voi siate amanti dell’outdoor, della storia, dell’arte, della buona cucina o del relax, è il punto di partenza ideale per creare un itinerario in grado di soddisfare i vostri interessi.
Noi ad esempio abbiamo raggiunto Spoleto in quindici minuti e le Cascate delle Marmore in meno di mezz’ora e, con più tempo a disposizione, avremmo sicuramente avuto l’imbarazzo della scelta tra le innumerevoli bellezze della Valnerina o di altre zone vicine.

Ecco qualche consiglio su Scheggino, salvate il post se è nei vostri piani👇🏻

- se intendete soggiornare a Torre del Nera, vi consigliamo di optare per le camere, a meno che non abbiate bisogno della cucina. Inizialmente era la soluzione scelta dalle mie amiche, ma non c’era disponibilità e quindi abbiamo deciso di sfruttare il voucher per un monolocale, nel quale però gli spazi ci sono risultati un po’ stretti.

- prenotate con largo anticipo sia eventuali trattamenti o ingressi in SPA che il ristorante dell’hotel (molto buono!).

- consigliatissima anche una cena presso Osteria Baciafemmine.

- visitate il Museo del Tartufo - l’oro nero - dedicato a Paolo Urbani e totalmente gratuito. Si trova nella piazza principale di Scheggino.

Le 48h in Umbria sono arrivate esattamente al momento giusto🍃
La possibilità di avere tante cose da fare o da visitare a poca distanza ma, allo stesso tempo, quella di poter passeggiare nel silenzio di un borgo medievale hanno reso il nostro weekend semplicemente perfetto. Quello di cui avevamo bisogno per staccare la spina senza tuttavia annoiarci.
Una dolcissima carezza in un periodo di forte stress🌿

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Franco Pepe è, secondo The Best Chef Awards 2021, il miglior pizzaiolo al mondo. E questo è solo uno degli innumerevoli ...
25/10/2021

Franco Pepe è, secondo The Best Chef Awards 2021, il miglior pizzaiolo al mondo. E questo è solo uno degli innumerevoli riconoscimenti ricevuti negli anni.⁣

Ovviamente noi, da veri amanti della pizza, puntavamo da tempo ad una serata da Pepe in Grani, la sua pizzeria.⁣

Sabato sera finalmente ci siamo riusciti e, in compagnia dei nostri amici, abbiamo raggiunto il borgo di Caiazzo (CE) con quella curiosità mista alla paura di aver covato delle aspettative troppo alte, come spesso accade nel caso di luoghi così noti.⁣

Sebbene sia possibile ordinare normalmente anche dal menu, noi avevamo prenotato con larghissimo anticipo una delle cosiddette “sale del gusto”, ovvero delle zone più riservate - la nostra, Gustarte, era dedicata solo a noi quattro - nelle quali ci si può immergere in vari percorsi degustativi, soluzione che consigliamo caldamente se volete entrare in contatto con la filosofia di Franco Pepe.⁣

Beh, senza tenervi sulle spine: le aspettative non solo sono state rispettate, ma di gran lunga superate. La pizza di Franco Pepe è davvero la migliore mai assaggiata🏆⁣

Mangiare da Pepe in Grani è come mangiare in un ristorante stellato nel quale le pietanze, anche quelle più fedeli alla tradizione, vengono rivisitate in maniera artistica, fantasiosa e assolutamente eccellente.⁣

L’attenzione ai dettagli è davvero a 360 gradi e il livello altissimo lo si nota in ogni aspetto, dagli ambienti alla qualità degli ingredienti, passando per la presentazione dei piatti e la gentilezza dello staff. ⁣
Bellissime e comodissime anche le due camere che avevamo prenotato tramite email e che sono situate esattamente sopra la pizzeria. ⁣

Unica nota negativa: il nostro tavolo si è liberato in ritardo rispetto alla prenotazione. Speriamo che Franco Pepe e il suo preparatissimo team riescano ad ovviare presto a questo neo.⁣

Per tutto il resto, c’è solo una parola in grado di rendere giustizia alla nostra esperienza gastronomica.⁣
Indimenticabile 👏🏻

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La scorsa notte ho fatto un sogno bellissimo.⁣⁣Ero in un mondo molto diverso dal nostro nel quale le donne non erano cos...
09/03/2021

La scorsa notte ho fatto un sogno bellissimo.⁣

Ero in un mondo molto diverso dal nostro nel quale le donne non erano costrette a scegliere tra lavoro e famiglia.⁣
Anzi, potevano addirittura godere di stipendi che andavano di pari passo con il merito e le responsabilità, piuttosto che con il genere.⁣

Nel mio sogno le donne non erano automaticamente associate alla maternità e, pensate, era normale e legittimo non desiderare figli.⁣

In questo mondo magico i titoli prescindevano dal genere e “Dottoressa”, “Avvocata” o “Architetta” non si trasformavano in “Mi scusi, signorina?”. ⁣

Ma poi c’era anche un’altra cosa assurda: le donne discutevano di calcio o politica e non erano viste come aliene. ⁣

Avevano credibilità anche quando ristrutturavano o acquistavano casa e parlavano con gli addetti ai lavori, che non si rivolgevano solo agli uomini.⁣
Assurdo, vero?⁣

Nel mio sogno le donne potevano vestirsi come meglio credevano e nessuno si sentiva in diritto di definirle “troppo” o “troppo poco”.⁣

E poi, proprio mentre stavo osservando delle bambine che potevano aspirare a ricoprire le più alte cariche dello Stato, mi sono svegliata.⁣

La realtà è molto diversa da quella che vi ho appena descritto. ⁣
È una realtà fatta di tanti ostacoli e ogni donna, nel suo piccolo, sa che nel corso della propria vita dovrà imparare a saltarne almeno un paio.⁣

Eppure essere donna è meraviglioso, è una sfida continua. Non so voi, ma io AMO essere donna.⁣

E proprio per questo non mi stancherò mai di ripetere che dobbiamo essere le prime a credere nel cambiamento, le prime a cercarlo, il cambiamento. Dobbiamo farne parte, smuovere le acque, far sentire la nostra voce.⁣
Quando vi trovate di fronte ad un’ingiustizia, sottolineatela. Sempre con educazione, ma fatelo.⁣
Fatelo.
Perché se non lo facciamo noi nessuno lo farà al posto nostro.⁣

Fatelo per voi stesse, per le altre donne e per quelle che verranno, affinché ogni bimba possa davvero sognare di poter essere ciò che vuole.⁣
E di poter raggiungere l’impossibile.⁣

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