B&B Eolo

20/03/2024

Forse molte persone conoscono l'età dei cani rispetto a quella degli esseri umani, ma quella dei cavalli? Allora andiamo a vedere.
I seguenti dati si basano sulla ricerca pubblicata da equine Resources International. E ' importante ricordare che molte cose influenzano l'invecchiamento, come l'assistenza di base, le dimensioni, la genetica e la salute in generale, come per gli esseri umani. Questo rende molto difficile fare un confronto preciso tra l'età del cavallo e l'età umana. Questa è solo una delle varie stime.
Nel primo anno di vita, il puledro cresce più velocemente di un bambino. Dalla nascita fino all'età di 3 anni, il cavallo invecchia circa 6,5 anni per ogni anno umano, mentre in seguito l'età dell'animale rallenta a un equivalente di 5 anni per ogni anno di un essere umano. A partire dai 4 anni, il cavallo invecchia ad una percentuale di soli 2,5 anni per ogni anno di un essere umano.
All'età di un anno, non c'è davvero paragone. Un bambino può richiedere più di un anno per imparare a camminare, ma un cavallo inizia a camminare già entro un'ora dopo la nascita. I bambini possono iniziare a mangiare cibi solidi a sei mesi, mentre i puledri cominceranno a imitare le loro madri sminuzzando l'erba in poche settimane o anche giorni dopo la loro nascita.
In generale, tutti gli aspetti della crescita sono molto più veloci in un cavallo che in un essere umano. Diciamo che un cavallo di un anno è equivalente ad un bambino di sei anni, con la differenza che un bambino di sei anni non sarà in grado di nutrirsi o interagire socialmente e badare a se stesso come un cavallo di un anno.
Bisogna tener presente che, proprio come per le persone, alcuni cavalli si conservano meglio di altri aventi la stessa età.

15/06/2023

Ci sono due tipi di allievi e/o cavalieri:

- il primo è quello che sa di avere dei limiti, delle lacune, sa di non sapere, sa che ha da imparare, cerca di correggersi, si documenta, cerca un buon istruttore, e quando questi gli descrive i suoi errori e lo corregge, prende la cosa in modo adulto, si mette in discussione e in modo umile progredisce.
Cresce, prende consapevolezza.

- il secondo crede di sapere, si adagia sulle poche certezze che ha, sa che deve conoscere cose che lo potrebbero portare a evolvere e progredire eppure vede tutto con sospetto, non accetta le correzioni, non accetta le critiche, non accetta nulla nemmeno i consigli. Ragazzetti magari promettenti che avrebbero bisogno di completare i propri bagagli, ma che non lo fanno perché, bò, perché impegnare la mente nel capire che se un cavaliere è ben formato il primo a esserne felice e a lavorare bene è il cavallo...ma non hanno nessun rispetto di chi potrebbe insegnargli qualcosa.
E frignano.

Chiaramente prediligo i primi, e faccio modo e maniera di trasmettergli i miei bagagli, in modo entusiastico e completo, perché possa il seme germogliare, germoglio di cui godranno i cavalli che montano, perché io non sono eterna e presto o tardi lascerò questa terra e quindi un modo per rimanere è lasciare un qualcosa.
I secondi li lascio alle loro povere certezze, alle loro lagne, alle loro code di paglia, allo sb****re di piedi da bambini che sono, alla loro mancanza di umiltà, lucidità e discernimento, non so che farmene di queste persone che non danno valore a nulla se non a se stessi.

Chi non sa farsi piccolo non merita.
Questo l'Equitazione insegna.

31/07/2022