16/02/2024
RIFLESSIONI DI UN AFFAMATO
Riflessioni di un affamato, esposta alla Triennale di Brera del 1894, segnò il momento più alto dell'impegno umanitario e sociale nella pittura di Emilio Longoni.
Il dipinto venne subito adottato dalla propaganda socialista come simbolo dell'ingiustizia di classe, fatto che causò ad Emilio Longoni una denuncia per istigazione all'odio di classe.
Longoni, che nacque a Barlassina nel 1859, quartogenito di dodici figli, visse un'infanzia complicata a causa delle pessime condizioni economiche della famiglia che lo costrinsero ad essere avviato, a Milano, al lavoro di garzone sin dalla tenera età.
Longoni si avvicinò al socialismo grazie all'amicizia con Gustavo Macchi, critico e scrittore, che lo indirizzò verso la lettura dei testi di Karl Marx e Arthur Schopenhauer e del poeta operaio Pompeo Bettini, con il quale avviò una collaborazione come illustratore per i periodici socialisti "Lotta di classe" e "Almanacco socialista".
Longoni venne coinvolto nei tumulti milanesi del 1898 e nella censura poliziesca che seguì alla sanguinosa e dolorosa repressione del generale Fiorenzo Bava Beccaris, lamentando nelle sue memorie di aver subito per anni accaniti controlli da parte della polizia.
Emilio Longoni morì nel proprio studio il 29 novembre 1932.
Fu sepolto al Cimitero Monumentale di Milano.
Grazie a Fabio Casalini , pagina bellissima e molto interessante che consigliamo a tutti di seguire!