Terre del Mesochorum

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Terre del Mesochorum Terre del Mesochorum intende recepire e rilanciare l'interesse culturale ambientale ed archeologic

L'Archeoclub sede di Carosino intende recepire e rilanciare l'interesse culturale ambientale ed archeologico che sempre maggiormente interessa i nostri territori, cercando di colmare una lacuna (geografica e non culturale) di competenze e capacità di proporre stimoli legati al tema archeologico e della salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali. La mission della sede di Carosino è, in partic

olare, quella di testimoniare come le emergenze locali (dove per locale si intende un ambito esteso e connotativo di un vasto sistema culturale ed insediativo ad oggi poco studiato ed indagato nei suoi aspetti materiali ed immateriali) siano, solo apparentemente, minori.

Carosino sulla via Appia da oggi ha il suo pezzetto di Bene Patrimonio dell'UNESCO!!
27/07/2024

Carosino sulla via Appia da oggi ha il suo pezzetto di Bene Patrimonio dell'UNESCO!!

È il 60mo sito italiano. Prima candidatura promossa dal Mic. Il ministro Sangiuliano: 'Orgoglio e soddisfazione' (ANSA)

Domenica mattina una passeggiata ecologica attorno Carosino. Renderemo più puliti alcuni tratti delle strade periferiche...
29/11/2023

Domenica mattina una passeggiata ecologica attorno Carosino. Renderemo più puliti alcuni tratti delle strade periferiche. Ci vediamo alle 10,45 in piazza Dante, vicino la chiesa parrocchiale. Con la collaborazione del Comune di Carosino e le associazioni Coge, Pro Loco, Welcome to Taranto, Donne in fermento

https://www.facebook.com/153718254662589/posts/6204578319576522/
17/01/2023

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di Angelo Campo Nel marzo del 1964, quando Gio Ponti venne per la prima volta a Taranto con l’incarico per la progettazione della concattedrale, Guglielmo Motolese era arcivescovo della città da due anni ed un mese. Già sei mesi dopo la sua nomina fu impegnato nel Concilio ecumenico Vaticano I...

05/01/2023

Pellegrini e Pellegrinaggi nell'Europa Medievale intervista al Prof Giorgio Otranto - X FESTIVAL EUROPEO DELLE VIE FRANCIGENEMercoledì 2 dicembre dalle ore ...

05/01/2023

Nell’antica , odierna in provincia di Reggio Calabria, fondata dai Locresi nel VII sec. a.C., sorgevano che attiravano fedeli ed ex voto come doni.

👉🏻 Una significativa testimonianza è rappresentata dai : quadretti in con scene a bassorilievo riconducibili al culto di , rinvenuti in migliaia di frammenti a Locri Epizefiri, ma prodotti anche nella subcolonia di Medma.

L’esemplare più significativo è custodito presso le Staatliche Antikensammlungen di Monaco di Baviera sin dal lontano 1865, giuntovi dopo essere stato immesso nel mercato antiquario a seguito del probabile rinvenimento a Rosarno durante i deprecabili ‘sterri’ per opera del vescovo di Mileto mons. Mincione.

Esso conserva la metà superiore di una scena di epifania di due divinità entro lo spazio sacro del santuario, evocato dal bruciaprofumi centrale, lo strumento attraverso cui si produceva, durante gli atti di culto, il fumo odoroso capace di congiungere idealmente gli uomini con gli dei.

👉🏻 A sinistra è , identificabile per il copricapo a larghe falde che di norma indossa, il , e per l’attributo del caduceo, il bastone con serpenti attorcigliati.

👉🏻 A destra è una figura femminile che tiene elegantemente fra le dita innanzi a sé un grosso bocciolo; sul suo avambraccio sta un grazioso piccolo erote con in mano una lira, di cui viene indicata con precisione la cassa di risonanza costituita da un carapace di tartaruga.

Tutto sembra suggerirci l’identificazione con a testimonianza di una sua venerazione come divinità complementare alla dea Persefone: mentre quest’ultima protegge la sfera dell’amore istituzionalizzato attraverso il matrimonio, ad Afrodite è ricondotto l’amore inteso come sessualità.

🔆 repost:

19/12/2022

Brilliant Technic ✨

17/11/2022

GERMANIA - I resti di un sistema di riscaldamento a pavimento in condizioni eccezionali sono stati scoperti nei resti di un a , in . Case private e bagni con lussuoso riscaldamento a non sono reperti rari in Germania ma questo è unico per il suo stato di conservazione intatto. Sopra l'intercapedine è ancora presente il pavimento originario, sorretto da pilastri regolari in laterizio (pile ). Di solito i pavimenti sopra i sistemi ad ipocausto sono crollati e la cavità si è riempita di terra o detriti.

L'edificio romano è stato portato alla luce in un'indagine archeologica presso il sito delle opere del gas e dell'acqua. Sono state scoperte tre stanze con frammenti di intonaco murale dipinto indicando che erano decorate in modo elaborato. Gli scavi della fine dell'800 e degli anni '20 e '50 avevano già portato alla luce muri e ambienti appartenenti a un maestoso edificio . L'edificio è stato finora interpretato come una tenuta di campagna romana, una . Tuttavia, le nuove scoperte fanno apparire possibili anche altre funzioni. "Forse abbiamo a che fare anche con un piccolo stabilimento qui, a sud del campo di Bonn", dice Berthold. Per poterlo dire con maggiore precisione, occorre prima valutare i risultati dello scavo.

Per preservare il sistema dell'ipocausto in situ, gli archeologi riempiranno la cavità utilizzando terreno liquido, un materiale speciale che si solidifica in uno spazio ma è facile da eliminare come un liquido quando necessario. Ciò impedirà il cedimento del terreno e il collasso della cavità, rendendo al contempo il prezioso sito prontamente disponibile per future esplorazioni . (https://www.lvr.de)

17/11/2022

Il piede di un bambino romano sopra una tegola di argilla ancora bagnata appena fatta, due millenni fa.

Il piedino paffuto è fortemente impresso sulla parte anteriore, mostra lo slancio in avanti del bambino forse pronto a un balzo per non essere preso.

Il reperto oggi è visibile alle Terme di Diocleziano.

08/11/2022

"È la scoperta più importante dai Bronzi di Riace e certamente uno dei ritrovamenti di bronzi più significativi mai fatti nella storia del Mediterraneo antico". Così Massimo Osanna, direttore generale musei del Ministero della Cultura, ha definito la scoperta di 24 statue di bronzo, sepolte per millenni, e riemerse dagli scavi a San Casciano dei Bagni, in Toscana.

Divinità, matrone, fanciulli, imperatori. Protetto per 2300 anni dal fango e dall'acqua bollente delle vasche sacre, è venuto alla luce un deposito votivo incredibile per ricchezza e qualità: insieme a migliaia di monete, ex voto e una immensa quantità di iscrizioni in etrusco e in latino, sono riaffiorate 24 statue in bronzo, cinque delle quali alte quasi un metro, perfettamente integre.

"Una scoperta che riscriverà la storia" annuncia in anteprima all'Ansa l'archeologo Jacopo Tabolli, docente dell'Università per Stranieri di Siena che dal 2019 guida il progetto con la concessione del ministero della Cultura e il sostegno anche economico del piccolo comune toscano. Anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha già visitato il laboratorio di restauro che ha appena accolto le statue: "Un ritrovamento eccezionale che ci conferma una volta di più che l'Italia è un paese fatto di tesori immensi e unici. La stratificazione di diverse civiltà è un unicum della cultura italiana".

Su Repubblica l'articolo completo

30/09/2022
29/09/2022

Colonna Traiana (Roma)
Come era in origine

Complimenti vivissimi al nostro concittadino da parte di Archeoclub di Carosino  Bruni
10/09/2022

Complimenti vivissimi al nostro concittadino da parte di Archeoclub di Carosino Bruni

05/09/2022

Storia dell'antico ponte di Taranto, sostituito poi dal ponte girevole.
1880 - il Fosso: **Torrione Sant'Angelo e Ponte Porta Lecce.

Scrive Antonio De Florio di Foto Taranto com'era: "Era stato deciso che il gran porto munito del Mezzogiorno doveva essere Taranto; e nel luglio del 1865 il capitano di fregata Simone Pacoret di Saint-Bon era sul luogo a preparare il formidabile progetto.
*Saint-Bon *progettò in grande stile: bisognava, esplorare i fondali di Mar Piccolo, quel «ben difeso specchio», di quella « darsena sicura » che aspettava l’avvenire.
Ottenuto l’arrivo della pirocannoniera Vinzaglio, egli si propose di farla entrare in Mar Piccolo.
Il passaggio da tentare, quello che sarebbe diventato il Canale Navigabile, era un Fosso con un canaletto profondo sì e no un metro e mezzo; il legno, scarico, ne pescava di più; e i suoi alberi dovevano fare i conti con un ponte di pietra a tre archi... Impresa temeraria, ma riuscì; sette giorni di faticose operazioni, ma coronati dal trionfo. « Nel momento decisivo — si legge in una corrispondenza del tempo al Giornale della Marina — la folla si addensava, sui bastioni circostanti, e quando, superati tutti gli ostacoli, il 23 luglio 1865 la Cannoniera entrava maestosamente in Mar Piccolo, e vi si ancorava, essa fu salutata da evviva frenetici e da una salva di applausi, e verso sera la banda della Guardia Nazionale con numerose barche rallegrate da fuochi di gioia venne a festeggiare il fausto avve­nimento ».

01/09/2022
31/08/2022
29/08/2022

SPAGNA - Un bassorilievo di un grosso lungo più di un piede e mezzo (45 cm) è stato scoperto sul muro di una struttura di nel sito archeologico di a , una città a 30 miglia a sud-est di , in . Il simbolo, che i credevano scacciasse il malocchio, era scolpito nella parte anteriore di una massiccia pietra angolare calcarea alla base di una struttura a torre. La sua imponente misura lo rende uno dei più grandi falli conosciuti nel mondo .

I primi scavi furono effettuati tra il 1966 e il 1968, rivelando una città risalente al V secolo a.C. L'insediamento iberico fu distrutto dai romani quando sconfissero e conquistarono l'area alla conclusione della seconda guerra punica nel 206 a.C. Qui costruirono un'alta struttura a torre in cima alle rovine. L'ultimo scavo è iniziato questo mese. L'obiettivo della squadra è pulire il muro perimetrale, che è il più antico resto della città iberica, e scavare il grande edificio a torre.

Il team di archeologi definisce la struttura un "edificio monumentale romano" con muri perimetrali spessi sei piedi (1,8 metri) fatti di grandi blocchi di calcare. Sono stati scoperti magazzini sotterranei per prodotti agricoli, insieme a vari materiali da costruzione come frammenti di stucco, cemento romano ( ), blocchi bianchi e neri, tegole e contenitori di stoccaggio. L'edificio fu abbandonato dai Romani durante il I secolo della dinastia , e successivamente ristrutturato dai durante il loro regno iberico. Quando i cristiani cacciarono i Mori nel XIII secolo, l'edificio fu abbandonato e dimenticato. In meno di un mese di scavi, gli hanno raggiunto le fondamenta di epoca iberica. (https://english.elpais.com)

14/08/2022

Taranto riavrà “Orfeo e le Sirene”, il gruppo di figure in terracotta che il museo Getty di Los Angeles ha restituito all'Italia.

La disponibilità della direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto - MARTA, Eva Degl’Innocenti, le dichiarazioni del governatore Michele Emiliano e l’impegno del ministro Dario Franceschini vanno in questa direzione.

Li ringrazio a nome di una comunità che sulla bellezza sta costruendo il suo futuro, perché in questo modo stanno sostenendo il percorso di recupero della nostra identità culturale.

Vogliamo rinsaldare il legame di Taranto con la Grecia classica, anche declinando la toponomastica cittadina attraverso luoghi, opere e personaggi che testimoniano quelle origini.

Il ritorno a casa di questo capolavoro del quarto secolo avanti Cristo ci aiuterà, riconsegnando a Taranto un altro pezzo della sua meravigliosa storia.

12/08/2022

Dopo l'Orfeo saranno restiuite altre 4 opere

09/08/2022

Che meraviglia!

Un armadio rimasto chiuso per duemila anni con tutto il suo corredo di stoviglie. E poi un letto, un tavolino, un baule svuotato e lasciato aperto nella fretta degli ultimi istanti. È una casa del ceto medio, 5 piccole stanze più bagno e cucina affacciate però su uno splendido giardino dipinto l'ultima sorpresa di Pompei.

Mobili modesti insieme a oggetti più preziosi. "Una realtà diffusa e poco raccontata", dice il direttore Zuchtriegel. Il ministro Franceschini applaude: "Il parco non finisce di stupire". Speriamo non se li porti a Comacchio

04/08/2022

L’allevamento risale al I-II secolo a.C. Un team di archeologi subacquei ha individuato nel sito lagunare di Cavallino Treporti, un allevamento di ostriche risalente al I- II secolo a.C. Sono state scoperte delle strutture murarie e palificate individuate da Canal fino all’argine di Lio piccolo ...

23/07/2022

Fabio Matacchiera, sommozzatore e noto ambientalista di Taranto, ha localizzato, al largo di Leporano, il carico di una nave presumibilmente romana naufragata circa duemila anni fa. I dati raccolti (foto, video, misurazioni, ecc.) sono stati visionati dallo studioso di archeologia subacquea prof. Ma...

15/07/2022

I bronzi di Riace nella loro colorazione originale .

Dalla mostra “Chroma Ancient Sculpture in Color” al Metropolitan Museum di New York secondo la ricostruzione dell’archeologo tedesco Prof. Vinzenz Brinkmann, fra i massimi esperti al mondo di policromia dell’antichità.

☀️ repost: Nando Lanzalone

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