25/04/2017
Un po' di storia......
Le RELIQUIE di S.Marco furono occultate con uno stratagemma dai veneziani e trasportate a Venezia. Da quel 25 aprile S.MARCO divenne il patrono di Venezia e di tutto il Veneto. Andiamo a conoscere la storia del leone alato!
Un giorno dell’anno 827d.C.una barca approda a Venezia. Fa parte di una spedizione di navi mercantili. A bordo vi sono: un monaco greco, Staracius, e due tribuni Veneziani, Rustico da Torcello e Bono da Malamocco. Provengono da Alessandria d’Egitto e trasportano un bene prezioso: un tesoro che renderà grande Venezia nei secoli: a bordo, in una cassa, nascosto dalla carne di maiale ( che i musulmani non possono toccare perchè considerata impura) vi sono i resti dell’evangelista Marco. Il motivo di tanto interesse verso queste reliquie era che, secondo la leggenda,l’evangelista Marco, nel suo viaggio di ritorno da Aquileia, era stato sorpreso da una tempesta, e aveva trovato riparo in un’isoletta della laguna. Qui un Angelo gli era apparso dicendogli : “Pax tibi Marce evangelista meus”…( Pace a te o Marco, mio evangelista,) aggiungendo anche.. “Qui riposerà il tuo corpo”. Era una profezia!
A Venezia nessuno dubitò dell’autenticità della reliquia, ed essendo Marco non un apostolo qualsiasi ma uno dei quattro Evangelisti era chiara l’importanza della chiesa chiamata a custodirla. Il possesso di una reliquia rendeva importante (e ricca!) la chiesa che la ospitava.
Infine è nel 1050 che doge Contarini decide di costruire una grande basilica in onore di quello che ormai è il Patrono e il simbolo della città e dello stato.
Fu così che San Marco Evangelista e il suo celebre simbolo, il leone alato che brandisce una spada e stringe tra le zampe un libro sulle cui pagine aperte si legge Pax Tibi Marce Evangelista Meus (Pace a te, oh Marco, Mio Evangelista), divennero rispettivamente il patrono e l’emblema della città di Venezia.