Macra, posta nel cuore della valle omonima, si estende su un territorio di 24,5 kmq compreso fra 885 e 2494 metri ed è caratterizzata da una grande ricchezza e varietà di vegetazione. In alcune zone poste al riparo dalle correnti fredde alpine le condizioni climatiche hanno favorito la conservazione e lo sviluppo di specie vegetali rare, tanto che è ancora possibile individuare alcune varietà bota
niche generalmente inusuali o addirittura estinte nel resto delle Alpi, prima fra tutte la rara “Euphorbia Valliniana”, endemica, esclusiva della Valle Maira, e il "Cyclamen purpurascens" che dà il nome al Sentiero dei Ciclamini. Il paesaggio antropico ha conservato quasi totalmente i caratteri tipici dell’edilizia alpina del passato. Gli edifici sono piuttosto grandi, realizzati, in passato, dagli stessi abitanti dei villaggi secondo usi e tradizioni antichissime. Sono strutture in pietra con tetti in lose sostenuti da travature in legno a debole inclinazione. In alcuni edifici compaiono le singolari colonne rotonde e, a volte sulle facciate delle abitazioni, figure di santi e meridiane. A rendere questo luogo ancora più affascinante, contribuiscono, infine, le antichissime chiese e cappelle, notevoli testimonianze storiche della religiosità dei valligiani, in gran parte restaurate e visitabili. Macra costituisce la meta ideale per piacevoli gite ed escursioni più o meno impegnative in un ambiente naturale, salubre, di rara bellezza paesaggistica, scevro da ogni forma di inquinamento. Ai più esigenti ed esperti sono riservate le escursioni sulle alte cime montagnose come il Monte Rastcias, che supera i 2400 m, mentre per chi vuole percorrere sentieri più semplici, Macra propone diversi anelli di breve durata particolarmente interessanti, che ricalcano le antiche vie di un tempo.