09/02/2014
SVIZZERA CONTRO IMMIGRAZIONE DI MASSA
I risultati odierni sulle votazioni in merito all'iniziativa UDC "Contro l'immigrazione di massa", hanno senza ombra di dubbio una portata storica. E quando si parla di storia è inevitabile finire sotto gli occhi del mondo. La notizia che gli svizzeri hanno deciso che l'afflusso di stranieri debba essere limitato ha fatto il giro della rete ed è finita sui principali giornali on line di mezza Europa.
Sono soprattutto quelli tedeschi e quelli italiani i più interessati a noi in queste ore. "La Svizzera ci mette alla porta" titola a tutto campo Il fatto quotidiano, che scrive "È il segno del peso della campagna denigratoria messa in campo dai sostenitori del referendum, che non si sono fatti scrupolo di fare leva sugli istinti più bassi per portare a casa il risultato.
Decisamente più soft le aperture del Corriere della Sera "Svizzera, sì al tetto per gli immigrati Ma il referendum spacca il Paese in due". Sulla stessa lunghezza d'onda Repubblica "Svizzera, sì alle quote per immigrati ma il referendum spacca il paese. L'Ue: Rivedremo i rapporti con Berna".
Il Giornale titola: "La Svizzera dice no agli immigrati. Ma il referendum spacca il Paese", mentre La Stampa punta sulle difficoltà che avremo con l'Unione Europa: "Sì al tetto per gli immigrati Ma il voto divide la Svizzera Bruxelles: rapporti a rischio".
Anche in Germania l'esito del voto in Svizzera ha suscitato un certo scalpore e ha occupato le prime pagine dei grandi quotidiani online.
La Frankfurter Allgemeine Zeitung ha messo in evidenza come a determinare la vittoria del sì non sia stata tanto l'abilità dell'UDC, quanto piuttosto l’influenza dei media svizzeri che avrebbero presentato gli stranieri quale fenomeno negativo e indesiderato, legando il tasso di criminalità, gli abusi sociali, il numero di richiedenti asilo alla paura della "Überfremdung", ossia di un'invasione straniera che cresce di un percento all'anno. Il quotidiano osserva che ora "Governo ed economia avranno molto da fare per limitare gli effetti negativi del voto contro l'immigrazione di massa nell'ambito della collaborazione con l'Unione Europea e la coesione del Continente".
La Badische-Zeitung, giornale regionale del Baden Meridionale, regione al confine con la Svizzera tedesca, ha seguito da vicino l'esito di questa votazione. Nell'articolo di apertura si ricordano alcuni dati riguardanti la popolazione svizzera: Nel 2012, stando all'Ufficio federale di statistica, il 35% dei cittadini dai 15 anni in su ha origini straniere, mentre sono 300mila i tedeschi in Svizzera sugli 8 milioni di residenti. I tedeschi lavorano nei campi della medicina, della Scienza, del turismo e della gastronomia.
Gli Svizzeri stanno impazzendo - Sulla Bild-Zeitung si leggono i primi commenti dei rappresentanti politici tedeschi. Il socialdemocratico Ralf Stegner su Twitter ha scritto: "Stanno impazzendo questi svizzeri!". In casa CDU Andreas Schockenhoff ha messo in guardia gli svizzeri a non proseguire sulla via dell'isolamento"
"Bravi svizzeri" - Sui risultati svizzeri si sono espressi anche alcune autorevole personalità politiche europee. Ad iniziare da leader del Front National francese, Marine Le Pen, che su twitter ha scritto: "La Svizzera dice di no all'immigrazione di massa, bravi! L'Unione europea manderà i carri armati?".
"Svizzera saggia" - Il più contento al di fuori della Svizzera dell'esito dell'iniziativa UDC "Contro l'immigrazione di massa" è il britannico Nigel Farage, leader del partito nazionalista ed euroscettico Ukip. A suo avviso, si è trattato di un voto "saggio" che incoraggia altri Paesi a seguire l'esempio della Confederazione elvetica, la quale si è difesa così dal "bullismo" di Bruxelles.
Per Farage, l'accesso regolamentato degli immigrati, il programma con cui si presenterà alle europee di maggio e grazie al quale è dato al secondo posto, "non è una questione di razza ma di spazio". Il risultato "è una notizia meravigliosa per la sovranità nazionale e per gli amanti della liberta in tutta l'Europa", ha concluso.