28/04/2015
8. L’acqua diventerà un elemento di aggregazione sociale in scala urbana e la cura del corpo sarà motivo di incontro!
C'è un gioiello sotto piazza Oberdan, a Milano, in porta Venezia. Si tratta dell'Albergo Diurno che, ripulito dai volontari del FAI, riaprirà questo fine settimana per essere visitato durante le Giornate di Primavera del FAI, sabato e domenica, dalle 10 alle 17. L'Amministrazione comunale vuole dare, entro il 2016, un futuro agli ex bagni pubblici, per restituire ai milanesi un gioiello architettonico, del liberty, che fa parte della storia di Milano.
L’Albergo Diurno è collocato tra la fermata della metro 1 e lo Spazio Oberdan. Ha una superficie di 1.200 metri quadrati, un‘altezza di circa 3 metri e 30. L’ingresso è sul lato sinistro della scalinata per accedere alla metropolitana. È composto da 6 bagni di lusso, 30 promiscui con vasche da bagno e docce. Nel salone, in una parte separata, sono presenti gli spazi in cui venivano offerti il servizio di manicure, pedicure e parrucchiere. Ci sono, inoltre, gli ambienti in cui si trovavano le stirerie e il servizio di pulitura della biancheria. Inaugurato nel 1925, l’Albergo Diurno ha rappresentato per decenni un passaggio obbligato per coloro che arrivavano a Milano e avevano necessità di un momento di relax. Non solo: anche molti milanesi, che non possedevano i bagni nella propria abitazione, li frequentavano. Nel dopoguerra il servizio dei bagni ha iniziato a perdere attrattiva sino a chiudere nel 1985; solo il parrucchiere resistette sino al 2006. Gli ex bagni, di proprietà del Comune di Milano fin dalla nascita, sono stati sempre affidati in concessione a consorzi privati fino alla loro chiusura definitiva.
Le foto sono di Andrea Scuratti del Comune di Milano.