Casa Rural Nadi

Casa Rural Nadi Situata a Tias, ai piedi di un vulcano, Casa Rural Nadi si trova a 10 km dall'aeroporto di Lanzarote e a 7 km da Puerto del Carmen.
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19/12/2019
19/09/2019
B&b Casa Rural Nadi, le nostre colazioni
09/08/2019

B&b Casa Rural Nadi, le nostre colazioni

B&b Casa Rural Nadi, le parti comuni della villa
09/08/2019

B&b Casa Rural Nadi, le parti comuni della villa

B&b Casa Rural Nadi, Le nostre camere
09/08/2019

B&b Casa Rural Nadi, Le nostre camere

B&b Casa Rural Nadi esterno della villa e panorama
09/08/2019

B&b Casa Rural Nadi esterno della villa e panorama

Lanzarote, la “isla diferente”Nominata dall’Unesco Riserva della Biosfera, l’isola di Lanzarote, la più a nord dell'arci...
01/08/2019

Lanzarote, la “isla diferente”

Nominata dall’Unesco Riserva della Biosfera, l’isola di Lanzarote, la più a nord dell'arcipelago spagnolo delle Canarie, è una suggestiva terra di vulcani, arte e spiagge.
Lanzarote è l’isola delle Canarie più vicina alle coste africane. E’ soprannominata “isla diferente” e mai soprannome fu più azzeccato. I suoi paesaggi, incontaminati e unici, devono la loro peculiarità a una delle più lunghe eruzioni vulcaniche che la storia ricordi. Nel 1730, infatti, il Timanfaya esplose. L’eruzione durò per sei anni. Lava, lapilli e cenere si riversarono sull’isola, modificandone profondamente l’aspetto e modellandone la superficie. E’ stata proprio quell’inarrestabile e violenta manifestazione naturale a trasformare Lanzarote e a regalarci un angolo di mondo spettacolare, selvaggio e incontaminato.

E’ allora facile capire perché Lanzarote offra molto di più di una rilassante vacanza al mare. Numerosi, facili e ben tenuti sentieri danno la possibilità di inoltrarsi in surreali paesaggi vulcanici. A partire da quelli che attraversano il Parco Nazionale di Timanfaya. Tra decine di coni vulcanici si cammina sul materiale piroclastico, lasciandosi catturare dall’atmosfera lunare. La presenza umana è nulla. Il silenzio totale. Solo vento e colori. Colori violenti come le esplosioni che li hanno portati alla luce. I colori dei minerali: neri, grigi, rossi, gialli, marroni, verdi. Contrasti aspri, solo qua e là incredibilmente addolciti da qualche muschio, qualche lichene e qualche fiore che, come le ginestre di leopardiana memoria, sfidano questo terreno bruciato e arso regalando un tocco di delicata gracilità.

Il contrasto cromatico è ancora più spettacolare nei punti in cui, poco distante, all’orizzonte, spuntano gli azzurri e i blu cobalto dell’oceano. Gli stessi colori caratterizzano anche gli altri parchi dell’isola e gli altri percorsi. Dal Parco Nazionale dei Vulcani al Monte Corona, dal massiccio de Los Ajaches alla Montana Colorada. Ogni luogo tuttavia ha la sua peculiarità e, anche se la lava domina incontrastata, ogni angolo di quest’isola sa stupire. Così, per esempio, salendo nel punto più alto (651 mt.), a P***s del Chache, lungo il percorso si possono osservare numerose piante endemiche e, scendendo verso il villaggio di Haria, si resta affascinati dalla valle delle 1000 palme.

Per provare l’ebbrezza di calarsi nelle viscere della terra basta andare alla Cueva de Los Verdes, una grotta creata dall’eruzione, avvenuta 5000 anni fa, del Monte Corona. Due chilometri di gallerie di lava sovrapposte, dove le conformazioni e le solidificazioni magmatiche si alternano a lagune e creano paesaggi contorti e magici, esaltati da un’illuminazione molto particolare. E a bocca aperta si resta anche calandosi nel vicino Jameos del Agua. I Jameos sono tunnel vulcanici verticali il cui soffitto è crollato, creando cavità aperte. Questo è parzialmente collassato e ha permesso la formazione di un laghetto dove vivono dei piccoli granchi bianchi e ciechi. Altro posto spettacolare è El Golfo. Qui un lato di un cono vulcanico in parte sommerso è stato eroso dall’acqua dell’oceano dando origine a una laguna color smeraldo adagiata su una spiaggia nera e circondata, sul lato opposto del mare, da alte falesie policrome.

Se la natura a Lanzarote ha giocato un ruolo importante per regalarci spettacolari visioni, non va dimenticato che anche l’uomo, qui, si è mostrato all’altezza della situazione. Gli abitanti dell’isola, infatti, hanno saputo e voluto trasformare il dramma vissuto nel XVIII secolo in un’opportunità, creando un paesaggio, laddove urbanizzato o coltivato, estremamente gradevole. Non per caso, nel 1993, l’isola è stata dichiarata dall’Unesco Riserva della Biosfera. La perfetta simbiosi tra uomo e natura ha trovato un padre spirituale in Cesar Manrique. L’impronta del poliedrico artista (Arrecife, 1919-1992) ha lasciato un segno indelebile su tutto il territorio. Al di là delle opere in sé, stupefacenti esempi di fusione tra arte e natura, sono state le sue idee architettoniche a regolare lo sviluppo urbanistico. Così, per esempio, le case di tutti i centri abitati, sono bianche e alte al massimo due piani (esclusi gli hotel). E i villaggi e le cittadine sono davvero belli e ordinati e, soprattutto quelli in riva all’oceano, aggiungono un’ulteriore suggestione ai contrasti cromatici dell’isola.

Lanzarote vanta anche una tradizione vitivinicola importante. Soprattutto nella zona centrale (dove sono previsti percorsi per visitare le bodegas, cioè le aziende e le cantine vinicole) il paesaggio si arricchisce e diventa ancora più unico. Per proteggerla dal vento, ogni vite infatti viene fatta crescere in una specie di pozzo protetto da un semicerchio di pietra. Le piante sono direttamente nel terreno che però è ricoperto dalla cenere lavica per trattenere l’umidità della rugiada.

Per ultima cosa, vale la pena di ricordare che a Lanzarote le spiagge sono bellissime e varie per colore e consistenza. Accanto a quelle di origine vulcanica, quelle formate dalla dorata e fine sabbia del Sahara. La più famosa è la bellissima Playa Papagayo.

Cosa ci piace

Le papas arrugadas, letteralmente “patate rugose”. Sono patate novelle cotte con la buccia in acqua molto salata, in modo che si ricoprano di un croccante strato di sale. Sono servite con il mojo, una salsa piccante o verde (a base di coriandolo e prezzemolo) o rojo (più piccante con il peperoncino).

Le Saline del Janubio, le più antiche, le più produttive dell’isola e le più grandi delle Canarie. Vasche geometriche che sembrano la tavolozza di un pittore. Colori tenui, sfumature rosate e violette che riflettono il cielo.

Playa Quemada, un bianco villaggio di pescatori sulla spiaggia nera di roccia vulcanica. Un angolino solitario, poco turistico, dove si mangia dell’ottimo pesce nelle trattorie sul mare.

Da non perdere

L’Isla de la Graciosa con la sua natura incontaminata, le sue dune, le sue colline vulcaniche, le sue spiagge bianche e un mare da far invidia alle Maldive. Un piccolo Paradiso lontano da tutto, dove non ci sono veicoli a motore. Due minuscoli villaggi di pescatori con le strade ricoperte di sabbia. Vale la pena di salire su uno dei coni vulcanici per ammirare il panorama a 360 gradi. E poi, naturalmente, scendere per tuffarsi nelle acque color smeraldo. Si raggiunge con mezz’ora di traghetto da Orzola, all’estremo Nord di Lanzarote.

La casa-museo di Cesar Manrique. Le opere dell’artista sono diffuse su tutta l’isola, basti pensare al diavoletto simbolo del Parco Timanfaya o alle numerose sculture mobili e variopinte che segnano i principali incroci stradali. Ma la sua ex abitazione, ora trasformata in Fondazione e Museo, è davvero imperdibile. Costruita su una colata lavica solidificata, combina il bianco al nero. Gli interni, su più piani, si fondono nella roccia e dalle numerose vetrate spuntano i fiori e i cactus dei giardini, in mezzo a piscine e giochi d’acqua, con sullo sfondo i vulcani. Difficile da descrivere e da dimenticare.

Il Jardin de Cactus, un’altra opera di Manrique, che ha trasformato una cava abbandonata in un gioiello botanico. Più di 10 mila cactus, 1450 specie, posizionati su gradoni digradanti dominati da un mulino a vento perfettamente ristrutturato. Il terreno anche qui è ricoperto di cenere lavica, da dove spuntano incredibili fioriture di tutti i colori e cactus dalle forme più improbabili.

Buono a sapersi

Lanzarote deve il suo nome a Lanzerotto Malocello, un navigatore ligure originario di Varazze che vi arrivò nel 1312. Considerato lo scopritore dell’isola, in realtà non lo è, perché la stessa era già abitata.
Lanzarote è territorio spagnolo quindi la valuta è l’Euro. Naturalmente si parla spagnolo, quasi ovunque inglese e anche l’italiano è abbastanza diffuso.
Appena arrivate spostate le lancette dell’orologio indietro di un’ora. Il clima è buono tutto l’anno e il cibo ottimo.

MONTAÑA BERMEJA, LA GRACIOSALa Montaña Bermeja si trova nel nord di La Graciosa, l’isola al largo della costa settentrio...
28/07/2019

MONTAÑA BERMEJA, LA GRACIOSA

La Montaña Bermeja si trova nel nord di La Graciosa, l’isola al largo della costa settentrionale di Lanzarote, e deve il proprio nome alla lava scarlatta che l’ha formata tra i 5000 e i 3000 anni fa.
La Bermeja si erge sopra Playa de las Conchas – una delle spiagge più belle di La Graciosa – come una sentinella: la sabbia bianca della spiaggia ed il mare verde smeraldo creano un contrasto spettacolare con il rosso del piccolo vulcano, il cui versante meridionale è scalabile partendo proprio dalla spiaggia. Infatti, da quel lato il terreno è più solido, mentre dall’altra parte si trovano pendii di lava sciolta e cenere.

Salendo sulla Montaña si apre una straordinaria vista sull’arcipelago Chinijo di cui La Graciosa fa parte, insieme alle piccole isole della Montaña Clara e dell’Alegranza oltre agli isolotti del Roque del Este e del Roque del Oeste.

Tappa obbligatoria.                            El Golfo è un piccolo gioiello. Un paese pieno di piccoli ristoranti dove...
22/07/2019

Tappa obbligatoria.
El Golfo è un piccolo gioiello. Un paese pieno di piccoli ristoranti dove si mangia in pesce modo romantico e viscerale. Bellissima la passeggiata al Mirador che consiglio fare nel momento del tramonto. Un tripudio di colori, luci e sapori che vi rimarrà impressa per tutta la vita. Potete raggiungerla anche con bambini a piedi, teneteli per mano.

Mercato di TeguiseTeguise è la vecchia capitale di Lanzarote. È qui che è stato costruito il primo teatro dell’Isola, ma...
07/07/2019

Mercato di Teguise

Teguise è la vecchia capitale di Lanzarote. È qui che è stato costruito il primo teatro dell’Isola, ma anche la prima chiesa, ed è qui che buona parte dei quasi 2 milioni di turisti in visita ogni anno si riversano nelle calde domeniche isolane.

Questo piccolo villaggio fatto di case bianche e di gente cordiale è una tappa obbligata del vostro viaggio nell’Isola Canaria. Ed è stata una tappa bellissima della mia vacanza a Lanzarote. Teguise ospita, infatti, il più grande mercato a cielo aperto del posto. Centinaia di banchi dislocati nelle stradine del centro, nelle piccole e grandi piazze, nei vicoli che ricongiungono al cuore di quella che è anche chiamata “La Villa”.

Dall’artigianato locale al cibo da strada, dalla produzione di gioielli e opere di designer locali alle esibizioni di artisti più o meno talentuosi, ma che sanno come scaldare il pubblico e muoverlo all’applauso.

Arrivare a Teguise è molto semplice. Da Costa Teguise, la zona con i resorts di lusso, e da Arrecife, l’attuale capitale di Lanzarote, partono bus di linea ogni 20 minuti. Potete raggiungere il mercato anche in compagnia, magari approfittando di uno dei tanti tour organizzati dalle agenzie locali. Io ho prenotato il mio direttamente in Hotel.

Nonostante la cittadina si riempia di turisti ogni domenica, l’atmosfera è di quelle tranquille e rilassate tipiche di un’isola selvaggia e meravigliosa come questa. Passeggiare per le calli colme di bancarelle colorate, con le note di una chitarra classica in sottofondo e gli schiamazzi dei bambini che corrono dietro a una palla, vi regalerà un sorriso.

Completano l’opera: ciurros appena fritti, un sole che accende di colori la festa e la possibilità di raggiungere in pochi minuti spiagge da sogno.

Ogni domenica, dalle 9.30 alle 14.00

Parque El Bosquecillo Il Bosquecillo è un posto in cui avrete anche la possibilità di mangiare su tavole e sedute di leg...
06/07/2019

Parque El Bosquecillo

Il Bosquecillo è un posto in cui avrete anche la possibilità di mangiare su tavole e sedute di legno e cucinare grigliate su pietra naturale per trascorrere un pomeriggio in compagnia godendo di una vista invidiabile.

Se amate le lunghe camminate, trascorrere giornate in compagnia e vedere un po’ di verde, soprattutto in primavera, questo luogo fa al caso vostro: natura selvaggia e panorami mozzafiato. Per raggiungere l’area dovete percorrere la strada che porta da Teguise ad Haría (e viceversa).

Visitare LanzarotePISCINE NATURALI A LANZAROTESenza dubbio, il mare e il sole sono i protagonisti di ogni visita a Lanza...
05/07/2019

Visitare Lanzarote

PISCINE NATURALI A LANZAROTE

Senza dubbio, il mare e il sole sono i protagonisti di ogni visita a Lanzarote e la particolare orografia dell’isola, con il profilo disegnato dalle sue formazioni vulcaniche, ci offre delle piscine naturali davvero fantastiche.

Piscine naturali di Charco del Palo
Punta Mujeres
Cueva del Agua
Los Charcones

LOS CHARCONES

Questa zona si trova nel comune di Playa Blanca, appartenente al municipio di Yaiza e dispone di diverse piscine naturali di diversa profondità e con difficoltà di accesso variabile, raggiungibili da Playa Blanca in circa 5 minuti di auto. Sono piscine formate e circondate da rocce di diverse dimensioni, per cui raggiungerle non è sempre facilissimo e dovrete stare attenti.

Los Charcones offrono diversi tipi di intrattenimento: se scegliete una piscina tranquilla potete rilassarvi con un bagno o prendendo il sole sulla riva. Se, d’altra parte, cercate più attività, potrete divertirvi saltando in acqua. In ogni caso, raccomando sempre cautela, anche se in queste piscine l’acqua cristallina permette di vedere il fondo più facilmente.

SCUOLA DI SURF IN LANZAROTEIl surf è pieno di tradizioni, miti e leggende. È arricchito da storie epiche di giorni magni...
05/07/2019

SCUOLA DI SURF IN LANZAROTE

Il surf è pieno di tradizioni, miti e leggende. È arricchito da storie epiche di giorni magnifici, onde incredibili e surfisti che li hanno conquistati. La storia del surf trabocca di eroi, con eventi che cambiano la vita, con trionfi affascinanti e fallimenti spettacolari. E per uno sport che è considerato giovane in tutto il mondo, ha uno sfondo sorprendentemente profondo della tradizione.

Lanzarote è spesso chiamata Hawaii europea da molti surfisti del mondo. Iscriviti a uno dei nostri corsi di surf e prendi la prima ondata della tua vita o migliora la navigazione se non è la prima volta. Ti assicuriamo che da quel momento niente sarà più lo stesso. Facciamo in modo che i principianti di scuola di surf mettano i piedi su una tavola da surf con la piena consapevolezza di cosa sia il surf e di farlo rispetto ai mari e agli oceani del nostro pianeta e agli altri surfisti con cui lo faranno condividere onde ed esperienze nel futuro.
Sarai introdotto in questo sport elettrizzante in modo sicuro, facile e divertente da veri surfisti che ti trasmetteranno tutta la loro passione ed esperienza, non importa se stai solo iniziando a navigare o migliorare le tue abilità. Brillanti istruttori e tavole da surf progettate e selezionate appositamente per facilitare il tuo modo di navigare e, naturalmente, ti offriranno l'opportunità di migliorare più velocemente.

Troverai corsi ogni giorno dell'anno in modo da poter prenotare il tuo corso con o senza alloggio da oggi. Non pensare a molto. ANDIAMO A SURF !!

La Graciosa: la Comunità europea riconosce l’ottava isola delle CanarieLa Graciosa si prepara a passare la sua prima est...
29/06/2019

La Graciosa: la Comunità europea riconosce l’ottava isola delle Canarie

La Graciosa si prepara a passare la sua prima estate da quando con il riconoscimento della Ue è diventata ufficialmente l’ottava isola delle Canarie. Ci sono voluti cinque anni, proprio il tempo che ci mette uno studente a ottenere il diploma, perché La Graciosa fosse un’isola a tutti gli effetti. Accoglierà i turisti che visitano queste isole raccontando la storia che l’ha condotta a questo aspirato riconoscimento.

Pochi la conoscono, La Graciosa è un piccolo lembo di terra che misura 29 chilometri quadrati (poco più grande dell’isola di Salina – Eolie), dove vivono 750 persone. Prima era amministrata da Lanzarote ed ora è ufficialmente l’ottava isola delle Canarie, unendosi al continente
europeo a seguito di un grande movimento popolare nato per meglio preservarne l’ecosistema.

«Ho iniziato da solo – spiega l’attivista Miguel Ángel Páez – Con una petizione online e poi a poco a poco ho convinto i residenti locali a partecipare a questa f***e idea». Così quello che è iniziato nel 2013 come una specie di battaglia privata, quasi uno scherzo, è stato poi discusso nei corridoi del potere a Madrid. La petizione aveva raccolto 11.000 firme, e la consapevolezza si era diffusa al di là delle comunità isolane. Alla fine del 2018 i gracianos hanno ottenuto quello che volevano, e finalmente è stata fatta giustizia per questo luogo “adorabile” non solo nel nome.
Nel 1986 l’isola è stata dichiarata parco naturale protetto e anche riserva marina, che attualmente è la più grande riserva marina europea. Ai turisti, l’isola offre un paesaggio aspro e affascinante di spiagge remote circondate da rocce vulcaniche nere, dune di sabbia, sentieri lungo la costa e il fascino infinito dell’Atlantico. Tutto questo deve essere esplorato a piedi, in bicicletta o in taxi, perché La Graciosa è priva anche solo di un centimetro di asfalto.

Haria e la Valle delle Mille Palme.                                                     Haria si trova nella valle delle...
26/06/2019

Haria e la Valle delle Mille Palme.
Haria si trova nella valle delle 1.000 palme, una spettacolare conca naturale che contrariamente al resto di Lanzarote è verde e coltivata. Questa sua caratteristica contrasta molto con il resto dell'isola, nero e brullo.

La cittadina di Haria si trova nel nord di Lanzarote ed è raggiungibile in auto, pulman o con escursioni guidate. La strada per raggiungerla è molto emozionante dato il forte dislivello e le numerose curve a gomito, ma ne vale davvero la pena!

Haria vanta un favoloso paesaggio naturale ed è sede di un piccolo mercato artigianale ogni sabato mattina.

Il celebre architetto César Manrique è stato sepolto a Haria, avendo vissuto gli ultimi anni della sua vita in questo villaggio. Troverete una piccola galleria d'arte nella piazza locale di Haria che mostra una parte del lavoro di Cesar.

Ad Haria si trovano alcuni ristoranti tipici che cucinano piatti tradizionali di pesce e prodotti caratteristici dell'isola di Lanzarote.

Degno di grande nota è il vino di Lanzarote, con il suo caratteristico sapore forte e vellutato

Safari in ca****lo a Timanfaya=Lanzarote
08/06/2019

Safari in ca****lo a Timanfaya=Lanzarote

La strada del vino a Lanzarote                                  Degustazioni tra i vigneti vulcaniciUn paesaggio extrate...
01/06/2019

La strada del vino a Lanzarote Degustazioni tra i vigneti vulcanici

Un paesaggio extraterrestre, la strana sensazione di essere all’interno di un sogno e la leggera brezza che ti rinfresca il volto arrossato, un po’ dal sole africano e un po’ dall’ebbrezza di una giornata trascorsa a gustare i profumati vini di queste terre.
È all’ora del tramonto, in cui il sole brucia rosso tra le colline nere de La Geria, che si conclude questa giornata in cui abbiamo imparato tanto; tanto della storia di quest’isola, tanto dei profumi dei suoi vini, tanto sulle fatiche di questi uomini e tanto sui doni della natura.
lanzarote-cantine-vinicole-vignetiMa partiamo dall’inizio di questo tour enogastronomico di Lanzarote nella valle de La Geria.
Lo spettacolo che si presenta davanti agli occhi, una volta arrivati sulla strada del vino, è incredibilmente emozionante. La regione dei vigneti di Lanzarote ci avvolge in un’atmosfera surreale: tappeti di terra nera si estendono intorno a noi, tempestati da piccoli smeraldi verdi, che ad un occhio più attento si rivelano essere le piante di vite che spuntano rigogliose dal terreno.
Lungo questo paesaggio lunare si incontrano diverse cantine vinicole in cui è possibile fermarsi a degustare il nettare di queste terre vulcaniche.
La prima cantina che visitiamo è la Bodega El Grifo, la più antica delle isole Canarie e tra le 10 cantine più antiche della Spagna.
Nata nel 1775, El Grifo prende il suo nome dalla zona in cui è sorta, un tempo chiamata Valle del Grifo, in onore della creatura leggendaria. Tra i vigneti e il museo è possibile visitare anche la grande casa colonica, che fu della prima proprietà alla fine del XVIII secolo.
Tutto al suo interno è rimasto intatto ed è possibile tuffarsi per un secondo nell’epoca dei ricchi proprietari terrieri che risiedevano in ricche dimore in mezzo alle piantagioni, dando vita a quella che sarebbe stata un’industria prolifica per l’isola.
libri-antichi-agricolturaLa sala principale ha una grande biblioteca ricca di antichi volumi sull’arte e i segreti dell’agricoltura, sui metodi di coltivazione, ma anche sull’economia e la finanza. Aperta solo per pochi visitatori, al suo interno è possibile ammirare anche un dipinto originale donato da César Manrique a El Grifo, nel quale l’artista ha racchiuso tutte le particolarità dell’isola e della coltivazione della vite: un metodo tanto ingegnoso quanto unico e suggestivo. Usando una piccola carica di dinamite si spacca lo strato di roccia lavica che ricopre fino a quattro metri la superficie, creando dei piccoli crateri, fino a trovare la terra fertile in profondità, che altro non è che un mix di detriti e cenere vulcanica. Su questo terreno fertile si può interrare la pianta di vite, che viene poi circondata da un muretto di sassi circolare, perché sia protetta e riparata dai venti.
vino-lanzarote-grifo-cesar-manriquePassando attraverso il museo del vino, tra antiche presse per la spremitura dei grappoli, i primi alambicchi, le antiche botti importate dalla Francia ed i fermentatori ricoperti di ceramica vitrea belga, si arriva ai vigneti: lo spettacolo è veramente unico.
Alcune delle piante di vite, che spuntano dalla cenere nera, hanno più di cento anni e la nostra guida francese Elodie, che lavora tra questi vigneti, ci mostra orgogliosa i grappoli d’uva che una squadra di ragazzi sta raccogliendo e posando ad asciugare al sole. Questo trattamento è riservato solo nelle migliori annate di vendemmia, come quella di questo 2015.
vendemmia-lanzarote-vino-vulcanicoÈ davvero incredibile pensare come una terra che mette a dura prova i suoi abitanti e i suoi contadini, con venti secchi, eruzioni vulcaniche e poche piogge possa regalare un prodotto qualitativamente così elevato. Elodie ci spiega che la configurazione dell’isola ha dato la possibilità di coltivare la vite in modo del tutto naturale regalando al vino un sapore ed un profumo particolare e tipico dell’isola.
Essendo impossibile irrigare i campi artificialmente, in quanto l’acqua dolce prodotta attraverso la desalificazione dell’acqua di mare non consentirebbe di far crescere la vite, l’unica acqua che le piante assorbono è quella piovana.
In un’isola geograficamente africana, che si trova a pochi chilometri dalle coste del Sahara e dove le precipitazioni sono molto scarse, tutto ciò avrebbe rappresentato un problema. A questo inconveniente, però, ha pensato Madre Natura; le rocce laviche, infatti, grazie alla loro porosità sono in grado di assorbire, oltre alle scarse precipitazioni, anche le gocce di umidità che si creano durante la notte, sfruttando l’elevato sbalzo termico. Questo sistema permette quindi di far crescere ottime viti e ottima uva, facendo di Lanzarote l’unico luogo, in Europa, dove si produce la Malvasia Vulcanica.
vino-lanzarote-cantineAssetati dalla visita ai vigneti sotto il sole, è stato un vero piacere fermarsi nel piccolo cortile pergolato, per gustare un ricco wine tasting accompagnato da taralli e formaggi di capra; due malvasia secchi, due malvasia semi dolci, che per noi rimangono i migliori, e poi il top di gamma de El Grifo: un Moscatel de Alejandria, dolce e fruttato, e un malvasia vulcanico, molto simile all’italico passito.
Conclusa la degustazione e la visita al Grifo, con una breve sosta al negozio di souvenir in cui acquistare vini e prodotti per il corpo a base di mosto d’uva, ci rimettiamo in macchina per continuare la visita alle altre cantine sulla strada che si snoda tra le valli vulcaniche de La Geria.
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La seconda tappa sono le Bodegas Rubicón, dove degustiamo i suoi Malvasia dolci fruttati e profumati, e dove ritroviamo la ricchezza delle tradizioni dell’isola e la genuinità che si respira all’interno della cantina e del suo annesso ristorantino.
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Lasciando alle spalle le antiche cantine Rubicón, ci infiliamo tra un gruppo di turisti inglesi che ascoltano una guida che spiega come distinguere i tannini. Superiamo il gruppo e ci fermiamo un attimo ad annusare le grosse botti di legno della Bodega La Geria, per poi correre verso altre piccole botteghe indipendenti in mezzo alle colline.
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LANZAROTE - Famara è il principale massiccio montuoso nel nord dell'isola di Lanzarote nelle isole Canarie. È il versant...
30/05/2019

LANZAROTE - Famara è il principale massiccio montuoso nel nord dell'isola di Lanzarote nelle isole Canarie. È il versante orientale di un vulcano in eruzione nel Miocene. Le scogliere di Famara sono i resti di una caldera di circa dieci chilometri di diametro centrata a sud di La Graciosa
Una spiaggia di sabbia dorata in un parco naturale di Lanzarote
Nel nord-est dell’isola di Lanzarote si estende, lungo più di cinque chilometri di sabbia dorata, la rinomata spiaggia di Famara. È ubicata all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Chinijo, nella cittadina costiera di La Caleta de Famara e sede della suggestiva scogliera di Famara. Mostra tutta la sua bellezza con la bassa marea, quando l’acqua forma una sottile patina sulla sabbia e riflette il cielo e il massiccio come fosse un gigantesco specchio. E se la marea coincide con il crepuscolo, il visitatore potrà immortalare alcune delle immagini più tipiche delle isole Canarie, con l’isola di La Graciosa che si staglia all’orizzonte.
Una spiaggia sportiva accanto a La Caleta de Famara
La spiaggia di Famara è una spiaggia sportiva in cui praticare sport acquatici come surf, bodyboard, windsurf e kitesurf, grazie alle sue onde e ai venti costanti. O anche sport aerei come parapendio e deltaplano, decollando dalla cima del massiccio di Famara. Però con la bassa marea, l’oceano si ritira e forma su tutto il litorale delle enormi pozze di acque tranquille e poco profonde. Ideali per riposare al sole, un’altra delle meraviglie che offre questa spiaggia sono le sue lunghe passeggiate in riva al mare. E dopo una giornata in spiaggia, niente come gustare un delizioso piatto di pesce sulla terrazza di alcuni ristoranti della cittadina marinara di La Caleta de Famara.

Visitare i Jardin de CactusDi cosa si tratta? Si tratta di un’opera di César Manrique. Un grande ovale* a terrazze nel q...
29/05/2019

Visitare i Jardin de Cactus
Di cosa si tratta? Si tratta di un’opera di César Manrique. Un grande ovale* a terrazze nel quale sono presenti più di 4500 cactus di oltre 450 specie diverse. Cactus da ogni parte del mondo, dai più piccoli a quelli giganti. da quelli buffi a quelli eleganti. Qui a Lanzarote convivono in questo grande giardino di soli cactus.
A tal proposito proprio sulla strada da Teguise ai Jardin de Cactus, nei pressi di Teseguite, sulla vostra sinistra potrete vedere un paesaggio particolare. Formazioni vulcaniche molto porose che il vento ha modificato. Solamente toccandole si sgretolano. Un luogo caratteristico dove potrete fermarvi e fare una passeggiata. Anche da queste rocce si estrae il Rofe.
Il giardino è molto curato e pulito, inoltre è presente un piccolo ristorante/bar dove poter prendere qualcosa da bere vista cactus.

Casa Museo del ContadinoSituato nel centro geografico di Lanzarote nel comune di San Bartolomé, la Casa-Museo del Campes...
27/05/2019

Casa Museo del Contadino
Situato nel centro geografico di Lanzarote nel comune di San Bartolomé, la Casa-Museo del Campesino è il lavoro con il quale César Manrique riconosce gli sforzi degli agricoltori di Lanzarote, che hanno affrontato le condizioni più avverse per dare vita al territorio

La Casa-Museo del Campesino è un viaggio attraverso l'architettura, l'agricoltura, l'artigianato e la gastronomia tradizionale , che si completa con il Monumento alla Fecondità , un'opera d'avanguardia in cui César Manrique ha voluto pagare il suo tributo particolare.

-Jameos del Agua è una serie di grotte laviche, situata nel comune di Haría a nord di Lanzarote, nelle Isole Canarie, in...
26/05/2019

-Jameos del Agua è una serie di grotte laviche, situata nel comune di Haría a nord di Lanzarote, nelle Isole Canarie, in Spagna. È anche un centro di arte, cultura e turismo, creato dall'artista e architetto locale César Manrique e gestito dal governo di Lanzarote.

Lanzarote Mirador del Rio.  La miglior vista sull’isola di La GraciosaIl belvedere del Río, a nord di Lanzarote, è un'op...
24/05/2019

Lanzarote Mirador del Rio. La miglior vista sull’isola di La Graciosa
Il belvedere del Río, a nord di Lanzarote, è un'opera d'arte in cima a una rupe torreggiante. Guardando a nord dalla sua ampia balaustra appaiono tre piccoli isolotti dell'arcipelago Chinijo, separato da Lanzarote dallo stretto che dà il nome al belvedere. Il più grande di questi è La Graciosa, che vanta perfetti coni vulcanici e un amalgama di ocra e beige. L’insieme delle isole, il mare, il cielo e la profondità della scogliera trasmettono sensazioni di vastità e libertà.

Belvedere di César Manrique ad Haría
L'edificio è stato progettato dal famoso architetto delle Isole Canarie, César Manrique, che lo ha perfettamente mimetizzato utilizzando la roccia vulcanica circostante. L'interno avvolge con le sue forme curve, quasi organiche, e sorprende per l'eccellente uso della luce. Il visitatore troverà pannelli informativi, telescopi e ampie aree ricreative all'esterno. Il bar serve bevande calde e succhi di frutta tropicali che si assaporano meglio accanto alle grandi finestre inclinate verso la scogliera.

Lanzarote Parco TimanfayaIl Timanfaya, la porta dell'inferno.in data dicembre 21, 2013Al Parco Nazionale del Timanfaya (...
24/05/2019

Lanzarote Parco Timanfaya

Il Timanfaya, la porta dell'inferno.
in data dicembre 21, 2013

Al Parco Nazionale del Timanfaya (Parque Nacional de Timanfaya) ci arrivo al mattino presto quando i primi raggi del sole accarezzano dolcemente la montagna del fuoco.
Il paesaggio di questo angolo di Spagna bagnato dall'Atlantico e che strizza l'occhio all'Africa non è sempre stato come mi si presenta in questo momento.
La storia del fuoco che brucia qualsiasi cosa e della lava che ricopre la terra inizia nel 1730.
Le parole di un parroco ci permettono di interpretare la storia.

"la terra si aprì improvvisamente vicino al Timanfaya, una enorme montagna si sollevò dal seno della terra e della sua cima si levarono fiamme che continuarono per 19 giorni"
Il parroco era don Lorenzo Curbello.
In un brevissimo lasso di tempo la geografia mutò.
Il fuoco prima e la lava poi modificano e modellano l'isola.
Tutto quello che si trova nelle vicinanze brucia!
Il terreno squarciato dall'eruzione ora ribolle di calore
Fuoco, lava, ceneri e lapilli.
L'isola di Lanzarote non sarà più la stessa!
I fenomeni eruttivi continuano negli anni seguenti, concentrandosi sino al 1736.

A tutt'oggi l'attività del vulcano continua, in quanto a breve distanza da dove poggiamo i piedi, circa 12 o 13 metri di profondità, le temperature oscillano tra i 100° ed i 600°!
Il parco nazionale del Timanfaya non è visitabile in tutta la sua estensione.
La zona aperta al pubblico è quella nominata Islote de Hilario.
Appena giunti al parcheggio, dove si chiude la strada accessibile ai privati, ci si imbatte nel ristorante El Diablo ideato e realizzato da Cesar Manrique, vero promotore e divulgatore delle bellezze di Lanzarote nel mondo.
Il ristorante è famoso per la qualità del cibo, cotto direttamente sulle fiamme dell'inferno!
Le griglie per carne o pesce sono disposte sulle vive rocce a contatto con l'estremo calore che si dipana dalle viscere della terra!
Le possibilità di escursione all'interno del parco sono di due tipologie: la prima in groppa ai "camellos", i dromedari di Lanzarote, la seconda comodamente seduti sulla poltrona di un bus.
Dato che le mie esperienze con cammelli e dromedari non erano accattivanti decido per il bus.
Il percorso è affascinante!
14 km tra vulcani e crateri, nella"ruta de los volcanes"!
Surreale.
Irripetibile.

Dirección

Camino Barranco De Tegoyo, 9
Las Palmas De Gran Canaria
35572

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