Talìa Agira - Bed&Breakfast

Talìa Agira - Bed&Breakfast ✨ Talìa è lo scenario dove la magia del paesaggio incontaminato, del calore del sole siciliano e del profumo delle cassatelle inebrieranno i vostri sensi...
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23/08/2024

La piazza Garibaldi che , ogni tanto, riempie il cuore di allegria. Tutta al servizio del divertimento. Carnevale 2024.

🎭 Dopo diversi anni ritorna il Carnevale estivo ad Agira 🎭Vi aspettiamo!
21/08/2024

🎭 Dopo diversi anni ritorna il Carnevale estivo ad Agira 🎭
Vi aspettiamo!

La nostra Agira❤️
25/07/2024

La nostra Agira❤️

Lorenzo Branchetti nell'entroterra siciliano alla riscoperta di antichi mestieri e antichi sapori

24/07/2024

🌋

Vi aspettiamo! Proprio di fronte alla nostra struttura 😃
02/07/2024

Vi aspettiamo! Proprio di fronte alla nostra struttura 😃

22/05/2024

🇮🇹 Oggi Travel Sicily vi porta a scoprire alcuni dei Borghi più Belli d'Italia in Sicilia: Un Viaggio Incantevole tra Storia e Bellezza!🏰✨

In Italia, la bellezza si manifesta in ogni angolo, specialmente nei suoi borghi pittoreschi che raccontano storie millenarie. Tra questi gioielli nascosti spiccano Castelmola, Agira, Erice e Gangi, ciascuno con il proprio fascino unico. Scopriamoli insieme:

🏰 **Castelmola**: Situato sulle pendici del monte Tauro, sopra Taormina, Castelmola affascina con le sue stradine lastricate e le viste mozzafiato sul Mar Ionio. Il suo castello normanno, le chiese antiche e l'atmosfera medievale catturano l'immaginazione dei visitatori.

🏞️ **Agira**: Immerso nelle colline della Sicilia centrale, Agira è un borgo che evoca un senso di pace e autenticità. Con le sue stradine tortuose e i vicoli acciottolati, Agira offre uno sguardo affascinante sulla campagna siciliana. Tra i suoi tesori, il Castello Aragonese e la Chiesa di San Filippo il siriaco meritano una visita.

🏰 **Erice**: Incastonato su una collina a 750 metri sopra il livello del mare, Erice sembra uscito da una fiaba. Con le sue mura medievali, i vicoli lastricati e le viste spettacolari sulla costa siciliana, Erice è un luogo che incanta i visitatori con la sua atmosfera magica. Tra i suoi punti salienti ci sono il Castello di Venere e la Chiesa di San Giuliano.

🌳 **Gangi**: Nel cuore delle Madonie, in Sicilia, sorge Gangi, un borgo che sembra sospeso nel tempo. Con le sue case di pietra, i vicoli stretti e le piazze tranquille, Gangi invita a una passeggiata rilassante attraverso la sua storia millenaria. Tra i suoi tesori architettonici si distingue il Castello di Gangi e la Chiesa di San Nicolò.

Questi borghi rappresentano solo una piccola parte del ricco patrimonio culturale e paesaggistico dell'isola. Ogni angolo di Sicilia è un invito a esplorare, scoprire e innamorarsi della sua bellezza senza tempo. 🇮🇹✨

Altri borghi in un prossimo post❤️

Post di Travel Sicily🟠🔵

04/05/2024

Festa di San Filippo d’Agira ad ♥️

Auguriamo a tutti pace e serenità 🕊️Buona Pasqua dallo staff
31/03/2024

Auguriamo a tutti pace e serenità 🕊️
Buona Pasqua dallo staff

29/01/2024

 

Siamo felicissimi di condividere con voi un altro bellissimo traguardo che ci riempie di soddisfazioni 😃Grazie sempre a ...
28/01/2024

Siamo felicissimi di condividere con voi un altro bellissimo traguardo che ci riempie di soddisfazioni 😃

Grazie sempre a voi che ci scegliete ogni giorno!

Booking.com

20/01/2024
12/01/2024

AGIRA (EN), entrata nel circuito Borghi più Belli d’Italia, in una bellissima foto di Antonino Treccarichi.
Il primo piano la Chiesa di San Filippo d'Agira, subito sopra la Chiesa di Santa Margherita e in cima la Chiesa di Sant'Antonio Abate.
• Agira, comune in provincia di Enna, sorge a 670 metri sul livello del mare sul monte Teia. E' una delle più antiche città dell'interno della Sicilia e domina la fertile valle del fiume Salso, una delle più ricche di storia; dallo studio di alcuni reperti preistorici e rilievi archeologici, è stato documentato che la città fu popolata già 30.000 anni fa. Nel 339 a.c. aveva il nome di Agyrion secondo Timoleone Corinzio.
Vi nacque, agli inizi del I sec. a. C., Diodoro Siculo, il grande storico che per primo si cimentò nella stesura di una storiografia universale. Nel secolo IV il paese fu evangelizzato da San Filippo, detto il Siriaco.

Il suo territorio si estende al centro di un intreccio idrografico tra i fiumi Salso e Dittaino. Gode da ogni parte di un bellissimo panorama e guardando a nord-est si può ammirare l'Etna. La struttura e l'impianto urbanistico sono lo specchio fedele della storia di Agira. Il visitatore che si addentra per le vie della città alla ricerca di antico e di monumenti, può scoprirne le tracce non cancellate dal tempo. Da vedere: i ruderi del Castello, L'Aron ha Kodesh della Sinagoga di Agira- testimonianza della presenza di una comunità ebraica ad Agira nel medioevo e l' Abbazia. La Riserva Naturale Orientata Vallone Piano della Corte compresa tra i lembi della Rocca di Agira e l'abitato di Regalbuto. L'estensione dell'area di Riserva e Pre-riserva è di ha 194,375. E' stata istituita per la conservazione e tutela di un ambiente umido di particolare interesse botanico.

C'è anche un particolare nesso tra Ercole e Agira.
Dopo aver catturato i buoi di Gerione, Ercole arrivò in Sicilia, dove fu ben accolto e onorato dagli agirini. Egli, in segno di riconoscenza, realizzò un lago largo 4 stadi e due templi, uno in onore a Gerione, l'altro in onore a suo nipote Iolao, con la richiesta che annualmente venisse glorificato.
Incredibile a dirsi, ogni anno i giovani di Agira si lasciavano crescere i capelli proprio in onore di Iolao e, in occasione del passaggio dall'adolescenza all'età adulta, si tagliavano una ciocca di capelli e la offrivano in dono. Questa tradizione pagana fu poi traslata al culto di San Filippo, taumaturgo che inviato dal Pontefice, ebbe il compito di evangelizzare il paese. Tanta è la devozione al loro Santo Patrono, che questo paese ebbe sempre come nome San Filippo d'Agira, nome che fu poi modificato nel 1939 nell'attuale Agira.

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Foto di Antonino Treccarichi
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Auguri alla nostra Agira😃
30/12/2023

Auguri alla nostra Agira😃

Una cerimonia solenne ha decretato l'ingresso di Agira tra i Borghi più belli d'Italia.

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25/12/2023

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12/12/2023

🌍📍🇮🇹 Italy - Sicily - Agira
Il castello di Agira è tra i principali monumenti caratteristici della cittadina situata nella provincia di Enna. Si tratta di un antico posto sulla cima del Monte Teja, oggi ribattezzato come Monte Castello per l'edificio che ospita. Il castello di Agira si trova a circa 820 metri sul livello del mare, mostrandosi come una delle fortezze più alte della Sicilia, con una posizione strategica che, un tempo, permetteva di avvistare i nemici a grandi distanze, mentre oggi si presenta come una meravigliosa terrazza panoramica da cui poter ammirare le splendide terre siciliane è in lontananza il Vulcano Etna .

Sua maestà si fa sentire🌋
01/12/2023

Sua maestà si fa sentire🌋

Etna
1/12/2023 ore 19:50

29/11/2023

Il maestoso Palazzo Zuccaro nella nostra Agira👇

Le mongolfiere di Mongolfiere al Sud Italia partite da Piazza Eventi, proprio di fronte la nostra struttura 😍🎈
28/11/2023

Le mongolfiere di Mongolfiere al Sud Italia partite da Piazza Eventi, proprio di fronte la nostra struttura 😍🎈

✨
25/11/2023

🎄 𝗩𝗶𝘃𝗶 𝗹𝗮 𝗠𝗮𝗴𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗡𝗮𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗮𝗱 𝗔𝗴𝗶𝗿𝗮! 🌟
Il 24 Dicembre, immergiti nella storia con la 33ª edizione del Presepe Vivente. Un viaggio nel tempo tra le strade storiche di Agira, per rivivere la magia del Natale in un'atmosfera unica.
🕯️ 𝑷𝒂𝒓𝒕𝒆𝒄𝒊𝒑𝒂 𝒂 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒆𝒗𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒔𝒕𝒓𝒂𝒐𝒓𝒅𝒊𝒏𝒂𝒓𝒊𝒐!

10/11/2023

L'Associazione I Borghi più belli d'Italia ha certificato il superamento dei 72 parametri d'ammissione per sette località. Quali sono? http://sky.tg/2t3sB

Agira tra i borghi più belli d'Italia 🏡È con piacere che apprendiamo questa meravigliosa notizia😃
07/11/2023

Agira tra i borghi più belli d'Italia 🏡
È con piacere che apprendiamo questa meravigliosa notizia😃

ROY PACI & ARETUSKA AD AGIRA👩‍🎤VI ASPETTIAMO 😃
26/07/2023

ROY PACI & ARETUSKA AD AGIRA👩‍🎤
VI ASPETTIAMO 😃

🛑🛑🛑INGRESSO GRATUITO🛑🛑🛑Il concerto è proprio di fronte la nostra struttura!Vi aspettiamo 😃
05/07/2023

🛑🛑🛑INGRESSO GRATUITO🛑🛑🛑
Il concerto è proprio di fronte la nostra struttura!
Vi aspettiamo 😃

La cantante sarà protagonista del concerto che vedrà esibirsi anche altri ospiti

09/06/2023

La Leggenda delle Teste di Moro

Siamo nell’assolata Sicilia, culla di civiltà e crocevia di tantissimi popoli; luminosa e oscura; generosa e avara; amichevole e riservata; estroversa e intimista; luogo di visibile e invisibile; di riti che, pur affondando nella notte dei tempi, resistono all’oggi e, soprattutto, di leggende truculente come questa.

Passeggiando per questa meravigliosa terra di cui Goethe disse: “L’Italia senza la Sicilia non lascia nello spirito immagine alcuna.
E’ in Sicilia che si trova la chiave di tutto“

Vi sarà capitato di imbattervi in coloratissimi vasi di terracotta, in siciliano “graste” o “rasti“, bellissime opere d’arte, le Teste di Moro, che raffigurano sia il volto di un uomo, sia quello di una coppia, entrambe legate a differenti versioni del racconto.

Prima versione

Secondo la leggenda originale, intorno all’anno 1000, nel pieno della dominazione dei Mori in Sicilia, nel quartiere arabo di Palermo “Al Hàlisah”, che significa l’eletta, oggi chiamato Kalsa, viveva, chiusa in casa per la gelosia del padre, una bellissima fanciulla. L’unico suo svago era la cura quotidiana delle piante del suo balcone. Un giorno, un giovane e bellissimo soldato Moro, che era solito passare da quella strada, nel vederla se ne innamorò a tal punto da dichiararsi con grande ardore. La giovane, colpita da quel volto e quel corpo che sembravano scolpiti nell’ebano, convinta di aver trovato il principe tanto atteso, ricambiò con altrettanta passione.

Il Moro, però, aveva omesso di avere moglie e figli che lo attendevano in Oriente, in quella terra nella quale avrebbe dovuto far ritorno quanto prima. La fanciulla, nell’apprendere tale notizia, sentendosi ingannata, presa da una rabbia incontrollabile e da una freddezza che non sospettava di possedere, decise di imboccare la strada della vendetta. Così, in una notte in cui l’uomo era sprofondato in un sonno pieno e appagato dopo l’amore, lo colpì mortalmente decidendo che quel volto sarebbe rimasto al suo fianco per sempre. Per fare ciò, senza esitazione, lo decapitò, gli aprì il cranio, gli piantò dentro un germoglio di basilico, creando una sorta di vaso. La scelta di piantarvi l’odorosa pianta di “Basilikòs”, l’erba dei sovrani, era legata proprio alla sua aura di sacralità.

L’uomo, che tanto aveva amato al punto da concedervisi e che l’aveva ingannata, sarebbe stato suo per sempre e lei avrebbe potuto guardarlo, possederlo e prendersene cura ogni giorno della sua vita. Mossa da questo pensiero, depose la testa sul suo balcone, innaffiandola quotidianamente con le proprie lacrime che facevano crescere la piantina aromatica rigogliosamente. I vicini, avvolti da quel profumo e guardando con invidia quel particolare contenitore a forma di Testa di Moro, si fecero realizzare, dagli artigiani locali, vasi in terracotta che riproponevano le stesse fattezze di quello amorevolmente custodito dalla fanciulla.

Seconda versione

Secondo un’altra versione, invece, una fanciulla siciliana, di nobili origini, visse un amore clandestino con un giovane arabo e, per questo atto disonorevole, fu punita con la decapitazione di entrambi. La vergogna di quell’amore fu, inoltre, proclamata dall’affissione di entrambe le teste, trasformate per l’occasione in vasi, su di una balconata. Questa visione sarebbe servita da monito a chi avesse osato abbandonarsi a passioni illecite e disdicevoli.

Terza versione

Versione della macabra leggenda delle teste di moro, è quella raccontata da Boccaccio nelle novelle del suo Decamerone.

Il Boccaccio ambienta la storia direttamente a Messina, dove la protagonista principale è Lisabetta una ragazza nobile orfana che è gelosamente custodita dai suoi tre fratelli, arricchitisi ereditando le attività del padre defunto.

Lisabetta si innamora di Lorenzo, un ragazzo pisano che lavorava per la famiglia della ragazza. La storia d’amore va avanti in segreto fino a quando i tre fratelli la scoprono mentre esce per incontrare il suo amante e decidono così di mettere fine alla relazione per non infangare il buon nome della famiglia.

Con la scusa di un affare da condurre fuori città, i fratelli conducono Lorenzo nelle campagne messinesi e lo uccidono, nascondendo il suo corpo in una fossa poco profonda. Al loro ritorno a casa, dicono alla sorella che Lorenzo è semplicemente partito per affari.

Ma dopo una lunga assenza, Lisabetta inizia a preoccuparsi per la mancanza di sue notizie, soprattutto dopo una partenza improvvisa. Una notte, Lorenzo le appare in sogno dicendole che è stato ucciso dai suoi fratelli e descrivendo il luogo dove il suo corpo è sepolto.

Decisa a trovarlo, ottiene dai fratelli il permesso di fare una gita in campagna con la sua serva. Trovato il corpo di Lorenzo e non potendo dare al suo amante la sepoltura che merita, impazzita dal dolore gli taglia la testa per portarla a casa con sé. Giunta nella sua stanza, nasconde la testa in un vaso e ci pianta del basilico. La pianta fiorisce, innaffiata dalle lacrime di disperazione della giovane.

Vedendo lo strano comportamento di Lisabetta, i suoi fratelli scoprono la testa di Lorenzo e temendo che rappresenti una prova del loro crimine, se ne sbarazzano, abbandonano Messina e fuggono a Napoli lasciandosi dietro una sconvolta Isabella che alla fine muore di crepacuore.

Quarta versione

Una versione della storia dona radici storiche locali alle ceramiche delle botteghe di Caltagirone, spostando gli eventi alla Qal’at al Ghiran saracena all’epoca della conquista normanna (nel 1090, quindi); parla del maestro artigiano svegliato nella notte dai soldati del Re normanno (Ruggero) per ordine segreto della Principessa (che sarebbe dunque Emma d’Altavilla). Nella pergamena consegnata dai soldati si ordinava di realizzare un vaso maiolicato cavo all’interno riproducente il viso del califfo saraceno da lei amato e decapitato dopo la conquista normanna della città. L’artigiano, come il Re Ruggero, non seppe mai che nel vaso fu conservata la testa dell’amato Principe, morto per l’amore proibito, ricoperta di terra come una grasta; dalla terra spuntò una pianta odorosa a cui la Principessa diede il nome dell’amato Basiricò, che le testimoniava la rinascita del loro amore.

09/05/2023
Il Sicilia Outlet Village nella classifica dei migliori outlet al mondo! Vi aspettiamo ad Agira 🛍️🥳
04/05/2023

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Siamo felici di condividere con voi che Booking.com ha inserito Sicilia Outlet Village nella classifica dei migliori outlet al mondo! 🥳

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