26/11/2023
..Dedicato al mio trifulao ed ai suoi tabui..
Si parte al mattino presto, nelle ore in cui gli altri dormono ancora, o la sera tardi, quando le famiglie si trovano sul divano, davanti alla tv: si cammina al buio, facendo ben attenzione a non farsi vedere dagli altri trifulau, ne a lasciare impronte che portino alle piante 'che danno' il prezioso fungo... le foglie e l'erba ghiacciate scricchiolano sotto i piedi come tanti biscottini e, nel silenzio, questo tenue rumore fa un gran baccano!
Il freddo fa bruciare la pelle del viso ed indolenzire le mani: appena sceso nel prato il cane fa una corsa e segna il territorio poi, conscio del suo ruolo fondamentale, abbassa il naso su quell'erba ghiacciata ed inizia a cercare: 'giù, giù, cerca giù...' gli sussurra il trifulau, ma a volte gli basta un solo cenno della mano o un fischio ed ogni centimetro di terreno viene perlustrato dal piccolo tabui che non si allontana mai dal proprio padrone, che protegge nel buio e da cui si sente protetto: un rapporto molto intimo il loro, condividono dei segreti che nessun altro conosce, conoscono posti che in pochi hanno visto e gioiscono insieme quando scoprono il tesoro celato sotto terra!
Chi trova il tartufo, il tabui o il trifulao? Il cane non avrebbe l'istinto di cercare senza il giusto addestramento del padrone che, con la sua conoscenza delle piante, dei posti e del terreno lo guida nella ricerca... ma sono l'olfatto del cane e la sua capacità di restare concentrato sulla ricerca a far diventare magico il momento della cerca! .. insieme sono una gran copia!!
Si cammina tanto, x valli e x boschi, immersi tra la natura che accoglie i due donandogli serenità ed equilibrio, facendoli sentire parte del suo grande dipinto! ...e poi arriva quel magico momento in cui il cane, quasi in preda al delirio, inizia a scavare, fermandosi solo per brevi momenti x guardare il suo compagno, finché con lo zappino il trifulao arriva a portare alla luce il profumatissimo frutto: un premio da sgranocchiare per il tabui mentre il tartufo finisce custodito nel fazzoletto del trifulao.
Si alza il vento e la nebbiolina che cela le cose nelle notti autunnali si dilegua: i rami si muovono e, scricchiolando, si scuotono facendo cadere le foglie in una nevicata di fiocchi gialli, arancio e marroni che finiscono col ricoprire il terreno creando un morbido mantello colorato. Il cane appoggia con delicatezza le sue zampe sulle foglie ed annusa a pochi centimetri da terra quando da un cespuglio balza un capriolo spaventato dalla sua presenza: il giovane tabui sente il suo istinto primordiale gridare 'inseguilo!', ma sa anche che il suo compagno di ricerca si arrabierebbe molto nel vederlo correre dietro all'animale, per cui si paralizza vibrando sulle zape ed il trifulao lo raggiunge, lo accarezza e si complimenta con lui...
Ogni pertugio, giacilio, tana e fatta vengono annusati e segnalati al trifulao che, dopo anni di ricerca, impara a riconoscere a distanza ogni movimento del suo fido compagno.
A volte, capita incontrate un contadino mattiniero, intento a lavorare quella terra così bassa da spezzare la schiena, ma che coltiva da sempre e non si sognerebbe mai di vendere perché gli dá da vivere, da scaldarsi ed è sempre un ottimo rifugio quando la moglie rompe le scatole... un saluto e poi : 'ná jè del trifule?'
Si è fatto tardi, la gente inizia a girare per le strade ed i due amici rientrano a casa con il loro bottino e tanti nuovi segreti ed avventure da custodire tra di loro...❤️