Percorsi meravigliosi da attraversare passo dopo passo lungo la Via Francigena a sud di Roma. Luoghi incantevoli ricchi di storia, incorniciati da una natura prorompente.
Vi aspettiamo lungo i sentieri per vivere insieme un'esperienza unica. Buon cammino!
Qui tutto ciò che potete visitare nei comuni della DMO attraversati dalla via Francigena:
https://www.dmofrancigenasudlazio.it/territorio/comuni
Un video racconto della Festa della Francigena che si è tenuta lo scorso 15-16 giugno nel borgo di Fossanova.
Buon cammino!
Ecco a voi un breve messaggio del presidente della DMO Ivano Olivetti sulla festa della #Francigena che si terrà il prossimo 15-16 giungo nel borgo medievale di Fossanova. Un appuntamento per condividere la passione per i cammini, avanzare proposte e alimentare le tante iniziative del 2024.
Mentre i preparativi proseguono inviatiamo tutti a opzionare queste date.
Buon cammino!
#FrancigenaDelSudLazio
Uno sguardo dal cielo alle meraviglie dei Comuni fondatori della DMO per la valorizzazione della Via Francigena nel sud del Lazio. La bellezza si attraversa passo dopo passo. Buon cammino!
Risalendo lungo la Via Francigena nel sud del Lazio, lasciandosi alle spalle Roma, si arriva a Marino: comune dei Castelli Romani antichissimo dalle tradizioni ancora forti, immerso in un paesaggio meraviglioso. Buon cammino!
Tutti i dettagli su cosa visitare su:
https://www.dmofrancigenasudlazio.it/territorio/comuni/marino
Lungo i Sentieri della Via Francigena, a sud di Roma, incontriamo oggi una perla dei Castelli Romani: Castel Gandolfo. Un meraviglioso borgo dove arte e storia si incontrano nelle opere del Bernini e del Palazzo Pontificio. Un centro storico incantevole affacciato sul suo splendido Lago Albano, una cornice paesaggistica senza euguali da percorrere e scoprire passo dopo passo.
Tutti i dettagli su cosa vistare a Catsel Gandolfo su:
https://www.dmofrancigenasudlazio.it/territorio/comuni/castel-gandolfo
Un bellissimo racconto di alcune delle meraviglie che si possono incontrare camminando lungo la Via Francigena nel Sud del Lazio. Durante quest'anno abbiamo attraversato questi magnifici sentieri in compagnia di tanti camminatori, abbiamo raccolto in questo video alcuni momenti che abbiamo condiviso passo dopo passo. Da Sezze a Sermoneta, da Roma a Castel Gandolfo, da Castel Gandolfo a Velletri, sono solo alcuni degli splendidi cammini percorribili nel Sud del Lazio. Speriamo di incontrarvi presto lungo la Via Francigena.
Oggi lungo il nostro cammino incontriamo Velletri, uno splendido comune che si distende tra il territorio dei Colli Albani e quello dell'Agro Pontino, con una storia antica da riscoprire passo dopo passo.
elletri (Velitrae in latino, Velester in lingua volsca) è un comune italiano di 53.315 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale, nel Lazio. Il centro storico sorge sulle propaggini meridionali dei Colli Albani, a 332 m s.l.m. È incluso nell'area dei Castelli Romani nonostante la sua lunga tradizione di libero comune. Antichissima città dei Volsci già autorevole al tempo di Anco Marzio, lo storico Dionigi d'Alicarnasso la definisce ἐπιφανής (epiphanés), "illustre". Sede suburbicaria di Velletri-Segni, è stato teatro di due storiche battaglie: nel 1744 e nel 1849. Velletri ospita un tribunale circondariale e un carcere, oltre a numerosi istituti superiori e licei. Capolinea della ferrovia Roma-Velletri, inaugurata da Pio IX nel 1863, la città è uno dei centri attraversati dalla via Appia Nuova. Il territorio di Velletri si estende a cavallo tra due zone ben distinte: la parte settentrionale è posta sulle propaggini meridionali del sistema dei Colli Albani, la parte meridionale è invece ai margini dell'Agro Pontino, la cui bonifica, iniziata già al tempo di papa Pio VI, si compì solo con il fascismo. Siti di interesse: Museo Civico Archeologico e nel Museo Diocesano; sito della Villa degli Ottavi, la residenza sub-urbana della gens Ottavia e di Ottaviano Augusto; Museo Diocesano nel chiostro della Cattedrale. Raccoglie opere d'Arte di inestimabile valore, importanti soprattutto per la loro unicità. Porta Napoletana è una delle antiche porte che un tempo rappresentava uno degli accessi alla città.
Tutti i dettagli su cosa visitare su:
https://shorturl.at/louUY
Le suggestive riprese aeree del Comune di Albano Laziale sulla #viafrancigena nel sud del Lazio. Un territorio ricco di storia che ha saputo conservare un patrimonio culturale e paesaggistico che ne racconta un passato straordinario. Vi invitiamo a scoprirlo passo dopo passo.
Tutti i dettagli su:
https://rb.gy/sxhmh
Comune Di Albano Laziale
Via Francigena
Riprese suggestive della città di Nemi, centro urbano arroccato sulle pendici del cratere vulcanico che oggi da vita a un lago, una storia antica e una natura rigogliosa da attraversare con i sentieri della Francigena.
Altre info https://shorturl.at/ayU27
Il cammino volge a sud, lungo la costa che regala splendidi scorci sul Tirreno. Oggi arriviamo a Formia, splendida gemma della provincia di Latina, la cui storia si fonde addirittura con il mito del peregrinare di Ulisse. Un'emozione unica da vivere passo dopo passo.
Formia è un comune italiano di 37.979 abitanti della provincia di Latina nel Lazio. In epoca romana era chiamata Formiae. Adagiata proprio al centro del Golfo di Gaeta, Formia ha origini che si perdono nel mito e si riallacciano alla leggenda di Troia e al peregrinare di Ulisse sulla via del ritorno. Tutta la mitica tradizione ricorda questa zona come terra dei Lestrigoni popoli rudi e primitivi. Di formazione preitalica e aurunca, come dimostra la lunga e poderosa cinta di mura poligonali, in buona parte conservata lungo la costa e nel quartiere di Castellone. Dopo la conquista del territorio da parte dei romani tra il V e IV secolo a.C., entra a far parte del Latium adiectum. Formia è stata una località turistica molto apprezzata in epoca romana come testimoniano i numerosi resti di ville, tra le quali celebri erano quelle di Mamurra e Mecenate. Su questo tratto del golfo venne a realizzare una delle sue predilette case di campagna, anche Cicerone. Proprio a Formia Cicerone ebbe la morte dai sicari di Antonio nel dicembre 43 a.c. Con la caduta dell'impero romano d'Occidente Formia fu depredata e i suoi abitanti dopo la calata dei barbari e la guerra greco-gotica, fuggirono sulle vicine colline, spopolando la cittadina. La città, durante il secondo conflitto mondiale, ha subito pesantissimi danni nel gennaio del 1944 e nei mesi successivi, in quanto posta ai margini della Linea Gustav. Gran parte del patrimonio storico e artistico di Formia è così andato perduto. Siti di interesse: Il Cisternone, ovvero una grande cisterna di epoca imperiale romana, il teatro romano di età augustea, Tomba di Cicerone, Porticciolo romano, resti dell'anfiteatro romano, La villa di Mamurra sul promontorio di Giano
Passo dopo passo, dopo aver attraversato un entroterra straordinario, oggi finalmente incontriamo il mare arrivando nel Comune di Fondi: origini antiche che trapelano da una natura rigogliosa.
Fondi è un comune italiano di 39.754 abitanti della provincia di Latina. In età preromana il territorio di Fondi era abitato dagli Aurunci e successivamente dai Volsci. Il primo riferimento storico alla città di Fundi risale al IV secolo a.C., quando essa ricevette la cittadinanza romana senza diritto di voto. In epoca imperiale una parte del suo territorio era entrata a far parte del demanio imperiale, probabilmente a causa dei possedimenti della famiglia di Livia Drusilla, moglie dell'imperatore Augusto e madre di Tiberio, nata a Fondi. L'importanza di Fondi in età antica è stata determinata anche dalla costruzione della via Appia, iniziata nel 312 a.C. Il decumano principale coincide con il tratto urbano della via Appia, proveniente da Terracina e diretta a Itri, mentre l'antico foro è conservato dall'attuale piazza della Collegiata. Successivamente la Contea di Fondi fu un'entità politica del Regno di Napoli, creata nel 1140 dai Normanni, che la concessero alla famiglia Dell'Aquila. Passò quindi per matrimonio (1299) ai Caetani. Nel 1378 Onorato I Caetani (1336-1400) ospitò nel suo palazzo di Fondi il conclave che elesse l'antipapa Clemente VII, in opposizione al legittimo pontefice Urbano VI (Scisma d'Occidente). All'inizio della dominazione spagnola, la contea di Fondi venne concessa in feudo ai Colonna, sotto i quali conobbe un rinnovato periodo di splendore artistico e culturale grazie alla ricchezza della corte di Giulia Gonzaga, che vi si stabilì dal 1526 al 1534. Fondi faceva parte della Provincia di Terra di Lavoro del Regno di Napoli (poi Regno delle Due Sicilie), al confine con lo Stato Pontificio, dal 1806 e fino al 1861 fu Capoluogo di Circondario nell'ambito del Distretto di Gaeta. Nel 1861 Fondi fu annessa al Regno di Sardegna (e poi al Regno d'Ita
Il cammino prosegue verso sud, lungo la via Francigena, tra natura e storia arriviamo oggi alla scoperta di Monte San Biagio: una perla antica con tante storie da raccontare.
Monte san Biagio è un comune italiano di 6.324 abitanti della provincia di Latina nel Lazio meridionale. La prima citazione del Castellum Monticelli risale all'anno 1099 quando il nobile Crescenzo, abitante nella rocca di Monticelli, vende un appezzamento di terreno. Questo castrum fece parte del ducato di Fondi fino al 1140; da allora fu incluso nella contea normanna di Fondi, inquadrata nel Regno di Napoli e concessa in feudo alla famiglia Dell'Aquila. Successivamente passò sotto il dominio delle famiglie Caetani (1299), Colonna (1494), Gonzaga (1570), Carafa (1591), Mansfeld (1690) e Di Sangro (1721). Fece parte fino al 1818 della diocesi di Fondi e quindi della diocesi di Gaeta. Fece parte inoltre per secoli e fino al 1927 della provincia Terra di Lavoro. Fino all'unità d'Italia l’allora Monticelli fu il primo centro abitato del Regno delle Due Sicilie in cui si imbattevano i viaggiatori che da Roma raggiungevano Napoli mediante la Via Appia. Per questa sua posizione alla frontiera tra due stati, Monte San Biagio fu interessata dal fenomeno del cosiddetto Brigantaggio postunitario, soprattutto nel periodo tra il 1861 e il 1870, quando cioè anche il Lazio e Roma furono annessi all'Italia. Da Monte San Biagio è possibile deviare per la variante: Monte San Biagio-Sonnino-Abbazia di Fossanova.
Avanzando passo dopo passo nei sentieri della Via Francigena nel sud del Lazio, oggi raggiungiamo Sonnino: un territorio dalla storia antica in mezzo alla natura prorompente, dove dall'alto si respira il profumo di un'epoca lontana. Buon cammino!
Sonnino, il cui nome deriva con ogni probabilità dal latino sommum, che significa sommità, con riferimento alla posizione in cui sorge l'antico borgo medievale, costruito appunto sulla sommità di un colle, estrema propaggine del Monte Ceraso, appartenente alla catena degli Ausoni. Il primo documento che attesta l'esistenza di Sonnino è una bolla pontificia dell'anno 999. Alcuni storici fanno risalire le origini del paese alla fine del secolo VIII ad opera dei cittadini di Priverno, fuggiti dal loro paese in seguito alle invasioni dei Saraceni, che devastarono gran parte del Lazio meridionale. Altri storici tuttavia fanno risalire le origini di Sonnino ad una matrice romana e pre-romana, dato che l'intera zona comunale, anticamente abitata dai Volsci, fu successivamente romanizzata ed intensamente abitata, come testimoniano numerosissimi ritrovamenti, suggerendo una continuità anche nel corso del primo medioevo. In ogni caso è accettato che i primi abitanti di Sonnino possano aver avuto origini (urbane, e forse etniche) variegate tra le quali si ipotizzano anche contributi greci e bizantini, e vi è generale accordo sul fatto che l'origine dell'abitato moderno sia da riferire al processo di incastellamento avutosi nell'Alto Medioevo. Così come Monte San Biagio, essendo anch’esso territorio di confine, fu soggetto al fenomeno del brigantaggio. Figura di spicco fu il brigante Antonio Gasbarrone nativo proprio di Sonnino. Luoghi di interesse: Chiesa di San Michele Arcangelo, Chiesa di San Giovanni, Chiesa di San Francesco, Chiesa della Madonna della Pietà, Ponte del diavolo, Torretta della Fontanella, Monumento naturale Campo Soriano, Calanche di San Nicola, Il Catauso.
Altri dettagli su: https://www.dmofrancigenasu
Proseguendo il cammino lungo i sentieri della Via Francigena nel Sud del Lazio, giungiamo oggi a Priverno, un'antichissima città ricca di meraviglie.
Priverno è un comune italiano di 14.367 abitanti della provincia di Latina. Fino al 1927 ebbe il nome di Piperno. Posto al centro della valle dell'Amaseno, sorge su un'area di modeste alture, facente parte del sistema collinare dei Monti Seiani. Le origini di Priverno risalgono al periodo protostorico laziale. Vi sono testimonianze che fanno risalire la fondazione dell'antica Privernum ad almeno quattro secoli prima di Roma, quindi al XII secolo a.C. (restano alcuni ruderi di tale centro). Le prime notizie storiche certe sono opera di Tito Livio. Egli descrive Priverno come un potente centro Volsco del IV secolo a.C. che, a seguito di lunghe lotte, venne sottomesso da Roma per opera di Lucio Emilio Mamercino Privernate e Gaio Plauzio Deciano, che grazie a questa vittoria furono eletti entrambi consoli. Nel 329 a.C. il centro venne completamente distrutto, e la ricostruzione del nuovo abitato avvenne per opera dei Romani nella piana di Mezzagosto, dando origine alla Privernum romana. La vita di Privernum fu nuovamente interrotta nel IX secolo, si ritiene a causa delle invasioni barbariche, ma alcune testimonianze lasciano supporre che la città venne distrutta nel IX secolo per opera dei Saraceni. A seguito di queste invasioni i cittadini abbandonarono il sito dell'antica Privernum e, secondo la tradizione, fondarono nuovi centri sui colli e monti circostanti, tra le quali l'attuale Priverno sul Colle Rosso, e i centri di Sonnino, Roccasecca, Maenza e Roccagorga. Priverno è storicamente appartenuta allo Stato Pontificio fino alla presa di Roma e successivamente dal 1870 fece parte del circondario di Frosinone fino alla sua abolizione nel 1927. Dalla fondazione di Latina (fino al 1946 Littoria), appartiene alla provincia omonima. Il paese era al centro di un sistema di vie che collegavano il nord con il sud (Appia Pe
La bellissima Cori, centro urbano collinare dei monti Lepini nord-occidentali, una storia antica e una natura rigogliosa da attraversare con i sentieri della Francigena.
Altre info https://shorturl.at/cotyI
Norma
Camminando verso sud lungo la via Francigena, oggi arriviamo a Norma, un incantevole e antichissimo sito.
Norma sorge sui Monti Lepini (e fa parte della comunità montana omonima), praticamente sopra una parete rocciosa scoscesa da cui è possibile ammirare l'Agro pontino e soprattutto l'Oasi di Ninfa. Come dimostrano gli scavi archeologici di Norba, essa fu distrutta dalle truppe di Silla, venne abbandonata e mai più ricostruita. I pochissimi abitanti superstiti si spostarono sull'attuale sito, e nel corso dei secoli venne a costituirsi l'abitato di Norma.
Una meraviglia tra storia e netura che vi inviatiamo a visitare. Buon cammino!
La bellezza della Via Francigena nel Sud del Lazio
Uno splendido racconto di alcune delle bellezze naturalistico-culturali che si possono incontrare percorrendo in cammino la Via Francigena nel Sud del Lazio. Un'esperienza che consigliamo a tutti, per scoprire queste terre meravigliose ritrovando se stessi. Buon cammino!
Scopri di più su https://www.dmofrancigenasudlazio.it/
Mettersi in cammino lungo la Via Francigena nel sud del Lazio, un'emozione unica alla scoperta di percorsi meravigliosi che si sviluppano tra storia e natura: "perché non conta solo dove vogliamo arrivare, ma ciò che incontreremo lungo il nostro #cammino".
Una bellissima sintesi in memoria di Alberto Alberti, studioso e camminatore, che ha esplorato e raccontato queste terre.
Video realizzato da Visit Lazio e Regione Lazio.
#viafrancigena
#viafrancigenadelsud
Il servizio del TG3 regionale nella giornata di ieri durante l'International Walk 2022 che ha percorso la tredicesima Tappa da Velletri ad Albano Laziale.
Un approfondimento sulla valorizzazione di un bellissimo tratto della via Francigena del sud nel Lazio, per promuovere una scoperta dei territori attraverso un turismo lento e sostenibile.
Un sentito ringraziamento all'inviata del TG3 Isabella Di Chio e la sua troupe.
#viafrancigena