24/01/2022
Novità in arrivo sui viaggi in UE 😀
🇪🇺 VIAGGI NELL'UE, CAMBIANO LE REGOLE: CONTERÀ IL PROPRIO CERTIFICATO COVID, NON PIÙ LA SITUAZIONE DEL PAESE DI PROVENIENZA
Martedì dovrebbe arrivare la svolta da Bruxelles: obblighi di tamponi e quarantene dipenderanno dal proprio Pass, non dal livello di rischio dello Stato da cui si parte.
BRUXELLES - Non importa da quale Paese provieni, ma il tuo personale certificato Covid. I Paesi dell’Unione Europea stanno mettendo a punto un nuovo metodo per stabilire le regole di chi viaggia all’interno del blocco comunitario. E a pesare non sarà più la situazione del rischio Covid nel Paese Ue da cui si parte, ma il proprio livello di immunizzazione.
Martedì, al Consiglio Affari Generali, è attesa la svolta. Uno dei temi in agenda è appunto il “coordinamento a livello Ue nel contesto del Covid-19”, e dovrebbe essere approvata una revisione delle raccomandazioni sui viaggi. La famosa mappa dei contagi del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) – che abbiamo imparato a conoscere con tutte le sue sfumature, dal rosso scuro al rosso, dall’arancione fino al sempre più raro verde, a indicare il livello di rischio Covid nell’Ue – non sarà più considerata la base per imporre al viaggiatore la quarantena o la presentazione di un tampone negativo. Si guarderà lo status del suo certificato: quanti vaccini ha fatto, da quanto tempo, se è guarito dal Covid oppure se è valido il suo tampone negativo.
Già a novembre la Commissione europea, attraverso il responsabile alla Giustizia Didier Reynders, aveva in realtà invitato a non imporre “restrizioni di viaggio addizionali” ai possessori di un certificato Ue, “da qualunque zona dell’Unione” arrivassero. Ma poi è stata individuata la variante Omicron, l’allarme è risalito e tutto è cambiato.
Ora però si fa ferma la convinzione che Omicron sia sì molto contagiosa, ma non così pericolosa, a livello di ospedalizzazioni, per chi è ben protetto dai vaccini. E così Bruxelles prova a incoraggiare un ritorno alla normalità e a facilitare gli spostamenti all’interno dell’Ue. Del resto, segnali di questo tipo stanno arrivando anche dai singoli Stati: la Francia ha tolto l’obbligo di mascherina all’aperto; le restrizioni sono state alleggerite fortemente in Irlanda e più cautamente in Belgio, dove il governo ha introdotto il cosiddetto “barometro”, ovvero un sistema di classificazione del rischio che si basa sulle ospedalizzazioni e sulle terapie intensive; fuori dall’Ue, nel Regno Unito, Boris Johnson ha appena abolito l’obbligo di mascherine al chiuso e il "passaporto vaccinale". Sono segnali di ottimismo che sembrano paradossali, visto che la mappa dell’Ecdc è praticamente tutta rossa scura, ma che si fondano appunto su una situazione delle ospedalizzazioni al momento sotto controllo.
La raccomandazione, che ha avuto già l’ok a livello diplomatico dei 27 Stati membri - dovrebbe confermare inoltre la validità di nove mesi del Green Pass, e di 180 giorni quella del certificato di guarigione. Il tampone molecolare negativo continuerà a valere se effettuato nelle 72 ore precedenti il viaggio, mentre la durata di validità dei “rapidi” passerà da 48 a 24 ore.
Fonte: la Repubblica