30/01/2025
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Quando Robin Williams riuscì a far ridere di nuovo un gorilla dopo sei mesi di lutto
Negli Stati Uniti, alcuni etologi avevano insegnato a un gorilla di nome Koko a comunicare con gli esseri umani attraverso il linguaggio dei segni. Koko era incredibilmente intelligente, ma stava attraversando un momento molto difficile: la perdita di un caro amico lo aveva gettato in una profonda malinconia, tanto che i biologi temevano potesse soffrire di una forma grave di depressione.
Per aiutare Koko, i ricercatori cercarono di trovargli un nuovo amico, e al contempo volevano studiare il suo modo di interagire con gli esseri umani. Essendo Koko in grado di comunicare con il linguaggio dei segni, rappresentava un soggetto ideale per analizzare se vi fossero reali barriere cognitive tra la nostra specie e i primati.
Fu allora che chiesero a Robin Williams, famoso soprattutto come comico, se fosse disposto a trascorrere qualche ora con Koko, interagendo in modo naturale, come si farebbe con una persona in difficoltà.
Williams accettò immediatamente, pur nutrendo dubbi sul suo approccio: non era un esperto di primati e temeva di non essere all’altezza della situazione. Tuttavia, quando incontrò il gorilla, ebbe un’illuminazione.
Permettendo a Koko di conoscerlo a modo suo, Williams scoprì che interagire con il gorilla era come rapportarsi a un bambino molto curioso. Piano piano, Koko mostrò sempre più interesse per il visitatore, tanto da rimanere affascinato dagli occhiali dell’attore, che voleva vedere con "quegli strani occhi di vetro".
Ben presto, Koko iniziò a "parlare" con Williams attraverso i segni, suggerendo giochi e ponendogli domande sorprendentemente intelligenti. In pochi minuti, i due iniziarono a scherzare, a farsi il solletico e persino a condividere esperienze di vita.
I ricercatori, sorpresi dalla rapidità con cui si era creato un legame, chiesero a Koko di descrivere l'attore con una sola parola. Il termine scelto dal gorilla fu "amico".
Williams rimase profondamente colpito dall’incontro, specialmente quando seppe di essere riuscito a far ridere un gorilla che rischiava di cadere in depressione per la solitudine. Dopo quell’episodio, l’attore tornò spesso a far visita a Koko e collaborò con lui in campagne contro la sperimentazione animale e per la conservazione delle specie protette.
Il legame tra Koko e Robin Williams fu così profondo che sopravvisse alla morte dell'attore, avvenuta nel 2014. Quando il gorilla seppe della scomparsa del suo amico, chiese agli istruttori se poteva piangere e rimase pensieroso per giorni, con le labbra che tremavano di tristezza.
Koko, inconsolabile, morì quattro anni dopo, nel 2018, all'età di 46 anni. Oggi è ricordato come uno dei primati più importanti nella storia della ricerca scientifica.
Una storia che ci insegna quanto profonde possano essere le connessioni tra le specie, e quanto un gesto di gentilezza possa cambiare una vita.