23/09/2022
𝐋𝐀 𝐒𝐓𝐎𝐑𝐈𝐀 𝐃𝐈 𝐒𝐀𝐍 𝐐𝐔𝐈𝐍𝐓𝐈𝐍𝐎 𝐌𝐀𝐑𝐓𝐈𝐑𝐄
𝐏𝐚𝐭𝐫𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐀𝐥𝐥𝐢𝐬𝐭𝐞
Si narra che ad la notte dell'antivigilia, il vento cambi direzione iniziando a spirare da tramontana e che, intorno a mezzanotte, si possa in lontananza il fiero nitrito di un giungere dalla piazza del paese.
Si narra che, intorno agli anni '50, l'anziano padre di un vecchio venditore di , tornando in Paese su uno di quei vecchi vagoni, sedette accanto ad un uomo, forse un monaco, vestito stranamente, con una lunga vesta, color panna con un bordino tipo pelleccia.
Tizio strano! Si misero a parlare e l'uomo dal vestito stranto gli confidò che si stava recando ad Alliste per la festa patronale.
Sceso alla stazione, non lo vide più.
Lo cercò durante affannosamente durante quei giorni di festa.
Andò in Chiesa e domandò al parroco: No, mi spiace!
Nessuno monaco è passato da qui.
Sconsolato, l'anziano padre di un vecchio venditore di rame, fece per andarsene quando l'occhio gli cadde sulla tela centrale dientro l'altare: l'uomo strano, quello incontrato sul treno, era vestito allo stesso modo.
a la notte successiva, quella della vigilia, al fornaio vicino all'antica Porta Santa Barbara sembrò di lo scalpitio di un che si fermava vicino al suo forno; rimase sospeso in attesa di qualche colpo alla porta, ma nessuno bussò, né sentì il cavallo ripartire. Sbalordito, si affacciò ad una finestrella, ma non vide nessuno.
Le stagioni passarono e tornò l’autunno, tornò ottobre.
Di nuovo, quella notte il fornaio sentì lo zoccolio del cavallo e di nuovo rimase in attesa, ma non si fece vedere nessuno.
Ma questa volta rimase un segno tangibile del passaggio.
Infatti nella pulizia del forno era caduta a terra della cenere, e su quella cenere, vi erano nitide le impronte degli zoccoli.
Così si disse che il passeggero notturno era quel cavaliere francesce, nato a Roma, che, prima di dirigersi ad Alliste, faceva una breve sosta a Racale sotto l’affresco dedicato a santa Barbara, per riprendere il suo cammino.
Per anni, nella notte tra il 29 e il 30 ottobre, quando il cambia direzione, la gente continuò a buttare della per strada perché rimanessero le impronte del santo cavaliere.
(Don Quintino Venneri)