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Avá durè tre ddí chə nusterzəDurerà tre giorni con avantieri🌞Questo proverbio, molto usato ad Altamura, sta a riferirsi ...
30/06/2024

Avá durè tre ddí chə nusterzə
Durerà tre giorni con avantieri

🌞Questo proverbio, molto usato ad Altamura, sta a riferirsi a tutte quelle situazioni e cose che (è evidente) che dureranno poco.

🧐Un’osservazione che possiamo fare su questo proverbio è il termine “nusterzə”, che significa “avantieri”.
È stato ormai reso dialettale il termine italiano, infatti nel parlato ormai usiamo la forma “avandirrə”.

Tuttavia “nusterzə” è la forma corretta e più antica di questa parola.

📖 L’etimologia ci ricorda poi la l’evoluzione della lingua dialettale altamurana che ancora presenta parole derivanti da latino.
“Nusterza” infatti deriva dal latino “nudius tertius” la cui traduzione è “ora è il terzo giorno”

👉Conoscevi questo proverbio?

LA CHIESA DELLA MADONNA DEI MARTIRI⛪️La chiesa della Madonna dei Martiri, detta anche la chiesetta dei Martiri, è una ch...
29/06/2024

LA CHIESA DELLA MADONNA DEI MARTIRI⛪️

La chiesa della Madonna dei Martiri, detta anche la chiesetta dei Martiri, è una chiesa cattolica della città di Altamura.

🔔È situata al centro del piazzale interno alla porta dei Martiri, proprio per questo motivo in passato era conosciuta come “chiesa di Santa Maria della Porta” a causa della vicinanza.

🇬🇷Fondata nel Duecento, risulta essere una delle chiese più antiche della città e serviva probabilmente in origine la comunità greca di Altamura.

📜Fu di rito greco fino al Cinquecento, mentre nella seconda metà del Settecento la chiesa è stata oggetto di un restauro che ha modificato in modo sostanziale la facciata.

Avá durè tre ddí chə nusterzə Durerà tre giorni con avantieri🌞Questo proverbio, molto usato ad Altamura, sta a riferirsi...
29/06/2024

Avá durè tre ddí chə nusterzə
Durerà tre giorni con avantieri

🌞Questo proverbio, molto usato ad Altamura, sta a riferirsi a tutte quelle situazioni e cose che (è evidente) che dureranno poco.

Un’osservazione che possiamo fare su questo proverbio è il termine “nusterzə”, che significa “avantieri”.
Molto spesso è stato ormai reso dialettale il termine italiano, infatti nel parlato ormai usiamo la forma “avandirrə”.
Tuttavia “nusterzə” è la forma corretta e più antica di questa parola.

📖L’etimologia ci ricorda poi la l’evoluzione della lingua dialettale altamurana che ancora presenta parole derivanti dal latino.
“Nusterzə” infatti deriva dal latino “nudius tertius” la cui traduzione è “ora è il terzo giorno”

Conoscevi questo proverbio?

⛲️Le ‘Cheipə də Firrə’ di Altamura ⛲️🕰️“Le teste di ferro” sono molto più di semplici fontane: sono simboli di una stori...
23/06/2024

⛲️Le ‘Cheipə də Firrə’ di Altamura ⛲️

🕰️“Le teste di ferro” sono molto più di semplici fontane: sono simboli di una storia idrica che ha plasmato la vita dell’acqua in città e nella regione Puglia.

🚰Queste iconiche teste di ferro, parte dell’Acquedotto Pugliese, rappresentano l’ingegno e la determinazione della gente pugliese nell’affrontare la sfida della scarsità d’acqua.

🏠Ogni getto d’acqua che sgorga da queste fontane racconta una storia di tradizione, resilienza e comunità.

🚶‍♂️Passeggiando per le vie di Altamura, non dimenticate di fare una sosta presso una delle ‘Cheip d Firr’ soprattutto in queste giornate cosí calde, per rinfrescarvi e connettervi con un pezzo della nostra storia.

🌱Na mməsckemə i cimə chi frunzNon mischiamo le cime con le fronte🍃🗣️Questo proverbio altamurano ha un significato molto ...
14/06/2024

🌱Na mməsckemə i cimə chi frunz
Non mischiamo le cime con le fronte🍃

🗣️Questo proverbio altamurano ha un significato molto chiaro e preciso. Si sa, le “cime” sono le parti buone delle erbe selvatiche usate in cucina, le “fronze” sono invece tutte le foglie e le parti sottostanti alle cime che solitamente non sono destinate al consumo e vengono scartate.

Questo proverbio intende alludere proprio a questo.
È utilizzato in alcuni contesti come “non confondiamo gli argomenti di cui parliamo” “non scambiamo le cose utili, per cose inutili” “non facciamo confusione tra cose belle e cose brutte”

🌱E tu, conoscevi questo proverbio?

Perdersi nel centro storico di Altamura, nei suoi claustri e stradine ✨
08/06/2024

Perdersi nel centro storico di Altamura, nei suoi claustri e stradine ✨

🌎Ieri 5 Giugno é stata la Giornata Mondiale dell’ambiente.🌱Allora il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, che accoglie la n...
06/06/2024

🌎Ieri 5 Giugno é stata la Giornata Mondiale dell’ambiente.🌱

Allora il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, che accoglie la nostra cittá ti chiede
🌾“E SE UN GIORNO NON FOSSI PIÚ COSÍ?”🧡

🌿Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, situato in Puglia, è un’area protetta che abbraccia paesaggi mozzafiato e una ricca biodiversità.

🏞️Caratterizzato da vasti territori pianeggianti, colline ondulate, formazioni calcaree e canyon spettacolari, il parco offre uno spettacolo naturale unico nel suo genere.

🐑Questo territorio ospita una straordinaria varietà di flora e fauna, con habitat che vanno dalle distese di pascoli alle maestose foreste di macchia mediterranea.

MA TI MAI CHIESTO QUANTO SIA SENSIBILE IL NOSTRO TERRITORIO?

Il parco é sensibile per
1. La sua biodiversità
2. Le raritá geologiche
3. Il suo Patrimonio culturale
4. La fragilitá degli ecosistemi
5. LA SUA UNICITÀ E BELLEZZA

👇COSA PUOI FARE PER TUTELARLO
• Educazione ambientale: promuovere la consapevolezza e l’educazione ambientale ad amici, parenti e conoscenti. La consapevolezza delle nostre azioni è il primo passo per migliorarle.

• Rispetto delle normative ambientali: Far rispettare le leggi e i regolamenti ambientali, garantendo che le attività umane siano conformi alle norme di protezione ambientale e che vengano sanzionate eventuali violazioni.

• Segnalare a “chi di competenza” eventuali rifiuti abbandonati

• Proporre giornate di raccolta di “piccoli” rifiuti sulla Murgia (privatamente o coinvolgendo alcune associazioni locali)

• Rispettare ed avere cura dell’ambiente in cui si sta facendo una passeggiata, un’escursione o una scampagnata.

LA MURGIA È ANCHE TUA!

Le strade del centro, il luogo in cui il passato ed il presente si incontrano🕰️
27/05/2024

Le strade del centro, il luogo in cui il passato ed il presente si incontrano🕰️

L’ANTICO CASTELLO DI ALTAMURA 🏰Il castello di Altamura era un’opera architettonica (oggi del tutto demolita)che si ergev...
27/05/2024

L’ANTICO CASTELLO DI ALTAMURA

🏰Il castello di Altamura
era un’opera architettonica (oggi del tutto demolita)
che si ergeva sull’odierna Piazza Matteotti e di cui restano solo alcune fondamenta in alcune zone della piazza stessa, su cui si è edificato o in alcuni casi si sono mantenute del tutto le antiche strutture.

Così come altre zone e altre abitazioni della città, furono ricostruite e migliorate dall’imperatore, allo stesso modo il Castello fu oggetto di restauro da parte di Federico II di Svevia.

I ruderi che l’imperatore vi trovò erano quasi certamente ruderi normanni. Questo lo si è compreso dai resti della torre quadrangolare, tipica dell’architettura militare normanna.

Circa il castello di Altamura ci sono molte storie non veritiere o perchè tramandate oralmente o perchè ripotarte da fonti non del tutto certe.
Tuttavia si attesta con molta credibilità la costruzione di una “Torre falsa” per volere del re Roberto D’Angio.

Della famiglia reale angioina, precisamente di Roberto di Taranto, si può ancora oggi vedere lo stemma sulla porta di un locale al piano terra della struttura.
Lo stesso stemma si riscontra sul portale della Cattedrale.

Lo stemma è presente sul portone del Caseificio di Stella Dicecca

Oggi del castello ne rimangono, per l’appunto, dei locali edificati al di sopra dei ruderi. Alcuni di essi ospitano attività commerciali e custodiscono ancora le antiche mura del castello.

Nella piazza venutasi a creare proprio dalla demolizione di alcune mura del castello, appellata da tutti gli abitanti “Piazza Castello” per moltissimi anni si è stati soliti ospitare il mercato della frutta e del pesce.

Conoscevi la storia di Piazza Castello?✨

I campanili della Chiesa di San Francesco da Paola visti da Via Ottavio Serena (ne pressi di Porta Matera)⛪️🔔Li avevi ma...
22/05/2024

I campanili della Chiesa di San Francesco da Paola visti da Via Ottavio Serena (ne pressi di Porta Matera)⛪️🔔

Li avevi mai notati prima?🧐

Franghə è muertə, mo stè Franghinə ca sə pè apprimə Franco è morto, ora sta Franchino a cui si paga prima🗣️Questa espres...
20/05/2024

Franghə è muertə, mo stè Franghinə ca sə pè apprimə
Franco è morto, ora sta Franchino a cui si paga prima

🗣️Questa espressione, oltre a ricordare di saldare i debiti utilizza un'espressione utilizzata moltissimo dalle nostre parti: "Franco". La traduzione è quella di "non avere un costo". Per intenderci, "una cosa" si dice "franca" quando non ha nessun costo, è gratuita.
La frase in dialetto è basata sul gioco di parole franghə (gratuito) e Franghə (Franco).
Il significato dietro questo proverbio è: non tutte le cose sono gratuite, anzi: non solo non sono gratuite, ma si pagano anche prima.

Conoscevi questo detto?

Perdersi nei vicoli del centro storico di Altamura è un viaggio nel tempo! Riuscireste ad indovinare il nome di questa a...
19/05/2024

Perdersi nei vicoli del centro storico di Altamura è un viaggio nel tempo! Riuscireste ad indovinare il nome di questa affascinante strada?

Scrivete le vostre ipotesi nei commenti! 👇

Il rosone della nostra cattedrale💛
15/05/2024

Il rosone della nostra cattedrale💛

Mescə chə la sulagnə,fruttə senza sparagnəMaggio con il sole,frutta senza risparmio.🗣️Anche questo proverbio proviene da...
14/05/2024

Mescə chə la sulagnə,
fruttə senza sparagnə

Maggio con il sole,
frutta senza risparmio.

🗣️Anche questo proverbio proviene dalla cultura rurale.
La traduzione dal dialetto altamurano è ben chiara! Si pensa infatti che se Maggio risulta essere un mese poco piovoso e poco freddo, non ci sarà da preoccuparsi per l’estate: il raccolto e la frutta verranno in abbondanza!

👇Commenta con la tua frutta preferitaaa!🍓🍐🍍

Vivere Piazza Duomo in estate durante i preparativi per Santa Maria ✨
12/05/2024

Vivere Piazza Duomo in estate durante i preparativi per Santa Maria ✨

5 COSE CHE FORSE NON CONOSCEVI SULLA RIVOLUZIONE ALTAMURANA del 179921 fiorile 1799 - brano del gruppo di Altamura   #1 ...
10/05/2024

5 COSE CHE FORSE NON CONOSCEVI SULLA RIVOLUZIONE ALTAMURANA del 1799

21 fiorile 1799 - brano del gruppo di Altamura

#1 Il ruolo delle donne
Alla battaglia del 1799 ad Altamura tra l’esercito sanfedista e il popolo della città parteciparono anche numerose donne.
La figura della donna fu essenziale nella Resistenza altamurana al pari di quella maschile, nonostante fosse l’Ottocento.

#2 Le monache del Monastero del soccorso
Alcuni aneddoti circa le clarisse, uno precedentemente citato, non sono veritieri perchè riportati in fonti postume.
Si racconta infatti di atti di violenza su quaranta clarisse per opera delle truppe sanfediste.

#3 Il martire Giovanni Firrao
Giovanni Firrao nacque a Matera nel 1778,
studiava a Napoli proprio quando fu proclamata in città la Repubblica Napoletana.
A Matera, Giovanni Firrao si fece notare per le sue idee repubblicane ma presto la città divenne filoborbonica e dovette fuggire ad Altamura, dove tuttavia trovò qui la sua fine.

#4 L’interpretazione storica
La Rivoluzione altamurana,
come tutti gli eventi storici,
è stata interpretata in modo diverso, a seconda del periodo storico e dell’appartenenza politica.

Com’è noto, infatti, le interpretazioni della storiografia non sono statiche, ma subiscono l’influenza del periodo storico in cui si vive e dell’appartenenza politica e convinzioni di ciascuno.

#5 L’animo degli Altamurani e la loro consapevolezza
La popolazione aveva compreso bene le ragioni dietro cui si combatteva.

A differenza dei sanfedisti, i quali erano mercenari pronti a disertare non appena si fossero arricchiti,
gli altamurani erano animati da ideali di uguaglianza ed emancipazione popolare. Inoltre essi si battevano non solo per l’uguaglianza coi nobili in tema di diritti civili, ma anche per una spartizione o riduzione dei latifondi e per una redistribuzione della ricchezza.

Tra le strette viuzze del centro storico di Altamura, si nasconde la bellezza senza tempo di antiche case di pietra. Un ...
08/05/2024

Tra le strette viuzze del centro storico di Altamura, si nasconde la bellezza senza tempo di antiche case di pietra. Un tuffo nel passato tra i segreti di questa città dalla storia millenaria.🌞

LA PECORA DI ALTAMURAuna razza autoctona ormai in via d’estinzioneLa pecora Altamurana anche detta “Moscia Pugliese”è un...
07/05/2024

LA PECORA DI ALTAMURA
una razza autoctona ormai in via d’estinzione

La pecora Altamurana anche detta “Moscia Pugliese”
è una razza autoctona molto rustica, che si è adattata al nostro territorio nel corso dei secoli.

L’Altamurana è una pecora di taglia media, riconoscibile grazie al vello bianco e alla testa allungata, a triplice attitudine (latte, lana, carne) molto utilizzata in passato per le produzioni casearie.

Perchè è scomparsa?
L’”Altamurana” pur essendo molto resiste a mlattie ed infezioni, è quasi del tutto scomparsa sul nostro territorio.

La scomparsa della razza è stata determinata dalla minore dimensione degli agnelli alla nascita e dalla minore velocità di crescita rispetto alle altre razze pugliesi;
inoltre l’Altamurana è caratterizzata dal generare un solo agnello per parto e produrre una scarsa quantità di latte.

Inoltre, il declino dell’uso della lana ovina per la produzione di materassi, l’abigeato, la mancanza di manodopera disposta a svolgere il duro lavoro di pastore,
il passaggio, grazie alla meccanizzazione, a forme di agricoltura a maggior reddito,

hanno determinato nell’ultimo cinquantennio il declino dell’allevamento ovi-caprino sulla Murgia.

PERCHÈ NE PARLIAMO?
La pecora Altamurana è stata una razza molto pregiata del nostro territorio, meritevole dunque di considerazione.

Non sono da dimenticare gli altri motivi, oltre al pane, per i quali la nostra città è conosciuta: le cosiddette “3 L (elle)”

Lenticchie, Lino e Lana.

La pecora Altamurana è stata parte non solo della nostra tradizione culturale, ma ha permesso all’economia della nostra città di crescere.

Ah e poi, in questo periodo, verso la fine della primavera, inizia la tosa delle pecore: un momento importante per la nostra tradizione.

La tosa riuniva famiglie intere, i fanciulli imparavano le antiche arti dagli anziani e si creavano e custodivano ricordi e memorie destinati ad essere tramandati.

5 maggio - FESTA PATRONALE di ALTAMURASant’Irene🌹📍Sant’Irene nel dipinto nella Sala Consigliare del Comune di Altamura📖 ...
05/05/2024

5 maggio - FESTA PATRONALE di ALTAMURA
Sant’Irene🌹

📍Sant’Irene nel dipinto nella Sala Consigliare del Comune di Altamura
📖 Bibliografia: “Altamura, immagini e descrizioni storiche” (pp.48,49) di Giuseppe Pupillo

La proposta di far innalzare Sant’Irene al ruolo di patrona secondaria di Altamura, insieme a San Giuseppe e a Maria Assunta, fu avanzata nel 1722 nel corso di una riunione tenuta dal Capitolo della cattedrale.

La ragione di questo spiccato desiderio cittadino non è riportato nel verbale di quella seduta, ma sarà fatto in seguito ad alcuni eventi che avverranno nel 1726.

Nel 1726, durante furiosi temporali, si abbatterono in diverse occasioni sulla città, sulle sue case e sulla cattedrale numerosi fulmini che terrorizzarono la popolazione la quale si rivolse devotamente alla martire S. Irene affinché scongiurasse quel pericolo, che di fatti cessò.

Per ringraziamento e memore di quanto accaduto,
il clero deliberò di onorare ogni anno, nel giorno 4 maggio (vigilia della festa), la Santa con la celebrazione di una messa.

Dispose inoltre di far dipingere una sua effige che fu collocata nella parte superiore della prospettiva dell’altare di San Giuseppe, patrono principale della città, nell’omonima ca****la della Cattedrale di Santa Maria Assunta.

Infine nel verbale del 1727 difatti si riporta una favorevole intercessione della Santa nel liberare la città dai fulmini nell’anno corrente, richiamando alla mente alcuni drammatici momenti verificatisi nel corso del precedente, quando caddero sull’altare maggiore due fulmini che solo per un miracolo non causarono la morte di persone, sia tra quelle che si trovavano nel coro che in chiesa.

5 maggio - FESTA PATRONALE di ALTAMURASant’Irene🌹La proposta di far innalzare Sant’Irene al ruolo di patrona secondaria ...
05/05/2024

5 maggio - FESTA PATRONALE di ALTAMURA
Sant’Irene🌹

La proposta di far innalzare Sant’Irene al ruolo di patrona secondaria di Altamura, insieme a San Giuseppe e a Maria Assunta, fu avanzata nel 1722 nel corso di una riunione tenuta dal Capitolo della cattedrale.

La ragione di questo spiccato desiderio cittadino non è riportato nel verbale di quella seduta, ma sarà fatto in seguito ad alcuni eventi che avverranno nel 1726.

Nel 1726, durante furiosi temporali, si abbatterono in diverse occasioni sulla città, sulle sue case e sulla cattedrale numerosi fulmini che terrorizzarono la popolazione la quale si rivolse devotamente alla martire S. Irene affinché scongiurasse quel pericolo, che di fatti cessò.

Per ringraziamento e memore di quanto accaduto,
il clero deliberò di onorare ogni anno, nel giorno 4 maggio (vigilia della festa), la Santa con la celebrazione di una messa.

Dispose inoltre di far dipingere una sua effige che fu collocata nella parte superiore della prospettiva dell’altare di San Giuseppe, patrono principale della città, nell’omonima ca****la della Cattedrale di Santa Maria Assunta.

Infine nel verbale del 1727 difatti si riporta una favorevole intercessione della Santa nel liberare la città dai fulmini nell’anno corrente, richiamando alla mente alcuni drammatici momenti verificatisi nel corso del precedente, quando caddero sull’altare maggiore due fulmini che solo per un miracolo non causarono la morte di persone, sia tra quelle che si trovavano nel coro che in chiesa.

Uno degli scorci piú belli della cattedrale🌾Lungo la via delle macellerie📍 Via Nicola Melodia Altamura
03/05/2024

Uno degli scorci piú belli della cattedrale🌾
Lungo la via delle macellerie

📍 Via Nicola Melodia
Altamura

2 maggio- Sant’AnastasioSandə Stesə, vé forə e vitə ciacchə è rumuèisə🌾Questo proverbio giunge a noi dalla tradizione ru...
02/05/2024

2 maggio- Sant’Anastasio

Sandə Stesə, vé forə
e vitə ciacchə
è rumuèisə

🌾Questo proverbio giunge a noi dalla tradizione rurale:
agli inizi di maggio, intorno al giorno di San’Anastasio (Sandə Stəse, il 2 maggio) le gelate sono ormai terminate, per questo in campagna si può fare un resoconto di quello che si è salvato dai precedenti geli.

👇Conoscevi questo proverbio? Faccelo sapere nei commenti.

💼ALCUNI MESTIERI DELLA TRADIZIONE ALTAMURANAormai scomparsi👷‍♀️Quanti ne conoscevi? Faccelo sapere nei commenti👇Buona fe...
01/05/2024

💼ALCUNI MESTIERI DELLA TRADIZIONE ALTAMURANA
ormai scomparsi👷‍♀️

Quanti ne conoscevi?
Faccelo sapere nei commenti👇

Buona festa dei lavoratori 💛

Il 𝐩𝐚𝐩𝐚𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞, pianta erbacea che nasce comunemente nei campi di cereali, è un simbolo della nostra Murgia ma non s...
25/04/2024

Il 𝐩𝐚𝐩𝐚𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞, pianta erbacea che nasce comunemente nei campi di cereali, è un simbolo della nostra Murgia ma non solo: rappresenta la memoria della Resistenza italiana e del sacrificio di tutti i partigiani e le partigiane.
Nella giornata di oggi, 25 Aprile, si celebra la festa della Liberazione d’Italia dal nazifascismo.
in difesa della libertà, ogni giorno ❤️

-2 giorni alla festa più attesa dell’anno ad Altamura🌾FEDERICUS - il Festival medievale ••
24/04/2024

-2 giorni alla festa più attesa dell’anno ad Altamura🌾
FEDERICUS - il Festival medievale



GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA🌍Parliamo del Parco Nazionale dell Murgia, del nostro territorio.Sapevi che è un luogo sens...
22/04/2024

GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA🌍

Parliamo del Parco Nazionale dell Murgia, del nostro territorio.
Sapevi che è un luogo sensibile?

Nel post alcune idee per tutelare e responsabilizzare maggiornmente i nostri comportamenti.

La Murgia è anche tua🌾

Foto #2 di ._





Jungə l’assə ca la rotə aggirəUngi l’asse che la ruota gira 🛞 🗣️Questo proverbio è utilizzato in diversissime occasioni....
21/04/2024

Jungə l’assə ca la rotə aggirə
Ungi l’asse che la ruota gira 🛞

🗣️Questo proverbio è utilizzato in diversissime occasioni.
Solitamente lo si usa a mo’ di intercalare nelle situazioni in cui qualcuno ci chiede un favore, e noi chiediamo di essere ripagati.
Infatti in termine “ungere” può alludere all’atto di prendere soldi dal portafoglio. Quindi, in questo contesto il significato sarebbe “Se vuoi un favore, devi mettere mano al portafoglio”.

In altri contesti può essere usato per motivare qualcuno ad iniziare a fare qualcosa: prima prepara la base e renditi pronto, poi vedrai che “la ruota gira”.

👇Conoscevi questo proverbio?

Il dettaglio sulla loggia con la statua di Maria Assunta 🌞•••
09/04/2024

Il dettaglio sulla loggia con la statua di Maria Assunta 🌞



AUGURI DI BUONA PASQUA 🐣💐grafica di  altamura vi augura un felice giorno, con un meraviglioso post sulla scarcella: un d...
31/03/2024

AUGURI DI BUONA PASQUA 🐣💐
grafica di
altamura vi augura un felice giorno, con un meraviglioso post sulla scarcella: un dolce tipico di Pasqua

I dolci pasquali, così come tutti i dolci, in passato erano fatti in casa.
Entro la mezzanotte del Sabato Santo, era necessario che tutto fosse pronto per il pranzo della domenica di Pasqua: l nuova di gallina lessate e colorate, i taralli croccanti impastati col vino e con le uova, l’agnello spezzettato, la soppressata e la “scarcella”.

Questo dolce era destinato per lo più ai bambini e lo si poggiava sulla tavola bandita, ma non lo si consumava il giorno di Pasqua. I bambini erano quasi costretti ad ammirarlo senza degustarne il sapore per un’intera settimana, dalla domenica di Pasqua fino alla domenica successiva, detta domenica in Albis, che chiudeva il ciclo delle feste pasquali.

La scarceddə era, dunque, un dolce composto da farina di grano tenero, uova, zucchero, un po’ di lievito, un po’ di acqua di nastro (acqua zuccherata o “giuleppə”) cotto al forno al centro del quale si poneva un uovo abbracciato dall’impasto, su cui poi si spolveravano dei cannellini, detti “anisini” perché avevano un leggero sapore di anice.

Il nome scarceddə è stato italianizzato con scarcella, nonostante questo termine non esista nella lingua italiana. Il vocabolo che appare simile è “scarsella”, una borsa di cuoio o di stoffa , con un ma**co, che un tempo era portato sia dagli uomini che dalle donne attaccato alla cintura o appeso al braccio.
La radice della parola coincide con “scarceddə” e la possibile derivazione potrebbe avere effettivamente senso data la forma del dolce che, solitamente per le fanciulle, prendeva le sembianze di una borsetta con un ma**co. Per i fanciulli, invece la forma tipica che si faceva era quella del “cavallino”.

Il canto dei fanciulli alla domenica in Albis
“Sabbətə Sandə vinnə currendə
Che i creaturə vonnə chiangènnə
Vonnə chiangènnə chə tutt’u corə
O Sabbatə Sandə la scarceddə ch’ll ovə”
Sabato Santo vieni correndo
Che i bambini vanno piangendo
Vanno piangendo con tutto il cuore
Il Sabato Santo, la scarceddə con l’uovo

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Altamura
70022

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