20/11/2022
never seen this before - what a difference!
Ringrazio Francesco Ingenito per la segnalazione.
AMALFI
Il 24 dicembre 1861 sotto l'azione di un forte vento, un tratto del coronamento della facciata della Cattedrale, in cattivo stato di conservazione, cadde sfondando una o due volte del sottostante atrio. La Cattedrale subì danni lievi e non precari. Ma il parere favorevole al restauro stilistico della Giunta delle Belle Arti ha fatto sì che, per un danno leggero, le stratificazioni sulla facciata (dell'epoca rinascimentale, barocco, etc.) siano state cancellate, ricostruendo la Cattedrale secondo lo stile dell'architetto Lorenzo Casalbore, che demolì l'insigne portico, i capitelli, le cornici, lo stesso intonaco e le basi e le paraste del Settecento, messe in opera da Arcangelo Giulielmelli. Così volle riprodurre l'originario stile della chiesa, mirando alla distruzione delle altre stratificazioni avute nel corso dei secoli; e la rimozione dell'evento dalla memoria collettiva degli amalfitani contribuì a fortificare la tesi che mise in atto il sindaco del paese Salvatore Amatruda per giustificare questo "rinnovamento" della facciata, ovvero che la chiesa era, quasi del tutto, crollata. Alcune fonti scritte, probabilmente appartenenti agli esperti di restauro che furono nominati dalla Giunta delle Belle Arti, dicono: "Se questo ragguardevole monumento fosse liberato e svestito dalle sovrapposizioni barocche che in tempo più vicino a noi lo hanno deturpato e travisato, presenterabbe una singolare novità di stile, così nell'insieme della sua struttura, come nelle decorazioni veramente stupende. Intanto è opera certamente lodevole il poter ridare a questo monumento almeno l'antico aspetto nella parte che riguarda la fronte esterna".
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