
25/02/2025
E' la ricostruzione del volto dell'𝙃𝙤𝙢𝙤 𝙝𝙚𝙞𝙙𝙚𝙡𝙗𝙚𝙧𝙜𝙚𝙣𝙨𝙞𝙨 , il (più che) probabile antenato comune tra 𝙃𝙤𝙢𝙤 𝙨𝙖𝙥𝙞𝙚𝙣𝙨 ed 𝙃𝙤𝙢𝙤 𝙣𝙚𝙖𝙣𝙙𝙚𝙧𝙩𝙝𝙖𝙡𝙚𝙣𝙨𝙞𝙨 che visse tra i 700.000 e i 200.000 anni circa.
È una delle prime specie che umane adattata ai climi freddi, infatti possedeva un corpo relativamente tozzo e largo capace di preservare il calore, proprio come nel caso del Neanderthal. Sapeva, inoltre, costruire strumenti in legno, come testimoniato dalle lance rinvenute a Schöningen, ed aveva in parte un buon controllo del fuoco. A livello anatomico possedeva una fronte relativamente grande, una scatola cranica di circa 1100 cc ed una faccia molto più piatta rispetto alle specie umane comparse precedentemente.
Ci sarebbe tanto da dire su questa specie, ma un post non basterebbe. Questa recente ricerca mostra quelle che sarebbero potute essere il volto di questa specie, ricostruito grazie ad un cranio rinvenuto nella grotta di Petralona, a Nord della Grecia. Si tratta di un cranio ben preservato, poco deformato a livello tafonomico nella parte posteriore della volta e delle ossa temporali, regioni che non influenzano la morfologia di un volto, appartenente ad un uomo che probabilmente non superava i 30-35 anni di età e che pesava circa 50 kg.
La ricostruzione del volto è stata possibile grazie al 3D Artec Spider scanner in quanto permette di rilevare i tratti anatomici dello scheletro e dei tessuti molli e mira a ricostruire il volto di una persona a partire dalle caratteristiche anatomiche del cranio. Poi, è stato utilizzato Cinema4D (Maxon) per posizionare certi marcatori e, successivamente, la ricostruzione digitale dell'anatomia del viso e della struttura della pelle è stata sviluppata in ZBrush (Pixologic). Sostanzialmente, le caratteristiche facciali sono state approssimate con l'uso di tecniche basate su prove anatomiche e/o statistiche.
Come dicevamo prima, il cranio è relativamente intatto ma è privo della mandibola, infatti per la ricostruzione è stata utilizzata quella di Mauer (o Mauer 1), l'olotipo della specie (con olotipo si intende un fossile o un reperto che rappresenta la specie in questione, una sorta di "punto di riferimento" di una nuova specie). La mandibola è datato circa 600.000 anni circa e possiede un mix di caratteristiche sia arcaiche, come per esempio un lungo ramo mandibolare e un corpo rlativamente massiccio privo del mento (una caratteristica unica del Sapiens), che odierne (come la dimensione contenuta e ridotta dei denti. La scansione e l'elaborazione del volto indica che quest'individuo era caratterizzato da una fronte inclinata, da arcate sopraccigliari massicce e da una faccia relativamente robusta.
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