12/04/2022
‼️ATTENZIONE‼️
Un posto PERICOLOSAMENTE da favola: i “laghetti” di Cavagrande
Chi dice che in Sicilia non esistono alternative al mare, si sbaglia. Esiste un luogo, nella Sicilia Orientale, in cui è possibile fare un tuffo in piscine naturali di acqua limpida e cristallina immerse in nella natura incontaminata. Stiamo parlando dei “laghetti” della Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile, che si trova tra Siracusa e Avola.
Panorami mozzafiato nella sommità e sul fondo, una valle scavata da un fiume che ha creato un canyon. E’ il paradiso del trekking ed è un luogo incantevole da visitare, almeno una volta, per chi viene in vacanza in Sicilia, nel siracusano.
Cavagrande è una delle riserve più belle della Sicilia Orientale. È vasta oltre 2700 ettari in cui scorre il fiume Cassibile, l’antico Kacyparis greco, che nel corso dei millenni ha creato una serie di profondi canyon lunghi 10km. Un paradiso naturale circondato da imponenti pareti rocciose, che in alcuni punti sono alti fino a 300 m. Per chi è amante delle arrampicate è il luogo perfetto. La Riserva naturale di Cavagrande del Cassibile è ricca di rilevanze paesaggistiche, antropologiche, idrogeologiche, archeologiche e speleologiche. Nel fondovalle, si è creato un complesso sistema di piccole cascate e invasi naturali localmente detti “uruvi” con acque fresche e limpide, tra cui i più suggestivi sono raggiungibili dal belvedere di Avola Antica.
I “laghetti di Avola”, così soprannominati dai siciliani, sono un piccolo paradiso naturalistico per gli appassionati di trekking e di escursioni. E non solo! Sono numerosi i sentieri che portano in questo angolo di paradiso. Oltre dieci i percorsi possibili per addentrarsi nella riserva di Cavagrande, nel siracusano. Al momento sono solo tre quelli consigliati
“Scala Cruci“, è il percorso più conosciuto ed è adatto a tutti. Si raggiungono subito i “laghetti”, e qui è possibile stazionare tutto il giorno.
Il sentiero “Prisa-Carrubella” è uno dei tre percorsi alternativi per scoprire Cavagrande. In questo percorso si possono osservare i laghetti da un punto di vista diverso e può essere percorsa da chi non vuole subito rilassarsi e farsi un tuffo in acqua.
La “Scala di Mastra Ronna” è un itinerario più impervio ma si raggiunge il fondo del canyon percorrendo una antica “mulattiera”, cioè una strada naturale destinata agli animali da soma.
“Prisa-Carrubella” e “Mastra Ronna” sono percorribili ai sensi del regolamento dell’ente gestore, Azienda Foreste Demaniali Regione Siciliana. “Scala Cruci” e “Carrubbella” sono raggiungibili tramite la strada provinciale n° 4 Avola-Manghisi, mentre il “Mastra Ronna” è raggiungibile dalla Strada Provinciale n° 73 Canicattini – Cugni – Stallaini – Cassibile.
Il fondovalle si raggiunge in circa trenta minuti, a piedi. Si possono percorrere anche alcuni chilometri verso la sorgente, seguendo il sentiero a mezzacosta, che si incrocia a metà percorso verso la discesa, e arrivando in contrada Prisa, dove si trova l’invaso con le acque usate per una centrale elettrica.
Nell’area del Cavagrande del Cassibile sono presenti importanti stesti archeologici. Almeno una visita è d’obbligo alla Grotta dei Briganti, luogo dove i briganti siciliani si rifugiavano a fine ‘800, e la necropoli preistorica del Cassibile. Ci sono due villaggi rupestri, quello settentrionale che si nota subito appena ci si affaccia dal belvedere, e quello meridionale, quasi di fronte. Il primo dei due risale ai secoli XI-X a.C., ed è possibile scoprire centinaia di tombe e ipogei paleocristiani scavati nelle pareti.