09/09/2022
Due volte la Regina Elisabetta ll d'Inghilterra ha voluto visitare Palermo.
La sua prima visita, nel 1980, a scopo turistico, la seconda, nel 1992, è stata il 28 maggio, cinque giorni dopo la strage di Capaci, quando la regina Elisabetta si fermò sul cratere dell'attentato a pregare per la morte di Giovanni Falcone.
Nel 1980 al termine di una visita istituzionale in Italia, la Regina avendo tanto sentito parlare di Palermo da sua nonna Maria di Teck, che era venuta in visita negli anni ‘20.
Fu così che la sovrana decise di ripercorrerne le tappe, organizzando una visita che fece grande clamore nel capoluogo Siciliano.
All’arrivo dello yacht reale “Britannia”, al porto di Palermo, ad accogliere la regina ed il principe Filippo, c’erano le più alte cariche politiche ed ecclesiastiche, incluso l’allora presidente della Regione Mario D’Acquisto.
Il percorso, accuratamente organizzato con largo anticipo, prevedeva una regale passerella tra la folla festante, con tanto di bandierine e manifesti di benvenuto. Visita prima al Duomo di Monreale e poi alla Ca****la Palatina, con tanto di saluto al popolo dal balcone del Palazzo dei Normanni.
Ultima tappa di quel particolare viaggio fu una visita allo splendido palazzo Valguarnera Gangi, dove già i suoi nonni re Giorgio V e sua moglie Maria di Teck.
Nel maggio 1992, in viaggio per Malta, la regina Elisabetta aveva previsto una seconda visita a Palermo.
Atterraggio a Punta Raisi, breve visita in città e poi subito direzione porto, dove lo yacht Britannia l’avrebbe attesa per portarla a Malta.
Tuttavia appena cinque giorni prima dell’arrivo della regina Elisabetta, Palermo fu scossa, dal devastante attentato della strage di Capaci e dall’uccisione dei giudici Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, insieme alla loro scorta.
Con grande stupore dei servizi segreti e della stampa britannica, questo avvenimento non fece cambiare i piani della famiglia reale, che anzi volle dimostrare la propria vicinanza al popolo siciliano fermandosi a pregare sul luogo della strage.
Atterrati dunque a Punta Raisi, il corteo si fermò in autostrada. La regina e il principe Filippo scesero dall’auto, restando impietriti di fronte allo scenario di distruzione che avevano davanti. Sull’orlo della voragine che interrompeva la carreggiata, Elisabetta si limitò a mormorare “incredible”.
Poi si fermarono per una preghiera davanti alla corona di fiori che pochi giorni prima era stata posta dal presidente Scalfaro.
Poi senza clamori il corteo si rimise in viaggio verso il porto. Questa volta solo poche decine di persone accolsero gli illustri ospiti, il lutto era ancora nell’aria e nessuno aveva voglia di fare festa.
📷 Costantino Mirulla
Due volte la Regina Elisabetta ll d'Inghilterra ha voluto visitare Palermo.
La sua prima visita, nel 1980, a scopo turistico, la seconda, nel 1992, è stata il 28 maggio, cinque giorni dopo la strage di Capaci, quando la regina Elisabetta si fermò sul cratere dell'attentato a pregare per la morte di Giovanni Falcone.
Nel 1980 al termine di una visita istituzionale in Italia, la Regina avendo tanto sentito parlare di Palermo da sua nonna Maria di Teck, che era venuta in visita negli anni ‘20.
Fu così che la sovrana decise di ripercorrerne le tappe, organizzando una visita che fece grande clamore nel capoluogo Siciliano.
All’arrivo dello yacht reale “Britannia”, al porto di Palermo, ad accogliere la regina ed il principe Filippo, c’erano le più alte cariche politiche ed ecclesiastiche, incluso l’allora presidente della Regione Mario D’Acquisto.
Il percorso, accuratamente organizzato con largo anticipo, prevedeva una regale passerella tra la folla festante, con tanto di bandierine e manifesti di benvenuto. Visita prima al Duomo di Monreale e poi alla Ca****la Palatina, con tanto di saluto al popolo dal balcone del Palazzo dei Normanni.
Ultima tappa di quel particolare viaggio fu una visita allo splendido palazzo Valguarnera Gangi, dove già i suoi nonni re Giorgio V e sua moglie Maria di Teck.
Nel maggio 1992, in viaggio per Malta, la regina Elisabetta aveva previsto una seconda visita a Palermo.
Atterraggio a Punta Raisi, breve visita in città e poi subito direzione porto, dove lo yacht Britannia l’avrebbe attesa per portarla a Malta.
Tuttavia appena cinque giorni prima dell’arrivo della regina Elisabetta, Palermo fu scossa, dal devastante attentato della strage di Capaci e dall’uccisione dei giudici Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, insieme alla loro scorta.
Con grande stupore dei servizi segreti e della stampa britannica, questo avvenimento non fece cambiare i piani della famiglia reale, che anzi volle dimostrare la propria vicinanza al popolo siciliano fermandosi a pregare sul luogo della strage.
Atterrati dunque a Punta Raisi, il corteo si fermò in autostrada. La regina e il principe Filippo scesero dall’auto, restando impietriti di fronte allo scenario di distruzione che avevano davanti. Sull’orlo della voragine che interrompeva la carreggiata, Elisabetta si limitò a mormorare “incredible”.
Poi si fermarono per una preghiera davanti alla corona di fiori che pochi giorni prima era stata posta dal presidente Scalfaro.
Poi senza clamori il corteo si rimise in viaggio verso il porto. Questa volta solo poche decine di persone accolsero gli illustri ospiti, il lutto era ancora nell’aria e nessuno aveva voglia di fare festa.
Testo di Sicily World
📷 Costantino Mirulla